Recensioni per
Habibi
di macabromantic

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/05/21, ore 18:50

Proprio poco prima di verificare che ci fosse l'aggiornamento avevo terminato di leggere Stardust Crusaders per raccattare informazioni sulla raccolta che sto scrivendo, quindi puoi immaginare il mio stato d'animo in questo momento, soprattutto se ad apertura del capitolo mi ritrovo il flashback di Kakyoin post scontro con Geb.

In effetti il collegamento con il ricovero ad Assuan ci sta tutto, in entrambi gli episodi abbiamo un personaggio che ha visto la morte in faccia e che si è salvato per il rotto della cuffia. Come hai fatto notare attraverso la battuta di Jotaro, abbiamo visto Polnareff preoccupatissimo durante i momenti concitati durante le prime manifestazioni dello Stand di Geb, così come lo stesso Jotaro aveva persino abbandonato la sua classica faccia da poker in una vignetta. Non nascondo che finora si tratta di uno degli archi narrativi che odio e amo di più di tutto Jojo, quindi grazie per averlo menzionato in questo missing moment alternativo.

La seconda parte del capitolo invece è riassumibile in tre parole: "una madre sa". Anche senza coming out Harumi ha compreso la natura del figlio e anche che se quel ragazzo là, che viene a trovarlo tutti i giorni, non compare nelle foto di classe, vuol dire che c'è qualcosa di non detto così grande che solo un cieco potrebbe non notarlo (sì, è una battuta squallida, chiedo venia). Per un attimo ho pensato che avrebbe fatto il diavolo a quattro intuendo che Jotaro c'entrava qualcosa con la brutta storia dell'Egitto, e invece la sua reazione posata mi ha sorpreso parecchio. Ma d'altronde è questo quello che dovrebbero fare i genitori, no? Mostrare ai figli le scelte che la vita pone loro davanti senza costrizioni, e ciò è ben evidente dallo scambio dialogico che avviene davanti al bento. È incredibile come proprio lei abbia sciolto un nodo apparentemente difficile da sbrogliare, per cui non posso che dire "wow, fossero tutte come lei il mondo sarebbe un posto migliore". Però adesso sono ancora più curiosa perché voglio sapere cosa accadrà mai alla Sky Tree e soprattutto se Jotaro ha firmato o no i documenti per il divorzio. Davvero, sappi che se finirà con Kakyoin a Morioh potrei fangirlare come una dodicenne, questo è poco ma sicuro.

In attesa di un prossimo aggiornamento (la bruabba mi manca tanto anche se la leggo in silenzio), mi rimetto a scrivere.

Alla prossima.

Recensore Junior
08/05/21, ore 16:32

Finalmente riesco a lasciarti una recensione - sì, sono risorta!

EBBENE.

Amo questo capitolo. Continuo a dirti che mi stai facendo innamorare di Jotaro: grazie a te comprendo le sue debolezze, le sue fragilità, quello che si cela dietro un uomo sostanzialmente incapace di esprimere le sue emozioni. Questo litigio è stato estremamente doloroso proprio perché Jotaro non si comporta assolutamente come una persona "sensata" ma perché il suo modo di vivere le emozioni, così dissonante (e così suo, cioè, sai benissimo che la scena di lui e Annasui proprio ME L'HA FATTO FINALMENTE CAPIRE QUESTO PERSONAGGIO) fa innervosire ancora di più Kakyoin ma... Lo ama, dannazione, forse ama proprio questo di lui.

CHE DOLORE, MIA CARA.

E continuo a dire che amo ADORO come tu riesca a esprimere la forza di Kakyoin nella sua fragilità, il suo non perdere mai la dignità, rimanere in piedi anche se spezzato. Più vai avanti più l'introspezione dei personaggi si fa chiara e struggente, penso che questo sia senza dubbio uno dei miei capitoli preferiti della tua storia.

Una menzione speciale alla madre di Kakyoin in cui rivedo la stessa forza elegante del figlio: è un personaggio originale tuo, che hai saputo tratteggiare in maniera attenta ed estremamente credibile. Anche nei tuoi OC confermo la tua bravura e cura nella psicologia del personaggio che è sostanzialmente quello che cerco in ogni opera, che siano personaggi originali o pre-esistenti.

In attesa di un prossimo capitolo <3 ti mando un bacino!

B.

Recensore Veterano
06/05/21, ore 21:34

Promessa mantenuta, sono arrivata anche a questo capitolo.. e devo dire FINALMENTE.
Anche se.
TU SEI IMPAZZITA.
TU SEI DAVVERO IMPAZZITA.
Ho rischiato davvero di strozzarmi mentre leggevo la storia.
Ma, analizziamo punto per punto.
Jotaro, non fa parte dei miei Jojo preferiti e questo ormai lo sanno anche i muri, ma in questo capitolo mi ha sorpreso: sembra una persona umana. Che cosa strana. Che l'età lo stia facendo diventare un bambino vero? ( si, proprio come pinocchio ahahah).
Kakyoin mi fa una tenerezza assurda, oseri dire pena - anche se mi duole molto nello scrivere - ma è davvero cosi: questo ragazzo non è riuscito a trovare pace dalla lontana notte del 1987 e da lì non si è più ripreso. Affascinante vedere come la mente umana reagisca al dolore ed entrambi, in questo caso, hanno optato per scelte che non hanno fatto altro che allargare sempre di più quella ferita.
"SPOSAMI".
Io sono rimasta in shock. Cioè mi avranno sentito anche i vicini per il verso che ho ululato. MA JOTARO MA CHE SEI MATTO. NO. NO. NO. NO.
Adorato Kak per le sberle che gli ha dato perchè se le merita tutte dal primo all'ultima (si, mentre leggevo commentavo ad alta voce " menalo, cioè fagli male cacchio, menalo". Si, mi dispiace Jotaro ma te le meriti tutte) Sono anche molto combattuta perché:
- se da una parte Kak ha fatto la scelta giusta, mettendo un tassello con su scritto fine questo comporterebbe alla fine della loro storia d'amore
- dall'altra questi due non hanno realmente concluso niente. Il loro squarcio rimarrà tale poiché non hanno comunque affrontato la cosa.
Mannaggia a questi due ed alla loro love story.

Aspetto, trepitante come sempre, il prossimo chap.

Un abbraccio forte forte <3


( si, hai un +1 tra i follower <3)

SpeedMary

Recensore Veterano
06/05/21, ore 20:42

Heylà cara,
prima di tutto è mio dovere scusarmi con te per aver letto ( e poi recensito) questo bellissimo capitolo in ritardo anche perché, come ben sai, aspetto trepitante i tuoi aggiornamenti.
Ma non perdiamoci in chiacchiere - assolutamente -
Chap dal POV di Jotaro ( cosi come il precedente) ma, questo, a differenza dell'altro ( anche se quello ci ha pugnalati con non pochi feels tipo il ricordo di Ceasar da parte di Joseph) mi ha fatto più male di quanto credessi: è arrivato il momento della verità che, ovviamente Jotaro l'uomo chiamato tatto, spiattella alla povera Ariana dopo momenti altalenanti. Dura, davvero durissima da digerire anche il momento con Jolyne ed il suo sogno, potrei definirlo incubo, alla fine del capitolo ( rimbembrare Stone Ocean è davvero difficile, ti colpisce come tanti schiaffi in piena faccia e non hai mai tempo per riprenderti).
Qui cala il vero e proprio "what if" della storia: se Joseph avesse detto tutto in tempo a Jotaro e Kakyoin avesse accettato la presenza di quest'ultimo una volta diventato uomo bionico, cosa sarebbe successo? Di certo Ariana non sarebbe entrata nella sua vita e la meravigliosa Jolyne non sarebbe mai nata... a questo punto non so davvero cosa pensare ad un possibile futuro. ( si, anche consapevole che la coppia JotxKak ci sta... ANCHE PER COLPA TUA CHE MI PORTI SULLA CATTIVA STRADA <3)
Come un fulmine vado a leggere anche l'altro capitolo e chissà, potresti trovarmi stremata dai feels.
Un abbraccio tesoro e come sempre brava brava brava brava.
<3

SpeedMary


P.S: Ma quanto è bella la scelta del nome Ariana? Bellissima similitudine con Teseo.
Adoro.

Recensore Master
06/05/21, ore 18:31

Carissima! <3
Anche stavolta ci hai regalato un capitolo ricco di emozioni – e di angst, ma quello non fa testo, non potrebbe essere altrimenti :D
Devo farti i miei complimenti per il modo in cui affronti la psicologia di personaggi tanto diversi tra loro mantenendoli pienamente in character: tanto l’atteggiamento di Kak (su cui torno dopo) quanto quello di Jotaro sono fedeli alle versioni canon. Non è facile, specialmente per quest’ultimo che sappiamo essere una persona le cui parole e azioni hanno sempre un peso fondamentale. Mi è piaciuta davvero tanto la riflessione sugli sforzi compiuti per vivere una vita “normale” e sulla futilità degli stessi. Un passato simile non può finire sepolto dalle incombenze quotidiane, anzi: più si cerca di nasconderlo, più esso presenta prepotente il conto. Il terrore di non sentirsi più il cuore… è un’immagine tanto bella quanto dolorosa.
Però devo dirlo: al momento, la proposta di Jot è – per quanto sentita – completamente campata per aria. Leggendola, sono saltata dalla sedia pensando “Ma che…?! È serio?!”. Per quanto i protagonisti siano legati da un sentimento autentico, ciò non è sufficiente, tanto più in una situazione del genere. Dieci anni prima hanno vissuto l’avventura della vita, ma non si conoscono e, per quanto Jot possa essere animato dalle migliori intenzioni, finora il suo comportamento non è stato dei migliori (per quanto umanissimo). La reazione di Kak è estremamente realistica: in un modo o nell’altro, consapevole o meno, Jot gli ha sempre fatto del male. Arriva il momento in cui, per quel sano egoismo che è autoconservazione, bisogna dire “Basta”, tanto più se – come il protagonista – si hanno ulteriori gravi questioni da affrontare. Quello di Kak è già di per sé un carico micidiale, non può stare anche dietro la volubilità dell’altro, per quanto intensamente lo ami. Perciò, in questo capitolo, Kak si merita un 10 pienissimo come voto.
(Harumi fuori classifica, quella donna mi ha rubato il cuore dalla sua prima apparizione e sono dalla sua sempre. Ritrovare il figlio in quelle condizioni… Poveretta, quante ne sta passando. Ci credo che si ritrovi coi capelli bianchi.)
E ora che succederà? La relazione tra i personaggi pare essere arrivata al capolinea, ma sono sicura che ci riserverai grandi sorprese e feels che non vedo l’ora di scoprire! Perciò avanti così e a presto, spero! Un bacione! :*
C.
(Recensione modificata il 06/05/2021 - 06:32 pm)

Recensore Master
06/05/21, ore 15:53

Oddio, da dove comincio...
Innanzitutto sono una brutta persona. Sono una brutta persona perché quando ho letto l'imperativo presente seconda persona singolare di "sposare" ho riso come quando fai dire "bella bionda" ad Abbacchio, e ciò ti fa capire quanto sia pessimo il mio senso dell'umorismo. Almeno tanto quanto la capacità dialettica di Jotaro. A proposito Joot, good job.

Mi hai fatto venire in mente "Pompeo" di Andrea Pazienza. È dannatamente vero: chiedere scusa, a volte, per quanto sia l'unica cosa giusta da fare, non è abbastanza, non sarà mai abbastanza. E i tentacoli dello Ierofante lo hanno evidenziato fin troppo bene, con buona pace di Jotaro che non può - non deve - fare altro che subire la sfuriata. Chiunque conosca il mondo di Jojo sa bene quanto un personaggio franco come Kakyoin odi i sotterfugi e le prese in giro, e da come hai descritto la sua furia, beh, non potevo aspettarmi diversamente. Ma d'altronde parliamo dello stesso ragazzo che ha suggellato la sua amicizia con Polnareff rompendogli il setto nasale, alla faccia di chi lo reputa banale.
A proposito di ciò, non mi pare di averlo mai menzionato prima, ma mi piace il modo con cui è stata tratteggiata Harumi. Minuta e con capelli castani ramati (team ramati forever, e non lo dico certamente perché ho proprio quel colore, no affatto) ricorda molto sia la forza d'animo del figlio che certe fanart deliziose della versione femminile di Kakyoin. Che potenziale ship mancata, mamma mia, Araki perché gli hai cambiato genere, dannazione? Non lo perdonerò mai per questo.

Sarò sincera, per come è terminato il capitolo non ho idea di come farai proseguire la storia. Sembra che la situazione abbia raggiunto uno stallo difficile da risolvere e le parole di Jotaro - alle quali rido ancora - non hanno fatto altro che far chiudere ancora di più a riccio Kakyoin, e per questo non nascondo la mia curiosità morbosa per il prossimo aggiornamento, che sono sicura non deluderà le aspettative.

Alla prossima.

Recensore Junior
30/04/21, ore 20:13

Come sempre non sa dove iniziare per fare le recensioni perché... PERCHE' C'E' SEMPRE TANTISSIMO DA DIRE!

Mi dai talmente tante di quelle emozioni che è complicato riassumere in qualche riga quello che penso e continuo a dirti: grazie a te sto conoscendo e apprezzando Jotaro. In questo capitolo scopriamo ancora altre cose di lui: il suo rapporto per il padre, il suo amore per le stelle, il suo autismo e allo stesso tempo la sua incapacità di far vedere il suo lato "positivo" se vogliamo all'interno della relazione con la moglie. E' chiaro che nel rapporto con lei non c'è assolutamente niente di tutto ciò che c'era in Kakyoin e anche se appare una persona così fredda e distante... Eh, c'è così tanto dentro di lui. Grazie per questo bel momento di introspezione <3 e adesso che sto leggendo Stone Ocean la visione di Jolyne mi spezza ancora più il cuore... Sigh!

P.S. Polnareff nel mio cuore per sempre <3

Recensore Master
30/04/21, ore 18:26

Salve!
Andrò subito al sodo: finora, questo è il mio capitolo preferito. Credo proprio tu sia andata a toccare qualche corda segreta del mio cuore perché veramente, alla fine della lettura ero un cumulo di feels – complice la canzone cui hai fatto riferimento, che adoro. <3 <3 <3
Sto per scrivere una cosa forse impopolare: a me spiace per Ariana. Lei è sempre rimasta lì ad attendere un marito sfuggente, che non degna di mezza spiegazione non tanto lei, quanto almeno la loro bambina. Sì, anche nel canon sappiamo che Jotaro ha i suoi buoni e nobilissimi motivi, ma ciò non lo esime dal dover rendere un minimo conto alle persone cui comunque vuole bene. Non è facile ritrovarsi con una piccolina che non può capire perché il papà è sempre lontano, perché sparisce anche il giorno di Natale senza avvisare e che già inizia a covare il sospetto di non essere importante per colui che, invece, è il centro del suo mondo nonostante tutto… Essere genitori è sempre difficile, esserlo in simile contesto ancora di più. Alla fine, in un modo o l'altro, purtroppo si scoppia.
E al tempo stesso capisco anche Jotaro, che si è visto crollare quel castello di sabbia che erano le sue certezze e che ora non sa neanche da che parte poter ricominciare. Però almeno ha detto la verità - sia pure col suo solito tatto. Insomma, da qualunque parte ci si volti è un gran casino e non riesco a immaginare come i personaggi ne verranno fuori. Ci saranno feels a profusione, lo so – e povera Jolyne, ormai in ogni capitolo di questa storia il pensiero corre a lei.
(EHM “Ho sognato che un signore cattivo ti rubava i ricordi e tu non ti svegliavi più” EHM. Tra una cosa e l'altra sono ancora sempre alla prima parte SO, ma conto di finirlo entro maggio. A quel punto avrò un gran bisogno di parlare, mi sa.)
Quanto al passato… Sai che non sono una grande shipper dei protagonisti, ma immaginarli così vicini, a guardare le stelle – per non parlare del dialogo finale – mi fa venire gli occhi a cuoricino... Il mito di Castore e Polluce! <3 E spezzo una lancia a favore di Avdol (che era il mio Crusader preferito, perché come al solito io e tragedie andiamo a braccetto): vecchio a chi? Mi sento come lui, col club dei trenta alle porte e il mondo che pensa che siamo da buttare. :D
Non vedo l’ora di scoprire il prosieguo ora che la bomba è stata lanciata – e di rivedere Kak che, poverino, non sarà il mio preferito, ma non merita certo tutta questa sofferenza!
A presto, spero, bellezza; un bacione! 3
C.

Recensore Master
29/04/21, ore 15:34

Ormai il pacco regalo di Jolyne è diventato una specie di meme material per me, una sorta di metafora umoristica sul rapporto tra Jotaro e Jolyne. Mentre leggevo delle peripezie di questa povera scatola non potevo fare a meno di ridere per evitare di intristirmi, spero almeno che il giocattolo al suo interno abbia preservato la sua integità.

Altro appunto per Joseph: i trentenni non sono vecchi, capito? Io e fra Avdol fonderemo una onlus per i trentenni che non vogliono essere accostati ai vecchi e riscuoteremo un sacco di successo alla faccia del vero vecchio della serie.

Bene, detto ciò.
A quanto pare si è acceso il neurone a Polnareff, perché sembrava avesse intuito qualcosa: sembrava, appunto. Poi ho continuato a leggere e le mie speranze si sono infrante. Tranquillo, mio piccolo trattore, anche tu maturerai abbastanza da sviluppare una PTSD al modico prezzo di tre arti, ma di questo non devi preoccuparti, per ora. Goditi i tuoi cuscini extra sgraffignati con l'inganno e dormi tranquillo.

La sequenza ambientata in terrazza è la mia preferita del capitolo e tira fuori il lato romantico di Jotaro (oh my God, Jotaro ha(veva) un lato romantico), bravo lui. Scommettedo un rene che una cosa del genere non l'avrà mai fatta per Ariana nemmeno sotto tortura, mi sono piaciuti molto il gazebo e la descrizione delle stelle presenti in quel momento. Il destino di Castore e Polluce risulta particolarmente azzeccato in quanto, beh, è foriero di un destino dal quale lui e Kakyoin non potranno sottrarsi, ma almeno sappiamo che da qualche parte saranno felici, ship o meno, e questo è ciò che conta.

Tornando al presente, bellissimo Joseph che tira in ballo la tecnica della fuga, ahahahah, anche perché, guardacaso, sono quasi a metà di Battle Tendency e ho riso leggendo quella battuta. Tuttavia, arrivando all'ultimo paragrafo, ho avvertito il colpo di quella rivelazione di Jotaro buttata quasi per caso, come se avesse voluto dire alla moglie e al mondo intero che ormai non gli importa nulla dei sentimenti altrui, che è stanco e che vorrebbe solo lasciarsi macellare le sinapsi dai ricordi di dieci anni prima. E nemmeno il calore della figlia sembra alleviare un dolore che si autoalimenta e contagia chiunque abbia a che fare coi Jojo, a volte facendo ammalare l'anima, altre uccidendo e basta.

Alla prossima.

Recensore Master
24/04/21, ore 01:18

Parli di Overdrive proprio nel momento in cui metto in pausa la lettura di Phantom Blood per leggere il tuo aggiornamento. Un tempismo perfetto.

Provo sentimenti contrastanti riguardo questo capitolo. Di sicuro non mi aspettavo né alcun riferimento a Polnareff - che alcune volte avrei voluto prendere a sberle ma al quale vorrò sempre un mondo di bene, a proposito, ci aveva azzeccato con la «R» word - né tantomeno a Caesar, la cui morte mi ha fatto veramente male proprio grazie all'associazione mentale che Joseph ha fatto con Kakyoin.
A ogni modo, la parte migliore del capitolo sono i dialoghi, andando avanti con le letture delle tue storie mi rendo conto che si tratta del tuo punto forte, soprattutto l'interazione del trio degli scemi. Veramente, dalla scommessa della sigaretta fino alla scazzottata sembrava di assistere a una scenetta dell'anime e non sapevo se ridere o intristirmi.
Quello che ne è conseguito, poi, ha suscitato in me un misto di ilarità e risate trattenute tra le narici perché a parte un primo rapporto sessuale letteralmente filato liscio senza l'utilizzo di un qualche coadiuvante che non fosse la sola saliva (fortunello Kakyoin a perdere la verginità in maniera così poetica e senza incidenti di percorso, sicuramente tal racconto sarà oggetto di ammirazione da parte degli altri Jobro in paradiso, ciao Bruno, sto parlando con te) lo scambio di parole che ne è conseguito è stato semplicemente meraviglioso e io Kakyoin me lo voglio immaginare così, sempre cortese e gentile dentro ma sassy e impertinente nel profondo dell'anima.

Per concludere, la parte finale rigetta il lettore nella rabbia e nella disperazione, con un Jotaro non ancora consapevole di avere uno zio ma arrabbiatissimo per qualcos'altro. E questo qualcos'altro ha rovinato i biscotti di Suzie Q e una cucina.
Battute sceme a parte, Joseph per una volta dimostra di possedere tutta l'esperienza di un vecchio combattente che ha perso tante persone care e rimette in riga il nipote spiegandogli ciò che a noi potrebbe sembrare ovvio, ma che non lo è stato per lui, ovvero la vita spezzata e ricucita malamente di un ragazzino che ha saggiato le profondità dell'abisso. Ancora oggi mi chiedo cosa pensasse il Joseph dell'epoca all'idea di avere sotto la sua responsabilità le vite di due minorenni e cosa provasse successivamente, all'idea di aver, in parte, fallito.

Ultimo appunto prima di congedarmi: ogni volta che ti addentri nella scrittura di un flashback ti conviene utilizzare l'italic. Non solo è un metodo utilizzato anche in editoria, ma aiuta il lettore a fare un distinguo immediato tra narrazione corrente ed eventi passati.

Alla prossima.

Recensore Master
23/04/21, ore 20:39

Eccomi! <3
Esordisco dicendo subito che attendevo con ansia il capitolo in cui avresti raccontato l’origine della storia tra i protagonisti. Ebbene, le mie aspettative non sono state deluse – ma non avevo dubbi in merito!
Il flashback in Egitto è stato doppiamente apprezzato perché sei riuscita anche a evocare le atmosfere dei momenti più giovali di Stardust Crusaders, quelli in cui si poteva tirare un sospiro di sollievo tra una battaglia e l’altra. Il personaggio di Polnareff inizialmente non mi faceva impazzire, ma col tempo ho iniziato ad apprezzarlo sempre più, tant’è che sono stata contentissima di rivederlo in VA. Adorabile la sfida tra lui e Jotaro, culminata nella zuffa tra questi Kak che già lasciava presagire che qualcosa sarebbe successo… La prima volta tra i due è stata tenera, mi sono sembrati davvero i due ragazzini che, in fondo, davvero sono. Non c’è stato bisogno di grandi discorsi che sarebbero stati fuori luogo e avrebbero rotto l’atmosfera, oltre a essere OOC per Jotaro. Si piacciono, semplicemente, e da cosa è nata cosa. Che poi non si limitino a piacersi, beh, altro discorso… ;)
Immaginavo che Jotaro non sarebbe stato gentile con Joseph e ci ho preso. Del resto, non poteva essere altrimenti: seppur su richiesta di Kak, il nonno gli ha nascosto un segreto che avrebbe potuto cambiare molte vite e che, soprattutto, non l’avrebbe fatto vivere nel dolore. Non mi aspettavo nulla di diverso, onestamente – anche se povera Suzie, che ogni volta si trova a dover gestire quei due! Tra l’altro Suzie tipica nonna che appena ti vede ti chiede “Hai mangiato?, adoro <3
Ma tu che menzioni così Caesar, senza un avvertimento, un avviso? No, eh, non si fa! Qui si gioca col mio cuore! Grazie per averci regalato un altro capitolo così intenso, ricco di emozioni e ben scritto. Non vedo l’ora di leggere il prosieguo; perciò a presto, spero, carissima! <3 <3 <3
C.

Recensore Veterano
22/04/21, ore 22:33

Buonasera cara,

di nuovo qui a leggere il continuo che mi aveva lasciato l'amaro in bocca ( molto molto amaro nel vedere Kak ridotto in quel modo) cosi poi mi hai sferrato un bel pugno. Ovviamente ci riesci sempre cosi bene che mi manca il fiato, mannaggia a te!
Ho avuto un brivido dietro la schiena quando ho letto il "debole" sussurrato da Kakyoin durante la scazzotata. Mamma mia che paura.
L'incontro, il primo sotto le lenzuola tra i due giovincelli, mi è piaciuto tantissimo: Jotaro sempre incredibilmente freddo ed il rossiccio cosi timido da volergli stringere le guance. Son carini lo ammetto.
Joseph mi è piaciuto moltissimo. Gran bella descrizione!
Aspetto con ansia il continuio.. anche perché voglio assolutamente sapere se quel broccolo di Jotaro scopre cosa ha fatto adesso Kakyoin. Altro che cucina distrutta....

Un abbraccio forte.

SpeedMary

Recensore Junior
22/04/21, ore 19:50

DICEVAMO: SIAMO SEMPRE QUI.

E ora sparo subito la cosa più importante: grazie perché mi stai facendo capire, apprezzare e amare JOTARO. Perché lo trovo estremamente IC, perché mi sembra finalmente analizzato, spiegato, perché grazie al tuo modo di vedere dentro di lui trovo la complessità di un personaggio che forse ho sempre intravisto o interpretato tramite le lenti sbagliate.
Partivo già con un grandissimo amore per Kakyoin ma farmi affezionare ad un personaggio che ho sempre visto algido, senza riuscire ad oltrepassare la sua barriera, beh... BRAVA, ECCO. BRAVISSIMA!

C'è tantissimo in questo capitolo, c'è il Jotaro di adesso che riflette sulla sua famiglia scombinata, c'è il flashback dell'Egitto che è meraviglioso nella sua freschezza e spensieratezza, c'è Joseph con il suo personale carico di ricordi - la menzione a Caesar mi ha ucciso, davvero. Ora devo dirti qual è la cosa che più in assoluto mi ha colpito "...era il pensiero di essere in qualche modo tornato indietro nel tempo, a mezza giornata fa, quando nel fuso orario di Tokyo non aveva ancora incontrato Kakyoin". Il tempo è il vero fulcro e protagonista di tutto quello che succede in questa storia e sei bravissima a sapere esattamente come far scorrere la narrazione, inserendo i flashback nel momento giusto, portandoci avanti e indietro nel tempo senza che si perda mai il respiro di quello che sta accadendo. Dal momento che amo molto le narrazioni cinematografiche sono veramente colpita dalla tua capacità di reggere le fila di tutti questi momenti che trovo sempre scorrevoli, mai forzati pur spostati in diverse linee temporali.

Ovviamente è stata apprezzatissima la loro prima volta, assolutamente IC: Kakyoin che tira la corda finché finalmente semplicemente SUCCEDE senza troppe parole, senza darsi spiegazioni. Ho sentito proprio gli ormoni che li agitano, maledetti, davvero emozionante.

E altre emozioni fortissime per la lite di Jotaro e Joseph: un momento necessario e che sinceramente mi aspettavo, forse volevo. C'era bisogno di questo chiarimento anche se ci ha rimesso la cucina della povera Suzie
Mi stai rendendo dipendente da questa storia e sono totalmente devota a questa ship. SO CHE C'E' LA GIOIA IN FONDO AL TUNNEL - molto in fondo - DEVO SOLO CREDERCI.

A presto, prestissimo!

B.

Recensore Master
17/04/21, ore 20:07

Eccomi, cara! <3
Inizio subito: non ho azzeccato non dico una, ma neanche mezza previsione. Immaginavo una storia di sacrificio, vedevo messe in mezzo Jolyne&madre, e invece… bam! Il masochista qui è uno e uno solo, e porta nome e cognome ben precisi.
Mi chiedo solo una cosa: perché? Perché ha deciso di non far sapere nulla all’amato? Credimi, è una domanda che non mi ha dato pace durante la lettura, tanto più perché non c’entra alcuna delle motivazioni che avevo ipotizzato. Non dico dovessero ricominciare tutto daccapo scordando il passato, ma – per citare Joseph – Jotaro sarebbe rinato se avesse saputo la verità. Sarebbe vissuto con un tormento certamente inferiore.
Proprio circa Jotaro… Avrai intuito che lo comprendo. Malgrado nella sua fuga non ci sia andato leggero – quel “È stato un errore./Sarebbe stato meglio non incontrarti affatto.” sono un capolavoro di bastardaggine, complimenti –, io capisco e condivido le sue reazioni, la sua rabbia, proprio per i motivi anzidetti. A parer mio, lo sta vivendo come un tradimento – non del corpo, ma della fiducia, che fa molto più male e non guarisce mai davvero. Posso essere onesta? Non sarebbe potuta andare altrimenti. Non c’era altro modo di concludere la scena se non questo.
La rievocazione dell’infanzia di Kak e le sue “scuse” verso la madre per non essere stato un figlio “semplice” <3 Tu sai sempre come toccarmi il cuore con queste scene che, nell’economia generale, possono sembrare piccole, quasi insignificanti, ma che in realtà tratteggiano ulteriormente i personaggi e conferiscono loro profondità e realismo. Altro esempio sul tema: i capelli bianchi come metafora dell’inverno del cuore. <3
Nel corso della lettura dell’ultima parte, ho avuto sentore di quanto stava per fare Kak, ma ho sperato di sbagliarmi anche stavolta. E invece, purtroppo, ci ho azzeccato. Voglio davvero complimentarmi con te per la delicatezza con cui hai trattato il tema, oltre che per la bravura con cui nell’intero capitolo hai reso le sensazioni del protagonista. Mi riferisco in particolar modo al dialogo con la psichiatra e, soprattutto, al rientro in casa. Ho amato il parallelismo tra la quiete (resa all’esterno tramite la neve e all’interno tramite la descrizione dell’ambiente casalingo) e il vuoto che attanaglia il giovane. Parallelismo e contrasto a un tempo, perché il nulla provato da quest’ultimo tutto è fuorché la pace cui rimandano tradizionalmente le immagini del paesaggio imbiancato o della propria casa.
Insomma, povero Kak, è questo il mio commento prima di salutarti al prossimo aggiornamento. Continua così perché stai andando davvero alla grande! :)
A presto, spero!
C.

Recensore Master
17/04/21, ore 01:19

I capelli bianchi mi fanno venire in mente due cose: l'albinismo di Andy Warhol e, come accennato sopra con il riferimento al dipinto incompleto, il cambio di palette durante lo scontro con Death 13 che, a posteriori, ha assunto il carattere di premonizione degli eventi successivi.

In ogni caso, wow. Non sono nuova a tematiche di questo genere, ne ho scritto e ne leggo molto, ma vederle rappresentate dai fan mi fa sempre uno strano effetto: è come se venissi a sapere qualcosa del rapporto dell'autore con la sofferenza e la morte attraverso la passione per una qualsiasi opera, col risultato che il fandom si strugge ancora di più perché ehi, le storie allegre ai plebei.

Joseph, tesoro mio, ti voglio un bene dell'anima nonostante abbia voluto prenderti a calci più di una volta. Ci sono dei punti oscuri attorno alla faccenda riguardante il recupero di Kak da parte dei tedeschi e la reazione della madre - che per carità comprendo, ma della quale mi piacerebbe leggere il punto di vista - che andrebbero chiariti. Per esempio, perché né la fondazione né gli scienziati tedeschi hanno informato i Joestar della cosa? Perché Kak ha deciso di non rivelare niente a Jotaro? E soprattutto, come hanno fatto a, diciamo, "resuscitarlo"? Vorrei delle risposte a riguardo perché davvero, mi sto lambiccando il cervello dalla prima parte del capitolo.
Va da sé che un pensiero a Joot non posso non dedicarlo: non riesco ad avercela con lui, probabilmente anche la sottoscritta avrebbe reagito così. Tra l'altro è lapalissiano che la sofferenza non è unidirezionale, anche lui ha patito le pene dell'inferno come sotteso dalle parole del nonno e dalla sua stessa reazione una volta venuto a sapere tutto. Immagino se la sia presa tantissimo con Joseph dopo questa scoperta e non oso pensare cosa direbbe o farebbe se riapparisse ancora, un po' più vecchio e malandato, anche lui indebolito dai lutti perpetui che hanno caratterizzato - e caratterizzeranno - la sua vita.

L'ultimo paragrafo, che lo dico a fare, mi è piaciuto molto. Vedere ricomparire Hierophant Green mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo e al tempo stesso un piccolo ma infido magone. Dannazione e salvezza del personaggio, l'ho sempre ritenuto lo stand più affascinante mai creato da Araki per ciò che simboleggia (Heaven's Door, resti sempre il mio preferito, non preoccuparti) ma al tempo stesso il più sfortunato. Perché se è vero che i portatori di Stand si attirano a vicenda, ciò non è accaduto con Kakyoin. Un buco di trama che assume i connotati della tragedia.

Al prossimo aggiornamento.