Ciao, Sev!
Arrivo in ritardo, ma gli ultimi due giorni sono stati un po’ un inferno con lo studio e volevo potermi leggere il nuovo capitolo con calma e senza correre il rischio di perdermi per strada indizi e teorie. Dunque, eccoci qui.
Allora, Victorie stava partendo bene, il suo momento con Dodò a chiacchierare di Albert è stato molto dolce, mi è piaciuto vedere questo momento di complicità tra sorelle. Poi però non solo ha puntato il dito contro il mio Roland (eh, poco da farci, sono subito entrata in modalità mamma chioccia anche se dall’anticipazione già sapevo come sarebbe andata), ma rifiutava anche di capire che andare in giro con i fratelli non era chissà che segno di colpevolezza (apriamo una parentesi sui tre Lestrange che girano insieme: se ci pensassero, potrebbero anche capire che non solo è normale perché sono fratelli molto uniti, ma anche perché sono in un ambiente che gli è sempre contro, devono in qualche modo proteggersi e fare gruppo tra di loro! Poi – vabbè, loro non possono saperlo ma io sì – saranno anche preoccupati di poter incontrare qualche altro “fantasma” e meglio affrontarlo tutti e tre assieme piuttosto che uno dei due piccoli da solo! Ecco, ora sto divagando e pensando che bravo fratello che è Roland a proteggere i suoi fratellini…). E quando poi Molly fa notare che le domande potrebbero essere proprio la prova che non sono colpevoli, cosa fanno Albert e Victorie? Si inventano astrusi ragionamenti per dargli comunque la colpa contenti di aver trovato il loro capro espiatorio? E il povero Roddie ritenuto inquietante perché solitario e amante dello studio?! Dodò, avevo almeno te in simpatia, ma non ci siamo questa volta!
D’accoro, mi calmo e torno alla storia, ho fatto correre un po’ la mano, ma si stava parlando del mio Roland e andava debitamente difeso.
Ah, non è vero, c’è l’episodio della carrozza: io te lo dico, Teddy (scusa, Sev, mi rivolgo direttamente a lui così magari capisce meglio), la tua mamma e il tuo papà non sarebbero per niente contenti, ora. Nemmeno zio Harry ha mai fatto una cosa simile, non vorrai mica farmi dire che Potter è migliore del figlio dei miei adorati Remus e Tonks, vero? Potrei seriamente non perdonarti un simile affronto, dire cose poco carine su Harry è il mio lavoro a tempo pieno, non farmelo perdere. E diciamo anche a Victorie che Roland non è sgradevole? Grazie, bisogna dare qualche Bolide in testa a questi Weasley e farli ragionare, io li sto avvisando.
Ecco, io lo sapevo che Delphini avrebbe messo nei pasticci Roland, ma povero ragazzo, non gliene va una per il verso giusto! Proprio Neville doveva arrivare sulla scena in quel momento? (sì, sto leggendo mentre scrivo la recensione così da essere certa di non lasciare fuori proprio niente!)
Oh, ok, posso riprendere fiato, pare che abbia scelto di essere molto obiettivo e attenersi alla realtà come raccontata da Roland dandogli fiducia: Neville, per ora il mio abbraccio è tutto tuo!
L’incontro con Delphini, alla fine, non ha dato molto altro con cui lavorare ai ragazzi, anche perché l’idea che sia qualcuno dentro la scuola ad aver evocato i fantasmi si basa sulla sparizione dei libri, principalmente, che sappiamo hanno le cugine Weasley. Però almeno Roland si è reso conto che loro è difficile che siano, speriamo che almeno lui continui su questa strada e non si metta a puntare il dito (forza, Roland, io lo so che sei un bravo ragazzo nonostante le idee sbagliate dei tuoi genitori, entro la fine possiamo lavorare anche su quelle!).
Ohhh, il momento tra lui e Lucile è tenerissimo, e anche molto triste quando parlano dei loro nonni. Non conosco i signori Turner, e posso dire anche di comprendere perfettamente il voler tagliare i ponti con una figlia che durante la guerra ha sposato prima Barty e poi Rodolphus (non volermene) e seguito la via di Voldemort, però mi è spiaciuto che non abbiano mai provato a riavvicinarsi almeno ai nipotini, anche solo per provare a essere una buona influenza. Però sì, Roland ha un po’ ragione: sarebbe ancora più brutto incontrare una nonna che ti disprezza e non fa nulla per nasconderlo.
Però ad addolcire il tutto c’è stata quella stretta di mani e, davvero, dolcissimi sono i tuoi Roland e Lucile, li adoro sempre più! E il siparietto di Roddie e soprattutto Rab che riferiscono delle parole di Lucile ed Edith e danno lezioni al fratello su come si bacia? Ho davvero adorato tutto.
Ma ovviamente la felicità doveva durare poco. Ora, sarò imparziale e tirerò le orecchie sia a Roland che a Teddy per quello che si sono detti e fatti, questi due rischiano davvero di finire in pasticci sempre più grandi, sono un po’ preoccupata di quello che accadrà nel prossimo capitolo con la punizione di Neville. Comunque è meglio che Victoire non metta Teddy al corrente dei sospetti sui Lestrange o sarà la fine, me lo sento.
E ora, le teorie. Accipicchia, ammetto di brancolare totalmente nel buio. Ripetono tutti che non può essere opera di studenti, e di quelli visti finora nessuno mi pare il tipo da fare una cosa simile, ma potrebbe essere un modo per depistarci mentre è davvero uno studente? E in questo caso, chi? Argh, ammetto di non avere idee su di loro, tutt’al più mi verrebbe da pensare a qualcuno che lo ha fatto involontariamente, ma mi sembra un’idea proprio sciocca perché sono incantesimi tanto oscuri e tanto potenti che non credo possa semplicemente capitare di aprire il passaggio tra morti e vivi mentre si fa altro. (ho pensato anche a Teddy che vorrebbe conoscere i suoi genitori, ma mi sembra un’idea sciocca)
Un professore? Ma sono per lo più personaggi conosciuti e che non credo farebbero mai una cosa simile… Pucey, che è l’unico che non conosciamo dalla saga? Forse spiegherebbe anche così il suo allarmismo alle domande di Roland e non solo per la sconvenienza delle domande poste dal ragazzo?
Un esterno? Ma ancora una volta, chi? Lo conosciamo?
Ah, sono davvero senza idee, ma fatti pure due risate con queste follie. La storia continua ad essere sempre bellissima, non vedo l’ora che arrivino giovedì e il prossimo capitolo.
Un abbraccio,
Maqry |