Recensioni per
Ancora intero
di leila91

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/11/20, ore 09:35

Ciao, cara! Quando ho visto il tuo nome nelle storie recenti non ho potuto proprio evitare di fare un salto: mi pare di non aver mai letto nulla di tuo, non nel fandom di HP almeno e...dovevo assolutamente recuperare (sono ben felice di averlo fatto). Non leggo spesso storie su George e Angelina e non so esattamente il perché: forse perché sono storie che si trascinano inevitabilmente dietro la morte di Fred e perché è difficile, in quel caso, risultare originali. Le tue drabble, comunque, sono scivolate con una scorrevolezza sorprendente e mi sono piaciute tanto. La sindrome dell'arto fantasma credo sia uno spunto sempre particolarmente interessante e lo hai sviluppato benissimo, nel caso di George; più del cuore "dilaniato, smembrato" che, forse, è l'associazione più immediata, ho adorato la parte dell'orecchio, di quei sussurri superstiti che lo tormentano (ho adorato che tu abbia ripreso quello "spettro dell'ultima risata" che ancora indugia, che ancora persiste tenacemente). La drabble su Angelina è veramente di una tenerezza squisita e, anche, un po' malinconica. Mi piace questa contraddizione di George (inevitabile, direi) che cerca redenzione e rassicurazione, ma - al contempo - non può fare a meno di accogliere grato le fitte di dolore residuo, che non può che interpretare come le ultime tracce del gemello. Come dicevo, la dinamica Angelina/George richiama sempre la vicenda di Fred e mi sorprende quanto tu sia stata brava a gestire questa complessità nell'arco di una sola drabble, perciò...brava! Riguardo alla conclusione, che dire, è veramente perfetta. Io adoro sempre le storie capaci di istituire parallelismi, di richiamare il passato, saldandolo al presente e creando una continuità carica di significati ed emozioni  e quella frase finale ( "dalle labbra tremanti sgorga un benvenuto che ha quasi il sapore di un bentornato") è veramente deliziosa. Complimenti, davvero. Mi è parso, leggendo, che tu abbia una certa dimestichezza con la brevità: le drabble sono ricche, ma scorrevoli, il ritmo è ben gestito... insomma, se dovesse essere un'impressione errata e, quindi, la drabble non è una tua specialità, mi congratulo ulteriormente con te, perché l'impressione generale che ne traspare è quella di una certa abilità nel sintetizzare e nel condensare tutto in una manciata di parole. Bene, ora concludo, ma - ripeto - sono proprio felice di essere passata! Un bacione♡

Recensore Master
04/11/20, ore 20:15

Ciao!
Mi è piaciuta molto questa flash, ho sentito nel profondo il dolore inspiegabile di George. Quando pensiamo a uno dei gemelli, subito ci viene in mente anche l'altro, e immaginarli separati nella loro vita adulta è straziante. Tu hai rappresentato bene questa assenza citando la sindrome dell'arto fantasma, riferimento medico che ho apprezzato molto. E hai descritto quello che resta nella vita di George, pur mancando un orecchio e un fratello gemello: gli resta una donna che ama e che lo ama e il frutto di questo sentimento e, anche se non avranno mai il posto di Fred, comunque danno un senso al suo mondo. Quel "Piacere di conoscerti, Fred." in conclusione è stato l'ultimo colpo al cuore, molto emozionante.
Alla prossima!
Legar

Recensore Master
04/11/20, ore 19:56

Cara Bennina!
Ho finito di lavorare pochissimi minuti fa e prima di immergermi nelle incombenze serali, ci tenevo a passare da questa tua piccola, delicata storia. La perdita di Fred è qualcosa di terribile, è una delle morti della saga di Harry Potter che più mi stringe il cuore perché è terribilmente ingiusta. Per George lo è ancora di più: abituato a vivere col gemello e a condividere tutto con lui, si ritrova solo e con la sensazione di avere un pezzo di meno (l’arto fantasma, appunto). E non è solo l’orecchio quasi perduto, ma quel fratello che se n’è andato sghignazzando, in linea con la propria vita, ma troppo giovane. Pur nella drammaticità del racconto, tuttavia, hai saputo mettere quel raggio di Luce che ti fa essere la mia Luce pure in questo mercoledì. Angelina.

Angelina è il segno che la vita prosegue e va avanti, che l’amore cicatrizza alcune ferite o le cauterizza, sebbene la perdita di un gemello sia qualcosa di indimenticabile e frutto di un dolore senz’altro inconsolabile. Eppure Angelina è pace ed è speranza e lo è per il piccolo Fred, che assomiglia a entrambi, ereditando sia i caratteri della madre che quelli legati al fenotipo più schiettamente di Weasley (come ci tiene a precisare Hermione, l’unico personaggio esterno che compare in questo flusso di coscienza di George. Come sempre, trovo in te delicatezza, dolcezza e anche acume nell’individuare similitudini estremamente calzanti e nel raccontare il dolore di George senza accenni pietistici, ma partendo dal sintomo – la presenza dell’arto fantasma, del sibilo che l’orecchio destro, in verità, non può sentire, che diventa l’occasione per riflettere sull’altro pezzo di sé perduto, vero cardine della storia. Fred neonato è, invece, la nuova speranza, la vita che prosegue e fa da balsamo alla ferita – l’unico possibile, del resto. È un racconto indubbiamente angst, questo, ma venato di una dolcezza e di una luminosità da cui è difficile non rimanere coinvolti e stregati. Grazie, come sempre, mia Luce, per queste perle.
Un abbraccio forte forte,
Shilyss

Recensore Master
04/11/20, ore 19:09

Ciaoooo tesoro!
Che piacere essere tornata e avere finalmente il tempo di godermi qualche bella lettura! Ti avviso già che, appena sono entrata sul tuo profilo, ho avuto l’imbarazzo della scelta su dove passare, perché hai postato tipo una marea di cosine interessantissime dove intendo assolutamente passare, giardino o non giardino, tuttavia – spero i mariti ineffabili mi scuseranno! – io quando leggo i nomi di George e Fred Weasley proprio non resisto, impazzisco, per cui mi sono fiondata proprio a pesce su questa flash!
E niente Bennina, ho appena concluso la lettura e voglio solo avvisarti che ti vengo a cercare ovunque tu sia, te lo dico, lo sappia anche Conte con i suoi Dpcm, perché dopo questa fanfiction, io non ho più un cuore e non ho più lacrime, me li hai consumati, anzi no stracciati tipo coriandoli! T^T
Questa storia trabocca di sofferenza, di malinconia eppure, al contempo, di speranza.
Racconta della perdita in un modo umano e quasi fisico, al punto che nella prima parte, il lettore è portato proprio a mettersi una mano sull’orecchio o sul petto, nei punti di cui George parla, sentendo dentro di sé lo stesso disagio, questo dolore furioso, disperato e distruttivo per la morte di un fratello che era più di un fratello, era la metà di una cosa sola. Eppure, la vita è un ciclo, si va sempre avanti, anche quando può sembrare impossibile ed ecco che la morte di Fred rimane e rimarrà per sempre un sottofondo costante dell’esistenza di George, ma non è tutto finito, Angelina e questo patatino appena nato, sono un nuovo inizio e una nuova fonte di felicità per questo Weasley che se li merita tantissimo.
Come al solito - ormai non mi sorprendo neanche più! So già che rimarrò incantata per ogni tuo nuovo lavoro!- il tutto viene accompagnato dal tuo stile scorrevole, semplice, ma molto incisivo, in grado sia di trasmettere la sofferenza del primo paragrafo che la passione del secondo che, ancora, la delicatezza dell’ultimo.
Davvero una perla tesoro! E vabbè… tanto lo sappiamo che si vengo a cercare ti stritolo soltanto di abbracci, le mie minacce sono vane! ^^’’
A prestissimo, Violet :D

Recensore Master
04/11/20, ore 15:09

Ciao Benni!
Ho notato per caso questa storia tra le recenti della sezione e mi sono incuriosita.

L'ho trovata carina: ho un debole per George e Angelina e credo che George non possa non suscitare tenerezza, nel suo soffrire terribilmente la mancanza di Fred. Ho molto apprezzato il riferimento al dolore fantasma, esteso non solo all'orecchio ma anche alla metà del cuore.
Anch'io immagino Angelina in grado di rassicurare George, di alleviare un pochino il dolore per la sorte del gemello. Ho trovato bellissima la scelta di concludere questi "stadi del dolore", se mi passi il termine, con la nascita di Fred; l'immagine del benvenuto che sembra un bentornato mi ha molto colpita.
In sostanza, hai fatto un bel lavoro! ♥
Un bacio, alla prossima
Mari

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