Recensioni per
The dark side
di Severa Crouch

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/10/20, ore 15:03

waahhh ho adorato un sacco questa one shot sulla presa di coscienza da parte di Barty, si vede che lo conosci bene come presonaggio pare proprio tu sia entrata nella sua testa.
Mi piace lo spunto da cui sei partita, una cosa innocente come farsi la barba che lui trasforma come un gioco.. poi bastano delle foto, una notizia... un padre infame bastardo che non c'è mai... ed ecco pronto un futuro Mangiamorte molto ma moooolto promettente!
nelle ricordate ^^

Recensore Master

Eccomi qui ♥︎

Ma che bella questa storia 😍 Hai utilizzato il prompt benissimo e sono davvero contenta del risultato! Hai proprio scavato per bene dentro Rabastan, mettendolo davanti ad una scelta, dopo aver analizzato i suoi desideri e, in egual misura, i suoi timori. Hai portato a galla la sua relazione con Rita, che comunque, volente o nolente, è una relazione senza futuro, statica, fatta di incontri sporadici (ora che Rab è in Francia ancora di più) e frettolosi e, come l'ultima volta, persino dai risvolti inattesi e spiacevoli e dolorosi. Forse, se non ci fosse stata Pucine, Rab avrebbe anche continuato a vedere Rita come ha sempre fatto, ma Pucine lo ha messo di fronte a ciò che avrebbe potuto avere, se solo... SE SOLO avesse deciso di lasciar andare una parte di sè e di allentare le redini, e di far uscire un'altra parte di sè, che mai si sarebbe aspettato di veder emergere, cioè quella che si ritrova a desiderare: ciò che ha anche suo fratello, una famiglia, degli affetti stabili (che non siano solo il fratello e la cognata e i nipoti, ecco, ma qualcosa di davvero suo) e, anche, un'eredità, qualcosa da lasciare nel mondo per il futuro. E Pucine rappresenta tutto questo, ma anche ovviamente una stabilità, il fare le cose per bene e seriamente, da persona adulta e matura, e un impegno che non può essere on/off, ma che richiede appunto dedizione e fermezza. E soprattutto convinzione. La conversazione con Rod è forse il punto di svolta, Rod sa come leggergli dentro (e non solo per merito della Ligilimanzia, ma perché è suo fratello e lo conosce, e sa) e trovare sempre ciò che è giusto da dire nel momento in cui Rab glielo chiede, direttamente o indirettamente. La relazione con Pucine io la adoro, lei mi piace molto, amo la sua backstory (e la nomea da "vedova nera") e amo moltissimo come si rapporta con Rabastan, secondo me sa come smussare i suoi (numerosi) spigoli ♥︎ Insomma, io sono rimasta incantata da questa storia, e da questa coppia, e spero tanto che arriveranno altre cosine, in futuro ♥︎

Sono contentissima di averti affidato questo prompt! Bravissima! 

Un bacione, Marti 🐍

ps ho notato subito che hai fatto la furbetta e non ci hai svelato nulla sul nuovo pargolo, eh 😝 delinquente!

Recensore Master
26/09/20, ore 14:42

ciao Sev! :)
scusami il ritardo, ultimamente ho un po' smesso di frequentare efp, diciamo. Delle piccole pause, ogni tanto ci stanno xD Comunque, ormai sei una mia scrittrice fissa e quindi appena ho voglia/tempo di leggere passo anche da te! :D
ho trovato questa doppia drabble molto carina. Rod credo che non lo leggerei da nessun'altra autrice se non da te! Tu hai sempre questo grandissimo merito di renderlo meno antipatico alla mia attenzione ahah. Sarò ripetitivo, ma ci tengo SEMPRE a precisarlo!
Questa doppia drabble identifica due momenti diversi: uno durante la vita di Bella, ripercorre alcuni momenti chiave in cui lui l'aveva lasciata, in qualche modo, non so come dire: "libera" mi sembra un po' un termine eccessivo...perchè comunque mi pare di intuire che Rod avrebbe voluto porvi della resistenza ai suoi voleri. Insomma non si lascia trascinare come un cagnolino. Infatti anche l'ultima frase: "non conosceva la formula giusta" mi fa pensare ad un Rod comunque non proprio d'accordo con tutte le intenzioni di Bella...(e non mi riferisco solo alla questione dell'altro amore di lei xD)
La seconda parte invece è post morte di Bellatrix, in cui lui magari si è pentito della vita che ha fatto. Il suo ragionamento sulla magia nera, mi è sembrato con un velo di pentimento e di rassegnazione.
Di solito non commento molto le drabble perchè è difficile ricavarne qualcosa, però questa mi è sembrata ben fatta! Insomma, io sono soddisfatto del tuo lavoro, Sev! A me è piaciuta! :) spero che anche tu non sia troppo severa (scusa il gioco di parole xD), con te stessa! A me è piaciuta.
Scusami se non ho ricavato molto come mio solito, ad una storia, però ho cercato per quanto possibile di commentarla! :)
A presto, Sev! Aspetto trepidante, altri aggiornamenti anche in questa raccolta. Se riesco, domani mi metto in pari con quella del Ministero! :)
Ancora complimenti anche per questo capitolo, cara!
Dani
(Recensione modificata il 26/09/2020 - 02:48 pm)

Recensore Veterano
18/09/20, ore 23:42

Ciao Sev!
Eccomi qui. Ho visto che avevi pubblicato per l'iniziativa "A scatola chiusa" e sono corsa a leggere e volevo dirti che ho ADORATO tutto.

Innanzitutto, devo proprio dirti che io ho un problema: io amo - ma amo follemente - il tuo Rodolphus e mi chiedo che razza di problemi mentali debba aver avuto Bellatrix per aver preferito Voldemort a lui e sappi che ho deciso che il tuo Rod è diventato il mio canon (in realtà, lo avevo già deciso in Dovresti ma questa storia me l'ha confermato).

Ho amato come tu abbia delineato la prima parte su questo amore che nasce con una sfida ("una sfida durata una vita intera e che lui perde in continuazione") e mi spezza un po' che lui non riesca mai davvero a capire Bellatrix, che non trovi mai, per lei, la formula giusta (metafora meravigliosa di questo amore che vive perennemente sbilanciato).
Ecco, questa prima parte, questa di Magia spontanea, è, senza se e senza ma, quella che ho preferito, soprattutto per le parole che hai utilizzato, per il modo in cui hai scandito la loro storia, con Bella che è una furia indomabile e con Rodolphus che la lascia sempre fare. 

È amarissima la parte successiva, il modo in cui Rodolphus realizza e vede a distanza di anni tutte le ombre di sua moglie, quando ormai lei è morta e non c'è più lasciandolo completamente svuotato.
Niente, io sono innamorata pazza di Rodolphus, di questa dolorosa lucidità che lo accompagna dopo, quando si è ormai arreso al fatto di non aver avuto davvero sua moglie e di essere rimasto scottato ed ingannato da Bella che era, sì, magia ma magia nera.

Mi rendo conto di non averti scritto la più sensata delle recensioni ma ti assicuro che ho davvero adorato questa double drabble ma, in generale, questa raccolta (e Rodolphus, e te) non deludete mai! 
Un abbraccio
Fede 

Recensore Master
09/09/20, ore 16:12

Innanzitutto scusa per il ritardo, ero convinta di avere ancora un po’ di tempo e invece come al solito… sob, ma alla fine eccomi qua.
Non bazzico tanto nel fandom di Harry Potter e non sono mai stata particolarmente attenta o presa dai suoi personaggi, quindi ammetto che ci ha pensato il buon vecchio Google a ricordarmi su chi fosse Barty e da qui, è stato abbastanza tutto in discesa, anche grazie al momento davvero interessante – e particolare – che hai voluto portare alla luce.
Non ho letto la tua fic, ma trovo comunque molto interessante questa tua scelta di narrare di un missing moment che racconta della nascita dei “demoni” dentro Barty, di come abbia effettivamente preso coscienza del suo lato oscuro e che questo sia accaduto, tra l’altro, proprio mentre fingeva di essere suo padre, che invece combatte per il lato opposto. Mi è molto piaciuto questo conflitto, che nasce dall’assenza di un vero e proprio rapporto tra padre e figlio (e anche il fatto che fai notare come lui non sia di certo l’unico ad avere questa non-relazione con suo padre), portato all’esasperazione dall’ennesima mancanza quando nemmeno a farsi la barba gli ha insegnato. Oww, ti dirò, quel passaggio, per quanto breve e semplice mi ha davvero colpito tantissimo, perché si nasconde il risentimento del figlio verso un padre che è praticamente tutto lavoro e non ci pensa due volte a trascurare lui a favore degli Auror che vengono a prenderlo dal camino. Per forza poi, poco alla volta, tutte queste vicende del quotidiano avvicinano il ragazzo alla Causa di Voldemort, godendo delle trascrizioni dei Mangiamorte che si rivolgono a suo padre con tanta audacia.
E il fatto che le abbia lette con la sua vera voce, dandone una a quei pensieri che covava da tempo, è stata la ciliegina sulla torta; sei proprio riuscita a costruire il climax, a farcelo assaporare una goccia dopo l’altra grazie ad un’acuta introspezione dei pensieri di Barty, conducendoci per mano fino ad una decisione che, a questo punto, è quasi inevitabile. Quasi ovvia.

Ho soltanto vaghi ricordi del film (dei libri avrò letto solo i primi due e poi più nulla #sorrynotsorry), ma per il poco che ricordo tutto quello che hai descritto mi è sembrato assolutamente plausibile, perché qui e lì sono riuscita a rivedere stralci del Barty adulto: quando si lecca le labbra, quando imita il padre e come dici tu nelle note è probabile che ci sia portato dato poi cosa compie sotto Silente. Davvero adorabile e mi piace perché tutte le riflessioni profonde nascono da qualcosa di così semplice e così quotidiano come il gesto di radersi, che dà un tocco di realismo in più alla fic.
Complimenti davvero!

Recensore Master
07/09/20, ore 01:11

Ciao Severa!
Eccomi finalmente qui.

Devo dire che è stata una lettura molto interessante.
Ma cerchiamo di andare con ordine: ho molto apprezzato la struttura, anche grafica, che hai dato all'OS, con al centro il titolo e i vari "Dovresti" (scelta molto azzeccata per il titolo, grazie al rimando continuo nel testo).
La grammatica è impeccabile, il che è molto apprezzato! Anche lo stile è ottimo, scorre davvero bene.
Mi è piaciuto tanto come hai ricostruito la storia di Rodolphus, scandendo appunto con le raccomandazioni (i Dovresti) le varie fasi della sua vita, a partire dal fidanzamento con Bellatrix per arrivare al dopo, quando lei è morta e lui si rifiuta di crescere Delphi come sua figlia, forse per la prima volta in vita sua prende una decisione veramente autonoma.
Credo di avertelo già detto nella flash della challenge, ricordo che ne avevi accennato anche lì, ma comunque mi ripeto: il tema del giuramento di fedeltà di Rodolphus a lei ma anche, forse soprattutto, a Lui, mi intriga davvero molto. Leggendo la saga non mi ero mai soffermata su questo personaggio, non credo di essermi neanche resa conto della sua esistenza a dirla tutta, ma il modo in cui analizzi la sua posizione è veramente interessante, impossibile restare indifferenti.
Poi si vede molto che ci tieni e ci hai riflettuto a lungo, creandoti un quadro ben chiaro tra l'odore di roquefort, le vigne e la lavanda – dettagli che contribuiscono ad arricchire il tutto.
Interessante anche come hai delineato i rapporti con la famiglia: Rabastan che in un certo senso lo usa come cavia, consiglia per poi vedere come va, il padre che non consiglia davvero (non fa in tempo, forse, ma riesce a dire che la strada è ambiziosa e rischiosa).
Mi ha anche affascinata, per ragioni forse più personali, l'episodio con Lucius che si lamenta, un po' brillo, perché le cose non vanno come avrebbero dovuto.
Non c’era bisogno di dar voce a quelle parole, le leggeva negli occhi di Lucius, nel sopracciglio alzato di Rabastan, nello sguardo spento di Narcissa, nel silenzio di tanti, troppi, Mangiamorte che si limitavano a tenere fede a un giuramento di fedeltà, ancorché tradito da chi l’aveva richiesto. è una frase che secondo me rende benissimo la situazione dei Mangiamorte. Insomma, Draco o non Draco non è una coincidenza che Narcissa abbia tradito. Verso la fine penso proprio che i Mangiamorte stessero lì per paura molto più che per lealtà, almeno buona parte di loro. Non erano più fieri Purosangue ma schiavi di Voldemort, in pratica.
Sono parole che più o meno ho messo in bocca al mio Draco, quindi trovarle qui da Lucius mi ha fatto piacere! (Oltre a essere del tutto realistico, naturalmente).
E poi muore Bellatrix, e c'è solo l'urlo di Voldemort a segnarlo. E Rodolphus capisce, potremmo dire finalmente. Aveva davvero perso Bellatrix, non per un mero capriccio.
Mi piace come segnali il cambio in Rodolphus anche con il cambio netto del "titoletto", chiamiamolo così, dell'ultimo spezzone: improvvisamente Dovrei, non più Dovresti. Rodolphus, dopo aver perso tutto, decide da solo cosa dovrebbe fare.
E potrebbe apparire triste che non cresca Delphi come sua figlia, ma d'altra parte come biasimarlo? Lei è davvero l'ultima beffa di Bellatrix.
C'è tanta amarezza nella vita di quest'uomo, che comunque non è certo un santo, ma in fondo è bello vederlo – sia pur tardi – prendere in mano la sua vita.
Certo, Azkaban se la meriterebbe comunque, ma non tutto va sempre come dovrebbe – Rodolphus lo sa bene.

Insomma, è stata una lettura davvero interessante, mi piace conoscere il tuo Rodolphus, lo rendi davvero affascinante! ❤︎
Sei stata davvero brava, ancora complimenti!

Un bacio, alla prossima,
Mari

Recensore Veterano
26/08/20, ore 15:47

Eccomi di nuovo! È prematuro dire, giunta soltanto al secondo capitolo (in tempi biblici, lo so), che sto adorando questa raccolta? Se mi è consentito, lo ripeto: la sto adorando! Barty è un personaggio che mi ha sempre affascinato tantissimo e, con lui e attraverso di lui, mi ha sempre attirato il microcosmo di casa Crouch. Questo tuo spaccato e la ricostruzione del contesto che hai elaborato mi sono piaciuti terribilmente. Barty l'ho trovato deliziosamente reso fin dalle primissime riflessioni, dalle quali emerge già prepotentemente il suo sentirsi adulto e anche, in un certo senso, già migliore di molti adulti che reputa inutili (azzeccatissimo l'evidente disprezzo in quel: "Quei momenti erano sopravvalutati, non c’era nulla che potessero insegnargli i loro genitori"). L'azione del farsi la barba è un espediente davvero perfetto per approfondire il rapporto padre - figlio, nonché una meravigliosa realizzazione del proposito esplicitato in nota (calare Barty in un contesto il più ordinario possibile), ma è stata l'idea di declinare il concetto di "dramma" in una vera e propria pantomima ad incantarmi - come sottolinei nelle note, del resto, noi Barty lo conosciamo proprio nel suo "mimetizzarsi", ci scontriamo primariamente con questa sua capacità di impersonare ruoli altrui. Credo che la scena di Barty intrufolatosi nell'ufficio del padre - nei panni e nella vita del padre - sia di una potenza assurda. È come se gli risulti necessaria questa immersione totale nella figura paterna per poi differenziarsi e, proprio nel momento di "coincidenza massima", prenderne consapevolmente e definitivamente le distanze. Come dicevo, è una scena veramente potente e straordinariamente ricostruita, un momento di realizzazione in cui Barty crea e abbraccia la sua identità, per contrasto a quella paterna e sulla scia delle sensazioni evocate in lui dalla sfrontatezza e le provocazioni del Mangiamorte interrogato dal padre. Alimentato da anni di trascuratezza, vissuti a stretto contatto con un padre assente e una madre che sembra incapace di accettarne la crescita (molto esplicativa quella reazione della signora Crouch alle parole del marito, quel "non parlare così davanti al ragazzo" con cui - di fatto - rifiuta la maturazione del figlio e lo sottovaluta), il demone di Barty assume concretezza e, per prima cosa, gli instilla quella sete di vendetta che, come sappiamo, sarà soddisfatta. Ecco, è davvero strabiliante come tu abbia saputo prendere quegli elementi del Barty adulto che, nel quarto libro, ritroviamo già in atto e crearci attorno un contesto d'origine coerente e reso con estrema accuratezza. Ancora una volta, brava!!!

Recensore Veterano
18/08/20, ore 12:34

Ciao, Sev! :)
Erano secoli che avevo adocchiato questa raccolta. Ormai, navigando nel gruppo Facebook, ho capito che tu e Marti avete acquisito una (meritata) fama come "cantrici del Lato Oscuro" e, nel mio tentativo di approcciarmi al tuo profilo, potevo forse non iniziare proprio da questa raccolta, dal titolo così esplicito e suggestivo?  Tra l'altro, adoro le raccolte e adoro le autrici che sanno spaziare e creare un contesto corale, lasciando spazio a più voci e a prospettive diverse.
Premesse - inutili - a parte: sappi che sono rimasta incantata da questa prima double drabble. Sono sincera quando dico che non c'è un singolo dettaglio di questo primo capitolo che io non abbia apprezzato (ammetto che le condizioni di partenza erano già invitanti, per me che adoro la Woolf e quella citazione in particolare). Persino le note finali le ho lette con interesse e mi hanno affascinato, per la cura e la comprensione del personaggio che s'intuisce dietro ogni riga. 
Proprio rifacendomi alle note, ammetto - vergognosamente, dopo questa lettura - di essere tra coloro che "si tappano gli occhi e le orecchie" davanti agli eventi narrati in TCC. Altrettanto sinceramente, però, condivido pienamente con te sul fatto che la maternità sia un elemento troppo importante, troppo interessante per non affrontarlo, qualora ci si dedichi all'approfondimento del personaggio di Bellatrix.
Lasciami dire che ho adorato il modo in cui tu hai saputo coniugare l'esperienza della maternità e un personaggio complesso come il suo.

Concordo con te sulla duplice natura dell'ossessione di Bellatrix per Voldemort: una componente che  - basandomi almeno sulla mia personale esperienza di lettrice di fanfiction - è maggiormente scandagliata (quella romantica) e un'altra, indubbiamente  "non romantica". Ecco, ti sono veramente grata per come hai impostato la storia (concentrandoti su questo secondo elemento) e, sebbene fosse già compreso nel prompt l'obbligo di considerare Bellatrix singolarmente,  tu hai preso le "direttive" di partenza e le hai sviluppate con una coerenza impressionante, considerando il contesto e il legame in questione. 
Quello che ho amato (e che, sì, è emerso perfettamente, ci tengo ad aggiungere) è stata l'abilità con cui hai saputo tratteggiare con una manciata di parole il Voldemort "mentore", non amante. Ecco, come dicevo, la componente romantica del complesso legame tra Bellatrix e il suo Signore mi è parsa più gettonata e, dal momento che ritengo inconcepibile che un individuo come Tom Riddle sia capace di amare un'altra persona all'infuori di sé, comprenderai perché, la maggior parte delle volte, le storie Bellamort siano per me poco credibili, in quanto snaturano troppo il personaggio di Voldemort.
Invece - ed è qui che risiede tutta la mia ammirazione nei tuoi confronti - questo legame che tu hai ritratto (una coerente, ben costruita e ben rappresentata dinamica discepola-maestro) è davvero uno dei pochi modi, se non l'unico, in cui riesco ad accettare gli eventi di TCC. Praticamente, questa lettura è ciò che mi ha indotto a smettere di "tapparmi occhi e orecchie" dinanzi alla possibilità di un Voldemort che generi un erede, tramite un atto - quello carnale - che davvero mi è difficile associargli. Non è un traguardo da poco, direi! 

Ho adorato questa comunanza di intenti che hai sottolineato brillantemente, questo desiderio di lei di seguire le orme del Maestro e, sotto la sua egida, incamminarsi con lui oltre i limiti noti della sperimentazione di certe branche della magia, quelle della magia Oscura, che nessuno più di Voldemort ha osato approfondire.
Già soltanto nelle prime righe - nella prima domanda, anzi - ho ritrovato il Tom Riddle che, nella saga, cerca di carpire informazioni da Lumacorno sugli Horcrux, affascinato dalla possibilità di arrivare dove nessuno prima di lui è mai giunto. Ho ritrovato il suo desiderio insopprimibile di unicità, di essere diverso da tutti gli altri, che poi - crescendo - traduce nel desiderio di riuscire in ciò che da sempre tormenta l'umanità: vincere la morte.
Ecco, sono tutti piccoli elementi che ho ritrovato qui, questo giusto per farti capire che mi sono bastate pochissime parole per capire quanto a fondo tu comprenda questi personaggi.
Inoltre, è stato un piacevole parallelismo quello che hai creato tra Voldemort e Bellatrix; ho apprezzato molto come tu abbia sottolineato gli elementi di comunanza tra allieva e Maestro: la prima angustiata dai medesimi assilli del secondo. Anche lei ossessionata dall'idea dell'unicità e, a questo proposito, hai utilizzato l'elemento della meternità in maniera davvero deliziosa: da elemento che l'accomuna al Maestro e che, quindi, la fa sentire "l'allieva privilegiata", colei che si spinge più lontano di tutti gli altri Mangiamorte, diventa - nella seconda drabble - l'elemento che la tormenta, che le sollecita nuovi dubbi.
Può proprio quello, proprio la maternità, averla infine resa "ordinaria", esattamente come tutti gli altri? Comprensibilmente, il termine di paragone di Bellatrix non può che essere costituito da Druella e dalle sorelle, altro riferimento che ho amato (insomma, in due drabble hai inserito di tutto e mi è parsa una lettura davvero ricca e completa).
Infine, e giuro che la smetto, la contrapposizione tra la culla e la bacchetta è stata la vera ciliegina sulla torta. Quella bacchetta rappresenta davvero l'anelito continuo di Bellatrix, che cerca di uscire dall'ordinario, di diventare la degna allieva/compagna del suo Maestro.

"Lui le aveva insegnato a dominare certe debolezze, a desiderare di più."

Ho adorato come la tua tormentata Bellatrix, alla fine, sorrida e afferri la bacchetta, sempre inseguendo la diversità e l'unicità - proprio come Voldemort.
Guarda, non è una frase detta giusto per dire, ma la pura verità: ho amato queste drabble dall'inizio alla fine ... anzi, fino al punto che chiudeva le note!
Sei stata bravissima e spero che perdonerai questi deliri (mi succede sempre di perdermi, quando una lettura mi colpisce).
Ora vado, un bacione!




 

Recensore Veterano
08/08/20, ore 19:25

Ciao Sev (e credo che per oggi poi ti lascerò in pace XD), io AMO il rapporto tra le sorelle Black. Di solito nelle mie ff mi concentro di più su Bella e Andromeda ma questa tua os incentrata su Cissy e Dromeda mi ha fatto battere il cuoricino tantissimo! Andromeda è stata davvero saggia e lungimirante, così giovane, eppure così coraggiosa. Ha ragione quando dice che non si può bypassare il dolore e avere solo gioia. Il dolore è inevitabile... e l'amore va al di là di sangue e maledizioni, va al di là di tutto. Infine, trovo assolutamente credibile che Narcissa e Andromeda, dopo la guerra, si siano ritrovate. Davvero, niente di più facile.
Complimenti e a presto,
Clo

Recensore Veterano

Ciao Sev, sono di nuovo io, di nuovo qui ^^'
Sono di nuovo qui per farti i complimenti, anche questo capitolo è sublime. Regulus è un personaggio che troppo spesso viene messo da parte e merita tanto, troppo, di più! Mi è piaciuta anche la tua idea di una relazione con Barty (forse i due sono più simili di quanto non si pensi), bella tutta l'idea dei suoni che rompono il silenzio, forte l'immagine di Regulus trascinato giù dagli inferi il cui tocco, tuttavia, gli ricorda in punto di morte quello del suo amante Barty. Una os toccante! Diamo più spazio a Reg! Merita davvero di più.
Complimenti,
Clo

Recensore Veterano
08/08/20, ore 18:54

Oh, oh, oh, OH. Cara Sev, qua (come si diceva quando ero adolescente qua a Genova) hai spaziato di brutto!!! Questo capitolo mi ha rapita. Mi hai conquistata, il tuo Rod mi ha conquistata. Mi sembra quasi brutto recensirlo, non so come dire, ma non riesco a trovare altro se non "perfezione". Mi è piaciuto tutto, il fatto che gli altri Mangiamorte sfottessero Rod per la predilezione di Voldemort nei confronti di Bellatrix (e Rod gliele "suonasse" di santa ragione, mi sono piaciute le descrizioni di Bellatrix, il modo in cui Rod la osserva, il modo in cui lei è sadica, cattiva, incontenibile, il modo in cui è tutta di un altro uomo. Mi è piaciuto tantissimo anche Rabastan che dà consigli, manda avanti il fratello in avanscoperta e poi forse, se lo ritiene opportuno, lo segue. Il finale poi è potente: un Rodolphus che durante la vita ha "subito", legato sia a Bellatrix che a Voldemort - perché lui in quel mondo di cui parlava Voldemort ci credeva! - ma che finalmente è pronto a rinascere e a farlo a modo suo, senza più ascoltare Bella, Voldie o anche Rab.
L'unico appunto che ti faccio è che Greyback non aveva il Marchio. Ma capisco, in generale, il discorso da te fatto: effettivamente non so quanto i Mangiamorte fossero soddisfatti di come Voldemort gestisse il tutto durante la seconda guerra magica...
Niente, davvero. La Meraviglia. E aggiungo la storia alle preferite perché, dopo questa, non potrebbe essere altrimenti.
A presto,
Clo

Recensore Veterano

Ciao Sev, abbi pazienza, oggi va così... ho bisogno di distrarmi un po' e quindi leggo e recensisco XD
Anche questo capitolo l'ho trovato molto bello e azzeccato. Come te, anche io in realtà vedo Cissy solo con Lucius ma quando ho letto Narcissa/Rabastan la mia curiosità si è subito accesa! Una coppia particolare che hai saputo ben sviluppare... appare poi sempre evidente l'amore di Narcissa per Draco e, come dici anche nelle note, sì, anche quello di Lucius. Certo che Druella non solo combinava i matrimoni ma non voleva neanche che le sorelle Black finissero con i fratelli Lestrange. E dai su! Rabastan è purosangue, a Cissy piaceva, che voleva di più? Va beh dai, alla fine le è andata bene con Lucius. Bravissima!
A presto,
Clo

Recensore Veterano
08/08/20, ore 18:04

Ciao Sev, sono anche qua. Questo, lo dico con estrema sincerità, è un piccolo gioiellino. Un capitolo meraviglia, oserei dire. Fino a qualche tempo fa sono sempre stata fissa solo su due personaggi (neanche te lo dico chi sono, immagino tu possa immaginarlo XD) e, cavolo, quanto mi sono persa in questi anni in cui snobbavo ff su altri! Il tuo Barty Jr è perfetto. PERFETTO, te lo assicuro. Tutto il conflitto con il padre (ah, quanto lo capisco!), la sua capacità di interpretare dei ruoli (hai ragione, è notevole che abbia impersonato Moody sotto il naso di Silente!), la voglia di rivalsa che lo porterà a unirsi ai Mangiamorte. Credo proprio sia stato quello il motivo che l'ha spinto tra le braccia di Voldemort: un padre assente, amicizie sbagliate, la voglia di ricevere un elogio, dell'affetto, considerazione. Bravissima davvero!
A presto,
Clo

Recensore Master

eccomi Sev :)
Credo che fossero dai tempi un cui lessi la strega più potente di Circe (se non l'hai letta, leggila, perchè è davvero speciale sebbene sia una delle prime storie che scrisse, tra l'altro sono più di 50 capitoli tutti tra bella e rod, ti divertirai xD) che non leggevo una bellaphus xD Avevo quasi totalmente rimosso questa coppia, soppiantata dalla bellamort e c'era una cosa che me l'aveva fatta passare in secondo piano rispetto a quella e poi ti dico cosa :)
Innanzitutto lasciami dire che il tuo Rod a me piace, tranne per un fatto che poi ti dico. E' sfrontato, arrogante, presuntuoso. Il tipico ragazzo a cui una come Bella potrebbe innamorarsi se non ci fosse Lui *-*
Inizialmente il loro è un rapporto di reciproco disgusto, soprattutto da parte di lei per lui, anche io immagino che fosse proprio andata così. Però è quel disgusto che sa di orgoglio personale e di cocciutaggine: una persona che non sopporti, molte vole arrivi ad amarla e così credo sia nato il rapporto tra i due. Lo pensi anche tu, Sev, in quanto esperta di loro due? :D
Lei comunque aveva già il suo mito in testa: Lui *-*
E quando sa che andranno a vederlo tenere un discorso alla testa di porco, lei è lì che comincia davvero a frequentare Rod. Vanno insieme a vederlo parlare e poi ne commentano l'incontro con Bella che è subito decisa ad imparare la magia di Voldie.
In quei battibecchi su chi fosse migliore tra lui e Rod, io ci ho visto gelosia in Rod, sbaglio? xD Eh...dovrai fartene una ragione, in futuro, mio caro xD
Passiamo al duello e qui sta il punto che non ho mai apprezzato di Rod e che mi ha fatto poi preferire la bellamort...Rod, caro: Bella ha un talento naturale che la spinge ad essere anche un po' pazza...perchè diavolo devi dirle di frenare le proprie emozioni? Così ne freni il potere! Voldie al contrario tuo desiderava scatenarlo, rinforzarlo ancora. Sfrutta la "follia" che poi io non credo neanche possa definirsi tale, direi più "esaltazione" per renderla ancora più letale! La stessa esaltazione, godimento, che poi le permette di scatenare cruciatus che portano alla follia i genitori di Neville! QUESTO è il motivo per cui lei ha sempre preferito Voldie a te, caro Rod! Tu la freni, ne freni il potere, invece di accrescerlo ed esaltarlo. Non è un caso che poi perda due volte su tre contro di te. La vera Bella, quella addestrata poi da Voldie, ti avrebbe fatto fare il giro del pianeta Terra in dieci secondi!
Questo non approvo di Rod, non tanto la sua caratterizzazione del personaggio in sè che in fondo ci può anche stare (a parte la sua ostinazione nel non accettare il fatto di non essere più il primo nella lista dei pensieri di Bella)...ovviamente tu l'hai descritto benissimo e quel difetto ci sta tutto (e credo poi che sia elemento fondamentale affinchè lei preferisca Voldie a Rod: è irrimediabilmente attirata dall'oscurità e Voldie è mooolto più oscuro di Rod)!
Ad ogni modo, la profezia di Rab si rivelerà azzeccata: Bella sarà la sua rovina. Non so se pensi che Rod sia un uomo che dopo Bellatrix non ha più amato nessuno oppure che un giorno sia riuscito effettivamente a voltare pagina. Io credo più alla prima ipotesi...
Complimenti Sev, ad ogni modo il tuo Rod è descritto davvero bene! Mi piace come lo rendi e a parte quella piccola ma dolorosa (per un animo oscuro come il mio :P) dichiarazione a Bellatrix mi sta piacendo più del previsto! :)
Complimenti, cara! :)
Spero presto di vedere altri aggiornamenti a questa storia, nel frattempo come ti ho detto prima, ti aggiungo alle scrittrici preferite :)
Dani

Recensore Master
06/08/20, ore 09:24

eccomi!
Allora, ti ho già detto in una recensione passata, che il rapporto tra le sorelle Black è una delle cose che più mi interessano nel fandom: purtroppo vi sono troppe poche storie che lo descrivono, al massimo passerò a leggerti qualcosa di tuo (nel caso avessi scritto anche di loro)
Mi piace comunque l'idea di Cissy che si riconcilia con Dromeda finita la guerra, credo anche io che le due non avessero potuto continuare a guardarsi indifferenti... d'altronde Dromeda ha perso praticamente tutto: una sorella (io credo quella comunque più vicina a lei, Bellatrix), ha perso la figlia (Ninfadora); il marito Ted... credo che una gioia le spettasse di diritto, poveretta.
Mi piace comunque come lei, pur nella riconciliazione, continui a perseverare nella sua idea: non vuole partecipare al matrimonio di Draco per non aver a che fare con i nobili Purosague con la puzza sotto al naso (credo sia questo il motivo, se non lo è, ti prego: correggimi)
Noto comunque che Dromeda non risponde alla successiva sua domanda su come si fosse sentita quando ha saputo del matrimonio tra sua figlia e Lupin (si limita a dare una definizione dell'amore in maniera oggettiva, ma senza dire esplicitamente: io mi sono sentita così...). Io credo che in un primo momento sia stata anche contro questa volontà (è pur comunque figlia di Druella e sorella di Bellatrix. Un minimo di influenza e di pregiudizio, credo sia naturale le sia rimasto). Successivamente credo se ne abbia fatta una ragione.
Credo che entrambe abbiano molto da dirsi e da raccontarsi dopo tutti quegli anni di lontananza affettiva.
Complimenti anche per questo scritto Sev! :) La tua idea di associare a ciascun mangiamorte (anche se Cissy non ha comunque il marchio), mi stuzzica molto, lo sai! :)
Passo all'ultimo capitolo che, a quanto ho visto di sfuggita, tratta una bellaphus ;)
mi preparo mentalmente e arrivo, aspettami xD
Dani
i
(Recensione modificata il 06/08/2020 - 09:24 am)