Eccomiiii, sono stata brava dai, ho recuperato un bel po' di capitoli. Ed ora mi accingo a fare una rec full immertion, dove riassumo un po' le mie impressioni.
Allora, se ci si ferma ad una valutazione superficiale, lo devo dire, Haley sembra una pazza: una che inizia una frequentazione con un uomo bellissimo, intelligente e di successo, con già in testa una data di scadenza e non solo glielo rivela (rovinando una giornata passata a far l'amore), ma al momento dell'imprevisto, colpevolizza Jason di aver voluto giocare con lei per farsi pubblicità, senza dargli nemmeno il beneficio del dubbio né la possibilità di discolparsi.
Ma bisogna andare a leggere tra le righe per cogliere tutti i "perché" che ci sono dietro al suo modo di agire. Ed è la paura a farla da padrona.
Haley risente oggi dei vuoti del passato: la mancanza del papà nella sua infanzia credo abbia iniziato a creare dei buchi, che sono diventati delle voragini quando la vita le ha strappato via la sua mamma. Recuperato un pezzo della sua famiglia, Haley ha tragicamente perso quello importante, il pilastro della sua vita, ovvero sua mamma. A questo si è aggiunta, ben presto, la partenza di Becca, che ha costruito una sua famiglia lontano da New York.
Da qui, la fragilità di Haley l'ha portata ad appoggiarsi agli altri, a intrattenere storie con uomini che hanno visto in lei un mezzo per arrivare alla notorietà. Ho capito che questo tipo di situazioni non sono una novità per lei, ma deve esserle già accaduto di finire sui giornali per colpa di chi puntava solo a farsi un nome, di credere alla sincerità e all'amore di un uomo, per poi restarne inesorabilmente ferita.
Questa sua paura - paura di essere ancora usata, di illudersi di qualcosa che non è e mai sarà e di essere abbandonata ancora - l'ha portata a non ragionare più e a riversare su Jason tutte le sue ansie, le sue frustrazioni passate e i suoi timori. Ha identificato in Jason tutto ciò che la spaventa e credo che questo sia dovuto anche a un qualcosa che Haley si trova a dover fronteggiare per la prima volta: nessuno mai, prima di allora, è riuscito a farla sentire come Jason è riuscito a fare in poche settimane. E da qui nasce anche la rabbia di Haley, che non si spiega come abbia potuto mettere da parte sua razionalità, fidarsi di qualcuno al punto tale da rendersi vulnerabile, esposta, da confessare tutta la sua storia, i suoi segreti più intimi.
La verità è in Haley si alternano sentimenti, apparentemente in contrasto, ma che sono invece l'uno complementare all'altro: la paura di mettere a nudo sé stessa e la sua storia, la rabbia verso sé stessa per essere resa così fragile e, al tempo stesso, anche perché non riesce a togliersi Jason dalla testa e, più di tutto, la mancanza di lui.
Jason, per lei, ha rappresentato l'inaspettato, un uomo che è riuscito a leggere nelle pieghe della sua anima, che le ha dato un senso di calore e di famiglia. Jason è diventato casa per Haley e, adesso, lei si sente ancor più vuota di prima. Perché anche se pensa non riuscirà ad averlo mai, in realtà ciò che può desidera è una famiglia, dei figli che le riempiano la casa con i loro giochi e la loro vitalità, e questa quotidianità Haley scopre la vorrebbe vivere con Jason.
Paradossalmente, sarebbe davvero bastato che, nella sua invettiva contro di lui, Jason le dicesse davvero di essere innamorato di lei. Credo che Haley desiderasse davvero sentirlo, saperlo e si sarebbe aggrappata con le unghie e con i denti a questo sentimento, che è lo specchio del suo.
Ma Jason non lo ha fatto e come dargli torto: Haley gli ha dimostrato, a più riprese, di non credere in loro, di non vedere un futuro tra loro e, alla prima difficoltà, non gli ha creduto. Penso che per Jason sia stata una enorme delusione capire che la sola persona a cui ha mostrato sé stesso ha una considerazione così bassa di lui. Ha eretto un muro, per non soffrire ulteriormente, e si è chiuso dietro il suo silenzio, per lasciare che il tempo guarisse ogni cosa.
La freddezza di Jason è uno scudo per lui, ed una coltellata per lei.
Quando si sono rivisti alla festa, dopo mesi dal fatto, lui l'ha ignorata, non è mai andato da lei, non le ha rivolto la parola. Eppure, l'ha osservata da lontano, come ha fatto sempre; ed anche qui penso le abbia guardato dentro, abbia scorto anche la sua di sofferenza e l'abbia voluta proteggere: da quegli uomini troppo appiccicosi e irrispettosi, e dalla sua odiosa madre, che non ha perso un attimo di tempo per riversare su Haleya sua cattiveria, il suo egocentrismo e facendola sentire una inutile opportunista. Jason c'è stato sempre, ma da lontano; a guardarle le spalle, come una sorta di Angelo custode silenzioso.
Ma, paradossalmente, è stato ancor più più vicino, perché era sempre dentro Haley, nel suo cuore e nella sua testa. Un esempio è quando voleva comprare per sé il telescopio perché quel semplice oggetto la faceva sentire vicina a Jason, alla sua passione e a quelle stelle che hanno visto insieme.
Il capitolo della festa di beneficenza è, tra i vari, uno dei più belli. Mi è piaciuta molto la costruzione della serata, lo scopo della stessa, l'idea di fondo che ho trovato veramente originale di quest'asta anonima.
Hai saputo costruire bene lo stato d'animo di Haley: angosciata, delusa, dispiaciuta, sola, anche un po' frustrata per i sentimenti che albergano dentro di lei, perché vorrebbe essere forte e indifferente ma non riesce ad esserlo; ma, al tempo stesso, Haley è stata una leonessa che ha saputo combattere con le unghie contro la madre di Jason e che, al tempo stesso, ha affrontato lui quando la situazione è arrivata al limite.
Haley ha seguito Jason fino nel bagno pur di parlare con lui, di guardarlo negli occhi, dopo mesi di silenzi. Quel confronto tra di loro è stato molto intenso e si percepiva tutto quello che di irrisolto c'è tra loro: tra Jason ed Haley c'è una fortissima tensione sessuale, un'alchimia che li porta ad allontarsi con la mente, ma a desiderarsi e volersi con il corpo e con il cuore. Nel loro dialogo c'è un po' tutto: gelosia, delusione, desiderio, bisogno e, anche, tacitamente, è come se avessero cercato di dirsi quanto si sono mancati. Ma anche l'orgoglio, ora come ora, la fa da padrona: entrambi stanno male ma nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo a voce alta, di dire all'altro quanto abbia bisogno di lui/lei.
C'è un punto su cui vorrei soffermarmi: Haley, più di una volta nel corso di questa separazione da Jason, si chiede perché ancora non sia riuscita a dimenticarlo, ad andare avanti e perché ancora soffra per lui, visto che il loro è stato un rapporto solo di pochi giorni. La verità è che i sentimenti non possono essere misurati in base al tempo: ci sono persone che, in pochissimo, possono stravolgerti un'intera esistenza, perché hanno la capacità di entrarti dentro, nell'anima, in ogni fibra del tuo essere, di spazzare via tutte le tue convinzioni; di riempirti, come se fossero quella parte mancante di te che hai sempre cercato. Certe cose non hanno tempo, perché è l'intensità di esse a renderle eterne.
E Haley ha davvero paura dell'intensità di questo sentimento.
Edificante è, in questo senso, il dialogo con Paul, l'assistente di Jason. Da questa conversazione viene fuori l'animo nobile di Jason: un uomo che non si ferma alle apparenze e che non si limita ai giudizi altrui, ma guarda oltre, nel fondo delle persone ed è in grado di leggervi la bontà. Jason ha capito subito che Paul è un ragazzo volenteroso e dall'anima buono, e ha creduto alla sua innocenza subito, dandogli una seconda possibilità.
In un certo senso, qui si vede rovesciato tutto quello che non è stato con Haley: lei ha tratto subito delle conclusioni e non ha concesso seconde opportunità. Ma il motivo di ciò lo ha individuato bene Paul: ed è la paura che Haley ha per questo sentimento così travolgente e inaspettato. Haley la chiave per leggere Jason l'ha sempre avuta tra le mani, perché è stato Jason a consegnargliela; solo che la paura - di soffrire, di restare delusa, di credere in un sogno che può sfumare - non riescono a permettere ad Haley di vedere quello che è evidente.
Mi sono piaciuti molto i continui salti temporali che hai fatto, che hanno dato molta dinamicità al racconto.
Durante i mesi, Haley ha affrontato tutte le fasi di una classica delusione amorosa: si è ingozzata di cibo, poi ha inziato a dimagrire e fare una vita fatta di casa-lavoro-palestra per non pensare e estraniarsi con la mente, e poi ha ripreso a vivere, complice anche l'aver ritrovato Gina e Taylor. Sicuramente avere della amiche accanto, fisicamente vicine, è stato un toccasana per non sentirsi più troppo sola; per ridere, svagarsi, cazzeggiare e non pensare. Una presenza quotidiana che, in parte, riesce a colmare la distanza da Becca, che è e rimane comunque l'amica per eccellenza, la sorella che Haley non ha mai avuto: il rapporto tra le due è davvero speciali, si prendono in giro, si sostengono, si dicono le cose in faccia, cazzeggiano come della adolescenti, ma sanno essere serie quando è necessario esser di sostegno all'altra; Becca sta lottando per far capire a Haley quanto stia sbagliando, quanto quella sua chisura mentale e la sua paura la stia portando all'infelicità. E, purtroppo, la stessa Becca ha le mani legate perché deve essere Haley a capire e a decidere della sua vita. Le due hanno un rapporto simbiotico, si conoscono bene e, probabilmente, ognuna conosce l'altra meglio di quanto conosca sé stessa.
Nei mesi Haley ha smesso di essere arrabbiata con Jason ed è arrivata ad una sorta di rassegnazione e, in parte, ad un mea culpa: con Jason non è andata ma non ha senso essere arrabbiati solo con lui perché tutto quello che è accaduto lo ha voluto lei per prima.
Certo, parole così nette e dure che segnano ancora una chiusura verso Jason, che non può che restarne colpito e, sicuramente, ferito. Credo non fosse esattamente le parole che Jason pensava di meritare, dopo tutto quel tempo.
Anche perché i loro corpi e i loro cuori si dicono tutt'altro.
In tutto quel tempo, pur restando fisicamente lontani, è come se Jason ed Haley non avessero mai smesso di appartenersi. C'è come una sorta di linea invisibile che li lega e fa si che l'uno riesca a sentire quello che sta provando l'altro.
L'esempio lampante è la conferenza stampa di Jason: Haley percepisce nella postura dell'uomo, nel modo in cui ha le labbra serrate e la mascella contratta, che non è sereno; vede la stanchezza nel suo sguardo, sente dentro di sé che Jason non sta bene. E quella sofferenza marcata sul volto di Jason piomba addosso ad Haley, che se la sente sulla pelle, quasi la stesse vivendo anche lei.
Tra di loro nulla sembra essere cambiato. Quando si rivedono, rientrano in quella loro bolla fatta di familiarità, di complicità, di sguardi, di desiderio. Riescono a scherzare tra di loro, a confrontarsi sul lavoro, a flirtare, a perdersi l'uno negli occhi dell'altro. Quando stavano su quella pista da ballo, sembrava davvero che il mondo tutto intorno fosse scomparso, perché esistevano solo loro due e le sensazioni provocate dai corpi che si sfioravano, da quella complicità unica e rara che nasce dalla pelle e che non puoi spiegare. Quando sono insieme riescono ad essere pienamente sé stessi: pur in una serata così formale, infatti, sono riusciti ad essere leggeri, a ridere, a scherzare, ad avere il sorriso sulle labbra e il volto sereno e disteso, e questo solo perché i loro occhi si cercavano e si trovavano in ogni momento, come a farsi forza, a darsi quella sensazione di casa.
Jason ha scelto di non dire ad Haley la verità sulle foto, e penso lo abbia fatto perché, nel suo cuore, sperava che lei arrivasse a fidarsi di lui senza bisogno di prove concrete. E, molto probabilmente, perché non voleva nemmeno influenzarla: non voleva che lei ritornasse ad essere verso di lui solo dopo aver saputo la sua innocenza. Eppure, Jason ha cercato il colpevole con così tanto accanimento perché voleva sapere chi aveva distrutto tutto e, probabilmente, anche proteggere Haley dalle cattiverie, dalle speculazioni, e assicurarsi che nessuno sapesse più di quanto è stato pubblicato, per non minare la privacy di Haley e, soprattutto, per tenere al sicuro le confidenze che lei gli ha fatto.
Sul perché in quei mesi Jason non abbia cercato Haley posso fare solo delle ipotesi. Sicuramente Jason è rimasto deluso dalla mancanza di fiducia di Haley; chissà magari si aspettava che fosse lei a cercarlo. In ogni caso, penso che Jason abbia avuto dei problemi più seri, legati penso al suo lavoro, che si sono conclusi con la cessione delle sue quote nella società rivale di Haley. Ho anche pensato che lui abbia lasciato quel lavoro per poter finalmente essere libero dal vincolo della concorrenza, che è stato uno dei motivi per cui Haley aveva detto che tra di loro non poteva funzionare. Chissà, tu sei una continua sorpresa e vedrò se ci ho azzeccato o se sono totalmente fuori strada.
Adoro comunque che ora Jason lavori nella società di Haley, e che sia addirittura il suo capo perché questo creerà sicuramente delle situazioni moltoooo interessanti.
P. S. Adoro Taylor e Paul, lui si vede che è un ragazzo d'oro, buono e gentile; lei ne è sicuramente innamorata ma ha paura di rivivere il dolore di quel primo amore mai dimenticato. Taylor, dopo tanto tempo passato a fare la modella - lavoro per cui ha rinunciato all'amore - spera, facendo un lavoro più stabile, di raggiungere un equilibrio anche nel personale. E chissà che tutto questo non possa arrivare con Paul: come spesso accade, dopo che sei stato solo per tanto tempo e hai dovuto imparare a cavartela da solo, hai paura di appoggiarti a qualcuno, di renderti debole tra le braccia di questa persona, per paura di soffrire.
Questa comune paura avvicina sicuramente ancora di più Haley e Taylor.
P.P.S. Ben è stato una delusione, anche se c'è stato un momento in cui ho un po' pensato che potesse essere stato lui. Doveva essere per forza qualcuno del villaggio ad aver fatto la soffiata. E Ben aveva il movente dell'uomo rifiutato e per questo ferito. Un comportamento il suo meschino è infantile, da poveretto quale si è dimostrato essere. E dire che per un momento avevo anche fatto il tifo per lui e sperato potesse mettersi con Gina (che, a questo punto, spero verrà accoppiata con un gran bel pezzo di manzo).
Tutto il resto lo dirò in una prossima rec perché questa penso abbia superato il limite di lunghezza considerato decente. A presto |