Recensioni per
Huracàn
di Ciuscream

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/07/21, ore 21:37

Ciao!
Sono tanto contenta di essere riuscita a tornare qui (giuro che di solito sono una lettrice più reattiva e arrivo con tempi umani, ma è un periodo incasinato e le storie da recensire si accumulano con una velocità che mi dà un po' le vertigini – ma insomma, con tempi disordinati, io arrivo).
Mi sta piacendo davvero, davvero tanto, questa storia: ora che la trama ha cominciato un pochino a dipanarsi, non posso che confermare le impressioni che avevo avuto all'inizio. Scrivi davvero in maniera interessantissima, hai una prosa fluida e assolutamente curata, capace di rendere vivide le emozioni della protagonista e di costruire un ambiente estremamente verosimile, in cui il lettore può completamente lasciarsi andare. È una prosa molto solida, che fa ad ogni nuovo capitolo dei passi che possono sembrare piccoli, ma che in realtà contengono sempre cambiamenti e informazioni importantissime. Dopo diversi capitoli prettamente consecutivi, ambientati prevalentemente nel corso di una stessa scena, qui c'è un grosso scossone, che personalmente ho apprezzato moltissimo.
Il personaggio della madre di Izar mi ha colpita davvero tanto, perché con pochi gesti e ancor meno parole si profila subito come un personaggio estremamente forte, che trova la sua forza nella determinazione di una madre che può anche essersi sempre presentata come una figura remissima e silenziosa, ma sa esattamente che cosa vuole, e non ha intenzione di fermarsi davanti a niente, per ottenerlo. E quello che vuole è salvare la figlia da un destino di cui forse la stessa Izar non ha compreso tutte le implicazioni, ma è stato davvero bello vederle interagire nella confusione spossata che segue questa difficile notte.
Lo spaesamento di Izar è reso in maniera interessantissima, e questo non fa che aumentare la voglia del lettore di aggrapparsi a quella roccia che è sua madre, che pur nella totale incertezza della situazione non è disposta di arretrare nemmeno di un passo, per lei.
Le implicazioni di questa fuga, e di questo ritorno che sembra davvero impossibile, non ora, non in questo contesto, mi lasciano con il fiato sospeso: spero di riuscire a tornare presto qui!

Recensore Master
17/05/21, ore 23:16

Perdona il ritardo! L'avevo letta ieri ma ero talmente fusa da aver per sbaglio cancellato la recensione convinta di averla già postata 🤣
Così eccomi a riscriverla, sperando di ri-descrivere per bene tutte le sensazioni che mi ha trasmesso questo capitolo. Questa storia la leggo sempre con qualche soundtrack in sottofondo, ci sta benissimo per farmi immergere ancora di più nella trama!
Sono proprio felice che ti sia di nuovo tornata l'ispirazione, questo capitolo non è da meno rispetto agli altri due anzi, è un bel momento cruciale per Izar. Riprendendo dai fatti avvenuti nel capitolo precedente, dopo l'incidente" se così lo vogliamo chiamare, ora fa dei sogni terribili, probabilmente dovuto al forte stress subito, continua a rivivere quell'orribile vicenda, è sconvolta e non riesce nemmeno a parlare. Trovo che come sempre riesci a descrivere benissimo le emozioni, il lavoro sull'introspezione è molto immersivo, i sogni che fa sono confusi, a stento riesce a ricordare pochi dettagli di quell'incendio, il trauma di vedere quel ragazzo bruciare di fronte ai suoi occhi, di essere probabilmente la causa di quella tragedia, l'ha scombussolata non poco. Posso solo immaginare come deve sentirsi, quello che è successo è atroce, ma ancora di più quello che deve affrontare, perché la sua azione non è di certo passata inosservato, la gente ora lo sa, non oso pensare cosa potrebbe comportare tutto questo.
In questo capitolo viene approfondita di più anche un altro personaggio, la madre di Izar, che al suo risveglio cerca di confortarla, più con i gesti che con le parole. Ero curiosa di vederla in azione, visto che prima si era accennato a lei ma non si era ancora presentata per bene. Mi piace anche la sua conoscenza dei medicinali, visto anche il tipo di ambientazione e cultura che stai dando, inoltre è una bellissima rappresentazione di come l'amore di una madre non ha limiti. Anche il padre lo sa dell'incendio, ma questo sembra voler solo confermare la consapevolezza che non starà dalla parte della figlia.
La madre di Izar mi sta piacendo, ha un atteggiamento molto determinato, è di poche parole, ma si vede che è solo preoccupata per la sua incolumità e cerca di aiutarla come può facendo anche dei gesti estremi, diventando anche pericolosa, non si è fatta scrupoli a drogare quelle persone per permettere a lei ed Izar di fuggire e soprattutto non ha esitato nell'uccidere l'uomo che le stata portando via.
Questo fa pensare che potrebbe esserci dell'altro, mi ha dato la sensazione che sembra sapere qualcosa di più, ma forse è solo una mia impressione. Per ora sono solo supposizioni, sei brava a dare qualche piccolo indizio qui e la, senza però mostrarti troppo. Tutto è gestito per gradi, la vicenda è dinamica e per tutto il tempo si percepisce un clima di tensione, ansia e confusione. La paura di Izar si respira pienamente e c'è sempre quell'alone di mistero che non fa mai male. Ti coinvolge e mi ha fatto arrivare fino alla fine del capitolo con l'urgenza di sapere di più.
Guarda, per me a questo punto prenditi tutto il tempo che vuoi, se ti serve per sfornare capitoli di questo calibro, attendo con pazienza i futuri aggiornamenti. Intanto stai tirando fuori personaggi molto interessanti, così come la trama, è vero... Siamo all'inizio, ma che inizio! Brava brava brava! Ho buonissime aspettative.
Appena posso passo anche al prossimo capitolo, ho visto che hai aggiornato!
Un abbraccio forte 💙

Recensore Master
16/05/21, ore 08:42

Questo nuovo capitolo è arrivato dopo lunga riflessione e pur scritto di getto, come affermi, mostra una forza immensa! Compare un nuovo personaggio, la madre di Izar, in tutte le sue forze. E non è certo quella serva-moglie-madre, sempre all'ombra del marito padrone, che la ragazzina credeva di conoscere. È una donna coraggiosa, sapiente, che ordisce una trama di sonno per portare in salvo la sua creatura.
Pur narrando tutto attraverso la ragazzina, riusciamo a intuire un futuro diverso da quello deciso dal gran sacerdote e dalla consuetudine di quei luoghi. La donna uccide affinché la fuga resti un segreto e lo fa con decisione, lei che era così succube e servile, solo un'ombra alla corte del potere sacerdotale.
Izar è terrorizzata dal proprio nascente potere e dalla terribile punizione che l'aspetta. L'isola delle Bestie dovrebbe essere il suo destino e il disprezzo di Gabre non abbandonerà mai i suoi ricordi. Eppure nella fragilità del momento e della sua crescita forzata dal rito, appare chiaro che la dea conta su di lei, perché è nel suo animo e nel suo cuore che ha visto la possibilità di intervenire per cambiare quel mondo.
Adesso la curiosità di sapere in quale luogo sono finite e quali avversità dovranno affrontare è assai grande.

Recensore Master
15/05/21, ore 17:01

Cara Ciuscream!

Come ogni buona storia che si rispetti, bisogna avere la pazienza di capire e di arrivare al nocciolo della questione, ma qui, in verità, ci regali ben più di qualche briciola. Sappiamo che il destino di Izar e il suo potere si sono manifestati e che il Santero ha mentito. Sappiamo anche che la moglie dell’uomo ha deciso di far fuggire la figlia ed è disposta a tutto purché la ragazza si salvi dal suo destino. E ovviamente Izar è l’ultima a sapere le cose, a capire cos’è successo e quanto è responsabile dell’incendio. Una domanda in particolare fa male: quando Izar chiede alla madre se potrà tornare in quest’isola che è chiamata, non a caso, degli stracci, che è comunque qualcosa di molto meglio rispetto a quella delle bestie. La risposta è, chiaramente, un grosso no e proprio perché nessuno in effetti la pronuncia fa decisamente più male leggerla, perché anche Izar, dentro di sé, secondo me sa già cosa le dovrebbe rispondere la madre.

La figura di questa donna che decide di andare contro la volontà del marito è resa benissimo. Negli scorsi capitoli l’hai mostrata ai margini della vicenda, consentendoci di capire in che tipo di società si muovono i tuoi personaggi. Per questa ragione, l’atto di utilizzare le erbe per drogare i familiari e far fuggire la figlia è ancora più interessante e mi è piaciuto moltissimo. Come se non bastasse, è un elemento che avvicina la cultura che stai creando con la nostra, dato che la conoscenza delle erbe e dei medicamenti è appannaggio delle donne anche nel mondo occidentale – basti pensare alle levatrici e a quei rimedi casalinghi che hanno più o meno mandato avanti il mondo fino alla medicina moderna e al conseguente ruolo che le donne hanno sempre avuto nel campo della sanità, spendendosi in prima persona per la cura e l’assistenza. Un ruolo che troppo spesso le ha definite, ma che nelle tue righe viene rivendicato per sottolineare la scelta. La scelta di salvare una figlia, di portarla lontano, di salvarla da qualcosa (da se stessa?) anche a costo di macchiarsi le mani di sangue. Un bellissimo capitolo, mia cara, e prenditi pure tutto il tempo che ti serve per aggiornare. Qui ti si aspetta <3
Shilyss

Recensore Master
14/05/21, ore 21:05

Ciao Cius,
ci credi che ho letto la tua storia stamattina e sono riuscito a commentarla soltanto ora?
Comunque, devo dire che questo capitolo è stato un raggio di sole all'interno di una giornata, che si inserisce in un periodo, emotivamente complesso. Quindi ti ringrazio per aver aggiornato. Tra l'altro, cosa fondamentale, sono davvero molto felice che tu sia ritornata a scrivere. Spero che sia l'inizio di nuove e grandi cose.
Questo capitolo è la naturale prosecuzione del secondo. Izar è in preda da sogni deliranti. Probabilmente lo stress, causato dalle violente emozioni che ha vissuto durante quella serata, le ha provocato tutto questo. è debilitata, allo stremo delle forze psichiche e fisiche; tutto questo perché continua a rivedere in modo confuso ciò che è successo la sera prima. Fortunatamente, c'è la madre con lei. Una donna che non parla molto, che fa parlare più i gesti, i silenzi. Poche parole, frasi dette al momento giusto, silenzi eloquenti, confermano ciò che Izar già in cuor suo sa: lei ha ucciso Santiago, e inoltre, suo padre sa. Quindi l'unica via percorribile è la fuga per avere un futuro, altrimenti la condanna a vita in quel luogo...
Devo dire che la madre di Izar mi ha stupito, in positivo ovviamente. Certo, qualche dubbio sulla sua effettiva personalità mi era venuto nei precedenti capitoli, ma avevo poco elementi per dare un giudizio. Quindi, vederla comportarsi in questo modo freddo e determinato, disposta a tutto pur di salvare la vita della figlia mi ha veramente sorpreso.
Certo, ora mi chiedo il perché. Forse sono io che penso troppo, ma la motivazione che vuole salvare sua figlia da una futuro orrendo non mi soddisfa del tutto come ipotesi. Una madre farebbe di tutto per i propri figli, ma ho come la sensazione che qui ci sia anche altro sotto. Che la donna sappia più di quanto vuol dar a vedere. Poi, magari, mi sbaglio alla grande; ma se ho imparato un po' a conoscere l'autrice...(o magari no XD).
Come sempre il capitolo è scritto meravigliosamente.
Grazie per la bella lettura e a presto.
Mask.

Recensore Master
14/05/21, ore 11:07

Amor de mi vida adorato ♥♥ sono giorni e mesi folli ma non potevo non ritagliarmi subito un po' di tempo tutto per te, dato che non vedevo l'ora tornassi ad aggiornare questa long *__________*
Sono felicissima che tu sia riuscita a sbloccarti ♥ questo progettino originale è meraviglioso e devi andarne fiera.
Eravamo rimasti con il fiato sospeso dal finale del capitolo precedente: Izar ha scatenato una forza nascosta ed ignota, rischiando di uccidere quell'antipatico, ma comunque innocente, di Santiago. Il senso di spaesamento che la giovane deve sicuramente provare in questo momento lo hai reso in maniera perfetta: ci hai permesso di immedesimarci totalmente con lei, svegliandoci in questo carretto sporco e puzzolente, senza capire bene cosa sia reale e cosa non lo sia, al punto che inizialmente anche la voce della madre pare una mera illusione. Ed ecco, forse la cosa più bella in assoluto di questo capitolo è proprio la caratterizzazione della moglie del Santero: da alcuni elementi dei capitoli precedenti avevamo già intuito come il legame fra lei e la figlia fosse ben diverso rispetto a quello che Izar ha col padre. Sua madre le vuole molto bene, tiene profondamente alla sua incolumità, sembra vedere in Izar cose di cui lei attualmente ignora ancora l'esistenza. E' come se in parte riuscisse già a vedere il suo futuro e ne fosse terrorizzata, o almeno è questa l'impressione che mi ha dato. Inoltre non approva il marito e le scelte di lui. Ora scopriamo anche quanto possa diventare pericolosa per proteggere la sua famiglia: non ha esitato a drogare tutti, a uccidere l'uomo che le stava conducendo via, a trattare con freddezza la figlia, pur di tenerla in vita. Mi ha trasmesso un gran senso di inquietudine e mi sono proprio immedesimata tantissimo in Izar che all'improvviso vede la genitrice che credeva di conoscere, mostrare lati di sé inimmaginabili.
Il mistero ora resta: dove staranno andando? Per quanto tempo? Cosa ne sarà adesso di Izar e cosa farà Gabre senza di lei? Il Santer riuscirà a stanarle?

Non vedo l'ora di scoprirlo **.
Nel frattempo ti sssstritolo e ti ringrazio per la bella lettura ♥

Mille baci, ti si adora sempre e mai abbastanza ♥

Bennina

Recensore Veterano
14/05/21, ore 09:59

FINALMENTE!
Ovviamente ho letto tutto d'un fiato.
Letteralmente.
I miei occhi scorrevano così veloci sulle parole per il bisogno di sapere che certe volte sono dovuta tornare indietro per essere certa di non essermi persa nulla!
La parte iniziale, il dormiveglia, il sonno, la febbre (probabilmente) dovuta alla paura e allo stress, è davvero ben scritta e coinvolgente. Si percepisce tutta l'angoscia del sogno misto a realtà.
Quando sai che qualcosa di brutto è successo e vorresti che fosse davvero solo frutto della tua immaginazione e potesse sparire con il risveglio. Chiunque abbia provato, almeno una volta, quella sensazione, non può che lasciarsi prendere dall'ansia del momento.
Poi Izar si sveglia, ci prova. Inizialmente è come un'anestesia, è sveglia ma non è lucida, poco a poco torna in sé e la consapevolezza del ricordo la colpisce con tutta la sua violenza!
Prova a parlare, vuole parlare, vuole spiegare a sua madre, vuole discolparsi, vuole che sappia che è innocente, ma sua madre è come un avvocato difensore. La cheta, le dice di trincerarsi dietro un sicuro no comment, le parole non servono, non le interessa se sia colpevole o innocente, la difenderà lo stesso, a prescindere.
Ma questo Izar non lo vuole.
È una bambina, non le basta essere messa in salvo, vuole che le persone del suo villaggio sappiano che non è stata lei, che non è una fuggitiva che ha compiuto un'efferatezza!
Ma la madre pensa e agisce per lei. La madre sa cosa deve essere fatto e sa come farlo.
È pronta a tutto.
Anche a quello di cui Izar non l'avrebbe mai ritenuta capace.
Mi è piaciuto molto il dipanarsi di questa scena, il modo in cui i sentimenti giungono, come una cascata, una valanga, insieme alle sensazioni.
Le parole sono piene, potenti, il ritmo è serrato e vincente. La lettura è quasi una rincorsa.
Bella, fluida, generosa.
Non lesini parole ed espressioni, ci affoghi nella paura di Izar, le parole ci cadono addosso così come gli eventi precipitano addosso a lei.
Questo parallelismo consente di sentirsi parte della storia, di percepire quello che percepisce lei.
Brava, è così che si scrive, così si trasmettono emozioni.
Non lasciarti mai più scoraggiare.
Sai come si fa, e sai farlo bene!
Un abbraccio
(Recensione modificata il 14/05/2021 - 10:02 am)