Poffete!
GUASCOSETTA MIRYMIA <3 (ora hai nome e cognome, contenta?) Dovrei dire che sono una stronza, ma in realta lo stronzo è EFP che mi cancella le recensioni e mi getta in un pozzo di depressione çç Sì, perché questo è il capitolo maledetto, quindi io sto in tensione e sto scrivendo su un documento a parte, giusto in caso, sperando che non si autodistrugga nel mentre.
^ Questo incipit me lo sono ritrovato negli appunti e lo lascio a testimonianza di quanto sono stronza parte 2 madonnasanta, sono MESI che voglio passare di qui e mi intacco malamente, ma oggi è la volta buona!
Dopo questa premessa delirante... ho riletto il tutto "intanto che andavo" come Gieole Dix e, nonostante sapessi che, stranamente, non ti fossi gettata in pozzi d'angst profonderrimi con questa shot, in automatico mi è presa l'ansia nel realizzare che il tutto si svolgeva su Titano.
Comunque, cme dico sempre, e te lo becchi anche a questo giro: tu non ti dimentichi mai di Peter nel costume. E qui si vede nel modo in cui sottolinei il suo totale spaesamento nel trovarsi su Titano, lui che appunto a malapena si muoveva al di fuori dal Queens, vuoi perché la sua intera vita si svolgeva nei confini di quel quartiere che è a tutti gli effetti casa, vuoi per le difficoltà economiche del frequentare altri luoghi più lontani, o di andare in vacanza fuori New York. Questi suoi pensieri li crei tu attraverso le parole, ma lo spunto e la prova di quanto siano verosimili ce li dà il canon stesso, col fatto che Peter si metta a filmare ogni singolo secondo di quell'avventura fuori di testa che si trova a vivere assieme al suo idolo. È sempre questa tua attenzione ai dettagli a "vendere" bene il personaggio e a farmi credere di guardarlo su pellicola o sulle pagine di un fumetto <3
Una nota di merito in questo capitolo va alla gestione dei Guardiani, le cui battute mi hanno fatta sbellicare e sono risultate perfettamente credibili nel contesto, se consideriamo il delirio che portano avanti nel film... e io ho sempre in testa QUEL video trash di Peter che non capisce una ciospa e Tony che invoca la morte con sguardo vitreo *APPARE WINDOWS ERROR SELVATICO* Ah-ehm, torno sergia.
Insomma, sono personaggi molto, molto particolari; io personalmente non vi ho alcuna dimestichezza e mi riuscirebbe molto difficile dare loro una "voce", che però ho percepito forte e chiara qui. Ma tu de secondo nome fai "Ndo'Cojo Cojo (Bene)" come il lanciatore di coltelli, e quindi non c'era nemmeno da dubitarne. La mazza chiodata per punirmi della battutaccia è allegata in fondo alla recensione.
Ecco, tu poi sei colpevole di avermi piazzato davanti l'immagine bellissima di Tony che mima le antennine, cosa che se non sbaglio fa RDJ in non ricordo quale occasione... e niente, sto divagando, perché in realtà ciò che non mi aspettavo era un parallelismo tra Peter e Mantis. Che, a ben vedere, ha perfettamente senso, trattandosi dei membri più insicuri dei rispettivi gruppi, seppur per motivazioni diverse. Ed è adorabile il momento in cui entrambi si ritrovano nella stessa posa difensiva di fronte all'interesse degli altri... sì, ce li vedrei, a chiacchierare in un contesto più tranquillo, a dispetto della stramba conversazione che ne verrebbe fuori :')
Poi, potrei aver preso un abbaglio, eh, ma la prontezza con cui Tony si affretta a troncare il tentativo di "leggere" Peter, più che uno sfoggio della sua solita ironia, mi è parso un tentativo di difenderlo da un possibile imbarazzo... o di difendere anche se stesso, magari sospettando i risultati di una "radiografia emotiva" compiuta su Peter. Questo perché in fin dei conti Tony non fa mai niente per niente, nel senso che ha quasi sempre uno scopo o un risvolto utile per ogni suo gesto o parola... e niente, voglio pensare che quello fosse un tentativo tutto suo di salvare e salvarsi le chiappe :')
E qui casca l'asino, anzi, il ragno... a parte il passaggio in cui metti nero su bianco la contraddizione epocale di Peter, ovvero essere l'immagine della spensieratezza e dell'ingenuità e sentirsi intimamente soverchiato da uno schiacciante senso di responsabilità e inadeguatezza (sì, l'ho amato poche storie), non c'è nulla di più divertente che vedere il nostro ragnetto in imbarazzo di fronte a rivelazioni scottanti. Com'era? Ah, già: Schadenfreude ** (pronuncialo come "omelette du fromage" :'D)
Sai, avresti potuto tirarla per le lunghe, in questo punto, e amplificare l'attesa della risposta di Mantis riguardo alle emozioni e riguardo al "fortunello" di cui si è invaghito... e invece no, qui arriva tutto a colpire il bersaglio come una catapulta (ah!), a raffica, senza esitazioni, e lo sconcerto di Peter è anche quello di chi legge. Insomma, mi è piaciuta questa scelta di condensare il tutto in poche battute, è molto d'effetto ed è anche in linea col carattere privo di remore di Mantis, che giustamente non capisce cosa abbia detto di male.
In questa storia, troviamo un esemplare di una specie decisamente rara e in via d'estinzione, ovvero il tatto di Tony Stark. Seriamente, non verrebbe difficile immaginarsi una sagra del sarcasmo da parte sua, magari anche a fin di bene per salvare le apparenze sue e di Peter, o direttamente volte a punzecchiare e infastidire, perché dopotutto sa anche essere insopportabilmente irritante... ma non è solo questo. È anche capace, di tanto in tanto, di capire quando è il momento di andarci coi piedi di piombo per non demolire l'amor proprio di un adolescente in una fase delicatissima della sua vita scombussolata. Forse, per altri motivi, può immaginare che effetto devastante potrebbero avere le ipotetiche parole di scherno di una figura di riferimento, avendone ricevute lui stesso fin troppe proprio in quella fase, che ha affrontato in modo molto più solitario di Peter. E quindi anche tutto lo scambio successivo ha senso nella sua delicatezza e nella volontà di Tony di non esporsi in nessun senso, senza però dare adito a fratture irreparabili che non hanno motivo d'esistere, tra loro due.
Poi ovviamente la pungalata d'angst dovevi infilarcela eh, ma manco sto qui a dirti che l'ultimo paragrafetto è stata una falciatrice accesa gettata contro il mio cuore... eppure, in questa storia, in questa bolla di belle emozioni da te creata, forse possiamo sperare che quel domani arrivi presto, e non dopo cinque, lunghissimi anni. [EDIT: leggendo le note adesso, sono contenta di averci preso e aver colto il tuo intento... strano che pensiamo sulla stessa lunghezza d'onda, eh? Non succede mai... <3].
Cosottola, io sono contentissima di essere finalmente riuscita a passare di qui, e ancor di più di aver avuto l'opportunità di leggere di nuovo questo capitolo che, assieme agli altri, dipinge le sfumature più allegre e vivaci della storia che stai costantemente raccontando. Quella di Peter, di Tony, di entrambi e di chi li circonda, e un po' la storia di chi legge, che immancabilmente finisce per riconoscersi nelle tue parole.
C'hai le manine d'oro, Co', e quando ti staccherò le falangi una ad una vado a rivendermele e mi ci faccio un anello per il nostro settantaduesimo matrimonio u.u
Non so nemmeno quanto ho scritto, probabilmente troppo e quindi ZAC! chiudo prima di lasciarti 3k e ti lancio un baciotto pistacchiosissimo.
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