Recensioni per
Un futuro di fumo
di Legar

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
04/07/21, ore 19:20

Ciao!
Siccome ho memoria che alcuni tuoi estratti interessanti letti su Instagram provengano dalla storia principale di questa serie, ho pensato di iniziarla andando in ordine cronologico, dunque eccomi qui!
Devo dire che è un bene che sia trascorso un po' di tempo da quando ho terminato la lettura di questo racconto a ora che provo a recensire, perché mi ha lasciata una grande tristezza dentro per questi due innamorati che non hanno potuto vivere nulla, ma soprattutto per Astoria condannata senza speranza alcuna.
Partendo dalle note, ho trovato il riferimento alla problematica reale evidente già durante la lettura e questo ha acuito il mio malessere e la mia partecipazione al dramma vissuto dai protagonisti, ma soprattutto da Astoria – credo che l'aspetto più devastante di ciò che hai raccontato sia proprio l'impossibilità di fare alcunché: non c'è rimedio, non c'è cura, nessuna speranza, solo lenta attesa.
Aprendo una piccolissima parentesi sulle vicende canon, ho sempre trovato ironico (nella maniera più triste possibile) che Astoria Greengrass, Purosangue e moglie di un Malfoy, si ammalasse proprio a causa di una maledizione del sangue – mi è parsa un po' la legge del contrappasso.
Ritornando alla tua storia, ho apprezzato come tu abbia lasciato emergere la consapevolezza di questa maledizione, che vede entrambi consci di stringere tra le mani una felicità destinata a esaurirsi in fretta. Nella determinazione di lui e nell'altruismo di lei – pronta a rinunciare a Draco pur di risparmiargli l'addio – emerge con prepotenza il sentimento che li lega, che li ha avvicinati e che, sia pure per poco tempo, allontana da loro e da lui soprattutto tutte le ombre di una guerra che ha lasciato macerie.
Mi sono commossa dinanzi alle bugie messe in fila dai familiari per addolcire l'attesa, ma mi ha straziata la lucidità di Draco e quella di Astoria – che non ci sarà tempo lo sanno, ma deve andare bene così.
Molto umano, nonché a mio parere realistico, Astoria che si intristisce e si arrabbia e sente dentro il peso dell'ingiustizia, perché per quanto sia lucida, per quanto l'abbia sempre saputo, abbandonarsi all'idea di non avere un futuro non è semplice – e in effetti non è giusto. Le sue ultime parole, il monito che indirizza a Draco, danno la misura di quanto lo ami, certo, ma soprattutto di quanto lo conosca: è come se riesca a vedere il suo buio oltre alla luce che l'ha fatta innamorare, a vedere le ombre in attesa di divorarlo quando a sorprenderlo saranno la solitudine e la chiusura dei suoi genitori, ancora fermi – sia pure caduti – nelle convinzioni di tutta una vita.
A proposito di stile, devo dire che rispetto al tuo solito qui l'ho trovato più emotivo, più di pancia (!), come se avessi scritto questa storia di getto o comunque decisa a lasciare che il testo si piegasse alle emozioni dei tuoi protagonisti, con i punti di vista che scivolano via, questi corsivi che sembrano narrare la storia nella storia, quella ancora più impattante emotivamente. Nell'insieme, mi è piaciuto molto e l'ho trovato giusto per il tema del racconto!
Ho trovato particolare il titolo, che con la scelta di di fumo preferita a un più classico in fumo trovo sposti l'attenzione su Draco e su un futuro confuso, senza forme, perché tutte le certezze che era riuscito a ricostruirsi sono andate via con Astoria.
Insomma, ancora una volta mi dilungo troppo, spero almeno di aver scritto cose sensate.
Complimenti anche questa volta!

Recensore Master
28/06/21, ore 19:48

Recensione premio per il contest "Magicamente controversi!" 3/5

Cara Legar,
perdona il ritardo cronico con cui riesco a passare a lasciare le recensioni, ma seguendo uno schema con i link appuntati, arrivo!
Avevo partecipato allo stesso contest con una storia che aveva Albus e Scorpius come protagonisti, ma devo dire che tu l'angst hai saputo trattarlo molto meglio di me! Che sofferenza e che dolore, ma al tempo stesso che meraviglia e che eleganza la tua penna! La storia è stata una meraviglia da leggere e non si può non soffrire per il destino che tocca ad Astoria Greengrass e la sofferenza che necessariamente travolge Draco. Lei è il primo passo verso la redenzione di Draco e il suo arco di trasformazione, soprattutto nella Maledizione dell'Erede, secondo me, è una delle cose più apprezzabili.
Le modifiche al canon mi sono piaciute, anche se mi dispiace per l'inesistenza di Scorpius, ma in una OS posso tollerarlo. Mi è piaciuto come hai descritto il decorso della malattia di Astoria, con il suo indebolimento progressivo e il bisogno di pozioni per dormire che, guarda caso, hanno lo stesso colore del sangue. Le ultime parole rivolte a Draco sono commoventi perché anche al momento della sua morte lei si preoccupa dei tormenti di lui e quasi teme che possa regredire, tornare indietro, mentre lei lo proietta verso il futuro. «E se ne avrai occasione, chiederai scusa.»
Il punto più commovente, però, sono le bugie che le raccontano i Greengrass per coinvolgerla e farle credere che tornerà a casa, ma lei è così lucida da capire quale è la sorte che l'attende e anche il fine di quelle bugie. Spesso ci soffermiamo sul dolore di chi resta e assiste impotente un malato, ma la prospettiva del malato che vede chiaro il proprio destino e che affronta il proprio dolore e quello dei propri cari è qualcosa di straziante. Pur nella sua fragilità, esce un'immagine di Astoria incredibilmente forte.
Complimenti!
Sev

Recensore Master
11/02/21, ore 11:05

OIOI Legar **, eccomi qui.
Spero non ti dispiaccia se non ho scelto una Dramione: non sono esattamente il mio pane, mentre ad Astoria ho voluto bene fin da subito, pur non avendola mai vista, per il modo in cui lei ha voluto bene e ha saputo cambiare Draco. O meglio: ha saputo aiutarlo a far sbocciare quel seme nascosto che racchiudeva il lato migliore di lui. Draco è una delle motivazioni per la quale TCC non mi è dispiaciuto: pur non avendolo mai apprezzato pienamente nella saga canonica, in questo seguito ho amato da morire tutta la sua storia.
Mi ha fatto veramente piacere una versione tanto bella, malinconica e ben scritta del suo rapporto con Astoria, e ho apprezzato moltissimo il taglio originale che hai voluto dare alla vicenda, cambiando la linea temporale e togliendo Scorpius (giusto per far soffrire ancora un po' Draco :P e tutti noi, balenandoci un futuro che non si concretizzerà mai.)
Il testo è più che corretto e come dicevo ho amato il tono, angst, ma senza esagerare: mantiene quella sorta di poesia, dolce e malinconica, che mi manda sempre fuori di testa.
Mi si è spezzato il cuore nel vedere questi due fidanzati, tanto giovani ma allo stesso tempo già così dolorosamente adulti. E' ironico notare che il male che affligge la persona amata dal pupillo di una famiglia da sempre ossessionata dal sangue pure, sia proprio una malattia del sangue (adoro come sangue marcio assuma un significato profondamente diverso.)
Draco la ama comunque, pur essendo a conoscenza della sua condizione fin dall'inizio e anche questo spezza il cuore: il ragazzo che studiava a Hogwarts mai avrebbe fatto una cosa simile. Mi piace pensare che questo lato di lui fosse già pronto a sbocciare e che sia stato proprio l'amore di Astoria a farlo germogliare.
Di lei ho amato la calma e la pazienza con le quali affronta un destino profondamente ingiusto, senza mai cedere o mostrare rancore e rabbia verso le attenzioni e le bugie pietose dei familiari, ma dimostrandosi essa stessa un sostegno per loro.
Questo fino a quando, giustamente, la rabbia non prende il sopravvento e oh, quanto sarei voluta intervenire per cambiare il corso degli eventi çç.
Rabbia contro la malattia, ma mai contro le persone, ed è commovente vedere come Draco rimanga al suo fianco fino alla fine, e gli ultimi pensieri di lei siano di conforto e di sprone per la persona con la quale avrebbe voluto condividere la vita. Se Draco dovesse ritornare quello di un tempo la morte di Astoria sarà stata inutile: è un pensiero straziante, ma voglio sperare che anche in questo universo non sarà così e lui vivrà il resto della vita al meglio <3

Un testo veramente bellissimo, con cui hai saputo trattare temi delicati in maniera rispettosa e profonda **
complimenti e grazie di aver condiviso <3

Benni

Recensore Master
18/01/21, ore 14:38

Ciao cara!
Approfitto della pausa pranzo per cominciare a scrivere un commento, che spero sia quantomeno sensato ma non te lo assicuro: per prima cosa, grazie per esserti affidata alla mia opinione, mi fai sentire più importante del dovuto (e del comprensibile).
Partiamo da un presupposto basilare: avrei comunque letto questa storia perché, come penso ormai sia noto a tutti, io adoro la Draco/Asteria e adoro il titolo che hai deciso di mettere alla storia - che, mentre inizio a scrivere, non ho ancora letto: mi piaceva l'idea di darti un parere "a caldo" su impaginazione e titolo.
Il titolo, come dicevo, mi è piaciuto parecchio e mi ha invogliata a iniziare la lettura, contrariamente al mio dovere che mi spingerebbe a lavorare. Carina anche l'impaginazione, che è chiara, pulita e soprattutto sensata: le frasi in corsivo hanno tutte il loro posto ed è un posto che è ragionato, non sono buttate lì a caso, e questo fa sempre piacere.
Torno qui, adesso, dopo aver letto la storia: hai descritto un momento che non brilla di certo per originalità (io stessa ci ho ricamato più del dovuto - e anche stavolta, più del comprensibile), ma trovo che sia un momento così delicato e doloroso che non mi stancherei mai di rileggerlo, anche da diversi autori.
Mi è piaciuta molto la tua spiegazione della malattia di Astoria: io, nel mio personale headcanon, ho sempre pensato a una maledizione in senso stretto, magari lanciata da un Mangiamorte sopravvissuto. Mi è quindi molto piaciuta l'idea di una malattia del sangue, e forse mi sarebbe piaciuta qualche spiegazione di più in merito, ma mi rendo anche conto che la brevità della storia ne avrebbe risentito, quindi concludo con me stessa che va bene così.
Non ho ben capito il senso di una frase, circa a metà storia, quindi ti chiedo un po' di specificarmela: "tra pareti imbiancate e uniformi verdi" --> o sono imbiancate o sono verdi, non è per essere puntigliosa, è che davvero non ho capito.
Ho adorato la parte in cui hai brevemente tratteggiato gli altri affetti di Astoria, è stata la parte che ho trovato più toccante della storia, perché è anche quella che le dona un maggiore realismo.
Il finale l'ho trovato molto calzante, anche se mi ha distrutta meno della parte che ti citavo qualche riga fa, non so, mi ha traumatizzata di più pensare ai familiari di Astoria e tutto quello che non potrà mai più fare. Ma, comunque, devo dire che la storia mi è piaciuta parecchio ed è stata una lettura molto piacevole.
Ti ringrazio ancora una volta per avermi chiesto un'opinione, ti mando un bacio!
Gaia

 

Recensore Veterano
08/01/21, ore 00:05

Oh, quanto strazio nelle tue righe *_*
Ho trovato la oneshot assolutamente sublime in ogni singolo aspetto: la grammatica, la sintassi, lo stile, la struttura, la trama, l'angst... meravigliosa!
Non ho ancora capito perché questo genere così struggente mi faccia in generale tanto impazzire, immagina quindi in questo momento in cui ho gli ormoni totalmente in subbuglio; eppure non riesco fare a meno del dramma, del dolore, dell'amore sofferto, di quei punti interrogativi intrappolati nella mente che rimbombano prepotenti, domandandosi come mai le cose non siano andate diversamente... e al contempo so benissimo che, se le cose fossero andate in maniera differente, le varie storie non mi sarebbero piaciute tanto quanto mi piacciono nell'attimo in cui raccontano di vicende tribolate.
Ho trovato il tuo Draco molto umano, cosa che apprezzo da morire, perché di fondo - al di là del nome e del sangue - ho sempre pensato che Malfoy fosse un giovane carico di emozioni e sentimenti che non aspettavano altro che uscire allo scoperto... sicuramente con un po' di riluttanza e imbarazzo inziale (si tratta pur sempre di un soggetto cresciuto con determinate convinzioni e insegnamenti!), ma una volta preso il via l'avrebbero di certo fatto sentire un uomo nuovo. Ecco perché ho amato tantissimo, oltre all'angst forte e chiaro in tutta la storia, la parte finale, quella in cui Astoria gli fa promettere di non ritornare al vecchio modo di fare ma anzi!, di chiedere scusa se ne avesse avuto l'opportunità.
Complimenti, gran bella storia, con una trama carica di sentimenti e uno stile veramente egregio ^^
(Recensione modificata il 08/01/2021 - 12:06 am)
(Recensione modificata il 08/01/2021 - 12:08 am)

Recensore Junior
05/01/21, ore 12:06

Ciao! 
Ho visto questa storia nella pagina del contest sul forum e non potevo non leggerla, perché già il titolo prometteva brividi. E infatti i brividi sono quelli che ho avuto dall'inizio alla fine, ma in particolare sul finale, quando Astoria gli rivolge le sue ultime parole, che credo si ricolleghino alle altre storie di questa serie. Arrivata a questo punto credo proprio che leggerò anche le altre, la tua scrittura è lineare, incisiva, non è per niente ampollosa, scorre facilmente e ed è davvero carica di potenza espressiva, tanto che sono riuscita a immaginare anche il più piccolo dettaglio. 
Ti faccio i miei complimenti e un in bocca al lupo per il contest!
A presto :3
Lu

Recensore Junior
03/01/21, ore 18:36

Io trovo che la storia di Astoria e Draco, così come descritta dalla cara e vecchia zia Row, sia struggente e che Draco si confermi l'antieroe che potrebbe fare il salto verso una vita migliore, ma che invece rimare inchiodato a terra, schiacciato dalle avversità. Il sacrificio di Astoria che ha voluto portare avanti una gravidanza a tutti i costi per non lasciarlo solo e per donargli qualcosa che fosse solo loro è un grandissimo gesto d'Amore. 
E anche in questa tua storia, la ragazza vuole che lui sia felice, che sia dia almeno una possibilità: non è amore questo? Desiderare il bene dell'altro a prescindere dal proprio? Alcuni potrebbero chiamarla stoltezza. 
Draco sarà sempre un uomo spezzato, ma per lo meno ha avuto la possibilità di sentirsi veramente amato, nella sua scostante interezza.
Ovviamente la tua storia mi è piaciuta! 

Recensore Veterano
22/12/20, ore 09:31

Ciao! Non credo di aver mai avuto il piacere di leggere qualcosa di tuo prima d'ora e - dopo questa lettura - un po' mi rincresce, ma sono davvero felice di essere approdata qui grazie al contest. Dunque, il personaggio di Astoria mi incuriosisce molto e, sebbene non conosca quasi nulla di TCC, la maledizione del sangue di cui soffre Astoria è un dettaglio giunto persino a chi, come me, è rimasto ai soli sette libri della saga. Ecco, io Astoria l'ho sempre immaginata una giovane estremamente dolce e credo che questa storia la rispecchi perfettamente, perché è così delicata (l'immagine che ho associato a questa lettura è quella di un fiore che appassisce!). Ho trovato davvero originale l'idea di "tagliar fuori" Scorpius – con questo espediente, in effetti, sei riuscita a rendere la storia ancora più triste, più di quanto non lo fosse di per sé, grazie alla malinconia della narrazione. Infatti, almeno nel mio caso, per tutto il tempo della lettura, c'era sempre un piccolo pungolo, un continuo domandarsi: "E Scorpius?"(e anche: "Astoria riuscirà forse a sopravvivere e a darlo lo stesso alla luce?"); insomma, mi sono trascinata fino alla fine una piccola, flebile speranza, che si è andata poi inevitabilmente a infrangere contro la durezza dell'epilogo. Ma, come dicevo, attraverso l'espediente di eliminare Scorpius, ho avvertito con impatto ancora maggiore la "crudeltà" del destino che si abbatte su Astoria, con maggiore nitidezza  quel senso di perdita e impossibilità, di rimpianto, di chi si vede ridurre il proprio futuro in cenere ("un futuro di fumo" è un titolo particolarmente azzeccato, a questo proposito). Ho apprezzato tanto, anche, la richiesta finale di Astoria a Draco (è proprio questo genere di bontà e altruismo che le associo, pensando a lei). Riguardo allo stile, non posso che sfruttare l'aggettivo già usato in precedenza, ossia "delicato": questa storia ricama immagini di una delicatezza struggente e rende perfettamente il contrasto tra l'asettica, impersonale malinconia del San Mungo e i "colori" di Astoria (il contrasto tra un presente immobile e la vivacità dei suoi sogni,  del suo dolore, persino; molto bella l'immagine dei giardini di rose che diventano il rosso di una pozione che imbratta la veste e ricorda il sangue "guasto" di Astoria). Che dire di più? In bocca al lupo per il contest, sono felice di parteciparvi, viste le storie in gara. Alla prossima! :)

Recensore Junior
16/12/20, ore 11:56

Questa storia mi ha spezzato il cuore in un modo che non mi aspettavo.
Mi è sembrato di vivere insieme a Draco il dolore della malattia di Astoria, a mano a mano che questa procedeva attraverso tutte le fasi che hai descritto con straziante ma meravigliosa cura. Pur sapendo sin dal primo momento come sarebbe andata a finire, ho sofferto fino all'ultimo quasi avessi sperato in un finale diverso  – una menzogna gentile, una falsità cortese, una bugia garbata e quando l'inevitabile morte è giunta mi si è spezzato il cuore insieme a quello di Draco.
Sei stata bravissima a mantenere una forte tensione in tutta la storia, incrementando l'angoscia sia con il ritmo dei periodi che con il lessico, fino all'ultimo solitario discorso diretto con cui Astoria strappa a Draco la sua promessa, quella che ritroviamo in A Tale of Grey and Repay e che, con tanto dolore, Draco offrirà a Hermione come dimostrazione di quanto quella sofferenza lo abbia colpito nel profondo.
Complimenti vivissimi, come sempre!
Futeki

Recensore Veterano
07/12/20, ore 18:28

Veramente struggente questa os, e tu sei bravissima.
Non ho mai amato molto la coppia Draco /Astoria, ma mi dispiace molto per l'epilogo della loro storia.
Astoria mantiene fino alla fine un dignità che riscatta eventuali colpe degli altri, migliorandoli. Vedi Draco, che diventa un uoo migliore.
Complimenti.