Recensioni per
Senza peso, senza fiato
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/10/21, ore 16:07

E ciao anche qui (oggi ti tormento, perdonami).
Io, lo sai, vorrei sempre essere più rapida, quando si tratta di leggerti, ma mi segno tutto e piano piano cerco di arrivare ovunque.
Non potevo non passare anche di qui, da questo racconto brevissimo che ha un’intensità meravigliosa.
Come sempre, come tutto quello che scrivi, come tutto quello che riguarda questi personaggi così tuoi da rimanere perfettamente riconoscibili anche fuori dall’universo di Paradiso Perduto, questo racconto è talmente intriso di loro che, davvero, è un altro tassello di un mosaico precisissimo, dove ogni parola e ogni loro interazione ha un peso specifico capace di approfondire una nuova sfumatura del loro rapporto.
Questo loro trovarsi, trovarsi sempre – James che sa esattamente dove cercarla e come trovarla, Rose che sa dove aspettarlo e come farsi trovare – mi emoziona sempre tanto, soprattutto in un contesto come questo, dove insieme hanno già fatto un lungo tratto di strada che li ha portati ad essere estremamente consapevoli dei sentimenti che li uniscono.
Il concetto che esprimi nel loro dialogo, nel sogno di Rose che si vede come una riva rinsecchita quando James è tutte le onde è davvero qualcosa di bellissimo. Perché non indica solo complementarità, indica l’essere davvero parti costitutive di un tutto che non può esistere senza entrambe le sue parti. Perché le onde non esistono senza la riva, ma nemmeno una riva può definirsi tale se non ha delle onde a dare un senso al suo essere. Non hanno scelta, non possono non stare insieme, perché loro sono costituzionalmente due confini, qualcosa che ha senso solo se si considerano entrambi.
È davvero stupendo il modo in cui ancora una volta ribadisci questo concetto, il modo in cui tutto in questa storia parla di loro, a partire dall’ambientazione fino alle scelte lessicali.
Insomma, sono stata brevissima oggi, ma questo racconto mi è piaciuto davvero, davvero tanto!
A presto!

Recensore Master
29/10/21, ore 15:20

Rosmary.
Rosmary.
Rosmary.

Io ancora qui a chiedermi come diavolo tu faccia a concentrare l’essenza di questa coppia in così pochi e meravigliosi versi/non versi, consapevole che da un lato la domanda è stupida perché, insomma, sono personaggi tuoi! E’ ovvio che tu lo faccia! Il fatto è come lo fai. Evocando immagini, paure, passioni.
E tutto quello che ci hai mostrato sono queste sensazioni potentissime che si muovono dove nessuno può vederle ma loro due possono sentirle. Nessuno vede le spine degli altri, nessuno può ascoltare i silenzi, ma chi vive questo, sente sensazioni nel profondo che scavano e scavano come tarli.
Sono emozioni tutte loro, e tutte mie, e di chiunque li legga! ♥
Te lo devo dire che a frane terremotate ho perso un battito? Lo sai che quando leggo calamità naturali abbinate a questi due, io giuggiolo!
Erano frane terremotate (quando?) Da quand’erano nati. E questa si ricollega a “Abbattendo i vuoti”, a “l’aveva amato nascendo” che ho amato alla follia. Ciao.

E in quel dialogo, ho amato ritrovare ancora una volta quella loro natura indissolubile. Qualunque siano le domande, qualunque siano le risposte. Quei piccoli tentennamenti di Rose che cercano la prontezza di James e si colmano. Lei che non vuole andare via e allo stesso tempo continua a cercare la conferma che quello che vogliono è giusto. E chiedere a lui è vincere facile, cara Rosie. «L’amore, Rosie, io e te siamo l’amore.»
Ma, d’altra parte, chi meglio di lui, di loro, può conoscere la portata di quei sentimenti? Tu, Rosmary. (cioccolatino)

Quando hai pubblicato questi versi/non versi - prosa/non prosa ti ho immaginata sul tuo quadernetto a scrivere questi frammenti visionari… beh! Continua, Rosmary! ♥ Perché ogni volta riesci, anche in dieci minuti, a scrivere di un mondo intero dietro questa coppia. No, non dietro, sottopelle.
E’ una recensione sconclusionata, credo. Ma mi chiamavano, e non sono brava a negarmi!
Un abbraccio grande!
gabry
 
 
 
 

Recensore Master
18/10/21, ore 00:02

Ciao!
Ci ho messo molto più tempo di quanto avrei voluto, ma insomma, finalmente riesco a passare anche qui (e prima o poi arriverò anche da tutto quello che mi manca, insomma, lo sai: sono una lumachina sempre più lumachina, ultimamente, ma prima o poi arrivo).
E parto brutalmente dalle note, perché la precisione non farà mai per me: sono tanto contenta che il capitolo di Paradiso Perduto proceda.
E sono tanto contenta che tu abbia deciso di lasciare un po' da parte le ombre per regalarci questi James e Rose intenti a scoprirsi altro, perché, come sempre, hai saputo regalarci una storia piena di sentimento e di emozione, dove il loro rapporto emerge in maniera concretissima, evidenziando quanto sia inevitabile, per loro, finire per camminare con lo stesso passo.
Ho trovato davvero interessante il contesto in cui hai deciso di ambientare questa storia: la scuola per James è finita, e le giornate scorrono solo se sarà lui a farle scorrere ecco, so che il punto della storia poi non è questo, ma è un concetto che mi ha colpito molto e in cui rivedo moltissimo la me stessa più giovane, che con la fine delle superiori è andata in crisi non poco perché i ritmi sono cambiati e non ha più trovato un'istituzione esterna a dettare i ritmi delle sue giornate. Insomma, non lo so, è un dettaglio, ma un dettaglio che secondo me descrive benissimo il momento di pasaggio alla vita adulta.
E per James c'è di più, perché perdere la routine della scuola significa, in un certo senso, rischiare di perdere Rose, e quindi il vuoto. Perché è questo che sono, lontani: il vuoto. È bellissimo il loro legame, che è un legame inevitabile, scritto davvero nel loro destino, proprio come dici nella conclusione: loro non possono fare altro che scoprire di essere sempre in corsa l'uno verso l'altro, e lo sono con un'intensità che davvero lascia senza fiato.
È belissimo vederli cedere così di colpo a qualcosa che in fondo c'era sempre stato, perché davvero loro sono sempe stati legati da questo filo impossibile da sciogliere.
È bello ritrovarli complici e gelosi, ritrovare il modo in cui si cercano, si toccano, si scambiano baci e morsi e questa ricerca di esclusività che è sempre stata loro, anche quando non erano ancora in grado di dare un nome al loro sentimento.
Ed è bellissimo il finale, con quel vuoto che sparisce all'improvviso quando capiscono come stare insieme, quando cedono ai sentimenti e al desiderio e si lasciano andare a ciò verso cui sono corsi per tutta la vita.
Insomma, ti faccio davvero i miei complimenti, perché emozionarsi con i tuoi personaggi è sempre qualcosa di straordinario.
A presto, con questa Burrobirra che avrei voluto offrirti, ma che arriva con tre minuti di ritardo rispetto allo scadere dell'iniziativa, mannaggia a me XD

Recensore Master
12/10/21, ore 16:03

Ros! ♥
Io dovevo ancora trovare le parole e tu pubblichi! E’ un colpo basso! ♥
Ma non importa, cento di questi colpi bassi! (?)

Credo che non riuscirò mai a dare un senso che non sia quello Visionario a questa canzone, sai? Li ho visti come in una foto la prima volta che l’ho ascoltata, poi li hai visti anche tu, e quindi credo che fosse proprio quello che serviva per lasciarli impressi in modo indelebile in mezzo alle parole e alle note di questo brano! ♥ (probabilmente riempirò questa recensione di cuori, siamo già a tre ♥ - quattro)
Cosa dire? Ancora non lo so cosa dire Rosmary, perché ogni volta che la rileggo mi ricordo cosa ho provato la prima volta che l’ho letta e vado in iperventilazione e poi ricomincio a piangere. Oppure prima piango e poi vado in iperventilazione, l’ordine importa? ♥ Non so pensare a nulla se non a quanto sia intenso l’amore fra questi due e a quanto quella intensità si ripercuote sulle mie emozioni! Quindi provo ad andare per gradi, provo a seguire un filo ma non prometto niente!
 
Li ho immaginati più grandi, quando l’ho letta la prima volta. Li ho immaginati dopo la scuola o comunque nella versione di “Verso lui, lei, loro” (fa poca differenza, sono sempre loro) mentre continuano a scoprirsi in questa relazione così travolgente. Ci sono ancora tutti i dubbi di Rose che non potranno mai sparire del tutto e spegnersi all’improvviso e c’è quella risolutezza di James e la sua capacità di essere abbastanza sicuro per entrambi.
Forse, questo, è l’unico aspetto sul quale loro due si differenziano ma credo anche che la natura del loro legame e il modo totalizzante in cui si conoscono, sappia trovare l’equilibrio giusto anche in questa loro diversità e questa shot lo mostra chiaramente.
C’è quel sogno che ha tubato Rose che la dice lunga su questo. Lei riva, lui onde. «E se le onde non raggiungono la riva?» E’ come se lei avesse paura che lui si stanchi di star dietro a questi suoi momenti più negativi ma la fermezza di James è sempre costante. «Rosie, le onde non esistono senza la riva.»
E’, secondo me, il racconto dei loro nonostante. Rose che si isola per pensare ma non fugge da James, mai, nonostante i dubbi. James che sa dove trovarla nonostante nessuno sappia dove sia andata. E quei baci, quella passione, e il conforto più intimo – la foga - che non mancheranno mai nonostante le preoccupazioni.

Però poi, per quanto mi riguarda, la cosa più bella di tutte in questa shot sai qual è? Che, ancora una volta, quei dubbi Rose se li lascia alle spalle. «Perché sei venuta qui?» «Ho capito perché amo il mare, James.»
E’ un legame incontenibile, il loro, che tutti quei dubbi li fa passare per l’intensità con cui lo vivono.
E io vorrei dirti che la prepotenza di questi sentimenti unita alla poesia delle tue parole rende tutto troppo. Troppo perfetto, troppo naturale, troppo inevitabile. ♥
Per me, comunque, tutto rende questa fic troppo. il sogno di Rose e l’ambientazione del racconto (il bagnasciuga, il mare, la sera) e la canzone, e il regalo, tutto. E’ il mio piccolo sogno a occhi aperti! ♥ Non si possono fare i preferiti dei capitoli dei preferiti su Efp? I preferitissimi! Avrei un sacco di preferitissimi… allora forse non ha senso… ma “Sei onde, sono riva” sarà sempre speciale per me! ♥
 
Insomma, Rosmary… io devo dirti grazie, ancora una volta. E ancora una volta temo che non sia abbastanza per farti capire quanto io abbia amato tutto, niente sembra mai abbastanza. Forse è colpa (o merito! Non può essere colpa!) proprio dell’amore fra James e Rose che è così pieno e assoluto da offuscare qualsiasi altra cosa e farla sembrare minuscola in confronto a loro due.
Ti abbraccio fortissimo! E spero di riuscire a metterceli in questa stretta virtuale tutta la gratitudine e l’affetto per te, i tuoi personaggi e la tua scrittura!  ♥♥♥
gabry
 
 
P.S. (La riva rinsecchita ritorna come in Verso lui, lei, loro ♥ Sì, ho letto tutte le risposte e dopo vengo a darti fastidio anche di là)(ci sono quattordici cuori ♥ - quindici)
 

Recensore Master
09/10/21, ore 14:39

BEH VABBÈ ♥
Rosmary, ho letto questa shot tutta d'un fiato e col cuore che batteva furioso. Non sto esagerando, perché già la parola vuoto in qualcosa scritto da te mi fa emozionare, poi ho realizzato che era un racconto più che una flash, subito dopo ho capito il contesto post Hogwarts e la separazione fra loro due e infine li ho visti subito in uno di quegli abbracci che fanno l'amore ed è stato il non ritorno.

Amo ritrovare ogni cosa di loro in ogni passaggio. In questa shot ogni riga è pregna di loro due, non che le altre non lo siano, ma in questa c'è l'aspetto molto fisico da subito, si percepisce già che loro due vogliono prendersi il controllo e che tu glielo stai lasciando fare e sono così naturali nella fuga, sulla motocicletta, nella gelosia, nella sfacciataggine e infine in quel letto diventato troppo piccolo. Con Rose che perde la testa e lui che si diverte con quel suo lato così possessivo. Potrebbe averle viste le altre ragazze, e allora? 
Per me vedere la Rose gelosa è una gioia per gli occhi, mi diverte e mi piace che lei perda il controllo sulle sue emozioni e smetta di farsi tutti i problemi del mondo, mi piace vedere James che la stuzzica e che quell’attaccamento fra loro due che diventa motivo di gioco e non di nervosismo.
E quel bacio, che è bellissimo. È un crescendo di ogni emozione, attrazione, sfacciataggine, leggerezza. È tutto quello che sono loro e il momento in cui decidono di tornare a Godric's Hollow anziché andare alla Tana è l'unica decisione possibile, anche se non parlano, anche se nel tragitto e poi anche a casa predomina il silenzio. il fatto è che loro possono fare a meno delle parole, non hanno bisogno di dire, chiedere. Loro due sono il fare.
Lo capisce solo ora che James la sovrasta con baci e carezze, di averlo amato nascendo, in maniera illogica, incontrollata, inevitabile.” Questa devo citartela nuovamente, anche se l’ho già fatto, perché è esattamente questo che ho sentito leggendo per la prima volta di loro due in Paradiso, quei famosi piccoli boccioli di primavera in mezzo a tutto il grigio che si respira nella trama. E’ come se loro due fossero inevitabili, in qualsiasi universo. Anche in questo che hai scritto, più leggero, dove non ci le ombre di PP né altri grossi impedimenti. Sono due magneti che una volta attaccati si fondono in una cosa sola.

Sai, ho paura di non riuscire a trovare parole adatte quando recensisco qualcosa su James e Rose. Mi sembra di dire troppo poco, mi sembra di non avere le parole giuste per spiegarti cosa sento quando leggo di loro due. Perché poi io mi sono innamorata follemente di questa coppia e, dopotutto, l’amore come fai a spiegarlo?
So dirti però che ogni volta tu riesci a superarti. Ogni volta, quelle emozioni che premono sotto pelle dentro di loro, le fai poi esplodere in modo diverso rendendo tutto eccessivo, in senso non solo buono ma perfetto.
E in questa shot c’è tutto, davvero. Manca solo il mare ma d’altronde ce l’anno dentro in ogni gesto, nelle emozioni che arrivano a ondate e ti travolgono lasciandoti frastornato e con un pezzo di cuore in meno, perché se lo sono preso loro due! ♥
Non lo so cosa ho scritto, non lo so davvero. Temo di non aver detto nulla che possa valere questa shot.
Non ti azzardare a rispondere a questa recensione ringraziando me, Rosmary. Perché sono io che ringrazio te (che sei IMMENSA) per aver creato questa coppia che è fra le più belle che io abbia mai letto e indiscutibilmente la mia preferita.
Quindi? La prossima? Sono qui che aspetto, chi si schioda. ;D
 
Un abbraccione! ♥
gabry
 
 
 

Recensore Veterano
09/10/21, ore 00:05

Io non sono sicura di cosa scrivere in questa recensione perché sono in brodo di giuggiole, parecchio emozionata e sognante (come mi succede quasi sempre con le tue storie) e ho paura di essere parecchio ripetitiva ma correrò questo rischio.
Li ho amati. E potrei finire qui perché davvero penso di aver adottato questi due personaggi due anni fa leggendo Pezzi in decadenza e poi li ho continuati ad adottare ed amare ogni volta che ho letto una tua riga su di loro.
James e Rose hanno il potere di toccare corde emotive particolari e io li immagino e la shipper che è in me esulta. 
Ho amato tanto la scelta di ambientare questa long extra Paradiso ma con gli echi di quelli che sono i loro alter ego nella long. Non che io non adori i missing moments (soprattutto quelli che vedono solo loro due protagonisti) ma la tua long porta con sé una serie di problemi importanti (coff coff) e di dinamiche che vanno gestite anche in narrazioni al di fuori.
Una parte di me li ha quasi pensati come i James e Rose di Pezzi in decadenza nel momento in cui si sono scoperti ma forse mi va anche bene che siamo un'altra versione ancora.
È letteralmente partita la ola quando è stata lei a baciarlo, a compiere quel gesto folle che cambia tutto, e mi è piaciuto tanto ma proprio tanto come hai descritto il loro avvicinarsi lento, in quello che all'inizio vendono a se stessi come un gioco. È stato un crescendo e un'esplosione emotiva (nel frattempo io ero in modalità gemelle Olsen in "Un matrimonio a 4 mani" che concludono con un "Baciatevi adesso). Ho trovato proprio da James e Rose, dai tuoi unici e inimitabili James e Rose, il non parlare, il continuare a stringersi in motocicletta ma senza parlare, perché non ne sentono il bisogno.
io (come ormai saprai) sono una chiacchierona, ma dei tuoi James e Rose amo tantissimo il fatto che tra loro non siano mai state necessarie parole (mi sto sforzando di non pensare alla lettera dell'ultimo capitolo della long). Tra loro le cose semplicemente sono e scorrono con una naturalezza incredibile, in ogni momento, come succede soltanto per due che si appartengono.
Nel mio essere totalmente impazzita ha giocato tanto tanto anche la scena nel letto di James, in quel letto tanto piccolo testimone della loro assurda abitudine, che diventa il luogo per scoprirsi ancora in altra veste. Tu sei stata bravissima ma proprio tanto tanto tanto a rendere questa attrazione che cresce fino ad esplodere, che spezza il silenzio piombato tra loro per la necessità di viversi.
Mi piace anche che non ci sia spazio qui per i rimpianti, ma ci sia solo la voglia di viversi, lasciando forse ad un altro momento la possibilità di pentirsi. Qui esistono solo James e Rose che vogliono dare voce a qualcosa che c'è sempre stato.
A proposito, credo che mi tatuerò in fronte queste parole che sono diventate l'incipit della Bibbia Visionaria (parola di fata Madrina!): 

Forse, forse avrebbero dovuto fermarsi, spiegarsi, chiedersi se l’indomani si sarebbero potuti pentire di ogni singolo impulso, ma che senso avrebbe avuto frenare un treno in corsa? Puoi rallentarlo, addirittura impedirgli di proseguire per giorni e mesi e anni il suo tragitto, ma quello prima o poi riprende a correre e dinanzi a sé avrà sempre e solo un unico binario – è nella sua natura, è il suo destino.

Io qui ero a metà tra la lacrima e l'urlo disperato perché hai condensato tutto quel che ho sempre amato di questi due personaggi assurdi ed emotivi a cui hai dato vita (a JKR lascio il merito, in questo caso, di aver scelto i nomi). Del resto, sei l'Autrice e chi meglio di te?
Il modo in cui James e Rose finiscono per essere sempre l'unico destino possibile dell'altra è dilaniante è bellissimo. Persino in una storia come questa che non è drammatica (mi hai temprata a ben altro: e, no, non parlo dell'Ombra ma di James scaricato come uno Scaldasedia qualsiasi e, no, non fa niente che era una storia regalo!), loro riescono ad essere così emotivi da lasciarti senza fiato.
Come vedi il lessico visionario torna sempre.
Che dirti? Ho divagato più di altre volte forse, parecchio emozionata come sono, ma cosa posso dirti se non grazie per avermi regalato una delle OTP della vita?!
Un abbraccio,
Fede

p.s. Rose gelosa e James che ci sguazza saranno sempre una delle mie cose preferite di sempre !
 

Recensore Master
06/09/21, ore 17:54
Cap. 9:

Ciao!
Mannaggia, io qui ho sempre un po' la sensazione di annaspare e restare un passo indietro rispetto a tutto quello che pubblichi, ma insomma, tu lo sai, sì, che io sono lenta ma prima o poi arrivo?
Ecco, e anche stavolta, arrivo.
Io non sono per niente d'accordo con le tue note: non credo affatto che questo racconto sia inutile, perché tutto ciò che scrivi su questi personaggi contribuisce ad allargare la prospettiva e mettere maggiormente in luce dei dettagli importanti. Forse questo non è un momento di svolta particolarmente significativo, per loro, ma questo non significa che non abbia il suo peso specifico, e credo che questo peso si condensi particolarmente nella frase con cui chiudi la narrazione: perché James e Rose non possono mai fare a meno di continuare a essere James e Rose, di essere loro, con quel rapporto che in questo momento è forse ancora basato sulle incomprensioni (del resto, le incomprensioni non sono solo i loro battibecchi, ma incomprensione è soprattutto credere di volersi bene come due cugini e due amici quando in realtà ogni passo di questo rapporto esclusivo parla di gelosia e di un desiderio che ha tutt'altra natura). E sono loro nelle rincorse, quando possono sentirsi liberi e si inseguono e soprattutto si trovano. Perché loro si trovano sempre, anche a una festa a cui James forse non voleva andare (ecco, permetti una nota frivola da fangirl: ma povero Louis, relegato così in un angolo alla sua stessa festa XD), anche quando sono entrambi lì solo grazie alla presenza dell'altro, anche quando una tizia insignificante allunga troppo le mani e crede di poter prendersi un'attenzione che non è mai stata per lei (per caso questa Marie chi? è parente di una certa Eloise?). Sono sempre l'uno il centro del mondo dell'altro, si cercano anche quando sembra che stiano pensando a tutt'altro, ed è struggente vederli così capaci di essere complici, di ferirsi, di lanciare frecciatine e di esserci sempre.
Insomma, io tutto questo non l'ho trovato affatto inutile, ma anzi, leggere dei tuoi personaggi è sempre un'esperienza bellissima!

Recensore Master
30/08/21, ore 15:10
Cap. 9:

Beh vabbè! ❤
Io questa mattina mi sono svegliata ANCORA nel delirio di troppe cose e mi sono ritrovato a colazione un nuovo racconto Visionario e l'ho letto così! Senza caffè! E poi anche durante, e dopo il caffè! E ho scoperto che il primo caffè non fa la differenza sulle emozioni Visionarie! Ed è una bella novità perché il caffè del mattino di solito fa differenza su tutto! XD
Ma non siamo qui per parlare del mio caffè! Giusto? Giusto!

Sto pensando che questa è la mia prima recensione in presenza per questa raccolta e già mi viene da piangere così, quindi non so cosa ne viene fuori, sono sull'orlo di un crollo emotivo in questi giorni! Sto per implodere per eccesso di emozioni Visionarie!
Poi partono i miei incastri veloci, e qui vedo una Rose quindicenne e un James sedicenne. Insieme, per la festa di Louis, a sostenersi in quell'equilibrio già incrinato. E una Rose un po' inconsueta, che si isola, si rifugia nel fragore del mare per fuggire ai quei pensieri che non vuole affrontare. Sai che a volte, come in questa flash, lei mi sembra più consapevole di James? Come se sapesse cosa potrebbero significare tutte quelle emozioni che prova... ma in qualche modo le rifiutasse. Che non è non capirle.

Così come si immagina soltanto andare lì vicino al falò e strattonarlo per farlo stare con lei, non lo fa, non mostra quella gelosia in questo momento ma gli dà voce non appena James le è di nuovo vicino perché, anche se non gli hanno mai dato un nome, non si sono mai nascosti quell’appartenenza profonda che sentono.
Lui è arrivato, non appena le domande hanno cominciato a farsi pressanti nella sua testa. Forse, forse… Forse niente, è tornato e la abbraccia. Ci sono sempre stati, attaccati l’uno all’altra e non hanno mai avuto modo di interrogarsi oltre fino a darsi delle risposte.
E quindi liquidano tutto così, lei è una stupida, lui un Troll (strano che non ci abbia aggiunto “bello”, si vede da queste piccole cose che ha passato un momento di gelosia furiosa!) :,D 

Allora Rosmary, la prossima volta che nelle note Visionarie leggo che è un momento inutile io non rispondo delle mie azioni! Te lo dico! Non posso dare craniate alle montagne anche durante le letture Visionarie! Accipigna!
Mi è piaciuto tanto tanto, nonostante sia breve e non aggiunga particolari fondamentali alla loro storia. Perchè non ne ho mai abbastanza di leggerti e leggerli, e mi piace bearmi di questi piccoli momenti che tu vedi e condividi con noi, vedere il modo in cui si provocano e poi si rassicurano, si spingono oltre e poi si ridimensionano. 
“e ti liberi e corri e lui ti rincorrere e ti riacciuffa e ti liberi ancora e via, a oltranza.”
Sono una montagna russa. E io li amo! ❤

Un abbraccio Visionario grande!
gabry

Recensore Veterano
14/08/21, ore 23:59
Cap. 6:

Incredibilmente mancavo anche qui ma fortunatamente ho una buona memoria e sono finalmente arrivata.
Questa storia, con quel prompt di Benni, urlava proprio ROSE da ogni poro perché, insomma, lei si è innamorata "ieri" e nel loro caso il loro ieri è da intendersi come un "da sempre" ma capirlo, accettarlo, metabolizzarlo e saperlo è un processo lungo, forse, a mio parere, quel che rende così bella, travagliata e appassionata questa ship.
Tra l'altro, qui, in Foschia, hai ripreso uno dei loro fil rouge che è la tempesta, la pioggia perché questo amore è tempesta sia nel modo in cui deve essere accettato, compreso da James e Rose, sia per quanto è travolgente, in grado di vincere qualsiasi cosa. In parole migliori, totalizzante.
Io non so come tu faccia a far tornare sempre tutto con tutto, anche in queste poche righe, ma sarà che con loro sei maestra assoluta qui ho adorato la tripartizione: 1) le urla sotto la pioggia; 2) l'abbracciare la pioggia; 3) baciare il sole.
È un po' come se queste tre fasi fossero il preludio di quell'accettazione: se prima Rose combatte, sente i brividi, qualcosa che le sfugge, poi arriva lui. Sappi che in quel "c'è qualcosa che stringe, qualcosa che le appartiene" ho pensato tantissimo al momento finale di Se è vuoto dentro (dove arriverò al più presto).
E poi alla fine quella tempesta lascia spazio ad altro perchè anche se non sa spiegarlo, in fin dei conti lo sa già.
Credo che questa sia la recensione più sconclusionata che io ti abbia mai fatto e ti chiedo umilmente perdono ma avevo amato Foschia a prima lettura, a seconda, a terza e ad infinitesima lettura (e non potrebbe essere diversamente) e sentivo l'esigenza di rivendicarlo pubblicamente.
Un abbraccio,
Fede

PS. Non trovi che la giraffa sarebbe un bellissimo Patronus per Rose?

Recensore Veterano
14/08/21, ore 23:48

Un giorno (molto lontano perché tu continui a scrivere e io ad accumulare recensioni) smetterò di scusarmi per il ritardo con cui giungo puntualmente ad ogni tua storia ma quel giorno non è oggi.
Qui mi sento particolarmente in difetto ma non c'è neanche il bisogno che ti dica il perché.
Ho adorato questa storia, ho adorato TUTTO di questa storia, compresa l'occasione in cui l'ho letta e soprattutto la ragione per cui l'ho letta e ho amato il modo in cui hai condensato in poche parole tutte le ragioni per cui io ho amato tantissimo questa tua coppia dal momento in cui l'ho letta e continuo ad innamorarmene ogni volta.
Se Paradiso fosse meno "paradiso", questo sarebbe il finale perfetto e in fin dei conti, lo dichiaro nero su bianco, questo è l'unico finale possibile per James e Rose. Mi spiego: lui senza di lei non avrà mai realmente una casa, la cercherà sempre, l'aspetterà sempre e non potrà che essere così; d'altro canto, lei senza di lui non si sentirà mai davvero a casa, si sentirà sempre mancante, perché sono la stessa cosa, una cosa sola e non importa che ogni tanto sbandi con uno Scaldasedia o con una Spinanelfiletto. C'è solo un Primo.
E poi Natale è proprio il loro momento; è indubbio. Sarà che essere cugini per una volta non è una maledizione ma è l'occasione per ritrovarsi ancora una volta ma forse è il momento che più, in assoluto, associo a loro due e qui è il primo Natale dove si "ritrovano" perché, okay, c'è stato un prima ma avevano undici anni e poi c'è Hogwarts, con tutto quel che significa Hogwarts: vicinanza, scoperta di sentimenti, baci, sentimenti ritrattati, scoperte e via dicendo e la mancanza non è più sostenibili. È una mancanza che è sempre troppo da entrambi i lati e che porta conseguenze più significative, come lui che prende una casa transitoria solo per aspettare lei (sì, questa cosa non sono in grado di superarla).
Ma sai cos'è che forse mi ha un pochino devastata? Il modo "naturale" e non drammatico di ritrovarsi (per questo "se Paradiso fosse meno Paradiso"), l'aver aspettato i tempi giusti, senza ombre (!), lasciando i pensieri a maturare e il tempo di elaborare per fare le scelte GIUSTE (e le uniche possibili, del resto).
Insomma, è tutto talmente perfetto che rileggerei questa storia ad oltranza perché, davvero, credo che in questo racconto breve tu abbia ripreso tutte le ragioni che mi fanno amare così James e Rose come, ovviamente, li caratterizzi tu, con lei che non era pronta, che è prima fuggita, poi è impazzita per la lontananza, si è ingelosita e poi è tornata e lui che è sempre stato lì ad aspettare perchè tanto sapeva che sarebbe tornata.
Temo di essermi ripetuta e di non aver comunque reso quanto bella sia questa storia, che ho letto, riletto e straletto, come praticamente ogni singolo racconto di questa raccolta, ma qualsiasi cosa accada la Fata Madrina Visionaria troverà sempre la strada per tornare dai protetti.
Un abbraccio,
Fede

Recensore Master
20/07/21, ore 16:29

Ciao!
Non mi sembra quasi vero di aver aspettato quasi un mese per riuscire ad arrivare qui, ma insomma, finalmente ci sono. E da brava banderuola al vento, io mi perdo anche in questa raccolta, sciogliendomi come se niente fosse, perché Rose e James hanno un legame che è qualcosa di assolutamente bellissimo, forte e viscerale, e il modo in cui ogni volta, pur partendo da prospettive e “punti narrativi” diversi tu riesci a fare emergere tutto questo è fantastico. 

Questa storia, pur nella sua brevità, secondo me riesce a mettere in luce in maniera perfetta proprio tutta la forza del loro legame, che è qualcosa che c’è, c’è sempre stato, li ha sempre uniti con un legame speciale, unico ed elitario, capace di chiudere fuori tutto il mondo, anche quando loro ancora non se ne rendevano conto. O forse se ne rendevano eccome conto, ma hanno sempre scelto di fare finta di no, o di non voler prendere in considerazione tutte le implicazioni che questo avrebbe comportato.

Però è bello vederli così, vederli uniti, capaci di trovare il mondo intero l’uno nell’altra. Il loro è un legame che davvero non lascia spazio a nessun altro, a nient’altro, perché quando sono insieme hanno tutto, e tutto ciò basta, per loro. Al punto che anche il Natale lo avrebbero voluto passare da soli, loro due e nessun altro, in quella casa di James così transitoria e sostituibile. 

Ed è bello come questo emerga in maniera estremamente naturale, dalle azioni e da ogni loro reazione, ancor prima che dalle loro parole. Quell’essere sempre insieme, la voglia di Rose quasi di saltare l’ultimo anno di scuola, pur di non restare divisa da James, tutto, ogni cosa porta a una verità che entrambi conoscono, ma a cui forse non vogliono dare una forma. E tutte le loro reazioni, James che passa da una ragazza all’altra (che qui vengono chiamate solamente sconosciute, come presa di distanza generale – perché sì, per Rose restano delle sconosciute, ma credo che in un certo senso lo siano anche per James: a lui in fondo importa poco di loro e non si prende la briga di conoscerle per davvero, e loro non hanno alcuna possibilità di arrivare a conoscerlo veramente) solo per vedere la stizza di Rose emergere anche dall’inchiostro disordinato di una lettera, e quel futuro che non è ancora stato stabilito, ma a cui in fondo credono entrambi, sono bellissime. Bellissime, e di un’intensità struggente, perché leggendo di loro davvero si ha l’impressione di trovarsi davanti ad un legame rarissimo e intenso, vivido e inscindibile. 

Come sempre, mi emozioni tanto quando scrivi di loro, ed è sempre un piacere immenso potersi immergere nella tua prosa. 

A presto!

Recensore Master
18/07/21, ore 17:16

Beh vabbè.
Io comincio di nuovo così, perché ho la sensazione che tu abbia apprezzato, e forse rende bene la mancanza di parole. Non le trovo, le voglio trovare ma non ci sono! Non le hanno ancora inventate le parole giuste per spiegare A TE cosa trasmetti quando scrivi!
Perché questa è una raccolta su James e Rose (e va bene, ho accettato il fatto che mi vada in pappa il cervello pensando a loro), ma alla fine ti ho scoperta leggendo altro e si chiama James. e già ero incantata dalle tue parole.
Quindi ci provo, se non esistono ancora le parole giuste, devo almeno provare con quelle a disposizione adesso.
Apnea. E’ meravigliosa. Si è portati a pensare che nelle righe ci sarà una sensazione dolorosa, di soffocamento (ma non è che ci hai abituate a soffrire?) e invece è un’apnea bella. E’ la frenesia di quello scoprirsi, volersi, amarsi. E’ un respiro che si mescola con un altro respiro fino a fondersi. Lui che conquista, lei che lo stringe e non vuole farlo allontanare. Era una terra perduta, di nessuno, e ora vuole farsi invadere da lui. Mi viene da piangere. Sono così belli, così perfetti nel loro essere la stessa cosa.
E tu hai saputo rendere persino i loro respiri spezzati, con quelle frasi brevi e quei dialoghi concisi. <3
Sospesi. Ho letto le note nella tua bio e non fa parte dei missing moments di Paradiso Perduto, eppure non ho potuto fare a meno di pensare che si trattasse di loro due nell’arco temporale della long. Nonostante io non sia un’amante né un’esperta di poesia, leggere questa con loro due nella testa mi ha proprio portata dove voleva il tuo titolo. Sospesa, con loro, come in una sorta di limbo dal quale non si riesce ad uscire, l’ennesimo scoglio che in qualche modo frena la possibilità di viversi in serenità. Si persono, si ritrovano, senza in realtà essersi mai allontanati l’uno dall’altra.
Niente, ogni parola che leggo su questi due mi emoziona talmente tanto da lasciarmi una lucina accesa dentro che non si spegne. Me li porto ovunque, ogni tanto mi perdo fra i pensieri e nei pensieri ci trovo sempre il loro angolino.
Infinito è una poesia prepotente. Hai chiesto, nelle note (si, sto scrivendo cliccando avanti e indietro tutta la raccolta) se il punto di vista di James si nota e la risposta è si. Questi versi sono rudi come lui, è una poesia rude, con osservazioni concise. Gli sguardi nascosti e quelli perduti e le notti agitate e le fughe ripetute. Come se fossero tutti dati da fatto dietro ai quali si cela quel sentimento enorme che lui prova, e che lo fa muovere, sempre. La sua volontà di non sottrarsi a quello che prova e la preghiera che non lo faccia nemmeno lei, la speranza che in quel sempre ci restino entrambi.
Tra granelli di sabbia. Questa. Rosmary. Ma cos’è? Ma tu non ti rendi conto. Io non sono in grado. Io sto arrivando ora, e tutto questo materiale mi sta facendo impazzire. Tu mi avrai sulla coscienza. Non ho avuto la possibilità di scoprirli piano piano, di bearmi di questi momenti uno alla volta e metabolizzare con calma… NO! Io sono arrivata e BOM! C’è tutta questa roba che mi guarda e mi cerca e mi dice “leggimi” “guarda cosa ha scritto Rosmary qui” “ci sono James e Rose che fuggono al mare”.
Quanto sono belli? Allora, seria. Sono stupendi. E ti spiego perché… (come se avessi bisogno di me che vengo a spiegarti perché! Ah!) in questa shot non c’è solo quel mostrare la loro complicità, il loro capirsi, tutte quelle cose che sono evidenti agli occhi di tutti… Qui li vediamo soli. Siamo all’inizio di quello che sarà un crescendo di difficoltà e problemi inimmaginabili e loro fuggono. Insieme. Per distrarsi, non pensare, andare lontano… e la sensazione che ho io è che quando sono soli sono ancora più fuori controllo nel loro gravitarsi intorno. Non si frenano, o meglio, cercano di farlo e di evitare di farlo allo stesso tempo. Complici negli sguardi, nei tocchi, nelle parole. Non può essere una relazione fra cugini, lo sanno e fanno finta di non saperlo. E oltre al lato fisico della faccenda, c’è anche quello mentale.
James che si dà delle colpe e lei svelta che lo riprende. “Non è stata colpa tua”. James non ha commesso sbagli grandi quanto quelli degli altri, eppure sembra quello più schiacciato da tutto quello che è successo. Nonostante mostri solo a lei mostra questo senso di colpa. Non lo farà con nessun altro, continuerà a indossare quella maschera di indifferenza e noncuranza verso tutto e tutti.
Trovo superfluo parlarti delle emozioni che mi hanno travolto in ogni loro interazione (mi travolgi e mi sconvolgi ♥), rischierei davvero di diventare ripetitiva, ma questa la devo incollare: “Si chiede quale sia questo giorno, se sia già arrivato, se lei gli stia nascondendo qualcosa come l’istinto suggerisce spietato, se lui possa avere voce in capitolo e urlarle no, non mi piace questo giorno.” E’ stata dolcissima in quel marasma di passione che invece sono loro due, mi ha sciolto il cuore.
 
Vuoti pieni. Non ci hai messo le note in questa, mi fa strano non sapere come presenti uno scritto su loro due! :,D Vedo Paradiso Perduto anche qui, vedo Paradiso Perduto ovunque. Se, quando morirò, andrò in Paradiso chiederò a Pietro se è Paradiso Perduto. Eh, sennò non vale! L’anima di una povera sventurata fangirl deve essere ricompensata in qualche modo. Sto divagando!
Sono bellissimi i parallelismi di questi versi. Le parole e i silenzi, come barriere e catene che ti tengono ferm, imprigionato e poi come varchi da attraversare. Sono versi tanto cupi e ciechi, in realta, lasciano addosso una certa angoscia, come se non ci fosse via d’uscita (per come piacerebbe a me) a quello che loro due sentono l’uno verso l’altra ma il dialogo finale apre la porta alla speranza, e le parole “siamo solo insieme” potrei tatuarmele da quanto sono belle e loro.
 
Foschia. Anche questa cosa non so è bellissima! E’ dolce! Ormai sono talmente abituata al loro essere così tormentati, alla brama che provano e che tengono sedata, che leggere questi stralci così dolci mi destabilizza. Mi emoziona in modo diverso, come se si potesse finalmente tirare un respiro di sollievo, è finito tutto, è passato tutto. Sono state affrontate le scelte, accettate le conseguenze, fatto i conti con i sentimenti. Possono viversi! ♥ Anche se poi dalla (bellissima) frase finale, in teoria Rose non sa di essersi innamorata di lui, quello che sento io è questo. L’accettazione. Stupenda l’immagine di lei che ride vedendo quegli occhi specchio del tetto del mondo. Il mio povero cuore. Ti basta?
 
Siete riva di un fiume in piena. Pure questa. Privatamente ti ho scritto che in questa raccolta c’era una shot in particolare che mi aveva dato tutto quello che cercavo. Oddio… non proprio tutto. Mi ha dato tanto, sono certa che TUTTO non sia ancora arrivato perché TU scriverai mooolto altri su questi due vero? Tipo all’infinito. Vero?
Ma. Dicevo. Questo era quello che desideravo leggere, questi pezzi di passato prima di PP. Cosa li ha portati ad essere James e Rose che ho conosciuto in quella long? Come sono arrivati a quel punto? Ho letteralmente fatto i salti di gioia quando ho capito che stavo leggendo di una Rose e un James bambini, che si gravitano già intorno ma con un’innocenza inedita per loro due. Hai giocato con altri. Però.
C’è quel però che nella testa di quella bambina dice tutto senza far capire niente. Gli altri non sono James. La sua bocca che si apre in un sorriso non appena lo vede, e che realizza quanto le sia mancato.
E poi c’è sempre quel dettaglio della data, la vigilia di Natale e vuol dire che la famiglia è sempre al completo, la Tana è sempre piena di gente e tu riesci a focalizzare l’attenzione su loro due in mezzo a tanti, con i punti di vista diversi e la situazione che, di fatto, non cambia mai. Si cercano, si attraggono come calamite anche nei gesti più semplici e smaliziati. Come quando nasce quell’accordo di essere sempre Rosie - e Jamie.
E poi bom. Anno sucecssivo, piena adolescenza e fine dell’innocenza. James che comincia a mostrare quella protezione verso di lei anche fuori dalle mura di casa, affatturando un idiota del quinto anno. XD James, io ti amoh. Posso amarlo io? Ma tanto lui ama Rose, e visto che io lo amo faccio un passo indietro per la sua felicità. Mamma mia quanto sono lunatica. E generosa, vedi Rose? Non sprecare questa generosità schiaffeggiandolo. Per favore.
Vigilia successiva. Peggiooo. Siamo sotto le coperte del letto di James, fra carezze e bisbigli. Altro che mi chiedo. I loro genitori come hanno visto questa loro crescita? Voglio un missing moment! Si accettano richieste? Volevo il tema e non posso averlo per ragioni che devo accettare. Posso avere un missing moment della famiglia Potter/Weasley che li sorprende in questo affetto più che fraterno? Magari esiste già e mi aspetta nei meandri del tuo profilo per continuare a friggermi il cervello.
“Sei tu a essere bella” “Lo pensi?” “Lo vedo” Tripla giravolta, salto mortale con avvitamento e testa sbattuta sul gradino della piscina. Morta.
E per finire eccolo lì. L’elemento disturbante, Lorcan. No Lorcan, non ti odio, ma ti devi scansare! XD Vedi quanto è radicato questo amore?? Lo vedi? Io lo sento. ♥
 
E per concludere, ma non ho concluso un corno (perché hai 121 pubblicazioni in questo fandom!!), Without you (never). Senza di te, mai. Ecco. Quando i titoli dicono tutto.
Questa non mi fa pensare a PP. Solo perché siamo più in là e non voglio illudermi, perché sei sadica, me lo sento! E questa è una quasi serenità che in quella long non esiste.
Ma che ce frega. Adoro che ci sia subito il riferimento alla shot precedente, a James che ha un anno in più e l’unica volta che si sono separati è stato per la sua partenza a Hogwarts un anno prima di lei, che ha giocato con altri. Però.
Mi piace, mi strapiace la tensione che si avverte in queste righe, è evidente anche qui quel loro essere uno soltanto e poi comunque perdere tempo nel rincorrersi, allontanarsi, riprendersi.
Questa shot è tutta una dichiarazione, in un misto di sensazioni ed emozioni che spaziano dal desiderio, allo sfinimento per quei sentimenti taciuti, poi detti e rimangiati.
“Sei parte di me.”
“No,” negò James. “Noi siamo la stessa cosa,”
Io, dietro questa sincerità mozzafiato di James mi perdo. E’ una delle sue caratteristiche più belle, quello sbatterti addosso la verità senza curarsi del modo. In questo caso perfetto.
 
Grazie Rosmary, per questo universo magnifico. Non lo so se ho usato parole adatte, non lo so se sono abbastanza, se sono noiose o se ti fanno piacere. Ma te l’ho detto, quelle adatte a te secondo me non le hanno ancora inventate! ♥
Piano piano, arrivo sul resto.
Un abbraccio!
gabry
 
 

Recensore Master
01/07/21, ore 16:07

Cara Rosmary,

In questi giorni sono un po’ latitante sui social (troppo Loki ovunque e io ho bisogno di tranquillità per fare ciò che ci piace fare), ma non mi è sfuggito affatto questo aggiornamento. Mi piace la profondità di questa shot che pone un importante “e se.” E se James avesse ritratto e, mentendo (o credendo di illudersi) avesse lasciato il campo libero a Lorcan? Siccome un detto antico recita “se sono rose, fioriranno,” la relazione tra Lorcan e Rose, alla fine, naufraga. Viene vissuta, ma trova una sua fina naturale, magari esacerbata dalle relazioni con cui James cerca di dimenticare la cugina e che suscitano una gelosia furiosa in quest’ultima. In un certo senso, James la tormenta, perché sa che lei si strugge per lui, sa che la fa soffrire, eppure attende e scrive, racconta e aspetta le sue risposte. E la mia mente a questo punto fa connessioni col dolce stil novo, con gli amori mascherati dei cavalieri per la loro dama che si nutrono, come in questo caso, d’attesa.

Centrale è il ruolo della casa: la volontà di farla visitare a Rose crea la situazione (dopo il chiarimento i due faranno finalmente l’amore), ma ha anche una duplice valenza simbolica. Sono l’uno per l’altra casa perché si conoscono da una vita e condividono le stesse pressioni sociali. La casa è impersonale, seppure arredata, perché James sogna una convivenza con lei – desidera sistemarla con lei, creandola a sua immagine e somiglianza. Se nelle parole di James si intuisce che Rose rivestirebbe i panni di una moglie o di una compagna, lei inizialmente fraintende e si strugge al pensiero di cosa possa voler dire essere una coinquilina e vedere sfilare le conquiste che il bel Potter può vantare grazie al fatto che è un gran figo. La naturalezza con cui i due si riuniscono, fisicamente e spiritualmente, è resa con estrema grazia, quella con cui di solito sciogli la tensione emotiva legata a gesti, sguardi, labbra morse per trattenere desideri e parole – sospiri e dichiarazioni. Incantata, come sempre, dalle tue storie bellissime, ti mando un caro saluto ^^!
Shilyss

Recensore Master
09/06/21, ore 16:58

Cara Rosmary!
Rieccomi da te ♥!
Adoro questa tipologia di storie, perché mostrano l’evoluzione dei personaggi e dei rapporti attraverso il tempo – e poi, è tenero vederli crescere, indubbiamente. I punti di vista sono alternati, dando più movimento alla storia, la data prescelta sempre una, un po’ magica. La sera della vigilia di Natale. Nella prima, Rose non è ancora entrata a Hogwarts e soffre per quell’anno di differenza che l’ha separata da James. È tenero il fatto che abbia tenuto conto dei giorni trascorsi senza vederlo e che le sembri strano che lui, che fa da sempre parte della sua vita, non ci sia stato. Ma il tempo non ha significato, per loro.
L’anno successivo il punto di vista cambia e veniamo a sapere come mai James chiama spesso Rosie Rose. È una familiarità concessa da lei stessa, che evidenzia questo rapporto in cui non è solo uno a cercare l’altro, ma entrambi a cercarsi, sempre. La prima cosa che fa James entrando in casa è cercare la cugina e consolarla e farla ridere. Col passare del tempo, l’esclusività di questa amicizia si cementifica in quello che è un pensiero gentile e non ancora una galanteria. James merita da Rose un bacio sulla guancia perché ha avuto l’accortezza e il pensiero di donarle qualcosa che lei desiderava – di capire ciò che voleva e adoperarsi. Ho gradito tantissimo che la scelta sia caduta su un oggetto di uso quotidiano e scolastico, perché sono proprio quelle le piccole cose a cui si fa caso a priori. Piuttosto che un dono sontuoso, è meglio ricevere un pensiero del genere – qualcosa di desiderato. È un pensiero che non ha ancora alcuna evidente connotazione romantica, ma potrebbe averla, la possiede in potenza.

È il 2019 l’anno della svolta, in cui l’idillio comincia a creparsi e la dolce amicizia affettuosa mostra dei caratteri che sono qualcosa di differente. James si è immischiato negli affari personali di Rose, nelle brevi storie d’amore adolescenziali e scolastiche e lei, giustamente, è furiosa per questo, tanto da colpirlo – ma è impossibile essere arrabbiati col proprio… oddio, cosa? Anima gemella, amico, compagno, cugino? Nel bisogno di proteggere la cugina da una relazione ritenuta sbilanciata o non giusta, James fa quello che farebbe un fratello maggiore invadente. Il motivo credo non sia chiaro ancora nemmeno a lui ed è dettato da un fastidio che mi fa ripensare all’inconsapevolezza di Rose nello scorso capitolo. Avresti potuto far precipitare le cose già da questo punto, invece no. Dopo il dissidio dello schiaffo e del bacio rappacificatore, hai deciso di mostrarci James e Rose in un momento di intimità di quelli cui ci hai abituato in Paradiso Perduto: quel dormire insieme squisitamente inappropriato che li vede così vicini e così bisognosi di cercarsi, ma senza travalicare il confine di quella fosca indeterminazione di cui è intriso il loro rapporto. E la scena nel letto è propedeutica per capire lo strazio di James sul finale della storia: nell’ultimo brano, c’è Lorcan (già citato come una fuggevole presenza accanto a Rose) a rubare al figlio di Harry il primato nel cuore di Rose.

A fare male non è la vicinanza fisica, ma la complicità di due innamorati che si fa via via più forte e resistente. Tuttavia, Rose gli si avvicina ancora con la stessa noncurante grazie, lo bacia come l’abbiamo vista fare negli scorsi brani, parlando sempre del bene che gli vuole – ma è un bene mascherato da altro e qui, a questo punto, James lo sa. E anche Rose sa che non vuole bene a nessun altro come a James – lo sente. Credo non ci sia nient’altro da aggiungere, se non che si tratta di un’altra stupenda shot che è stato bello, davvero bello, leggere. Come sempre, resto incantata dal modo in cui riesci a entrare nel cuore dei tuoi personaggi, scoprendo loro l’anima.
Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss <3

Recensore Master
09/06/21, ore 14:03
Cap. 6:

Cara Rosmary!

Rieccomi qui a perdermi con loro in questa foschia che è un mucchio di cose. Nella foschia, si intravede ciò che è. Le cose sono lì, nascoste, ma ci sono, solo che non le vediamo o, se le vediamo, ne intuiamo solamente i contorni. Rose è la vittima di questa foschia. La percepisce e la coglie, ma ancora non ha capito che vuol dire, non ne ha compreso il senso. E la frase che scegli come chiosa finale spiega tutto il resto, spiega quanto non sia scontato innamorarsi, capirlo e accettarlo – anche perché la nostra testa spesso gioca brutti scherzi in tal senso. Il tempo è utilizzato come vero e proprio protagonista (nient’affatto secondario) della storia. La pioggia e il freddo iniziali percepiti dalla ragazza si diradano con l’arrivo di James, che rende calda anche una giornata uggiosa, che fa passare le nubi e rasserena ogni giornata. James arriva (con i suoi occhi blu come un cielo terso, tra l’altro: coincidenze??) e Rose passa da una condizione di disagio e sofferenza a un rigenerarsi, come un fiore dopo la pioggia, quando arriva il sole.

Quando Rose ride ride perché c’è James con lei, ed è sempre lui quel qualcosa che le appartiene. Insomma, la portata di questa storia è incredibile e dolcissima, perché nessun dettaglio è lasciato al caso: né la scelta dei versi poetici né la prosa che li accompagna. I primi meritano una considerazione a parte: la furia degli elementi della tempesta si sposa con la furia delle grida, ma poi la tempesta passa e torna il sole. Mi soffermo sui tre verbi che aprono i versi: urlavano, abbracciavano, baciavano, scelti al plurale e carichi di un significato preciso: dalla lite (o dal contrasto, o dall’avventura), passiamo alla comprensione, all’abbraccio, e al bacio – sebbene Rose ancora non sia consapevole di cosa significhi e l’ho vista molte volte, nel tuo headcanon così affascinante, muoversi quasi senza voler capire quanto la sua vicinanza con James non possa essere neutrale – non abbia nulla di innocente e di neutrale. Non più. Insomma, mi sono lasciata un po’ prendere la mano, ma con le poesie (e con le tue storie) a volte è così, vado a ruota libera.
Un abbraccio,
Shilyss <3