Mon amour *__*
Sai quando finisci di leggere e sospiri innamorata? Sai quando chiudi un libro bellissimo e te lo appoggi sul cuore? Ecco, io avrei fatto questo, se avessi avuto tra le mani questo scritto. Lo avrei appoggiato sul cuore, come ad inglobarlo nella mia anima.
Gellert e Albus sono talmente nella tua carne, nel tuo sangue, che quando li si legge così, disperatamente innamorati, non si può far altro che aver paura di romperli. Dedichi loro una delicatezza che è innata, tua, solo tua... di nessun altro. Ti affacci nella finestra del loro essere e ne scrivi la loro poesia d'amore.
Eppure questo Gellert è la sofferenza nella più forte delle rappresentazioni. Un Gellert annichilito dall'alcool e dai ricordi e, inesorabilmente, dalle occasioni perse. Albus è la sua parte uguale e diversa, che vuole disperatamente e che non può avere accanto, ma è sempre lì, nei suoi pensieri. La dolorosa descrizione dei suoi pensieri uccide. Fa quasi rabbia il pensiero di un amore sconfinato, impareggiabile, indefinibile da qualunque essere umano, e sapere che non può bruciare senza che ci si strugga dentro.
Una bestia feroce ha fatto il nido nei recessi più nascosti della mia coscienza
Ho letteralmente adorato questa figura, questa descrizione... l'ambizione di conquista che non ha senso, senza l'altra metà vicino. Qualsiasi cosa, anche la più perfetta e bella, perdono valore, bellezza, fascino di fronte alla mancanza di ciò che più amiamo e che ci tiene in vita.
Riesci sempre a descrivere l'amore nella sua disperazione più dolorosa; perché l'amore è anche questo, ma non è semplice saperlo descrivere come fai tu, intrecciando parole che sono pregne di emozioni, di dolore. Che ricordano momenti che non si vogliono dimenticare, anche se disintegrano dentro e a cui non si vuole pensare per non sprofondare nel mare nero dell'assenza.
L'attenzione poi nei riguardi della notte, di quanto questa porti sempre un marasma di pensieri, di immagini; flussi di troppe emozioni che non si placano, ma esplodono come una bomba, e non fanno dormire. Che svegliano la bestia, quella che desidera ma senza un briciolo di razionalità. Che rende violenti contro la propria psiche e riempie la testa di domande, di come poteva essere e invece non sarà. Dio, che dolore immenso al cuore...
Tesoro che altro dirti? Che altro posso dire? Mi prendi il cuore e lo stringi forte. Fa male e bene, come l'amore ♥ E tu, d'amore, ne parli sempre come ciò che è per questi due: necessario, vitale, fragile e mortale.
Tutti parlano d'amore, pochi lo fanno così bene ♥
Non ti fermare, o ti picchio!
Alla prossima, mon amour.
Miry |