Recensioni per
The dark side
di Severa Crouch
waahhh ho adorato un sacco questa one shot sulla presa di coscienza da parte di Barty, si vede che lo conosci bene come presonaggio pare proprio tu sia entrata nella sua testa. |
Eccomi qui ♥︎ |
ciao Sev! :) |
Ciao Sev! |
Innanzitutto scusa per il ritardo, ero convinta di avere ancora un po’ di tempo e invece come al solito… sob, ma alla fine eccomi qua. |
Ciao Severa! |
Eccomi di nuovo! È prematuro dire, giunta soltanto al secondo capitolo (in tempi biblici, lo so), che sto adorando questa raccolta? Se mi è consentito, lo ripeto: la sto adorando! Barty è un personaggio che mi ha sempre affascinato tantissimo e, con lui e attraverso di lui, mi ha sempre attirato il microcosmo di casa Crouch. Questo tuo spaccato e la ricostruzione del contesto che hai elaborato mi sono piaciuti terribilmente. Barty l'ho trovato deliziosamente reso fin dalle primissime riflessioni, dalle quali emerge già prepotentemente il suo sentirsi adulto e anche, in un certo senso, già migliore di molti adulti che reputa inutili (azzeccatissimo l'evidente disprezzo in quel: "Quei momenti erano sopravvalutati, non c’era nulla che potessero insegnargli i loro genitori"). L'azione del farsi la barba è un espediente davvero perfetto per approfondire il rapporto padre - figlio, nonché una meravigliosa realizzazione del proposito esplicitato in nota (calare Barty in un contesto il più ordinario possibile), ma è stata l'idea di declinare il concetto di "dramma" in una vera e propria pantomima ad incantarmi - come sottolinei nelle note, del resto, noi Barty lo conosciamo proprio nel suo "mimetizzarsi", ci scontriamo primariamente con questa sua capacità di impersonare ruoli altrui. Credo che la scena di Barty intrufolatosi nell'ufficio del padre - nei panni e nella vita del padre - sia di una potenza assurda. È come se gli risulti necessaria questa immersione totale nella figura paterna per poi differenziarsi e, proprio nel momento di "coincidenza massima", prenderne consapevolmente e definitivamente le distanze. Come dicevo, è una scena veramente potente e straordinariamente ricostruita, un momento di realizzazione in cui Barty crea e abbraccia la sua identità, per contrasto a quella paterna e sulla scia delle sensazioni evocate in lui dalla sfrontatezza e le provocazioni del Mangiamorte interrogato dal padre. Alimentato da anni di trascuratezza, vissuti a stretto contatto con un padre assente e una madre che sembra incapace di accettarne la crescita (molto esplicativa quella reazione della signora Crouch alle parole del marito, quel "non parlare così davanti al ragazzo" con cui - di fatto - rifiuta la maturazione del figlio e lo sottovaluta), il demone di Barty assume concretezza e, per prima cosa, gli instilla quella sete di vendetta che, come sappiamo, sarà soddisfatta. Ecco, è davvero strabiliante come tu abbia saputo prendere quegli elementi del Barty adulto che, nel quarto libro, ritroviamo già in atto e crearci attorno un contesto d'origine coerente e reso con estrema accuratezza. Ancora una volta, brava!!! |
Ciao, Sev! :) |
Ciao Sev (e credo che per oggi poi ti lascerò in pace XD), io AMO il rapporto tra le sorelle Black. Di solito nelle mie ff mi concentro di più su Bella e Andromeda ma questa tua os incentrata su Cissy e Dromeda mi ha fatto battere il cuoricino tantissimo! Andromeda è stata davvero saggia e lungimirante, così giovane, eppure così coraggiosa. Ha ragione quando dice che non si può bypassare il dolore e avere solo gioia. Il dolore è inevitabile... e l'amore va al di là di sangue e maledizioni, va al di là di tutto. Infine, trovo assolutamente credibile che Narcissa e Andromeda, dopo la guerra, si siano ritrovate. Davvero, niente di più facile. |
Ciao Sev, sono di nuovo io, di nuovo qui ^^' |
Oh, oh, oh, OH. Cara Sev, qua (come si diceva quando ero adolescente qua a Genova) hai spaziato di brutto!!! Questo capitolo mi ha rapita. Mi hai conquistata, il tuo Rod mi ha conquistata. Mi sembra quasi brutto recensirlo, non so come dire, ma non riesco a trovare altro se non "perfezione". Mi è piaciuto tutto, il fatto che gli altri Mangiamorte sfottessero Rod per la predilezione di Voldemort nei confronti di Bellatrix (e Rod gliele "suonasse" di santa ragione, mi sono piaciute le descrizioni di Bellatrix, il modo in cui Rod la osserva, il modo in cui lei è sadica, cattiva, incontenibile, il modo in cui è tutta di un altro uomo. Mi è piaciuto tantissimo anche Rabastan che dà consigli, manda avanti il fratello in avanscoperta e poi forse, se lo ritiene opportuno, lo segue. Il finale poi è potente: un Rodolphus che durante la vita ha "subito", legato sia a Bellatrix che a Voldemort - perché lui in quel mondo di cui parlava Voldemort ci credeva! - ma che finalmente è pronto a rinascere e a farlo a modo suo, senza più ascoltare Bella, Voldie o anche Rab. |
Ciao Sev, abbi pazienza, oggi va così... ho bisogno di distrarmi un po' e quindi leggo e recensisco XD |
Ciao Sev, sono anche qua. Questo, lo dico con estrema sincerità, è un piccolo gioiellino. Un capitolo meraviglia, oserei dire. Fino a qualche tempo fa sono sempre stata fissa solo su due personaggi (neanche te lo dico chi sono, immagino tu possa immaginarlo XD) e, cavolo, quanto mi sono persa in questi anni in cui snobbavo ff su altri! Il tuo Barty Jr è perfetto. PERFETTO, te lo assicuro. Tutto il conflitto con il padre (ah, quanto lo capisco!), la sua capacità di interpretare dei ruoli (hai ragione, è notevole che abbia impersonato Moody sotto il naso di Silente!), la voglia di rivalsa che lo porterà a unirsi ai Mangiamorte. Credo proprio sia stato quello il motivo che l'ha spinto tra le braccia di Voldemort: un padre assente, amicizie sbagliate, la voglia di ricevere un elogio, dell'affetto, considerazione. Bravissima davvero! |
eccomi Sev :) |
eccomi! |