1° classificata al contest "Cosa sarebbe successo se..."
Grammatica: 9,88/10
La storia scorre benissimo e si legge che è una meraviglia!
C'è giusto qualcosina che vorrei portare alla tua attenzione, ma nulla di grave:
- Era valsa la pena sopportare l’ombra del fallimento che gli toglieva il sonno durante le sue macchinazioni per uccidere Silente […] → che gli aveva tolto il sonno → poiché l'episodio a cui fai riferimento è un episodio accaduto e conclusosi nel passato, e non nel presente in cui Draco si trova, avresti dovuto coniugare il verbo al trapassato prossimo (-0,10 pt).
- Sembrava senza più speranza, ormai arresa, e lui all’idea si crogiolò nella beautitudine → beatitudine → piccolo refuso (-0,01 pt).
- Non finì l’intero contenuto e glielo restituì perché lo posasse: lei eseguì, alla stregua in un insulso Elfo Domestico → di → presumo che anche in questo si sia trattato di un refuso (-0,01 pt).
Passando alla punteggiatura, trovo sia stata usata in maniera molto idonea. Alcune frasi risultano un tantino lunghe, ma sono messe in pausa dalla “e” congiunzione che funge da virgola – anche se, personalmente, non disprezzo l'uso delle virgole prima della “e”; tuttavia mi rendo conto si tratti di una questione di gusti.
A parte queste piccole sviste, hai svolto davvero un ottimo lavoro!
Stile e Lessico: 9,30/10
Lo stile che hai adottato, così come le parole idonee al tipo di Avvertimenti presenti nella one-shot, sono stati un piacere per gli occhi!
Ho amato tantissimo il tuo modo di descrivere ogni cosa, trasmettendo gli esatti concetti che volevi arrivassero al lettore. Nello specifico, ci sono state alcune frasi che mi hanno fatto rabbrividire e che ho riletto più volte, trovando che si portassero dietro un carico emotivo molto greve (in senso positivo) e assolutamente idoneo alla trama:
Non aveva mostrato la stessa cura per i suoi indumenti intimi, prima, che erano stati gettati per terra perché per terra, dove doveva stare dal principio, ci era finita lei.
C’era qualcosa di degradante, e affascinante insieme, pure nel costringerla a fare forza con il polso sul tappo sigillato della bevanda, quando con una bacchetta sarebbe stato immediato aprirla – il rilievo dei tendini, le nocche sporgenti, le dita piegate.
La camicia aperta sullo schienale era di un bianco limpido – era quello, il colore del sangue puro che le era costato la dignità?[...].
Davvero complimenti, sei riuscita a entrare nell'anima del lettore e a coinvolgerlo da morire con uno stile “freddo” (in relazione ai contenuti narrati) e tuttavia vibrante, permettendo una facile immedesimazione nei punti di vista di entrambi i personaggi.
Vorrei ora parlarti del possessivo “suo” e di come, in alcuni casi, ritengo sarebbe stato meglio se l'avessi differenziato con la forma proprio. Chiariamoci: non sto dicendo che tu non l'abbia diversificato mai, anzi!, l'hai fatto e l'ho notato. Eppure credo che sarebbe stato il caso di variare la forma anche in specifici passaggi in cui ciò non è successo, lì dove il focus passa velocemente da un personaggio all'altro e, proprio per tale motivo, si fatica un po' a capire se il testo si riferisca a Draco o a Hermione:
- Lei si girò, e lui percorse con lo sguardo il suo corpo in un’attenta ispezione, dalle cosce ora distese al seno nascosto a malapena alla sua vista da una stoffa quasi trasparente che non sarebbe rimasta al suo posto ancora per molto → […] da una stoffa quasi trasparente che non sarebbe rimasta al proprio posto ancora per molto → l'espressione stare/mettere/rimanere al proprio posto è, nella lingua italiana, d'uso comune e la forma del possessivo utilizzata è, appunto, la forma proprio (-0,10 pt).
- Il collo sottile era circondato da capelli voluminosi, che parevano sufficientemente crespi da sfregare ruvidamente la sua pelle, mentre la bocca di lei si muoveva su di essa → questa è una frase dal punto di vista di Malfoy, per cui: Il collo sottile era circondato da capelli voluminosi, che parevano sufficientemente crespi da sfregare ruvidamente la propria pelle (la pelle di Draco), mentre la bocca di lei si muoveva su di essa (-0,10 pt).
- Non aveva mostrato la stessa cura per i suoi indumenti intimi, prima, che erano stati gettati per terra perché per terra, dove doveva stare dal principio, ci era finita lei → il soggetto della frase è la Granger, quindi: (Hermione) Non aveva mostrato la stessa cura per i propri indumenti intimi, prima, che erano stati gettati per terra perché per terra, dove doveva stare dal principio, ci era finita lei (-0,10 pt).
- Ci avrebbe pensato lui, a strapparle una reazione: infilò una mano sotto i suoi capelli voluminosi per spingerla sulla nuca, perché piegasse il capo in avanti a raggiungere con la bocca il suo torace → questa, invece, è una frase dal punto di vista di Draco: Ci avrebbe pensato lui, a strapparle una reazione: infilò una mano sotto i suoi (di lei) capelli voluminosi per spingerla sulla nuca, perché piegasse il capo in avanti a raggiungere con la bocca il proprio torace (-0,10 pt).
- Se anche fu sorpresa dalla sua scelta, inusuale per gli altri clienti, almeno stando a quanto aveva commentato il mago che l’aveva accolto, la Granger si limitò a un profondo respiro. In reazione alla rivelazione che i suoi servizi non erano ancora terminati per quella giornata, il torace si gonfiò e alzò i seni su cui lui sarebbe tornato a dilettarsi, non appena l’appagamento transitorio che stava provando fosse scemato → questa volta, il focus è su Hermione: Se anche fu sorpresa dalla sua (di lui) scelta, inusuale per gli altri clienti, almeno stando a quanto aveva commentato il mago che l’aveva accolto, la Granger si limitò a un profondo respiro. In reazione alla rivelazione che i propri servizi non erano ancora terminati per quella giornata, il torace si gonfiò e alzò i seni su cui lui sarebbe tornato a dilettarsi, non appena l’appagamento transitorio che stava provando fosse scemato (-0,10 pt).
- […] per l’unica volta in cui lui era riuscito a farla sentire davvero sporca da quando aveva scoperto di essere una strega e aveva saputo di non essere, esclusivamente per il suo sangue, gradita a tutti → […] esclusivamente per il proprio sangue […] (-0,10 pt).
Infine, voglio congratularmi con te per la maestria con la quale non ti sei ripetuta, facendo invece capire bene come alcune frasi (assolutamente strategiche!) fossero state replicate di proposito. Ti è sfuggita solamente un'iterazione:
- […] a lui, in quella posizione in piedi davanti alla porta, che per il suo cognome poteva prendersi una donna quando e come desiderava. Draco sorrise ancora, malizioso, perché quella sera il suo cognome gli aveva aperto la porta di una stanza misera […] → magari avresti potuto scrivere: […] a lui, in quella posizione in piedi davanti all'entrata/all'ingresso/alla soglia/all'uscio, che per il suo cognome poteva prendersi una donna quando e come desiderava. Draco sorrise ancora, malizioso, perché quella sera il suo cognome gli aveva aperto la porta di una stanza misera […] (-0,10 pt).
Originalità: 5/5
Fantastica, davvero fantastica!
Ho trovato che la tua idea fosse assolutamente originale per una serie di motivi: partiamo dal presupposto che non avevo mai letto una trama simile, nella quale, alla fine, predominasse il male – ed era anche ora che qualcuno la scrivesse! Sai, in fin dei conti il cliché della luce che vince sul buio mi ha un po' annoiata. Poi ho trovato che, nell'ottica del Ministero di Voldemort, fossero assolutamente azzeccate tutte le situazioni che hai descritto: le Sanguesporco private della bacchetta – quindi della magia – costrette alla prostituzione, a una condizione degradante di per sé e che, in un certo qual modo, le umilia ancora di più; private di ogni diritto e libertà, trattate come schiave, come fonte di guadagno del padrone che le ha istruite. Poi ho adorato la tua idea di estendere la Traccia non solo ai minorenni ma anche ai Sanguemarcio e ai Traditori del proprio Sangue sfuggiti ai Mangiamorte, assolutamente geniale e azzeccatissima nel contesto. Infine – e ti dico con sincerità che non me lo aspettavo – ho trovato originale che ci fosse comunque una ribellione silenziosa in atto da parte dei buoni, di coloro che, nonostante la morte di Harry, del Prescelto, perseverassero nella lotta contro Voldemort. Riflettendoci, non è per nulla strano che Hermione – così coraggiosa, paziente e determinata – abbia deciso di esporsi nuovamente al pericolo per fare la cosa giusta e tornare, un giorno, a divertirsi; eppure, lo ripeto, non pensavo l'epilogo sarebbe stato questo. Credevo seriamente si trattasse di un finale alternativo in cui fosse stato il Signore Oscuro a vincere e nel quale ci veniva mostrata solo una delle conseguenze per i Nati Babbani – che poi la domanda mi sorge spontanea: questo è stato il destino toccato alle Sanguesporco, e in quanto ai Sanguesporco invece? Loro che fine hanno fatto? Sono stati ugualmente adoperati come prostituti per le signore Purosangue? Sono stato uccisi? Sono stati obbligati ai lavori forzati? Mi piacerebbe tanto saperne di più!
Gradimento personale: 10/10
La storia, se non l'avessi ancora capito, mi è piaciuta da morire!
Prima di ogni cosa, sappi che hai davvero colto nel segno, presentando uno stravolgimento davvero grande dell'epilogo al quale siamo abituati, soddisfacendo in tutto e per tutto la richiesta del contest. Successivamente, ho adorato si trattasse in un certo qual modo di un'erotica, seppur particolare dal momento che vengono toccati temi come la violenza e la degradazione umana. Ho amato il fatto che l'angst e il dramma predominassero in ogni riga, così come mi è piaciuto che la narrazione alternasse i punti di vista di entrambi i personaggi, non soffermandosi soltanto su uno.
Non mi aspettavo assolutamente una trama simile – in realtà non mi aspettavo di leggere un finale alternativo in cui avesse predominato Voldemort (non so, forse perché pensavo allo stravolgimento di piccoli avvenimenti). Mi è piaciuto il carattere freddo e distaccato che hai affibbiato alle righe inerenti Hermione – almeno nella prima parte della storia – alternato a uno molto più intenso e ardente riguardante le parole di Draco, nelle quali possiamo cogliere tutta la soddisfazione che prova nell'essere consapevole del nome che porta e della posizione che ricopre.
Mi è poi piaciuto l'IC che hai mantenuto alto in ambedue i soggetti, sebbene all'inizio appaia un tantino strana la remissività e soprattutto il silenzio di Hermione – anche se, avendo vissuto un trauma del genere, ci stia un cambio radicale dell'indole; e invece, alla fine, si scopre come quella acquiescenza e quello star zitta non fossero altro che trucchi per arrivare a un unico e ben preciso scopo.
In conclusione, ripeto quanto abbia gradito la tua storia e ti faccio i miei complimenti per aver svolto un così ottimo lavoro!
Totale: 34,18/35 |