Ciao mia adorata Musa**
Ritorno finalmente qui, dove mi era mancato essere, e posso finalmente godermi i tuoi meravigliosi scritti, esageratamente belli in tutte le loro sfumature. Non ho mai visto qualcuno riuscire a passare così tanti sentimenti evocando immagini, suoni, il senso illusorio dello scorrere di spezzoni di un film che non è stato creato con tanta naturalezza, con delle parole e delle frasi semplicissime che pesano però un quintale l'una se analizzate sotto il punto di vista del loro significato. Questo è ciò che io apprezzo di più di te, non sei mai scontata, non sie mai banale, pur essendo così candida, il tuo modo di saper affrontare OGNI situazione anche quelle che il tuo animo dolce e puro non riescono a contemplare per la troppa crudeltà, ci riesci ugualmente e viste dai tuoi occhi, genuini e rosei, fanno ancora più male in questo caso. Sei veramente brava ed io ti apprezzo tantissimo, lo sai, non smetterò mai di rivendicare malgrado tu non ne sia convinta -giuro riuscirò a mettertelo in testa- la tua bravura, la tua capacità. Ti adoro. Passiamo a Christian adesso.
Ci ritrasporti subito in un clima per niente bello, lui sta affrontando il post-arrivo, è completamente soffocato dal caldo, dalle polveri che si innalzano in quel posto, l'umore è praticamente sotto il terreno al pari delle bombe che circondano l'intera zona, immagino che quando parla con la piccola Alisia lui ci veda dei fiori, sparsi nella sabbia sottostante. Tutto ciò è splendido, mi mette addosso un'angoscia che è dolce io non so come spiegarti le sensazioni che mi passi, ciò che so è che il primo colpo al cuore della lettura è stato sentire i sobbalzi della piccola, agli spari e ai boati delle bombe esplodere, insomma ha avuto un piccolo assaggio di ciò che sta vivendo suo padre, e lui non ha potuto impedirle di non preoccuparsi per quanto abbia tentato di tranquillizzarla. Come immaginavo, è stata una boccata d'aria dopo ore sott'acqua senza respiro, ed è riuscito a dormicchiare un po' malgrado i fantasmi del presente abbiano sostituito le aspettative che si era fatto in passato, e si è appena reso conto che la situazione è molto più desolante. La rievocazione al disastro delle Torri mi riporta molto indietro, ero veramente piccola io, ricordo solo che nonna mi stava preparando per andare insieme a prendere le mie zie a scuola, tutti i programmi compreso quello che stavo guardando io si sono interrotti per riportare quella tragedia immane, che anche io ogni anno riguardo in loop. Mi torna in mente una foto di mia mamma quattordicenne e di mia zia dietro le Torri, e la riguardo oggi pensando che non esistono più, e mi assale la tristezza e l'incredulità, la rabbia per la coscienza che quando andrò in quella splendida città, quello spettacolo mi sarà negato, non esiste più. Io che sono qui e che sono cresciuta, e ogni anniversario riascolto nei video dei report le ultime telefonate delle persone in quella prigione di fiamme e macerie che dicono ai familiari 'ti voglio bene, sto morendo' mi sento male, figurarsi Christian che lì ci abita, che fremeva in corpo per versare il suo contributo, e che invece era costretto a guardare i numeretti salire. La seconda coltellata affondata lentamente e adagio nel cuore, è stato il pensiero 'menomale che i miei se la ricordano bella, questa città', ad ogni modo, sei superlativa e si vede TUTTO dico tutto l'impegno che metti per fare in modo che ogni dettaglio sia impeccabile. Già questo è un merito infinito e una garanzia. Adoro il fatto che tu abbia riportato il mio pensiero corrente, la guerra non è in nome di Dio. L'unica guerra di Dio è quella degli angeli, per la pulizia del male demoniaco, non quelle che includono proiettili, fame, devastazione terrena e esplosioni atomiche, quelle guerre sono d'interesse. Quindi sì, Dio è amore e non c'entra nulla con quelle cose.
Lo vediamo ora alle prese con la pratica. Sai quanto sia risultato tenero anche in una circostanza permeata di una tale brutalità, come il doversi preparare a far fuoco su qualcuno? Mi viene in mente, quanto sia costoso dover uccidere un uomo, una donna, o un bambino. E' sempre in una situazione di guerra.. non è affatto bello, ed è sotto gli ordini di altri, se glielo indicano, non gli resta che obbedire. Si capisce dai pensieri che fa quanto sia brutto trovarsi lì, con la gola piena di terra e il cervello intontito, non distingui tra spari e botti tuoi o altrui, non hai mira, la testa gira, le gambe cedono, e pensi che si è altamente fortunati a morire sul colpo, in caso di. Ma amo la sua fermezza, la forza di volontà, lo spirito che possiede, la grinta e la capacità di tornare coi piedi per terra. Ora è un uomo non più un ragazzino seppur addestrato, ma è arrivato a un livello di vita in cui le cose -e le persone- che ha da perdere pesano di più del resto, e che non è più possibile esprimere un pensiero tanto egoistico. Tra l'altro sono felice di vedere che porta la fede al collo, al dito è pericolossissima quando si impugna un'arma. Immediatamente ci spingi all'introduzione del titolo del capitolo: la voce che lo calma che sembra essere quella di un inviato di Dio, del Dio vero, ed invece fa la sua comparsa questo personaggio affascinantissimo.
Questa storia ci sta mostrando quanto sia indifferente avere quaranta o vent'anni, è la vita che ti è stata assegnata che fa di te un essere saggio e maturo, non la quantità di autunni impiegata in essa.
Gwendoline conserva in sé qualcosa che non intenda lasciare, accantonare, coprire o celare, ma portare al mondo, in giro, un sorriso e la capacità di rilassare le spalle anche con un'arma tra le mani, anche con la morte e la distruzione, perché ce l'ha nel cuore e non vuole che la avveleni e si riflessi all'esterno. Probabilmente Christian personalmente, o almeno da ciò che ho percepito, si è semplicemente sentito pungere solo perché era in una situazione abbastanza compromettente, credo che in altri contesti si sarebbe fatto una risata e avrebbe colto immediatamente lo stato emotivo e le parole della ragazza per quel che erano e non per quel che possono sembrare, ma le ha dato un consiglio buono, dopotutto in un frangente come il militare non sempre si ha come lei voglia di sdrammatizzare. Purtroppo, o per fortuna, dipende poi.
C'è da dire, e questa è una cosa più che lecita, che non tutti prendono la guerra e le perdite allo stesso modo ed è bellissimo vedere come questa condizione vari nel corso del tempo e delle persone.
Sono rimasta parecchio colpita dalla descrizione del luogo in cui si sono recati sai, mi ha presa particolarmente, sei stata bravissima a rendere il freddo gelido in contrasto col caldo asfissiante ed anche l'umore del SEAL, ti faccio i miei complimenti. Sai, sapevo ci fosse qualcosa in lei, subito ci sveli a chi e a cosa appartiene quel nome nella vita di Christian, sono felice di aver avuto accesso a una simile storia, è spettacolare. A proposito, ma cosa ti scusi a fare per la lunghezza, ESAGERA PURE.
Dunque, dicevo, la conversazione con il generale è stata.. disarmante. Santo cielo, che brutta situazione per il nostro SEAL, lo credo che si sia arrabbiato tanto. Posso dire, posso permettermi di dire, che ho una brutta sensazione riguardo Gwen?
E che sono strabiliata da questa amicizia, e curiosa di andare avanti. Ti lascio i miei complimenti e la rinnovata certezza che tu sia la migliore tesoro, un abbraccio grande e fortissimo.
-La tua fan n1** |