Recensioni per
Senza peso, senza fiato
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/01/21, ore 00:51
Cap. 2:

Ciao!
Io mi sento un po' in difficoltà, qui, perché se ultimamente ho cercato di avvicinarmi un pochino alla poesia come autrice, da lettrice mi sento sempre un pochino inadeguata, e temo di non saper cogliere nemmeno un decimo di quanto ci sarebbe da dire.
Insomma, questa non è affatto una recensione, ma è più che altro un tentativo di dirti solo quanto queste parole mi abbiano emozionata. Un tentativo maldestro e di cui mi scuso in anticipo, ma insomma, ci provo.
Ho amato moltissimo questa struttura che si colloca a metà strada fra la poesia e la prosa, perché credo davvero che tu sia riuscita a scrivere qualcosa che non ha una forma incasellabile sotto un'unica etichetta non tanto perché le due forme di riferimento non siano completamente riuscite, ma proprio perché l'immagine finale cui tutto tende è sempre stata oltre le definizioni, in uno scivolare di immagini particolarmente significative in un narrare asciutto e deciso.
È un brano dal ritmo costante, marcatissimo, che nelle ripetizioni viene quasi ad assumere un movimento ossessivo che, però, altro non fa che sottolineare questa sorta di predestinazione che non fa altro che rendere il ritrovarsi un destino, per James e Rose. E forse questi James e Rose non sono quelli di "Paradiso perduto", ma resta intatta la sopresa nello scoprirsi indissolubilmente il destino l'uno dell'altra, una sorpresa che presto si sgretola nella consapevolezza che non avrebbe mai potuto essere altrimenti. E insomma, tutto ciò è bellissimo.
E ti chiedo scusa se in questa poesia non ho visto tutto ciò che c',era da notare, o se ci ho visto fin troppo, ma insomma, ci ho provato.
A presto!

Recensore Veterano
30/12/20, ore 13:24
Cap. 2:

Hai presente quando dovresti fare tutt'altro ma hai una vocina nella testa che ti attira altrove?
Ecco, James e Rose hanno sempre questa capacità di trasportarmi in questo altrove, nel loro mondo eternamente sospeso e in apnea, nella loro bolla di libertà (che, poi, se ci pensi, è quasi assurdo che una sola persona al mondo riesca a renderti così libera ma oggi mi sento filosofeggiante!).
Il titolo di questa poesia/composizione non lo ricordavo o forse non me lo avevi svelato ma l'ho amato. In realtà, sono sempre incredibilmente colpita dalla tua bravura nel dare titoli alle storie perché trovo restino impressi e fotografino sempre l'essenza più intima di ciò che scrivi. 
In questa raccolta sui nostri Visionari preferiti, poi, i titoli sono una stilettata incredibile perché li catturano con una precisione chirurgica e quel titolo diventa soltanto un modo in più per descriverli.
Lo sai, per Rose senza James ho un po' un debole; nel mio amare questo rapporto assurdo, oltre le logiche e l'amore, che è fatto tutto di burrasca, credo che uno degli elementi fondamentali sia stata Rose. James è magnetico ed irresistibile ma Rose è incredibilmente fragile e spaventata dalla forza di questo sentimento, che - qualsiasi cosa faccia - non riesce a lasciar andare, da avermi proprio conquistata nel suo essere tanto imperfetta.
E io sono sempre emotivamente scossa dal modo in cui tu riesci a dar voce alla mancanza invasiva di James, che sembra divorarla dall'interno, a questo silenzio interno che finisce per consumarla a causa dell'assenza di lui. 
E ho amato il concetto di silenzio dentro ed intorno: il primo a sottolineare questo rapporto che lascia drammaticamente svuotati, il secondo a sottolineare la condizione di sospensione, attesa ed isolamento in cui vive Rose (che, poi, mi ha ricordato le primissime scene di Verso di lei, lui, loro e il suo vedere sbiadito).
Poi, però, il bello di questo amore è che lui è talmente devoto che sgretola silenzi, mancanze, muri, che resta sempre in attesa di ritrovarla.
Non so se ha senso quel che ho scritto fino ad ora e so che tante volte abbiamo detto che James e Rose sono fatti per rincorrersi ma forse - e dico forse - il punto non è rincorrersi ma soltanto andare ad aspettarsi altrove. Del resto, lei "non è mai andata" e lui resta sempre "una luce in fondo alla stanza - dove gli occhi non svanivano".
Insomma, mi hai emozionata, come sempre, oltre quel che normalmente concedo a me stessa ma quel che mi hanno fatto i tuoi James e Rose ha davvero dell'inspiegabile, perché questo sentimento che sfida ogni regola, ogni limite, ogni ostacolo, che è burrasca perché è sempre oltre qualsiasi definizione finisce per imbambolarmi (!) sempre.
E questo modo di raccontarli così essenziali è perfetto per loro, che non hanno mai avuto bisogno di grandi imbellettamenti, che sono così crudi nel loro vivere i rapporti personali. 
Oggi ho delirato. Me ne rendo conto ma l'ho riletta varie volte e dovevo tornare qui - perché, poi, da brava CapoShip io li aspetto sempre e comunque.
Un abbraccio
Fede 

Recensore Master
27/12/20, ore 23:44
Cap. 1:

Ciao cara, come ti avevo già anticipato ho un bel po’ di storie tue da recuperare e sfrutterò al massimo le ferie per farlo.
Ho deciso di partire proprio da loro e da questa storia breve che comunque riesce a dirci così tanto di loro e del rapporto che lì lega l’una all’altro. Amo il modo in cui stai sperimentando con lo stile, che in questa drabble paragonerei a un ibrido tra poesia e prosa, con questa frase estrapolata dalla canzone dei Negramaro che sei riuscita a rendere il perno dell’intera storia pur scegliendo di specificarla solo alla fine. Mi piace tantissimo la simmetria della prima frase, in cui James è il conquistatore e Rose è la terra perduta - sappi che mi hai ricordato tantissimo la flash con cui hai aperto la raccolta “Perduti” e visto che questa raccolta unisce i personaggi di “Paradiso” a quelli di “Pezzi in decadenza” già so che dovrò passare anche da lì. Amo la scelta di voler ripetere questa sorta di simmetria più avanti, dove James si trasforma in un altro che non ha nemmeno un nome, perché ogni cosa è James e quindi anche l’altro lo è.
James e Rose hanno un rapporto quasi simbiotico e riescono a respirare, davvero, solo quando sono insieme e io mi struggo per loro e con loro e mi auguro, come sempre, che ci sia un lieto fine per questi due ragazzi che sono destinati a trovarsi, sempre, ed è davvero inutile provare lottare contro questa consapevolezza.
Come sempre le tue storie hanno il grande potere di emozionarmi e io ti ringrazio davvero tanto di condividerle, perché non c’è nulla di più bello che leggere storie così.
Aggiungo la raccolta alle preferite e conto di riapparire nel tuo profilo molto presto.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
26/12/20, ore 00:50
Cap. 1:

Ciao!
Tu non hai idea di quanto io sia felice, paradossalmente, di essere qui a guardare l'elenco delle mie storie da recensire e constatare di avere così tante cose tue da recuperare. Ti sembrerà assurdo, ma insomma, le tue storie sono sempre così belle che non posso che essere felice di sapere di averne ancora e ancora.
Ho letto questo frammento breve ma intensissimo appena lo hai pubblicato, ma ho continuato a rimandare il momento di passare di qui a cercare di mettere insieme qualche riga di recensione perché volevo assaporarlo, lasciarlo sedimentare fino in fondo, comprenderlo appieno.
Perché si tratta di un testo breve, sì, ma anche estremamente denso, e capace di portare con sé una portatw narrativa estremamente ampia.
Sto trovando estremamente interessante tutto il lavoro che, qui e altrove, ultimamente stai compiendo nello sperimentare con strutture più particolari del testo, strutture capaci, passami il gioco di parole, proprio di destrutturare l'impianto narrativo piu tradizionale per arrivare a ridurre il testo a qualcosa di essenziale, qualcosa che evidenzia i tratti cardine di un legame, di un concetto. Insomma, questa storia ha, secondo me, la stessa forza espressiva di una poesia, e credo che proprio questo ridursi a concetti e dialoghi essenziali sia ciò che ti ha permesso di far risaltare in maniera assolutamente interessantissima questo legame viscerale tra James e Rose. Il loro è un legame che qui sembra quasi riaffermarsi, come se questo loro trovarsi fosse una rivendicazione di qualcosa che c'è sempre stato, ma che entrambi avevano bisogno di affermare ulteriormente, di chiarire (anche a loro stessi) per poi poterlo gridare al mondo.
Non lo so, forse sto straparlando un pochino, ma in queste frasi brevi, brevissime, nei loro respiri quasi spezzati mi sembra di leggere un percorso lunghissimo che sembra culminare proprio nel loro ricomoscersi incapaci di stare lontani l'uno dall'altra.
Ed è un racconto bello, tanto, tanto bello.
Complimenti davvero!

Recensore Veterano
14/12/20, ore 20:45
Cap. 1:

Io non so bene come recensire la PRIMA tua storia di questa raccolta bellissima, perfetta, profondamente visionaria e pronta a devastarmi (ma sempre in senso bello) perché, a monte, non so proprio se sono in grado di dirti quanto mi abbia emozionata. 
Sai bene che è scoppiata una scintilla (che ormai è un incendio che non ho intenzione di spegnere!) tra me e questi tuoi personaggi, i tuoi James e Rose che, di qualsivoglia universo si tratti, per me sono e saranno sempre Canon, destinati a perdersi, trovarsi, rincorrersi, e vedere il titolo prescelto e la dedica a questa PRIMA (no, non smetterò di sottolinearlo) storia per questa raccolta mi fa sentire un po' fata madrina di questa raccolta (Che sia BLU!). 
Il titolo e la canzone, di cui hai preso la frase finale, sono perfetto per loro, per il modo in cui li descrivi, per l'Apnea in cui questi due pazzi Visionari sono immersi, per quello che non sanno (e non possono, a mio parere) essere se non insieme. 
L'Apnea, l'abbiamo detto tante volte, è una parola chiave del loro rapporto ed è una sensazione che ormai non possono non associare a Rose. Del resto, è suo il punto di vista (e non poteva essere diversamente) perché "non esiste mondo al di fuori di James". 
Se James vede sempre e solo Rose, a prescindere dalla realtà che lo circonda, per lei il mondo si ferma, si arresta quando in giro c'è James, questo conquistatore di terre perdute, che non smette mai di reclamare la sua conquista.
Dovrei essere abituata a quello che fai con questi personaggi ma resto sempre incantata dal modo in cui sei riuscita a catturare tutte le singole caratteristiche del loro rapporto in questo che considero una sorta di loro manifesto: con pochissime parole hai descritto la loro essenza.
C'è James che conquista, che ottiene quel che vuole, e c'è Rose che è di James in qualsiasi modo possibile e ci sono loro (un solo respiro) sospesi in un momento in cui non c'è più spazio per il rifiuto, è passato il tempo di una impossibilità di definizione, e in cui Rose resta e si rifiuta di lasciarlo andare.
E se prima c'è la tensione e l'eccitazione, quando si arriva a Lui, è come se si fosse ottenuta la cristallizzazione del loro essere la stessa cosa, del non sapere dove finisce l'uno ed inizia l'altra, di quell'appartenenza senza scampo di cui abbiamo sempre tanto parlato e che mi ha colpito dal primo momento nelle tue caratterizzazioni. 
È un momento di felicità sospesa, se di felicità si può parlare per questo rapporto così viscerale e struggente che - come direbbe qualcuno (e questo qualcuno saresti tu) - è destinato ad andare oltre l'amore stesso
Il loro essere Oltre, oltre le definizioni, oltre le paure, oltre proprio qualsiasi cosa, è totalizzante, così forte da sentirti un'intrusa mentre leggi di questi tre passi che preludono ad una intimità unica, esclusiva ed impermeabile a tutto il resto, in pochi istanti che racchiudono un mondo.
Mi rendo conto di essere stata a dir poco delirante, forse poco centrata, ma con loro sono sempre in un brodo di giuggiole.
Shippo, in media, una volta ogni dieci anni ma quando inizio è per sempre e, quindi, sono destinata a stare sul ciglio, facendo molto rumore, rivestendo il mio ruolo di Disturbatrice compulsiva e seriale, CapoShip agguerrita con la faccia da Teti, ad importunarti per ogni singola parola dedicata a questi due che, senza che io gliel'abbia proprio consentito, si sono presi un posto di tutto rispetto nel mio mondo di ship sofferte.
Tutto questo per dirti, ancora una volta, che il mio obiettivo è farti tempestare EFP di storie su questi pazzi Visionari, anche perché, diciamocelo, SE NON TU, CHI?!
E questa Apnea mi resterà sempre sempre sempre impressa, per il modo in cui ti ha ispirato quella canzone, per quella piccola dedica iniziale e per il giorno in cui hai scelto di pubblicarla, con un pensiero che va oltre il rapporto tra Autrice e Lettrice e sfocia in un legame MOLTO più profondo e di cui ti ringrazierò sempre.
Un abbraccio infinito,
Fede

Recensore Master
13/12/20, ore 19:34
Cap. 1:

Cara Rosmary,

Come ti dicevo, la lista delle cose tue che devo leggere si allunga a dismisura, e quindi io, da qualche parte, devo pur cominciare a sfoltire la lista, per rimanere in tema ^^. Amo, di loro, che Rose tenti di sfuggire a questo amore. Poi non ci riesce, perché appartiene a James in maniera viscerale e totale, perché il mondo inizia e finisce dove c’è lui, ma quel momento in cui lei tenta di scacciarlo via crea, tra di loro, una tensione assoluta e spiega quant’è irresistibile l’amore, la potenza del desiderio che muove il sole e le altre stelle, per intenderci in maniera dantesca. Ma anche la consapevolezza di chi siamo, di cosa vogliamo, di come non possiamo reprimerci del tutto perché reprimerci troppo significherebbe, appunto, finire in apnea e smettere di respirare, come dice il titolo, cessare di esistere, negarci e soffocare il nostro spirito che anela alla felicità.

Il respiro che si fonde dopo questa confessione è quello di due anime che diventano due, ma il respiro e l’apnea sono quelli che ci fanno sentire le farfalle nello stomaco, come gli ansiti sono, generalmente, associati alle carezze e agli amplessi. Insomma, in poche parole tu hai racchiuso non un mondo, ma la loro passione. Io, per esempio, mi sciolgo sempre un pochettino quando James la chiama Rosie, questo diminutivo che racconta una vita passata insieme, a essere sempre più vicini e consapevoli del famoso e celebre filo rosso che unisce i cuori, le anime e i destini. È una recensione decisamente breve, ma come al solito il tempo scarseggia e le cose da dire sarebbero davvero troppe, dato che riesci a creare, con loro due, ma anche con Fred ed Hermione, un legame che è un viluppo di sentimenti, bisogni, consapevolezze, oscurità, sospiri, necessità. È carne e spirito, luce e buio.

Sempre incantata,
Shilyss

Nuovo recensore
13/12/20, ore 14:04
Cap. 1:

Ciao, sono incappata "per caso" qui, e quello che ho letto mi è piaciuto moltissimo.
Mi piacciono gli accostamenti con poesie/canzoni, è qualcosa che non ho ancora mai osato.
Complimenti! :)

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