Recensioni per
Il Limbo dei Bugiardi
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 309 recensioni.
Positive : 296
Neutre o critiche: 13 (guarda)


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Recensore Master
06/02/22, ore 12:06

Buongiorno Alex!
Sono tornata a leggere la tua storia dopo qualche giorno di stop (causa impegni non previsti).
La parte con l'agente di polizia è breve e semplice, di nuovo lo vediamo al sicuro nel suo cantuccio familiare, con i figli e la moglie. Credo sia anche normale il suo attaccamento al figlio meno intraprendente, penso che un genitore tenda sempre a proteggere chi è più fragile...
Passiamo ad Alex, anima inquieta che non riesce a darsi pace, soprattutto perché credo abbia incontrato persone squallide che invece di aiutarlo, hanno finito per buttarlo giù, confonderlo...
Come questo Mario, che gli ricorda tanto G e per questo - credo - gli si conceda...
Passo al prossimo capitolo,
Nina^^

Recensore Master
05/04/21, ore 00:39

E rieccomi tornata!
Buona Pasqua!
Cosa leggo qui? Che volevi buttare via il racconto?
Hmm... in effetti denoto stanchezza e confusione, eppure secondo me è proprio per questo che va continuato.
Ha un che di pesante... che però incuriosisce.
E molto.
Riabbiamo Alex impegnato a scavare a fondo, sempre di più.
E' convinto che tanto non troverà nulla... e invece secondo me si sbaglia.
Sta cercando, non si è arreso alla vita.
Si aggrappa al poco che ha e va avanti.
Ha capito che G è irraggiungibile e allora se n'è ' costruito ' un altro, di G.
Che non è la stessa cosa, ma non è così terribile, via.
Il poveretto è innamorato di lui, anche se in modo non così profondo come dice.
D'altro canto Alex lo strapazza, quindi come si fa?
Non c'è uno scambio a due, sono ' lontani ', troppo.
Entrambi si stanno consolando della vita che non li soddisfa.
Purtroppo la perfezione esiste solo nelle favole.

Ancora abbiamo la contrapposizione tra le vite dei due protagonisti.
Barley ha dei grattacapi sul lavoro, ma per il resto è felice, ha un'incantevole famiglia per cui vivere e combattere, ha la sua ragione di vita, mentre Alex non ha nessuno a cui aggrapparsi veramente, nessuna ragione veramente valida per vivere, anche se la vorrebbe.
Salta agli occhi che Barley si ' accontenta ', cioè, si gode quello che ha, anzi che si è faticosamente guadagnato, cioè la sua famiglia.
Alex invece non vuole impegnarsi con Mario ( ma non è lo stesso dell'altra storia? ) e se non fa nulla, non avrà nulla, ahaha.

Vediamo come continua.

Recensore Veterano
15/10/20, ore 20:05

Ciao Ale,
rieccomi qui! Questo capitolo ha dato più spazio ad Alex, e devo dire che ci stava. Facciamo la conoscenza di Mario, personaggio oserei dire agli antipodi di Alex, il quale dalla vita ha avuto tutto e pensa di avere il controllo della situazione : pensa di poter ottenere tutto, anche Alex, grazie ai soldi e alla sua posizione.
Ma non ha compreso che in  realtà è Alex ad avere il coltello della parte del manico : Mario gli ricorda G. E lui lo usa solo per quello.

Probabilmente si usano a vicenda, solo che nella sua solitudine, Alex è consapevole anche del fatto che si sta prendendo in giro da solo usando Mario che in realtà non è G,
Situazione squallida ? Può essere, ma è molto più realistica di ciò che pensiamo.

Ho adorato la scena familiare dedicata a Barney, il quale è secondo me sempre troppo umile. Dentro di sè vorrebbe fare qualcosa di più, essere ricordato per "qualcosa", ma poi quando vede la sua famiglia si rende conto anche lui che per i suoi figli e sua moglie è già un eroe, e va bene così.
Mi piace moltissimo questa dualità tra questi personaggi che penso molto presto di incroceranno,
un bacione,
LAdy

Recensore Master
14/08/20, ore 21:26

Eccomi!
Evase le recensioni premio, posso tornare lettore a tempo pieno!
Tempo pieno che, nel bene o nel male, dipende come la si guardi, presto ne avrà a iosa il nostro neo-anzianotto detective. Ho notato che la prospettiva di non aver “raggiunto” un traguardo, getta un’ombra sulla vita familiare che lui è bravo a risolvere. Un... Neanche lo chiamerei problema. Semplicemente, la semplicità non sempre ha un’accezione pura. A volte ha la forma di rimpianto, di rimorso. Lui vuole per i suoi figli qualcosa che personalmente non ha raggiunto; nonostante sia lieto di ciò che ha, si denota che un po’ di rimpanto c’è; e non solo il lettore. 
Ma mai dire mai. Se questo caso rappresenta ciò che penso, i notiziari lo stalkereranno a vita.

Quanto ad Alex, c’è coerenza con il vecchio capitolo. Aveva parlato di un pilastro. Alex vuole essere “preso”; non nell’accezzione che lascia più che intendere questo capitolo xD È il discorso dl precedente. Vuol qualcuno che lo afferri dal fango, che lo trascini via prima che il peso della singolarità e la tentazione di varcare la soglia limite lo attraggano; perché lo sappiamo: nel buco nero il tempo si può anche fermare - temporaneamente -, ma spaghettificandosi penso non ci si possa neanche accorgere dell’effetto. Per inciso, e scientificamente parlando, se il tempo si fermasse il peso si moltiplicherebbe all’ennesima potenza, diventerebbe letale. 
Anche perché, come lui stesso afferma, c’è una correlazione tra solitudine e tempo. 
E ringrazio il professor Balbi per avermi fatto scoprire che i Buchi neri scompariranno come ogni altra cosa; non c’entra niente con la storia, ma, standomi altamente sulla balle i cosidetti, menzionerò questo fatto a vita xD
Tornando seri. Alex ha identificato questo pilatro in G, non in questo Mario; zerbino a caso del sabato sera. Il tradimento di G, se di tradimento si può parlare, o meglio la disillusione, ha lasciato Alex a un passo dal baratro. Nessuno potrà sostituirlo, semplicemente perché nessuno potrà esserne all’altezza, parlo dell’immagine che lui ha di G; pur sapendo bene cosa sia lui in realtà. Nessuno ne ha il pitenziale, nessuno fa ciò che dovrebb fare, ossia stendere la mano e trascinarlo di peso fuori dall’umida grotta dove si è rintanato. 
Mi pare di aver capito che c’è un doppio blocco invalicabile: se le persone non sono come “il” G che lui vorrebbe, le allontana; putacaso avessero tutto ciò chr serve, nemmeno andrebbe bene perché non sono “G”; lui sta pensando ai bengalini, chi lo smuove.
Insomma c’è un intricato nodo che potresti risolvere, citando la citazione, solo se fossi Dio. Altrimenti, come nel caso di Alex, te la prendi...
Ehm, diciamo che non te la passi bene, ecco.
Poi potrei essermi fumato qualcosa di strano e aver detto fregnacce su fregnacce xD
Detto questo, alla prossima.
Spettro la saluta, siore. 

Recensore Master
22/07/20, ore 10:02

Ciao Alessandro, mi è piaciuta la citazione iniziale che mi ha fatto riflettere, stare nella solitudine può portare a dei grandi benefici se si ha un'anima meditativa, riscoprendo se stessi o anche ad avere effetti del tutto negativi, in base alla propria essenza. Per quanto riguarda il capitolo questa volta Alex affronta delle tematiche come Dio, l'Universo, perdendosi di nuovo nella follia dei suoi pensieri, fino a essere coinvolto in un rapporto carnale. Per quanto riguarda quello che scrivi nelle note finali, si può provare disgusto durante la creazione o specialmente dopo, si hanno sentimenti ambivalenti ed è bello confrontarsi proprio per scoprire opinioni diverse. Alex nella sua follia ha un senso che ognuno può cogliere in base alla propria sensibilità. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 22/07/2020 - 10:10 am)

Recensore Master
02/07/20, ore 18:20

Bailey sembra davvero un tipo più contento e rilassato di Alex. Ha avuto una scarsa carriera lavorativa, ma una famiglia unita e affettuosa più che sufficiente a compensare.
Invece Alex è circondato dallo squallore, al punto di diventare squallido lui stesso, nonostante sia una persona molto acuta e sensibile. La parte con Mario - che fa da contraltare fantastico alla parte della famiglia di Bailey - è abbastanza deprimente, ma mi ha colpita come Alex abbia inquadrato alla perfezione questa figura nella sua debolezza e patetismo. Uno che sembra seguire un copione che ha in testa, in cui lui e Alex sono i protagonisti di una specie di dramma romantico, ma senza voler mettere vero impegno emotivo in quello che dice, promettendo mari e monti pur di ritenersi innamorato. E già questo è abbastanza interessante: ha parlato ad Alex come se lui fosse una cosa da comprare con oggetti materiali, nessun riferimento al lato più affettivo del sentimento amoroso. Ed è così convinto di essere il potente, lui riccone disperato che va a soddisfare i suoi desideri da un ragazzo più giovane e di più umile estrazione, che non registra che in realtà è Alex che ha capito tutto e lo usa ... in modo un po' deprimente, pensando al tizio che non può avere.
Un altro capitolo molto interessante, complimenti!

Recensore Master
19/06/20, ore 13:25

Ciao Ale, eccomi anche se in ritardo.
Ahh, il nostro James pare avere proprio una bella famigliola, anche se non mi garba particolarmente il suo "fare preferenze" tra i due figli. Leo e Jason sono entrambi suoi figli, e non conta il fatto che Jason sia più spigliato e sveglio, questo non vuol dire che non abbia bisogno di supporto e di affetto. Anche se finge di ritrarsi, perché convinto che forse i gesti di affetto a una certa età non vadano più bene, è un ragazzo che sicuramente avrà sempre bisogno dei suoi genitori e di suo fratello.
Vedremo come andrà ^^
Alex che ha una relazione sessuale con questo Mario, onestamente non me l'aspettavo, anche se forse avrei dovuto immaginarlo, conoscendo l'esemplare giurassico XD
Però, beh, si usano a vicenda, a quanto sembra ^^
Ma Alex ha i suoi motivi: pensa a G e trova in Mario le somiglianze con lui, così cerca di prendersi una piccola soddisfazione e di creare un legame, seppur fasullo e per niente simile a quello che potrebbe avere con qualcuno che ama, per sfogare le sue pulsioni.
Un po' malata come cosa… ma da Alex possiamo aspettarci questo e altro, viste le cose che ha combinato negli altri racconti :D
Ora passo a leggere il prossimo capitolo, voglio vedere come si evolvono le due trame!
Ah, ho notato una cosa: per la prima volta ho visto un parallelismo tra la storia di James e quella di Alex, ossia quando si parla di roccia, scoglio a cui aggrapparsi ecc. Il poliziotto vuole esserlo per la sua famiglia, mentre Alex vuole trovare qualcuno che lo sia per lui. Le trame sembrano avere delle cose in comune, ora… vedremo!
Alla prossima <3

Recensore Master
17/06/20, ore 09:12

Buongiorno carissimo!
Ti dirò... secondo me questo capitolo non è proprio da buttare. È incentrato principalmente su Alex, senza dubbio, e senza dubbio il suo personaggio ti travolge e ti prende la mano quando ne scrivi.
Ciò che mi ha colpito di lui, stavolta, è che è negativo e "passivo" nel senso lato del termine anche nel sesso. Pare non trovare soddisfazione proprio in niente. Nel senso che, a volte, anche se la tua vita non ti aggrada, però una bella scopata (passami il termine) a volte può servire a sgombrare il cervello. Nel suo caso, invece, anche il sesso diventa una sterile routine, neanche fosse sposato da anni...
Comunque, a quanto pare, tutto si può ricondurre alla sua ossessione per G. Mario è un semplice surrogato del più grande amore di Alex. Infatti non lo sopporta, lo odia quasi, lo tratta male, però quando in lui vede un barlume di G ecco che ci ricasca.
Sono sempre più curiosa di scoprire il seguito: non devi sminuirti e non devi abbatterti. Continua a pubblicare e vai avanti a testa alta :-)
Bacioni!

Recensore Master
12/06/20, ore 21:01

Eccomi qui Ale! Mi scuso per il mostruoso ritardo, ma ultimamente un sacco di gente sta aggiornando e faccio fatica a stare appresso a tutti XD
Coooomunque…
Una cosa in particolare mi ha colpito di questo capitolo: la contrapposizione tra Barley e Alex.
Mentre il primo si mostra forte ed è felice di poter essere una roccia per la sua famiglia (la cosa che poi gli importa davvero, al di là di tutto), Alex ha invece bisogno di una roccia e non riesce a esserlo a sua volta. Qyasi come se, a sua volta, avesse bisogno di un Barley a cui aggrapparsi, di un padre o comunque di un punto di riferimento.
La scena famigliare iniziale mi è piaciuta un sacco, mi ha intenerito ed è bello vedere che, nonostante le frustrazioni quotidiane, il nostro caro agente torna a casa e può contare sull'affetto della sua famiglia, quel qualcosa che lo tiene vivo e gli permette di andare avanti anche se la sua carriera sta giungendo al termine.
Ma, finita la carriera, la vita non finisce. Viviamo fino al nostro ultimo respiro, possiamo vivere bene e utilizzare il nostro tempo anche quando siamo grandi e smettiamo di lavorare, semplicemente entriamo in un'altra fase della vita. È un concetto a cui ultimamente tengo particolarmente e mi fa davvero bene all'anima leggere i pensieri di Barley.
Per quanto riguarda Alex, ecco un altro aspetto della contrapposizione: a lui manca esattamente quell'affetto che invece il poliziotto ha, gli manca quel qualcuno che sia per lui una roccia e che lo faccia a sua volta sentire una roccia. Che lo faccia sentire importante e amato.
Perché Mario non lo fa sentire amato, magari desiderato sì ma il tutto si ferma alla parte fisica. Non è questo che Alex vuole.
Anche se, stupidamente, cede a questo nell'illusione di poter stare con G, che sinceramente trovo un pensiero un po' squallido. E, nonostante il suo squallore, è pure tremendamente credibile, perché in fondo tantissime persone si comportano così.
Anche se non è certo il modo per affrontare il problema: dovrebbe piuttosto provare a dimenticare G, non può passare tutta la vita a correre dietro a una persona che non lo ama, non lo vuole e non lo rispetta.
Ennesimo capitolo pieno di spunti di riflessione, complimenti! Dopotutto questa storia è interessante, anche se tu pensi che le parti di Alex siano un po' così, ma io trovo che rispecchino realisticamente i pensieri di una persona… perché i pensieri, proprio come la nostra vita, non sono sempre ordinati o logici.
Al prossimo capitolo! *-*

Recensore Veterano
11/06/20, ore 17:00

Aristotele l'ho sempre trovato una vergogna per la filosofia antica. Non mi stupisce che il clero medioevale lo osannasse.
E se il tempo fosse un insieme infinito di situazioni, che la nostra attenzione sceglie di scorrere ma che rimane immobili? A quel punto non è il tempo a passare, ma noi. La mia concezione del tempo è più complicata di così, ma è per dare un'idea.
Comunque sto considerando Leonardo come il colpevole. Non è così illogico: il movente potrebbe essere dare al padre un motivo per sentire il proprio ruolo professionale. Dopotutto lo scrittore è qualcuno che sente molto la pressione del ruolo sociale.
La parte di Mario è priva di umanità. Non c'è un minimo di purezza. Stavolta non ci sono neanche le indagini ad arricchire la trama. Questo è proprio un capitolo "No".
Credo che tu intendessi "autoritario", anziché "autorevole". A parte questo non ci sono errori.

Recensore Master
09/06/20, ore 15:04

Come al solito molto intenso, da entrambe le parti: James è così legato alla sua famiglia, però mi sorprende che in una riga abbia pensato "Non sarò memorabile ma per la mia famiglia voglio essere una roccia", è come se in fondo avesse dei rimpianti, come se cercasse di autoconvincersi che avere l'amore della sua famiglia basti, ma se così fosse non avrebbe bisogno di specificarlo.
Continuo ad interrogarmi sul possibile legame tra questi due personaggi, magari James potrebbe essere una specie di Alex del futuro, sì, lo so che sembra assurdo e forse sono io che vedo trame complicate ovunque, ahah, però hanno un modo di pensare simile, un pessimismo di fondo, solo che Alex è molto più perso, in balia di un uomo perverso, mentre invece James ha quantomeno l'appoggio della sua famiglia.
Non buttare assolutamente il racconto, sono troppo curiosa!
Un bacio,
Karen.

Recensore Veterano
09/06/20, ore 09:01

Ciao! Eccomi qua~

Nooo non buttare via tutto! Ti sottovaluti! E poi puoi sempre rivedere man mano e migliorare quello che non ti ispira. (Te lo dice un'indecisa cronica che sta temporeggiando a pubblicare proprio perché come te non faccio che alternare tra "ok, fatto" e "no che schifo cancello tutto" 😂) Ma non si molla, ok? 😉

Comunque... l'agente è proprio una brava persona, così dedito alla famiglia 😭
Alex invece in cosa si sta cacciando? 😂 Questo G lo ha proprio conciato male! Stai a vedere che tutto questo pessimismo viene dal fallimento del suo amore per G? 😱 È come fermo nel passato, cerca disperatamente di riceverlo anche nel rapporto con questo Mario che è un viscido pazzesco 😂

Recensore Master
08/06/20, ore 23:13

Mario è il re nudo: verme supremo che si riveste di beni materiali per scappare da sé stesso, totale antitesi di Alex. ''Persone'' come Mario ce ne sono: l'importante è sapere prenderle a calci nel culo. Con rispetto, però.

AP.

Recensore Master
07/06/20, ore 21:57

Invece la parte riguardante Alex è la più vera, la più profonda, la migliore. Scavi dentro di lui, fai emergere i suoi pensieri umani, innocenti, il suo lato debole che non ha nulla di perverso.
Nemmeno Mario lo è. Forse è solo vittima di se stesso.
A me è piaciuta molto questa introspezione.
Alex mi fa tenerezza, molta.
Sì, lo trovo diverso qui. Ma mi piace molto di più.
Non buttarla.
Deve continuare.

Recensore Master
07/06/20, ore 16:35

Ciao!
Ho trovato questo capitolo molto riflessivo.
Alex prende consapevolezza della propria condizione di isolamento, di marginalità e di dolore in un momento in cui, sentendo le parole del suo interlocutore, avrebbe potuto dimenticarsene, almeno per un po'.

Ottimo lavoro anche qui,
questo scritto è appassionante ad ogni capitolo!

-Bigin