Recensioni per
Il viaggio del viandante
di Estel_naMar

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/07/21, ore 19:19
Cap. 6:

Io devo dirtelo ogni volta, ma ogni volta rimango incantata dall'uso che fai delle parole. Qui per esempio giocando col significato della parola àncora/ancora. Ciò denota prima di tutto una conoscenza profonda della lingua italiana (cosa di cui mi commuovo), ma anche il gusto di giocare con essa. Qui il nostro viandante non è ancora padrone del mezzo con cui intende viaggiare, ma gongola all'idea di scoprire le essenze di ciò che scoprirà nel suo viaggio. E qui gongola mi ricorda la parola dondola, come la barca stessa. Ma è ancora trattenuto da qualcosa, il timore per l'immensità del mare, per l'ignoto. E' appesantito da questo timore che lo ancora ancora al passato, ma i versi delle rondini lo rassicurano e si sente pronto a continuare il proprio viaggio. Mi è piaciuto che hai usato le rondini invece dei gabbiani, non so perchè ma mi sembra ancora una volta una scelta ancora (ops!) più ragionata.

Recensore Master
22/11/20, ore 21:37
Cap. 6:

Bello questo momento del viaggio, una vera e propria fisione con il proprio mezzo e, tramite quello, con la natura che lo circonda.
Complimenti ancora per la bella drabble!

Recensore Master
26/10/20, ore 12:09
Cap. 6:

E rieccomi qui, con una drabble che è la naturale prosecuzione di quella precedente, con un altro titolo che è un altro termine "nautico", l'ancora. Il nostro viandante si sta preparando a riprendere il viaggio, sebbene ancora qualcosa lo trattenga. Questa volta non si tratta dei legami - dei ricordi - ma sembra quasi bloccato dall'immensità di ciò che si trova davanti, come se a poco a poco stesse diventando sempre più consapevole della scelta che ha fatto, del cammino che ha intrapreso. Nella prima riga ci dice che ancora non sente ancora suo quel mezzo che sta utilizzando, quasi a voler dire che non ha ancora interiorizzato del tutto questa nuova esperienza; eppure al tempo stesso ne gongola, esaltato, perchè la decisione di partire è stata interamente sua. Ci sono ancora molti punti ignoti e molti interrogativi, com'è normale e giusto che sia per ogni viaggio, e ho adorato che tu vi ci sia soffermata, mostrandoci i lati più deboli, fragili, umani, del tuo protagonista.
Ho trovato decisamente poetica l'idea che con il progredire del viaggio, il viandante stia imparando ad identificarsi sempre di più con la barca, per carpirne ogni aspetto e finalmente lasciarsi andare.
E le ultime incertezze e difficoltà vengono superate grazie al canto suadente delle rondini, che se da un lato mi hanno fatta pensare (credo inevitabilmente) a quello delle famosissime sirene di Ulisse, dall'altro mi hanno riportato alla memoria l'elfo Legolas, che sempre di più, verso la fine del romanzo di Tolkien, rimane preda del richiamo dei gabbiani che lo chiamano ad andare oltre il Mare.

Un abbraccio e di nuovo complimenti,

Benni

Recensore Master
08/07/20, ore 09:11
Cap. 6:

Buongiorno.
E' stato un capitoletto particolarmente interessante perché ho letto tutto immedesimandomi con la narrazione; una narrazione che è una rilassante fusione con il mondo circostante, all'improvviso la materia e la vita invadono ogni cosa, sono sopravvento.
E sono un tutt'uno, animo e materia, oggetto e persona, cuore e... piombo di questa pesantissima ancora.