Ciao!
Mi ha fatto tanto piacere trovare un'analisi del personaggio di Ji-yeong, soprattutto riguardo all'episodio 6, che credo abbia straziato - e a ragione - i cuori di chiunque abbia visto la serie. Come dici tu nelle note finali, lei compare poco rispetto ad altri personaggi principali, ma avrebbe meritato molto più spazio e molto più approfondimento, soprattutto per le cose che riusciamo ad estrapolare sul suo passato proprio dallo show.
Penso che tu abbia reso davvero giustizia a questa giovane ragazza che si è ritrovata a vivere in un ambiente spaventoso e difficile, che l'ha condotta ad agire e a reagire con violenza nei confronti sia della famiglia che della vita in generale. Mi è piaciuto in particolare che tu abbia deciso di iniziare la drabble con la figura di suo padre, la persona che a ben guardare possiamo definire come la vera causa per cui Ji-yeong è finita in mezzo a quel mattatoio che è lo Squid Game. Questo padre che usa la religione per cercare di crescerla in modo secondo lui retto e per giustificare, probabilmente, la violenza che le fa subire invece di educarla a quella vita che tanto le dice di dover custodire in nome dei progetti che qualche entità superiore avrebbe in serbo per lei.
Ho apprezzato la puntualità delle parole che hai usato. La lunghezza che hai scelto di dare a questa introspezione secondo me è un punto estremamente vincente, perché ti ha permesso di raccontare la grafica della violenza con poche parole assestate benissimo, senza fronzoli, in modo diretto e senza scendere nel patetismo o in lunghe descrizioni che avrebbero reso "bello" questo scenario devastante. Invece trovo che questa precisione nella scrittura si sposi benissimo con il gesto tristemente positivo che la ragazza compie nei confronti di Sae-byeok, dando un prima e un dopo notevoli alla struttura della storia.
Il sorriso che contrasta l'odio di cui hai parlato nelle prime righe trasmette serenità e ci dà la misura di quanto valga per Ji-yeong il sacrificio cui ha scelto di andare incontro. Nella morte è felice perché sta permettendo a un'altra persona di continuare a vivere, una persona che dal suo punto di vista è più meritevole della vita di quanto non potrà mai essere lei. Fa male e bene allo stesso tempo, perché il gioco è crudele e perché Ji-yeong sceglie di andarsene in nome dei progetti di qualcun altro. E' una considerazione straziante, ma anche, a suo modo, piena di speranza, ed è per questo che quando si finisce di leggere questa drabble si ha comunque il sorriso sulle labbra, un sorriso che è una forma di rispetto verso l'unica forma di libertà che lo Squid Game concede: quella di scegliere come morire.
Sono molto contenta di aver letto questo zoom introspettivo su Ji-yeong. Ti faccio davvero tantissimi complimenti! Hai reso giustizia a un personaggio e a un momento molto intenso all'interno della serie. Ottimo lavoro!
In bocca al lupo per l'uni!
Un abbraccio,
Menade Danzante |