Ciao!
Io non potevo non passare di qui, lo sai. Perché c'è Louis, e perché c'è Isabelle, che è un personaggio che conosco ancora pochissimo, ma che ha sapito incuriosirmi tanto anche quando era ancora solamente un nome e poco più. Perché un personaggio capace di far sbandare per davvero Louis, di portarlo fuori strada e di segnarlo così tanto deve per forza di cose essere un personaggio interessantissimo.
Insomma, aspettavo qualcosina su di loro da tanto, e forse è paradossale, ma sono felice che la prima cosa del tutto dedicata a loro sia questo racconto breve e frammentato – questo racconto che è davvero disseminato in granelli di sabbia – perché se tanti dettagli restano ancora in ombra, se c'è ancora tanto da scoprire, è ancche vero che qui tu riesci a tracciare delle immagini vividissime, che colpiscono con una forza espressiva immensa proprio perché in un certo senso non perdono tempo a ragguagliare il lettore su dettagli e circostanze che ora come ora va bene anche immaginare. Non scendi nei dettagli, non dai coordinate precise, ma non importa, perché lo scontro di queste due anime che si cercano e in un certo senso si trovano, ma al tempo stesso restano sempre su due piano dell'esistenza diversi emerge, emerge tutto, ed è tutto quello che conta.
Dicevo, dovevo passare per forza da questa storia, e ci ho messo molto più tempo di quanto avrei voluto. E mi sento sciocca, perché ho aspettato tanto, e forse potrei aspettare ancora (almeno per far finire le ferie, tornare a casa e rimettere le mani su un pc, ché sto facendo tutto col telefono e probabilmente ti sommergerò di refusi e pensieri poco organici). E invece no, decido di passare adesso, perché avevo bisogno di tornare da loro e immergermi in tutto il dolore lucido e precisissimo che emerge da questo racconto.
Percé questi granelli sono davvero dei brandelli di roccia capace di lasciare solchi profondi nella pelle, e io ho assolutamente adorato il modo in cui hai presentato questo loro incontrarsi e forse scontrarsi, giocando tutto su dei dialoghi ridotti all'osso ma estremamente incisivi e su una struttura che continua a mettere in relazione Louis e Isabelle, apparentemente mostrando i loro punti in comue per poi, in realtà, ribaltare la prospettiva e mostrare tutta la loro distanza.
Ho adorato, adorato Isabelle: è un personaggio ancora tutto misterioso, le cui motivazioni non mi sono del tutto chiare, ma è bellissmo il modo in cui la descrivi attraverso lo sguardo di Louis, che nonostante tutto non comprende ciò che si cela dietro di lei. E adoro che invece lei, al contrario, sembri saper leggere in Louis moltopiuù di quanto lui sia disposto a mostrare. Eppure non basta. Non basta, perché Isabelle sembra davvero ammantata – per restare in tema – di ombre tutte sue, che la avvolgono e la pongono quindi su un piano del tutto diverso rispetto a Louis. C'è una sorta di inevitabilità in questa relazione nata già naufragata, ed è come se a questo naufragio Isabelle si aggrappi con tutta la propria forza: se non c'è fututo, si può fingere di avere un presente senza preoccuparsi di quell'incapacità di comprendersi reciprocamente che sembra sempre presente.
Insomma, sono qui sempre più colpita e affascinata, e spero davvero di poter leggere ancora su di loro!
Grazie per aver condiviso questa piccola perla!
A presto! |