Wow.
Ecco, e ora come continuo? Ho appena concluso la lettura e sono ancora stravolta da questo sentimento invasivo, ossessivo, inevitabile che si è impossessato di Rodolphus, facendolo precipitare in un baratro chiamato Bellatrix Black.
Meraviglioso come tu abbia sfruttato il prompt, sei riuscita a dargli vita e farlo divenire la parabola stessa dell'innamoramento del tuo protagonista, che prima non comprende cosa gli stia accadendo, poi vi precipita dentro e quando è troppo tardi capisce di essersi innamorato perdutamente di una donna destinata a farlo soffrire – perché non sarà mai l'unico.
A proposito di unico (e perdonami per questa recensione tutta sconclusionata) ho apprezzato tantissimo la grande presenza-assenza di Voldemort: lui non c'è, non fisicamente, eppure si sente in ogni dialogo di Bellatrix e Rodolphus, nelle ambizioni della prima e nella gelosia istintiva del secondo, e si sente ancora in conclusione, quando ormai non è più un mago abile e lontano, ma parte del loro mondo, la loro causa, e Rodolphus è costretto ad accettare una condizione che gli è andata stretta sin dall'inizio, sin da quando ragazzino aveva solo fiutato l'interesse fastidioso di Bella per Voldemort.
In tutto questo, bello e interessante lo sguardo più distaccato di Rabastan, che in tempi non sospetti capisce ben più del fratello e tenta di avvertirlo, di indurlo a considerare la possibilità che Bellatrix sia un uragano ingestibile persino per lui. Nota a parte per Rita, che oltre a coccolarsi (!) Rabastan ha già l'intuito impiccione della giornalista senza scrupoli e pronta a mettere zizzania che sarà da adulta – ho amato che fosse lei a mettere la pulce nell'orecchio di Rodolphus.
Ovviamente, in tutto questo, Bellatrix emerge con prepotenza. Trovo che tu riesca a descriverla sempre meravigliosamente, al confine tra una freddezza glaciale e un cinismo irritante. Mi piace come l'hai immaginata studentessa, anch'io non fatico a vederla inarrivabile e pretenziosa, sempre pronta a trattare chiunque come un insetto non alla sua altezza – in fondo è una Black, e in quella famiglia l'arroganza e la superbia non mancano davvero a nessuno! Molto centrati anche i rapidi cenni alle sorelle, che ne presagiscono il futuro (ho notato soprattutto l'ignaro sguardo di Rod che registra la tendenza di Andromeda a isolarsi – il mio pensiero è andato a una certa relazione clandestina con un certo Tassorosso "indegno" XD).
Bellissimo, poi, e presagio di sventura (aggiungo), il modo in cui Bella ingabbia Rodolphus, quella maniera subdola con cui si fa conoscere e desiderare, inducendolo ad allontanarsi da tutte e dedicarsi a lei soltanto. Tuttavia ho apprezzato anche come emerga, di pari passo, il suo di interesse per lui – è palese che lo consideri diverso dagli altri, degno di attenzioni, addirittura degno dei suoi baci.
E arrivando proprio a lui, al tuo grande protagonista, trovo che Rodolphus sia un altro capolavoro. Amo il suo modo di esprimersi spiccio e senza fronzoli, il suo innato autocontrollo destinato a sgretolarsi solo per lei, il suo vanto di appartenere a una famiglia come i Lestrange (ho ghignato un po' troppo quando fa notare a Bella i "difetti" di Voldemort ed elogia se stesso XD), il suo essere un ragazzo palesemente dotato e razionale, che sa il fatto suo e ha ben chiaro dove intende arrivare – ed è contrasto netto e fantastico quello che viene a crearsi tra questa sua indole e l'arrendevolezza, l'amore, con cui si dona a Bellatrix, sembra quasi che lei, e solo lei, sia capace di farlo venire a patti con se stesso.
Ultimo ma non ultimo, il dettaglio dei loro duelli è bellissimo e perfetto per una coppia così passionale (sia in senso sentimentale sia in senso più ampio – li immagino come due personaggi fatti proprio di passioni totalizzanti), perché solo loro avrebbero potuto avvicinarsi in senso "romantico" su una pedana, sfidandosi e incitandosi a fare sempre di più, a vincere.
Il finale è amarissimo, ma urla canon da tutti i pori.
Un'altra storia stupenda, insomma, ma ormai non mi meraviglio più, grazie di averla scritta!
Bravissima e a presto! |