Recensioni per
Nel nome del padre
di Dark Sider

Questa storia ha ottenuto 391 recensioni.
Positive : 391
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/10/20, ore 18:22
Cap. 10:

Uh, interessante! 
Sembrerebbe che non tutti i Demoni seguano ciecamente i dettame del Ricettacolo di Kyr. Sebbene quest'ultima frase possa essere aperta a varie interpretazioni. Forse sono Demoni liberi, forse circolano voci su Demoni e sono inconsistenti; il ricettacolo vorrà ripagare l'onta col sangue. Mi piace però l'idea che ci siano dei "ribelli". Darebbe quantomeno un limite ai poteri del tiranno, che ora più che mai appaiono davvero infiniti.
Tiranno che, se tanto mi da tanto, nasconde dietro l'oscurità la debolezza di una vecchiaia che avanza inesorabile. Perché il ricettacolo si professa immortale... ma lo è davvero? È umano dopotutto. Un umano può sostenere in eterno il peso di una divinità? E come potrebbe esserne certo, se, anche se potrei sbagliarmi, questo è il primo ricettacolo, il primo uomo. Non ci sono precedenti che giustifichino una presa di coscienza. A meno non sia magica, a meno che saltuariamente egli non debba sostentarsi per evitare che il corpo decada.
È un'idea, ma la trovo difficile. Anche se....
Ragioniamo. Mano Insanguinata non vede il padre dal loro primo incontro. Il padre, presumibilmente dell'età di Nerya, dovrebbe essere vecchio ormai. Se ammettiamo che serva qualcosa che ha a che vedere con i Demoni, dunque che saltuariamente deve sostentare il corpo con qualche fonte magica, è presumibile che lasci al migliore dei suoi soldati il compito di procacciarsi una fonte di tale importanza; di certo, non al figlio cresciuto a pane e odio. Soldato che, per quello che sappiamo, dovrebbe essere Golgoth. Ma Golgoth era al fianco di Mano Insanguinata. A cercare i maghi, coloro che hanno impiantato il ricettacolo e che, quindi, dovrebbero sapere o come trapiantarlo in un nuovo corpo o aiutarlo a stabilizzare il decadimento del corpo.
Persi i maghi, si deve tornare al piano originale e in fretta. Si va alla foresta, si va a cacciare demoni.
Credo che, in tutto ciò che ho affermato, ci sia un 20% di verità; poi si scopre che sto fuori strada xD
Ad ogni modo c'è qualcosa che non quadra. Celarsi al buio è un effetto scenico, ma anche un indizio. E Mano Insanguinata ritengo possa diventare un buon personaggio grigio; come il cielo che filtra dalla finestra al risveglio. 
Alla fine è quello che volevi: una storia di personaggi che non sono totalmente cattivi o totalmente buoni. Mi piace ^^
Bravo Golgoth che porta il ragazzo in spalle nonostante il dolore triplo che lo strema!
Alla prossima
Spettro94

Recensore Master
04/10/20, ore 18:27
Cap. 10:

La situazione di Manny (sono troppo pigra per scrivere Mano Insanguinata ogni volta) ha davvero dell'allucinante. Suo padre non ha coltivato il minimo affetto in lui, nemmeno per poterlo plagiare meglio; il ragazzo nutre solo terrore verso quello che conosce solo come il ricettacolo di Kyr. Abbastanza appropriato che non ne sappia neanche il nome, perché di Davian non è rimasto niente.
E poi arriva quest'ordine apparentemente insensato, uccidere dei demoni. Si sono ribellati a Davian? È possibile questa cosa?
La faccenda si fa intrigante. Complimenti per un bel capitolo!

Recensore Master
12/09/20, ore 23:52
Cap. 10:

Per Mano Insanguinata, il suo genitore aveva il volto della paura, del dolore e di tutto ciò che aveva perduto e che gli era stato strappato brutalmente via; non sapeva figurarselo diverso da un indistinto ammasso di tutto ciò che si poteva temere e odiare. → MA QUESTA È POESIA IN PROSA. Molto triste e negativa perché esprime un concetto tremendamente crudo e doloroso, ma pur sempre poesia in prosa.

(Arrivo subito, il tempo di riprendermi un attimo…)

Buonasera, cara!
Finalmente passo a recensire questo capitolo, era da un bel po' che non proseguivo nella lettura della long e mamma mia, quanto mi era mancata T^T
Ma poi, io dico, proprio QUI dovevo fermarmi?! Ma stiamo scherzando, disonore su di me e sulla mia mucca proprio (semi-cit).
Deliri a parte, come si fa a non amare questo capitolo? Seriamente, dire che mi è piaciuto tantissimo è estremamente riduttivo e don't worry, comprendo bene quando un capitolo subisce cambiamenti in corso d'opera, è una cosa che succede spesso anche a me – e in questo caso, ti dirò, a me non dispiace affatto perché un intero capitolo incentrato su Mano Insanguinata e il ricettacolo di Kyr lo agognavo proprio (MANO PER FAVORE NON MI GUARDARE IN QUEL MODO, OKAY).
Cioè, non è che attendessi con ansia il momento della punizione, quello proprio mai nella vita perché ciò che ha subito Mano (e anche Golgoth) è stato a dir poco devastante; attendevo, invece, le introspezioni di Mano una volta trovatosi davanti al padre, perché Mano è diventato ciò che è proprio a causa sua e quindi era un susseguirsi di pensieri di una vittima davanti al proprio carnefice, praticamente.
Ci sono diversi punti che mi hanno colpita: il primo fra tutti è il fatto che il ricettacolo di Kyr non si faccia (quasi) mai vedere in volto e che rimanga sempre avvolto nelle tenebre. Che il suo corpo sia ormai talmente deteriorato (l'odore, quello soprattutto parla chiaro) al punto tale che anche solo esporsi a una flebile luce lo danneggi?
Oppure gioca a livello psicologico con chiunque entri in quella stanza? Perché io il terrore di Mano l'ho percepito dall'inizio alla fine, era perennemente spaventato dal fatto di non poter vedere il padre ma solo percepirlo e ci mancava poco che scattasse all'indietro quando gli era troppo vicino. Era la rappresentazione della paura dell'ignoto, del non sapere cosa sarebbe accaduto da lì a pochi istanti.
Di conseguenza, dato che il ricettacolo di Kyr ha mostrato ben più di una volta tutto il suo sadismo, mi viene da pensare che giochi molto sul suo nascondersi nelle ombre per incutere ancora più terrore ai suoi sottoposti.
Poi ancora, un'altra cosa che mi ha particolarmente colpita è il fatto che, nonostante Mano sia stato danneggiato fisicamente, quello più provato sia invece Golgoth, colpito nella mente e nella coscienza, letteralmente destabilizzato.
Mi viene da pensare che il ricettacolo di Kyr se la sia presa quasi di più con lui perché se Mano ha fallito nell'incarico, è colpa di Golgoth che non lo ha addestrato a dovere. Un po' come a dire: “sei stato un incapace che ha tirato su uno altrettanto incapace”.
Quindi penso sia anche per questo che se la sia presa in maniera tanto feroce anche con Golgoth.
Ho già detto che le introspezioni di Mano le adoro, no? Ecco, qui penso che abbiano superato un apice che non credevo si potesse effettivamente superare, specie quando ha espresso nuovamente il desiderio di morire e questa volta per davvero. Almeno da porre fine a tutte quelle atrocità una volta per tutte ed essere finalmente libero.
E mi chiedo ancora una volta in quale mondo maligno abbia vissuto per tutti quegli anni se arriva addirittura a desiderare di morire piuttosto che continuare ad andare avanti così.
Senza contare che in pochissime parole hai espresso ancora una volta non solo di quanto il ricettacolo di Kyr sia malvagio, ma anche di quanto non provi proprio nulla per il figlio, di come lo consideri solo una mera pedina per la sua immensa scacchiera: Mano è stato solo uno degli innumerevoli capricci del ricettacolo di Kyr e resterà in vita fino a quando non verrà considerato utile. Nulla di più, nulla di meno.
E quanto deve essere tremendo essere considerato in questo modo da quello che dovrebbe essere tuo padre. Praticamente non vieni neanche considerato un essere umano, vieni privato della tua identità e della tua libertà. È davvero terribile.
E ultimo, ma non per questo meno importante: i demoni nella foresta di Turinor. Demoni che devono essere uccisi nonostante stiano dalla parte del tiranno.
Perché quest'ultimo ha deciso di mandare proprio Mano e Golgoth? E chi ha incaricato per il “recupero” dei maghi? E poi perché certi demoni devono essere fatti fuori? IO VOGLIO SAPERE, OKAY.
Infatti già non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e spero avvenga presto.
Ti rinnovo i miei più sentiti complimenti, leggerti è sempre un piacere per me.
Alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Veterano
02/05/20, ore 22:59
Cap. 10:




Ciao, carissima, finalmente ho il mio tablet con me quindi posso lanciarmi subito a recensire questa bellezza di capitolo ❤️ 

Al solito, non posso fare altro che chinare il capo di fronte alla tua bravura. Questo l’ho percepito un po’ come un capitolo di collegamento tra un evento e l’altro, pre-transitorio, ma al tempo stesso incredibilmente importante perché è la prima volta che ci troviamo al cospetto del ricettacolo di Kyr. Utile quindi a farci comprendere meglio questo terrificante rapporto che tutto sembra tranne che quello di un padre con un figlio, anche nel più malsano dei casi. Di conseguenza, l’introspezione di Mano Insanguinata brilla particolarmente in questo ambiente lugubre, buio, claustrofobico. A andiamo con ordine. 

Il tutto è, come sempre, pazzescamente suggestivo. Si percepisce la tensione fin dalle prime righe, un silenzioso terrore che aleggia intorno a Mano Insanguinata, spalleggiato da Golgoth. Il loro percorso in direzione delle stanze di Davian è come immagino l’ultimo miglio percorso da un condannato a morte. Mano, in particolare, sa cosa lo aspetta. Sa che sarà in prima linea a fronteggiare l’ira del padre. Ora, che lui sia assolutamente l’unica cosa che entrambi (Mano e Golgoth, forte addirittura del suo stato di creatura demoniaca) temono era risaputa fin dai primi capitoli. Ma vedere quella paura, percepirla, leggerla nella testa di Mano Insanguinata, che dovrebbe essere stato programmato per non provare nulla, terrore compreso, è un altro paio di maniche. Ed ecco che non provare pena per lui diventa pressoché impossibile perché il ricettacolo di Kyr non solo è terrificante, ma è quanto di più spietato vi è al mondo. 
Devo ammettere che qui la mia mente è tornata, inevitabilmente, al finale del prequel: continuavo a rivedere la scena in cui un Davian che era ormai più carne marcia che uomo, rilascia dei sanguinosi mastini sul fratello e sulla donna che un tempo aveva amato. E ho moltiplicato quella crudeltà per chissà quanto. Sono molto contenta di averlo rivisto in azione, per quanto sia malvagio, ma è proprio la sua malvagità a bucare lo schermo, a renderlo carismatico. A riempire questa coltre nera attraverso cui è impossibile scorgerlo, che circonda la potenza di un Dio in chissà cosa rimane di quel corpo. Hai saputo descrivere alla perfezione quanto sia temibile solo all’interno di una stanza -e devo ammettere che un po’ di strizza me l’ha messa, probabilmente perché sono terrorizzata dal buio e da tutto ciò che non puoi scorgere. 

Tornando a Mano Insanguinata, i suoi sentimenti di pura rassegnazione mi hanno spezzato il cuore. Non tanto perché sia abituato a quel trattamento da parte di un padre che non lo ha mai amato, non ne ha mai avuto la capacità e si serve di lui solamente perché lo considera di sua proprietà ed è troppo debole fisicamente per adempiere ai propri bisogni. Ma perché, in fondo, non tutto è perduto in lui. I ricordi che ha della propria vita, un corpo e un’anima entrambi costellati di profonde cicatrici e lo stesso timore reverenziale nei confronti di Davian fanno capire che potrebbe desiderare qualcosa di diverso. Che, in fondo, per quanto cerchi di discostarsene per puro coping mechanism, è comunque sempre un umano (e comunque sento che Rowen sarà essenziale a fargli ricordare ciò... anche se ovviamente non mi aspetto certo fiori e cioccolatini, ci resterei male dehihiho). Perfino il desiderare di essere ucciso denota il bisogno di libertà che nutre nel profondo -una libertà che, ovviamente, gli viene negata. 

Trovo sempre molto interessante il suo rapporto con Golgoth (che, poveraccio, con Davian in testa chissà quanto stava soffrendo a sua volta). Ironicamente, tra le premure che gli lascia per rifocillarsi, i ricordi di quando Mano era un infante terrorizzato dal demone e il giovane uomo che che adesso quasi ne apprezza la compagnia, Golgoth appare quasi come una figura paterna; in maniera tristemente distorta e fucked up, certo, ma comunque molto più di quanto si sia mai dimostrato il ricettacolo di Kyr. 

Infine, abbiamo la svolta finale, una missione del tutto inedita che non può che lasciare confusi, perché quale interesse potrebbe avere Davian nell’uccidere alcuni demoni? C’è quindi qualcosa di nuovo sotto, un bel plot twist, e inutile dire che mi ha messo una curiosità morbosa addosso AAAAAHHH non vedo l’ora di andare avanti. Così come non vedo l’ora della cattura di Rowen eheheh, mi mancano le sue disavventure -anche se è sempre un piacere rivedere Mano Insanguinata ed esplorare la sua psiche ❤️ 

Ti mando un bacione enorme, come al solito, tesoro. Alla prossima!!

Recensore Master
15/04/20, ore 00:31
Cap. 10:

Comincia il capitolo e... ansia ansia ANSIA. Mano Insanguinata che deve fare rapporto a suo padre, mi si stringe lo stomaco PER LUI.
Nella scena in cui entra nella stanza di suo padre, in cui ricorda il loro primo incontro e rivela al lettore che per lui suo padre ha il volto della paura, io riesco di nuovo a vedere la sua umanità. Okay, perfino i balor hanno paura del ricettacolo di Kyr, MA c'è qualcosa nei ricordi di Mano, qualcosa che lascia intendere un suo rifiuto verso questo genitore / padrone, che non è semplice paura. E' come se tutto il tempo Mano fosse consapevole di che cosa gli è stato tolto, e una piccola parte di lui non potesse fare a meno di pensarci continuamente. (E d'altra parte che ha a cui pensare? Pure tutto quello che fa, lo fa solo per ordini del padre, quindi per paura).
Il Ricettacolo di Kyr è una gran bella testa di cazzo. Cosa significa incavolarsi se non ti hanno portato i maghi nel poco tempo che gli hai concesso? Non sono lì, punto. E' come se pretendesse un'eclissi a comando. Lo sa benissimo che quello che chiede era impossibile alla luce delle nuove scoperte, vuole terrorizzare e torturare solo per rimarcare il fatto che è LUI il capo e che i suoi sottoposti non possono permettersi di battere la fiacca. Lo capisco, è una strategia, ma resta un fior di coglione per me.
"Io non tollero gli imprevisti". MA VA? Dillo a chi ne ha colpa, stronzo, ops, nessuno ce l'ha, di sicuro non tuo figlio! Maledetto lich o qualunque merda sia! (Sì sto diventando protettiva verso quel comandante di demoni quasi senza anima che è Mano, perché per me non è senza anima, anzi in realtà in questo momento mi fa pietà perfino il balor, che cos'ho che non va nella testa?)
Anche io avevo la sensazione che il tiranno non avrebbe mai ucciso suo figlio e qui ne ho la conferma: perché rapirlo in primo luogo se non perché ha bisogno di lui? Infatti capisco benissimo Mano che spera di morire, anche se per istinto cerca comunque di non soffocare (c'è poco da fare contro l'istinto).
Certo che però... quando Mano pensa al fatto che suo padre non lo ami e non provi nulla per lui, ma voglia solo usarlo, io so che ha ragione ma mi fa tantissima tristezza il pensiero che una volta non dovesse essere così. Una volta questo tizio era umano e io non ho ancora letto il prequel ma mi sa che era una brava persona, o almeno una persona normale, e probabilmente quando suo figlio è nato, lo amava eccome. E' tristissimo pensare alla corruzione di questa persona e agli effetti terribili sulla sua famiglia e sul mondo.

Nel corso del "colloquio" con il tiranno ho percepito di nuovo quella sorta di strana affinità fra Mano e Golgoth, nel modo in cui Mano lo cercava con lo sguardo per vedere cosa stesse accadendo. Ok, è solo normale fare questo quando si è in due davanti a un pericolo più grande, è umano cercare il contatto con l'altra creatura anche solo per vedere "quanto siamo nella merda", ma io questo legame lo scorgo. Anche dal fatto che Golgoth l'abbia raccolto mentre sveniva per portarlo fuori.

Comunque povero ragazzo, ok che deve mangiare, ma *in teoria* dovrebbe pure farsi medicare, mica può mettersi a cavalcare con un paio di costole rotte insomma! Produttività sotto i minimi storici in questo modo!
Per UCCIDERE DEI DEMONI, poi. Quel poveretto al momento non sa manco mulinare una spada, ma che diamine non c'è la magia curativa in questo mondo? Ci sono i balor e c'è un coso semidivino che secondo me è un non morto, che manipola energia negativa abbuffo, ma non c'è una pozione per guarire quel povero tapino?
E com'è che Golgoth è così spaventato? E' un balor, uno dei demoni più potenti ad eccezione dei Signori dei Demoni, ed è preoccupato o addirittura spaventato dalla missione? Che devono sconfiggere, un esercito di altri balor?
Non mi aspettavo questa missione differente, ma magari era per questo che il ricettacolo di Kyr voleva usare i maghi?

La storia si fa interessantissima, lo era già ma in questo momento è come se il panorama si aprisse ulteriormente, come già aveva fatto quando Rowen era venuto a conoscenza dell'esistenza di altre città. Mi piace come l'ambientazione si svela un pezzetto alla volta.

Recensore Veterano
09/04/20, ore 14:40
Cap. 10:

Leggo sempre le citazioni che metti in testa al capitolo, per farmi un'idea di cosa sto per affrontare, e sappi che questa volta già con quelle due righe ho avuto un brivido, perché ho intuito che finalmente sarebbe comparso il ricettacolo di Kyr.
E la mia non era un'intuizione sbagliata.
Mi piacciono molto le atmosfere cupe che hai creato in questa storia, e il corridoio oscuro nel quale si ritrova Mano Insanguinata non appena Golgoth si trasporta con lui nel maniero del padre, con quelle torce la cui luce non riesce a penetrare l'oscurità, è stata una delle mie immagini preferite.
La marcia di questi due, demone e comandante, che si avvicinano al loro padrone, aveva un po' il sapore dell'ultima camminata di un condannato a morte, e mentre leggevo mi sono sentita in apprensione per loro (forse un po' più per Mano Insanguinata, che essendo umano è fisicamente più fragile di Golgoth).
Una cosa che ho apprezzato particolarmente è stata la presentazione di questo famoso ricettacolo di Kyr. Non lo vediamo, di lui sentiamo solo la voce e il respiro pesante, perché tutta la sua figura è avvolta in una sorta di malefica nebbia nera (immagine bellissima e scenografica). Questo fumo oscuro che lo circonda mi ha dato da pensare, è come se il corpo mortale di quest'uomo non riuscisse a contenere a dovere il potere della divinità, venendone contemporaneamente consumato e tenuto in vita. Sono curiosa di leggerne di più in seguito, perché sono sicura che c'è altro ad scoprire sul suo conto.
Comunque, il suo incontro con il figlio è stato terribile come temevo. Non solo non accetta variazioni al proprio piano, là dove un comandante ragionevole prevederebbe eventuali ritardi, ma è pronto a sfogarsi su chiunque senza distinzioni - basti vedere come si sfoghi su Golgoth prima di accanirsi su Mano Insanguinata.
Ho trovato molto triste, eppure perfettamente comprensibile, il pensiero di quest'ultimo quando è convinto che verrà strangolato a morte. Concludere una vita di sole sofferenze è per lui una liberazione, più che una condanna, e il ricettacolo deve saperlo bene, perché non gli concede la morte (almeno non ora, finché può continuare ad essergli utile).
Ammetto che per un attimo, durante la punizione che veniva inflitta a Mano Insanguinata, ho temuto che fosse stato danneggiato più del dovuto. Questo personaggio è crudele, orribile, ma non riesco a non provare simpatia per lui.
Sono stata sollevata quando ho scoperto che era sì svenuto, ma senza riportare danni fisici gravi.
Mi è piaciuta quell'ultima scena tra lui e Golgoth. Il gesto del Balor, che sembra inizialmente volerlo aiutare a sorreggersi in piedi prima di ripensarci, mi ha dato da pensare che ormai il demone lo consideri diversamente da un tempo. Non dico con affetto, perché lo trovo un po' improbabile, ma con un certo rispetto, quello sì.
Questa storia mi sta piacendo sempre di più a ogni capitolo; non posso che farti i miei complimenti per come la stai gestendo, perché merita davvero tanto.
Alla prossima!

Recensore Master
01/04/20, ore 12:37
Cap. 10:

Buongiorno <3
Anche questo capitolo mi è piaciuto tantissimo, l'ho trovato molto forte e particolarmente intenso, ma finora è stato uno dei miei preferiti proprio per questo. Poi vabbè, non mi ripeto, adoro Mano insanguinata e tutta la sua comprensibile cattiveria - suo padre però mi fa molta più paura, e a quanto pare non sono l'unica a esserne inquietata xD -, il fatto che sia infastidito dal tempo extra che ci stanno mettendo per trovare Rowen non ha fatto altro che alimentare la mia ansia. Ho amato le descrizioni dei luoghi e il modo in cui, tornato a casa, Mano insanguinata la percepisce come appunto la sua casa e al tempo stesso una prigione. Mi è dispiaciuto un sacco sia per Mano insanguinata che per Golgoth, in realtà, che si ritrova la mente trapassate da un dolore lancinante e forse soffre più di Mano insanguinata stesso; Davian nemmeno deve sfiorarlo fisicamente per causargli del dolore, ed è solo un piccolo indizio di quale sia la sua forza. Ancora penso al prequel di questa storia e mi dico che non mi aspettavo potesse diventare così folle, spietato, cattivo... e mi dispiace tanto anche per lui, in realtà, perché l'ho conosciuto quando ancora non era così crudele. Oltretutto mi è dispiaciuto un sacco perché Mano insanguinata ce l'ha messa tutta per portare a termine gli ordini che gli sono stati dati, e di certo non è colpa sua se non ce l'ha fatta, ma il ricettacolo di Kyr non intende ascoltare le sue spiegazioni. Preferisce arrabbiarsi e terrorizzarci tutti. Quando ha iniziato a soffocarlo ho davvero temuto per la sua vita, da una parte mi ripetevo che Mano insanguinata non poteva certo lasciarci adesso, dall'altra sapevo che Davian non si fermerebbe solo perché quello è suo figlio. Mi si è spezzato il cuore quando ho letto che Mano insanguinata la morte la vorrebbe davvero, almeno riuscirebbe a essere libero dalla sofferenza e la crudeltà in cui ha sempre vissuto, e in questo caso lasciarlo vivo e continuare a controllarlo è la scelta più sadica che suo padre possa fare. Naturalmente alla fine lo tortura tanto da farlo stare malissimo ma non abbastanza da ucciderlo. Gli serve ancora, ha bisogno di lui, e forse se non ne avesse bisogno per i suoi scopi l'avrebbe già ucciso senza nessuna pietà. L'ultima scena del capitolo è quella meno violenta, vediamo Mano insanguinata che cerca di riprendersi e ritornare ai suoi compiti, ma dopo come l'ha maltrattato suo padre non è troppo semplice tornare in forma. Mi ha fatto sorridere leggere che ha bisogno di mangiare e che Golgoth a stento comprende i bisogni umani, è quel dettaglio che non può evitare di farmi provare ancora più pena nei suoi confronti. Povero T.T 
In effetti l'ordine di Davian è strano, perché mai uccidere dei demoni? Ma questo lo scopriremo solo in seguito. 
Indubbiamente questa è una delle letture migliori che abbia mai fatto su questa piattaforma. Adoro troppo come scrivi, e in modo assurdo adoro tutto nonostante il genere, che non mi è mai piaciuto granché - mi tengo sempre alla larga dal fantasy, ma qui c'è talmente tanta cattiveria che sto amando immensamente ogni capitolo, ogni frase, ogni personaggio. Tutto, sto amando tutto di questa storia e mai avrei pensato di dirlo di un fantasy, giuro.
Penso di non avere altro da dire, ma sappi che non vedo l'ora di proseguire con la lettura **
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Veterano
10/03/20, ore 11:44
Cap. 10:

 Ciao cara, approfitto di questo periodo di “reclusione forzata” per portarmi avanti con la lettura! Che dire, confesso che attendevo con ANSIA il momento in cui avremmo finalmente visto un confronto tra Mano Insanguinata e suo padre…e in effetti la parola ansia è perfetta per descrivere ciò che questo capitolo trasmette: da quando Mano e Golgoth appaiono nel maniero, il luogo che il nostro antieroe odia più di qualunque altro sulla faccia della terra, ma al contempo il più familiare, fino a quando il ricettacolo fa sentire la sua presenza senza mai mostrarsi, mi ha riempita di inquietudine. Ho apprezzato molto il fatto che il ricettacolo di Kyr (non ha più senso chiamarlo Devian, poiché di lui ormai non è rimasto nulla) non si faccia ancora vedere, ma riusciamo a percepirne tutta la pericolosità, l’orrore e la crudeltà attraverso le sensazioni del figlio e di Golgoth. Ho amato il fatto che umano e demone siano uniti indissolubilmente dalla comune paura verso qualcosa di enormemente potente e terrificante, qualcosa in grado di piegare persino un guerriero valoroso come Golgoth. I due si trovano completamente impotenti di fronte a Kyr e il fatto che non abbiano idea di quale sia il suo aspetto aumenta ancora di più il senso di straniamento, di terrore per qualcosa che non si può conoscere e forse mai si comprenderà mai appieno…come da piccoli si ha irrazionalmente paura del buio, così Mano, nonostante abbia visto orrori indicibili, continua ad avere paura di quella stanza buia e della creatura che vi si annida. Ormai sfinito da quella vita fatta di terrore e privazioni, invoca la morte, la avverte come una liberazione più che una punizione, eppure Kyr non ha ancora finito con lui. O è davvero sadico fino al midollo, oppure Mano è un tassello fondamentale nel suo piano, un piano che riguarda i maghi e ( e ormai anche il povero Rowen XD). Adesso ho mille teorie che mi frullano nella testa.  Sono ansiosa di scoprire per quale motivo Golgoth abbia ricevuto l’ordine di sterminare altri suoi simili, immagino che sia una punizione esemplare per questo imprevisto ritardo nel compimento della missione. Davvero tantissimi complimenti per come hai costruito il capitolo, come sempre ricco di dettagli e di tensione! A prestissimo, ciao!!
(Recensione modificata il 10/03/2020 - 11:47 am)

Recensore Junior
01/03/20, ore 15:40
Cap. 10:

Ok, eccomi qua :)

Questa volta penso che recensirò gli ultimi tre capitoli globalmente qui, principalmente perché dal punto di vista narrativo il primo ed il terzo sono molto continui, e anche perché volevo finalmente mettermi al passo con gli aggiornamenti. 

Prima parliamo della parte di Mordhen: hai ragione, personalmente ciò che accadeva a Syrdin non mi premeva troppo in questo momento... però non è che non stia succedendo niente, lì; gli eventi ci sono, è solo che sembrano (sembrano) meno collegati con la storia principale. Intuisco, però, che in realtà questa vada a parare da qualche parte ben precisa, quindi ben venga. E non credo che Nerya sia morta, personalmente... XD
Certo che Thoan, Dio santo, non è stato molto furbo... Ma il mondo è sorprendentemente pieno di gente che agisce senza pensare. 

Andiamo a Mano, invece, che come tutti i personaggi tormentati ed emotivamente repressi mi fa simpatia particolare. Nel capitolo in cui incontra Camek devo ammettere che avevo iniziato a pormi una domanda: ma il suo lavoro non potrebbe svolgerlo benissimo Golgoth? Mi sembra altrettanto efficiente e in più non ha debolezze umane. Come se mi avessi sentito pensarlo, hai risposto dopo, o almeno hai promess una risposta: c'è una ragione ben precisa per cui il Ricettacolo lo tiene in vita e lo usa.
La scena in cui Mano e Golgoth incontrano il Ricettacolo mi è piaciuta moltissimo, e ho particolarmente apprezzato la scelta di non farcelo vedere mentre, al contempo, ne intuiamo chiaramente la natura mostruosa (puzza di cadavere, per dirne una). E in effetti sembra completamente pazzo. D'altro canto, quando sei così potente non sei tenuto ad essere sano di mente. 

Ok, ora l'angolo della tecnica :)
er strano che possa sembrarti, visto che nella nota hai scritto di aver lavorato particolarmente sull'ultimo capitolo, dal punto di vista tenico mi è parso un po' meno raffinato dei precedenti, e ti spiego perché.
Ok, regola numero uno della narrativa, che sicuramente conosci: show don't tell; non dirci che X è una persona generosa, mostracela mentre aiuta un povero; non dire che Y è un tipo timido, mostracelo mentre arrossisce; etc.
In questo capitolo tu hai optato per show AND tell, ovvero ci hai mostrato tutto quello che ci serviva, però ce l'hai anche spiegato, diciamo. Come ti scrissi in pvt, ho l'impressione che sottovaluti la tua capacità di farci capire i personaggi anche solo con le loro azioni. Per dirti, in questo capitolo ci hai spiegato molto del rapporto fra Mano e suo "padre", eppure io avevo intuito all'incirca come fosse fatto questo rapporto anche prima di questo capitolo (vedi il nostro scambio in pvt), e non perché sia un veggente o un genio ma perché nella tua scrittura mi avevi già dato un sacco di elementi per capirlo. Il solo fatto che Mano avesse tanto paura del fallimento, unito alla personalità emotivamente repressa che ha sviluppato, faceva già capire che questo padre non lo amasse affatto e se ne servisse solamente. Questa scena dell'incontro, in cui ci viene dato un assaggio concreto di ciò che prima ci era stato solo fatto intuire, ovvero di che specie di violenza fisica e psicologica il Ricettacolo è capace, funzionerebbe alla grande per confermare queste impressioni, anche alleggerita di vari paragrafi in cui ci elabori sopra. 

Un esempio:

"Lui era indegno di sapere e il ricettacolo di Kyr non lo considerava altro che un mero strumento per il raggiungimento dei suoi scopi: non lo amava, non era interessato a lui in alcun modo. Era vivo solamente perché suo padre aveva bisogno di lui, solamente perché non era ancora divenuto inutile, e questa era una consapevolezza che gli muoveva dentro una cocente rabbia e che alimentava il suo odio, odio per quelle catene che non poteva spezzare e per un genitore che non sapeva amare altro che se stesso."

Questo paragrafo secondo me poteva essere tagliato via serenamente. In quello precedente ci hai detto che Shintra non sa per quale ragione il Ricettacolo lo tenga ancora in vita; ciò ci dice automaticamente che il padre non lo ama di certo, ma che comunque gli serve a qualche scopo che per ora resta avvolto nel dubbio. Quindi questo pezzo successivo ci rispiega per esteso qualcosa che sapevamo già, e leggerlo ci rallenta e spezza il ritmo della scena.
È sempre un dolore tagliare via dei pezzi, ma spesso lo stile se ne giova. 


Alla prossima!

Recensore Master
26/02/20, ore 09:31
Cap. 10:

POVERI CUCCIOLI!
No, ok, cucciolo non è il nome adatto a Mano Insanguinata né a Golgoth, ma insomma! Non si meritano di essere trattati così, assolutamente no u.u
Ora, come sempre il capitolo è scritto molto bene. Riesci a essere delicata e implacabile allo stesso tempo, quando ce n'è bisogno (come nel caso della descrizione della violenza del Ricettacolo su Mano e Golgoth) e sì, sei stata bravissima nel descrivere qualcosa, come la violenza di un "padre" su un figlio, che non hai vissuto senza risultare scontata e senza andare "oltre", mantenendoti realistica e senza aver bisogno di dire tutto per filo e per segno, facendoci capire senza dire.
Questa entità oscura che è il Ricettacolo di Kyr mi incuriosisce, perchè me lo immagino sicuramente senza più nulla di umano, ma forse neanche realmente corporeo. Me lo immagino un po' tipo blob gassoso che con il potere si plasma, che può assumere consistenza al bisogno, ma che di base è un ammasso fluido e puzzolente (ed ecco spiegato, nella mia mente, l'oscurità sempre e comunque) di malvagità, logorato dal potere.
Ovviamente, dire che per Mano insanguinata e Golgoth mi dispiace è un eufemismo. Vorrei poter coccolare e tranquillizzare (non che ne abbiano bisogno, quei due potenti soldati, e soprattutto dubito che me lo lascerebbero fare, ma vabbèèèè) entrambi.
Con questo capitolo, tutto incentrato sull'incontro tra Mano, Golgoth e il Ricettacolo, sul passato di Mano, sul suo "rapporto" con il "Padre", mi hai ancora di più incuriosita! Non vedo l'ora di andare avanti e scoprire che cosa hanno vissuto, perchè il Ricettacolo è così, perchè ha voluto per forza un "figlio" senza sentimenti...
Infine, questo nuovo agghiacciante compito: perchè? Perchè assegnare a Mano e Golgoth un compito del genere? Perchè mandarli ad uccidere demoni, rimuovendoli dall'incarico principale che riguarda i maghi di Syrdin?
Sono stra curiosa di scoprirlo!
Complimenti tesoro, stai creando una meraviglia!
A presto
Baci L.

Recensore Master
14/02/20, ore 17:06
Cap. 10:

Ciao carissima, finalmente riesco a passare!

Anche questo capitolo mi è piaciuto molto e nuovamente sei riuscita a sorprendermi. Mi aspettavo il ritorno del focus su Mano Insanguinaga, ma non con questo taglio e non un incontro con il padre! Sapevamo già che il loro rapporto non era lontanamente basato sull'amore e che anzi in Mano Insanguinata aveva generato solo quel senso di costante vuoto che lo caratterizza... Ma scoprire davvero come avvengono i loro incontri è terribile. Addirittura, lui non si mostra, non si fa vedere, si nega non solo nell'affetto ma prima ancora come presenza, tanto per il figlio non può essere altro che "un indistinto ammasso di tutto ciò che si poteva temere e odiare" - definizione in cui comunichi tantissimo.

Davian si è trasformato ormai in qualcosa di completamente diverso dal ragazzo combattuto e incerto che era e non vede il figlio se non come un mezzo e un oggetto di sua proprietà che lascia in vita solo perchè non è ancora diventato "inutile". Il momento in cui Mano Insanguinata elabora questi pensieri e spera di morire tra le grinfie (è il caso di dire così) del tiranno fa male più della violenza stessa.
Come sempre, hai un'abilità incredibile di sondare gli animi e di parlare di violenza con delicatezza ma concretezza. Hai svelato un tenue spiraglio verso l'aspetto più umano e fragile del ragazzo che abbiamo imparato a comprendere come vuoto e insensibile, e l'ho apprezzato molto.
Trovare Rowen diventa per lui ora letteralmente una questione di morte e mi aspetto una particolare feroce nella ricerca dopo la minavcia paterna.

Sono in trepidante attesa del prossimo capitolo! Complimenti per lo atile sempre impeccabile (e per il lavoro delle battute in lingua, che adoro!) Alla prossima!
(Recensione modificata il 14/02/2020 - 05:07 pm)

Recensore Master
13/02/20, ore 12:29
Cap. 10:

Ommioddio!
Ommioddio io ho amato questo capitolo, oltremodo! Non hai idea di quanto io lo abbia amato. NO!
Penso che questo sia in assoluto – per ora – il mio capitolo preferito. Sai quanto ami ogni personaggio di questa storia, ma sai anche che cotta stratosferica ho per Mano Insanguinata, ma qui hai approfondito così tanto il suo personaggio che me ne sono totalmente innamorata. Fino ad ora ci hai raccontato di un giovane essere umano, temuto comunque dai suoi sottoposti, temuto dagli umani che hanno la sfortuna di incontrarlo sul loro cammino. Mano Insanguinata, quello che parla solo ed esclusivamente quando ha qualcosa da dire, e che non si fa troppi problemi a liberarsi di ciò che non gli è utile (sebbene ha dato prova, in passato, di poter essere magnanimo). In questo capitolo, invece, Mano Insanguinata è ancora quel bambino indifeso e confuso, che viene portato al cospetto del padre. Un padre che non lo ama, lo usa per i suoi scopi e pretende da lui la perfezione, l'infallibilità. Pretese che rendono Mano Insanguinata di un'umanità dolorosissima. L'unico a spaventarlo è proprio il ricettacolo di Kyr, che è un'entità che respira ogni respiro come fosse l'ultimo, che sembra uno spirito che fluttua e non ha consistenza, e la cosa che mi ha più colpito non è solo il fatto che Mano Insanguinata si chieda perché, se pare sempre sul punto di morire, suo padre non lo fa davvero. Ma si chiede anche perché non è lui stesso, a morire e porre fine a quella vita fatta per servire il genitore anaffettivo, che da lui pretende solo e non dà mai indietro.
Il fallimento della cattura dei maghi lo ha completamente mandato fuori di testa, e la paura di Mano Insanguinata – che gli fa compiere un gesto come indietreggiare, qualcosa che in lui non avrei mai detto avrebbe potuto fare e, difatti, se ne pente lui stesso siccome suo padre non ammette che abbia paura – è più che legittima, specie quando la violenza del padre si abbatte su di lui e ho amato, anche se con dolore, come hai reso questo rapporto. Come Mano Insanguinata sia vulnerabile contro quella figura, che si presenti così umano, indifeso, che ricordi così tanto il momento in cui è stato portato da lui, e da lì non ha ricevuto altro che disprezzo e odio.
Per quanto riguarda il Balor, ho avvertito quel filo spezzato nella psiche, alla fine della storia. Golgoth ha subito danni peggiori, forse, anche se la psiche di Mano Insanguinata è comunque lesa dalle parole di suo padre. Ma il Balor non solo lo aiuta, ma lo sprona a non fermarsi, perché non è il momento. Non ora che DEVONO riuscire a riscattarsi, dopo il loro fallimento, per Davian inammissibile. Un modo per aiutarlo, forse, a non pensare.
Cara io non so cosa dire, ho amato tutto di questo capitolo. Non so come esprimere quanto mi sia piaciuto e quanto io aspetti l'incontro tra Rowen e Mano Insanguinata, sempre di più. Ah, domanda, ma hai dei presta-volto per questi personaggi? (non mi ricordo se ti avevo già fatto questa domanda) Mi piacerebbe sapere come te li sei immaginati (Io ci vedo un giovane RDJ per Mano Insaguinata e un Tom Holland per Rowen ma... EHI, IO SONO SCEMA **)
Non vedo l'ora di leggere il prossimo *____*
La amo questa storia, la amo troppo ♥
Miry

Recensore Master
12/02/20, ore 20:11
Cap. 10:

Eccomi qui! Ok, questo è sicuramente diventato non solo il mio capitolo preferito di questa storia...ma anche il mio capitolo preferito tra tutti quelli che ho letto nelle tue altre fan fiction!
Sul serio, in questo periodo sono in piena fase signore oscuro, perchè ho finalmente cominciato a leggere il Silmarillon, l'unica opera di Tolkien che non avevo ancora visionato.
E com'era prevedibile, mi sono subito innamorato di Melkor, il Signore Oscuro precedente a Sauron.
Il nostro amato ricettacolo, in questo capitolo, me lo ha ricordato molto, e ti posso assicurare che è un fattore assolutamente positivo. Il fatto che abbia utilizzato un tentacolo per strozzare Mano Insanguinata ha un non so che di Lovecraftiano, cosa che ha ulteriormente cimentato il mio amore per questo capitolo.
A dare il colpo di grazia è stata proprio l'azione in sè, un bello strangolamento in stile Vader, anche se il classico " mi hai fallito per l'ultima volta " dovrà aspettare, Mano ne è euscito vivo per il rotto della cuffia.
Sul serio, la presenza scenica del Ricettacolo, il suo modo di parlare, il tutto rappresentato attraverso gli occhi terrorizzati di suo figlio...insomma, era tutto perfetto, impeccabile, stavo assistendo in prima persona all'entrata in scena di uno dei migliori Signori Oscuri che abbia mai visto in una fan fiction di EFP.
Come sempre, le interazioni tra Mano e il suo padrino Balor ( perchè così mi immagino la loro relazione ) sono sempre uno spasso, non vedo l'ora di vederli assieme mentre massacrano demoni a destra e a manca ( per qualche misteriosa ragione ).
Brava davvero!

Recensore Master
12/02/20, ore 12:57
Cap. 10:

Ciao ^^
Ero molto curiosa di scoprire come si sarebbe svolto l'incontro tra Mano Insanguinata e suo padre.
Ho trovato molto interessante il fatto che il ricettacolo di Kyr stia sempre nell'ombra e che suo figlio non riesca a vedere nè lui, nè la stanza in cui si trova: il buio aumenta la paura e l'inquietudine poiché non si riesce a vedere cosa sta accadendo. Sente la voce di suo padre, ma non riesce a capire a quale distanza si trovi di preciso e, in ogni caso, gli unici riferimenti per capirlo sono i suoni e la puzza di morte che certo non aiuta a tranquillizzare una persona ^^"
Mi è piaciuta molto l'introspezione di Mano Insanguinata e credo che tu sia riuscita a renderlo molto bene. Giustamente un bambino piccolo non capisce perché il proprio padre lo disprezzi e lo torturi, ma col tempo si è creato una corazza, più o meno, che gli impedisce di porre domande, anche se nella sua testa continuano a formarsi.
Continuo a sperare che Mano Insanguinata incontri presto Rowen e riesca a liberarsi dal giogo di suo padre, che a momenti gli fa desiderare la morte.
La parte finale dell'incontro con il ricettacolo di Kyr è stata particolarmente straziante, almeno per me: Mano Insanguinata è stato scagliato per tutta la stanza e si è rotto qualche osso, quindi ha giustamente difficoltà a rimettersi in piedi. Tuttavia l'unica cosa a cui riesce a pensare è che suo padre gli ha ordinato di andarsene e lui deve farlo, a discapito del dolore che sente. Per fortuna c'era Golgoth a portarlo via (non voglio sapere cosa sarebbe successo altrimenti ^^")
Un capitolo tetro e stupendo, come sempre ^^
Aspetto con ansia il prossimo aggiornamento!
Baci, pampa

Recensore Master
11/02/20, ore 22:54
Cap. 10:

Mano insanguinata è un personaggio complesso. Non è facile immedesimarsi in lui, perché di certo è un personaggio negativo, eppure non è un archetipo come il padre. Il ricettacolo di Kyr è il vero male, che corrompe o distrugge tutto quello che tocca. Mano Insanguinata è stato abbastanza forte da non farsi dare a pezzi, ma è stato corrotto e reso qualcosa che non era. Io credo che la corruzione non sia totale. Mi viene in mente StarWars (io adoro StarWars) e il personaggio di Vader... Che si, è stato corrotto dal lato oscuro, ma ha mantenuto una parte di sé in qualche modo. E forse, se non ha avuto modo di accorgersi ancora che è ancora presente in lui, saranno Rowan e i ricordi a cambiare la situazione.
La lotta tra il bene e il male, soprattutto quando si trovano tracce di uno nell'altro, è sempre affascinante. Stai sviluppando davvero bene il tutto, dandoci i giusti tempi e alternando i punti di vista per lasciare la curiosità di proseguire. E infatti, spero di avere presto altro da leggere!
Vorrei chiudere con un encomio per quanto riguarda la scena della "tortura". Non far vedere mai il nemico è sempre un'ottima soluzione, perché alimenta la paura: non sapendo da dove arrivi il pericolo il panico è triplicato. E i tentacoli fanno impressione, sempre. Sono alieni. Sono terribili. Sono come serpenti, ma guidati da una mente superiore. Sono tanti. Sono forti. ANSIA.

Brava, davvero brava!
Ancora.

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