Recensioni per
In ogni Tempo, in tutti gli Universi
di padme83

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/06/21, ore 18:41

Eccomi dopo un bel po' a leggere e commentare anche questa AU e spero di riuscire d'ora in poi ad essere più puntuale nelle mie letture!
Veramente interessante la sfida di portare la storia di Albus e Gellert in tempi e situazioni tutte diverse e, se alla fine l'universo degli Hunger Games non era poi così lontano da quello di HP, più complicato deve essere stato entrare nel mondo di Orgoglio e Pregiudizio, sebbene in realtà i giovane Albus e Gellert abbiano vissuto in un'epoca abbastanza vicina a quella del romanzo. Eppure tu riesci benissimo a far sembrare del tutto naturale anche questa AU, ti assicuro che mi sono proprio vista Gellert con aria scocciata, che fissa tutti con disprezzo, innervosito per essere stato costretto dalla zia a partecipare a quel ballo, alla vita sociale della "gente perbene" che per lui sono solo bigotti e ipocriti. E' vero che alla festa partecipa anche Albus, ma Gellert non vuole incontrarlo lì, vorrebbe portarlo via, magari prenderlo tra le braccia davanti a tutti (mi piace l'idea dello scandalo che darebbero se lo facesse davvero!). E' chiaro che i due sono già amanti e che fingere di essere solo conoscenti in quel ricevimento è un tipo di recita ipocrita che Gellert odia, tanto più nel vedere il SUO Albus che danza con tutte le ragazze della festa (è piuttosto buffo vedere Gellert geloso delle ragazze, penso che avrei condiviso di più la sua gelosia se avesse visto Albus parlare amichevolmente con dei giovani!). Tuttavia, nell'attimo in cui riescono ad incrociarsi, Albus sussurra a Gellert che non deve preoccuparsi, che il suo cuore, la sua anima, il suo corpo appartengono a lui, come sempre e per sempre. Il ballo è solo un divertimento, non significa niente, solo loro due contano.
Bellissimo e incredibilmente verosimile! Non ho voluto guardare in che altri tempi e mondi hai ambientato le altre AU (mi faccio la sorpresa da sola! XD), però leggendo questo mi è venuto in mente, non so perché, che sarebbe bello leggere di loro nell'universo di Cime Tempestose, posto che tu non lo abbia già scritto! Chissà perché mi è venuta in mente questa idea?
Adoro questa tua raccolta di AU, è perfetta, appassionante e ogni volta mi lascia a bocca aperta, credo che tu abbia avuto una bellissima idea, originale e creativa, e ti faccio tantissimi complimenti!
A presto (stavolta per davvero)!
Abby

Recensore Master
12/01/21, ore 18:45

Mia cara, dolcissima padme,

avere la dedica su un capitolo tanto bello – au di uno dei libri più belli di sempre – è per me fonte di immenso piacere. E la seconda parte va benissimo così com’è, ma andiamo per gradi. L’idea che dei maghi inglesi diventino dei semplici signorotti inglesi solo di una o due generazioni avanti è calzantissima e risulta come un delizioso omaggio, così come il dialogo tra Bingley/Darcy qui rivisitato in chiave harrypotteriana e in vesti Albus/Gellert. E Gellert è geloso di Albus che balla con tutte le ragazze, che sembra corteggiare tutte le ragazze; è il più bello, è l’elemento catalizzatore della serata, è la persona da guardare e ammirare (bramare): ma chi corteggia tutte lo fa per noia e distrazione, tutte equivale a nessuna e Albus rapidamente si ritrova a tranquillizzare l’amico e amante, ma a farlo con una domanda retorica che esige una sola risposta e che racconta di un tipo di amore che è passione sfolgorante (e la gelosia sana di Gellert lo indica), ma che è anche fiducia, comprensione, affinità. Non si può amare e dubitare (la fede e la fedeltà, nell’amore, c’entrano sempre, neh?) Perché quel bredhu che è un TUO headcanon cui sono affezionatissima racconta di un legame che travalica tutto e che è così tanto viscerale e totalizzante da non consentire ipotesi.

Dato che hai scelto di ambientare la storia nel 1813, giocoforza qualsiasi effusione tra i due amanti deve avvenire di nascosto, in un guardaroba, lontano da occhi indiscreti – anche se sono abbastanza convinta del fatto che anche nel 2021 ne avrebbero avuto bisogno, non foss’altro che per non imbrigliare la passione o regalare spettacoli troppo focosi. Torno seria <3. Questa storia è Regency: l’Illuminismo sta dando i suoi frutti in ogni ambito e si apre un secolo di esplorazioni e di scoperte. Il periodo della vita umana noto come “adolescenza” inizia a essere concepito; la morale è rigidissima, gli incontri codificati, i destini segnati. I due gentiluomini conversano in maniera brillante e arguta – esattamente come ci si aspetterebbe da loro – e sfogano la loro passione (dilagante ed esistente, è anche il periodo del Romanticismo) nel buio, da soli. Ecco perché questa dicotomia tra una primissima parte fatta d’osservazione, una seconda che è un dialogo brillante e una terza che è gelosia e passione lasciata intuire mi è piaciuta così tanto. Un’ultima menzione va al bel Gellert che si rifiuta di danzare (con i corollari e i riferimenti, come il bollare Ariana come troppo giovane, che approvo). Concludo dicendo quello che dico sempre quando termino di leggere le tue storie: è bellissima. I sentimenti arrivano come un’onda che quasi cappotta un drakkar. La frase finale strappa un ansito perché il duello verbale così caro ai gentiluomini inglesi dell’Ottocento lascia spazio a qualcosa di viscerale e di annichilente – l’amore che brucia sulla pelle. Come sempre, stupenda e preziosa.
Con affetto,
Shilyss

Recensore Master
15/11/20, ore 18:23

Carissima mon amour,
era tantissimo che non passavo da queste parti e, siccome oggi è una domenica tranquilla, o deciso di recuperare le belle letture. Sì, ripeto, le belle letture ** E poi mi mancavi, checcacchio, e io vorrei veramente passare più spesso...
Detto questo, tutto ciò è stupendo. Non solo queste piccole AU sono belle perché piccole perle di vita che si incastrano come gemme preziose su una collana fatta dello stesso filo conduttore, ma che ha colori diversi... ma per i temi trattati a livello umano. Qui c'è una gelosia che quasi la definirei pura. Una gelosia che sa di tenerezza perché, dopotutto, si cerca di nasconderla e Gellert è quello che fa, e allo stesso tempo non lo fa. Non vuole che Albus sappia che vederlo ballare con altre lo disturbo ma allo stesso tempo ho il sentore che il nostro adorato Grindelwald non ci stia mettendo poi tutto questo impegno a cercare di nascondergli che è arrabbiato; e nemmeno il motivo, a dire il vero.
L'inizio ci catapulta non solo a Godric's Hollow, ma anche dentro l'animo umano che si rifiuta mentalmente di essere lì, ammettendo a sé stesso quanto zia Bathilda lo abbia quasi trascinato con la forza, tra la musica di dubbio gusto e sconosciuti rinchiusi in una locanda minuscola – ma, come spieghi tu, i tuoi blu non sono mai nello stesso posto per caso e per quanto questa storia non abbia della magia vera a decorare le loro vite, in quello scambio di sguardi che si ritrovano a non saper distogliere, io un po' di incantesimi ce li ho visti ♥ i sentimenti non si controllano, così come la paura, la rabbia e la gelosia. E persino i gesti più semplici diventano segni che brucino la pelle e lasciano cicatrici dolcissime.
La delicatezza di questo racconto si bilancia perfettamente con il dialogo tra di loro, che ne racchiude ogni segreto, ogni sfumatura, ogni passione, ogni desiderio nascosto e non... ed è per questo che, a discapito delle parole, i gesti a volte sono in gradi di cambiare le cose, totalmente, a ribaltarle, ad aprire gli occhi e quel "andiamo via, andiamo via ti prego" è il segnale che l'ambiente intorno è diventato una morsa che pian piano si chiude su di loro, e da cui devono scappare per ritrovare l'aria perduta, magari donandosela a vicenda, con un bacio che il tempo non solo lo ferma, ma lo spezza ♥
E nulla, ho amato tutto ciò, l'atmosfera, i toni usati, l'amore, la dolcezza e la passione che, con loro, brucia più di qualunque fuoco... il tuo fuoco ♥
E' sempre un privilegio tornare qui da te, my love. Sempre.
Mirytua

Recensore Veterano
04/10/20, ore 20:36

Di nuovo, ciao. ❣
Sto un po' recuperando questa tua raccolta in una sola volta, quindi procedo con il recensire, e ti dico solo che questa mi ha suscitato qualcosa di più dell'altra, facendomi sentire un po' di farfalle nello stomaco.

Dunque, parto dal presupposto che dato che con questa raccolta hai specificato che vuoi rimanere al di sopra delle 500 parole, diciamo che in così poche parole non si può scrivere tutto nel dettaglio e far capire al lettore l'idea che si aveva in mente, perciò sotto questo aspetto è un po' a libera interpretazione del lettore, esatto?
Be', questa è un AU ispirata ad Orgoglio e Pregiudizio, tratta da una delle scene del ballo, e fin qui si era capito, ma dagli atteggiamenti di Gellert e anche un po' dalle risposte di Albus, si scorge e si intuisce, o almeno io ho capito così, che c'è qualcosa sotto, qualcosa di proibito, che a quell'epoca un amore omosessuale era proprio uno scandalo, quindi in pubblico era un qualcosa di veramente proibito. Ho percepito la gelosia e la possessività di Gellert, lo si leggeva tra le righe che lo voleva tutto per lui, che se fosse stato per la sua persona avrebbe ballato davanti a tutti con Albus, e questa cosa a me ha fatta totalmente impazzire. Poi, che Albus gli sorride forse come se non fosse niente, oppure come a volerlo un po' stuzzicare, mi ha fatta impazzire ancora di più, anche perché ho percepito una tensione sessuale che sfiorava le stelle.

Forse, ciò che volevi comunicare con questa oneshot era altro, ma ai miei occhi è trapelato ciò, e mi ha fatta impazzire, facendomi proprio partire la ship per la tua versione di coppia che sono Gellert e Albus.

Sul serio, mi è piaciuta moltissimo.
Complimenti! 😍

Recensore Master
11/07/20, ore 18:12

Ciao eccomi qui a tornare in questo mondo di universi alternativi.
Ma, d’altra parte, quando due sono fatti per stare insieme lo sono fatti per starci in tutti gli universi conosciuti e non, mi trovo perfettamente d’accordo con te.
E se il background di Hunger Games era perfetto, anche questo di Orgoglio e Pregiudizio non è assolutamente da meno. Perché sembrano fatti a posta per star maledettamente bene ovunque? XD
L’Inghilterra di quell’epoca, con quel modo di parlare, le feste, un sacco di cose considerate peccaminose… è da sguazzarci fino a domani.
Gellert è lui – istinti omicidi a parte – e lo potevo quasi vedere mentre passava in rassegna ogni invitato della festa senza nessuna voglia di entrare in contatto con quegli sconosciuti, a ritmo di una musica scialba e via di occhiate sprezzanti per tutti. Tutti tranne che per una famiglia e una persona in particolare.
Ma anche Albus è lui – come se mai non lo fosse – con quel fuoco che non può non renderlo l’animo della festa e della pista da ballo, con buona pace e sospiri di giovani affascinate ma destinate a rimanere a bocca asciutta. Il che non fa che accrescere un tantinello la gelosia di qualcuno che scruta nell’ombra. Oh, decisamente sì, sarebbe stato un bello scandalo andarlo a rapire in mezzo alla sala!
La scelta del momento e dello scambio di battute è super azzeccata.
"Dubiti di me?" "Mai!" Awww *-*
I loro sentimenti sono sempre così palpabili che li puoi quasi sentire tuoi, le loro espressioni, le loro movenze sempre così ben descritte che ce li hai proprio lì, animati nella mente.
Quando Albus accoglie la gelosia di Gellert con quel sopracciglio inarcato, sinceramente stupito, per poi sciogliersi in quel luminoso sorriso che l'altro non può fare a meno di accostare al sole è un momento pazzesco e non può far altro che tradursi nella fuga precipitosa di Grindelwald dalla festa, ormai incapace di trattenere quelle emozioni che, quel lieve sfiorarsi di dita fra i capelli, hanno saputo accendere in lui. Ed è bellissimo come, ancora una volta, tu sappia ricollegare Albus al fuoco della fenice, sebbene qui non ci sia traccia alcuna di magia, con quella sensazione bruciante che rimane sulla pelle dell'altro.
Ti rinnovo ancora e ancora i miei più sinceri complimenti, puoi andare avanti quanto vuoi con questa raccolta XD
Un abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Junior
06/07/20, ore 17:17

Oh, Orgoglio e Pregiudizo, le ville neoclassiche, le quadriglie ... molto interessante immaginare questa coppia in questo contesto. Mi ricordano un po' Darcy e Bingley, per il contrasto tra l'insofferenza di Gallert e la solarità di Albus, e un po' Darcy e Wickham per come andrà a finire. Ovviamente più la componente amorosa.
Come al solito ti invidio la capacità di descrivere i sentimenti ;)
Insomma complimenti.
A presto :)

Recensore Veterano
05/07/20, ore 17:08

Ciao, padme!♡
Non so se ti ricordi di me, ma finalmente ho potuto leggere qualcosa di tuo - e, per quanto è bella questa raccolta, mi domando proprio perché io non abbia letto qualcosa di tuo già tempo addietro.

Dal momento che qualcuno ha coniato addirittura l'espressione "i tuoi loro", intuisco che questi personaggi ormai ti appartengano in una maniera davvero intima e peculiare (del resto, ricordo bene la tua passione per il personaggio di Albus!).

Ora, non avendo letto nient'altro di tuo, questo è stato il mio primo approccio ai tuoi Gellert e Albus (a dir la verità, ammetto candidamente: a questi due personaggi in genere!).
Mi sorprende che io non abbia mai letto nulla di loro due, eppure mi sono bastati questi primi capitoli per capire che anche se setacciassi l'intero sito da cima a fondo, difficilmente mi imbatterei in qualcuno che sappia scrivere di loro così bene come riesci a farlo tu.
Innanzitutto, sei stata talmente brava - talmente coinvolgente - da farmi innamorare di questa raccolta così originale praticamente già solo con il primo brano.
Il che sarebbe anche comprensibile, se io fossi una fan di Hunger Games. In realtà, io non ho mai neanche letto Hunger Games, per questo - lo capirai da te - la tua abilità ha davvero dell'incredibile. Non conoscendo il fandom, non posso comparare il brano all'atmosfera "originale" cui ti sei ispirata, ma mi è bastato leggere di Elhias - e ricollegarlo ad Elphias - e del ragionamento condotto per la scelta delle scuole per capire la genialità e la cura ai dettagli con cui ti inserisci in un contesto totalmente altro, senza per questo snaturare alcuni elementi dell'universo di partenza - i due protagonisti in primis, che gestisci con una tale grazia e una tale padronanza che ne sono rimasta davvero estasiata -.

Insomma, trasporre un universo complesso come quello di HP e ricondurne una parte in contesti completamente diversi, ogni volta uno nuovo, non è una passeggiata: credo che ben pochi siano in grado di farlo e, per di più, di approdare a risultati tanto belli, almeno non tanto quanto lo è questa raccolta (che si riconferma un gioiellino con ogni capitolo pubblicato).

Comunque, di Hunger Games non so nulla, è vero, ma quando ho visto che il secondo capitolo era una rivisitazione dell'austeniana, celeberrima scena del ballo di Orgoglio e Pregiudizio, sono andata proprio in visibilio!
Anche qui, la trasposizione è stata un vero successo: insomma, il parallelismo Darcy/Gellert e Bingley/Albus mi ha veramente incantata (e ho apprezzato tantissimo anche la ripresa dei dialoghi originali: è stato un "ammiccamento" che una fan come me non poteva non apprezzare).

Tra l'altro, da "profana", intuisco che - andando avanti con la raccolta - probabilmente mi innamorerò anche dei tuoi headcanon: insomma, mi è già successo con questa idea di un Gellert "legnoso" e un Albus leggiadro e provetto ballerino - un headcanon troppo bello per non condividerlo seduta stante.

Infine, il terzo brano, per quanto intriso di fluff, mi ha comunque - paradossalmente - rattristato profondamente.
Con quel:《Davanti a te appare, con una chiarezza che quasi ti leva il fiato, la donna forte, incantevole e sicura di sé che Ariana sta per diventare.》 ho pensato alla donna che Ariana sarebbe potuta davvero diventare e che, nella saga, non diventerà mai (con tutte le conseguenze che la sua vita spezzata avrà sulle vite dei fratelli) per sentirmi una pezza.
Anche le dinamiche più distese che hai saputo ricreare tra i due fratelli - plausibilissime e coerenti al contesto - portano con sé, inevitabilmente, una dose non indifferente di Angst (diciamo, un "Angst per contrasto", rispetto agli eventi della saga. Già, senza Angst non ci so proprio stare!).


Al di là delle trasposizioni, che sono comunque tutte assurdamente ben studiate, l'attrattiva principale di questa raccolta è costituita, naturalmente, dai tuoi protagonisti. È impressionante come tu riesca a tenerne ferma e inalterata l'essenza individuale e la chimica reciproca - che sembra quasi sprigionarsi, con la medesima potenza, in ogni brano e in ogni universo. Hai letteralmente tenuto fede all'intenzione programmatica implicita nel titolo della raccolta, riuscendo a far sentire il tuo tocco magico con questa coppia letteralmente in tutti gli universi o, almeno, in quelli finora esplorati, perciò... i miei sinceri complimenti!
Sei davvero, davvero brava. Sono felice di aver finalmente letto qualcosa di tuo su questa coppia.
Ora vado.
Alla prossima, un bacione :)

Recensore Master
07/06/20, ore 22:33

Ok, io di questi AU mi potrei seriamente innamorare: come ho fatto a snobbarli, sino ad ora?
Questo, poi, è proprio bellissimo: inutile dire che Jane Austen è stata una delle colonne portanti della mia adolescenza. "Orgoglio e pregiudizio" è stato il primo libro "da grandi" che io abbia mai letto (capendoci poco o nulla), e poi l'ho riletto diverse volte... ed è stato bellissimo ritrovare queste atmosfere rappresentate in maniera così vivida, così vivace e concreta. Sulla carta, un'ambientazione simile per Gellert e Albus mi sembrava una sfida grandissima, qualcosa che difficilmente avrebbe funzionato (o forse sono solo io che ho delle vedute un po' ristrette su queste cose che conosco poco), ma non avrei mai creduto che potesse funzionare tutto così bene. E invece, tutto trova la sua giusta dimensione, e tu sei riuscita a dare spazio al meglio ai tuoi personaggi.
Albus che ama ballare è semplicemente perfetto: lo è da vecch-ehm, saggio, così spumeggiante e ironico, ma da giovane è qualcosa di sublime. Ce l'ho proprio davanti agli occhi, irriducibile anima della festa, capace di far danzare tutte le signore (e magari di strappare anche qualche sospiro che, ahimé, è destinato a non essere nemmeno udito, non quando c'è un certo signorino a guardare imbronciato la scena). Perché sì, insomma, Gellert non può che essere disgustato dalla mediocrità di questa vita di provincia.
E poi, adoro come nel finale siano proprio loro: loro che al di là di tutto si trovano, si appartengono e si capiscono ad un livello così profondo da far tremare un po' i polsi.
Bellissimo, davvero (e bellissime le citazioni che vi hai associato: le tue storie sono sempre un fantastico stimolo, perché mi portano a scoprire cose nuove o a riscoprire poesie e canzoni che erano un po' cadute nel dimenticatoio).
Un abbraccio!

Recensore Master
04/06/20, ore 00:45

Niente da fare, Albus e Gellert nonostante tutte le scaramucce che hanno, sono molto legati tra loro.



E il desiderio che provano l'uno nei confronti dell'altro, è palpabile.



Riescono ad appartarsi ovunque, pur di stare insieme.



Complimenti davvero, e alla prossima... ❤