Arrivando vergognosamente in punta di piedi, mi chiedo: ma è mai possibile che uno si distragga un attimo e passi un mese? Un mese (forse un pochino di più) dall'ultima volta che sono riuscita ad approcciarmi a questa bellissima raccolta. Pazzesco.
Ti chiedo scusa, ma finalmente ... eccomi!
Tra l'altro, che emozione ritrovarmi davanti ai tuoi Evan e Dorcas, dopo quel mio piccolo, timoroso tentativo. Ammetto che è stato meglio aver rinfrescato la memoria con la tua versione dopo aver pubblicato, perché, credo, in caso contrario non avrei più osato farlo, semplicemente perché - devo dirlo? - i tuoi Evan e Dorcas sono perfetti.
Questo "rincorrersi sfuggendosi" nei campi di battaglia, tra polvere ed esplosioni, questo cercarsi inevitabile, è qualcosa che tu sai restituire meravigliosamente.
E ho amato il modo in cui giochi tra consapevolezza e inconsapevolezza di due anime che si sono sacrificate per i propri ideali, eppure ; eppure, inconsapevolmente, non possono trattenersi dal rovistare, cercare, denudare (che bello che tu abbia attribuito questo verbo a Evan, perché trasmette proprio l'idea di chi spoglia, senza chiedere il permesso) i polsi degli altri per trovare finalmente conferme a timori (certezze) di tutta una vita.
Questa vicenda inevitabilmente tragica, di "interi che si ostinano a essere metà" (<3), conosce però anche momenti di estrema intimità e quasi dolcezza, come piccoli momenti di pace strappati al fragore della lotta.
Ho veramente adorato i dialoghi finali, che un po' estendono l'orizzonte di questa coppia e ci permette di capire quanto lunga ed estenuante sia effettivamente questa fuga reciproca, questo scappare lontano per poi tornare, sempre, e ritrovarsi. Dai tempi di Hogwarts, in cui si amano di nascosto coi rimorsi e "coi polsi coperti", fra mille inganni e tentativi di prorogare l'improrogabile, in cui sanno solo addossarsi colpe per quell'irrefrenabile amore reciproco (che bello quello scambio, così graffiante, quasi disperato:
«Di essere Evan, è sempre stata questa la tua colpa.»
«La mia colpa è anche la tua.»).
La realizzazione finale, poi, in cui finalmente suggellano - nel cuore stesso della lotta - il proprio amore con un "bacio sgraziato" (che meraviglia, anche qui! Così poche parole da cui sgorga tutta la loro essenza) è perfetta; è davvero una scena potentissima, in cui si avverte la novità di amarsi finalmente scoperti e denudati , anche se per pochissimi istanti effimeri, anche se il trovarsi è già inevitabilmente un addio.
E, insomma, io so che ho solo blaterato, ma mi ha fatto davvero moltissimo piacere tornare da queste parti, perché ogni capitolo di questa raccolta è poesia e anche questo (soprattutto questo, direi) meritava che mi ci soffermassi, anche se poco, purtroppo.
Spero di non far trascorrere un altro mese prima di proseguire (mi si stringe un po' il cuore a sapere che mi manca poco prima di concludere la lettura, ma alla fine arriverò!) e intanto ti mando un forte abbraccio.
A presto! <3 |