Recensioni per
Certezze provvisorie
di Legar

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
06/07/23, ore 18:59

HELLO, it's me.
Che storia.
Sono senza parole e non so davvero cosa scrivere.
La storia è meravigliosa e io lo dico sempre, come caratterizzi Draco tu nessuno e poi con Hermione...
La storia è davvero ben articolata, credo che il climax finale sia la ciliegina sulla torta e in effetti non mi dispiace. All'inizio ero contro questa coppia ma tu sai renderli così bene!
I personaggi sono caratterizzati perfettamente.
Complimenti.

Recensore Master
11/06/23, ore 12:48

Ciao Legar,
quando si parla di Dramione, è automatico pensare al tuo nome.
Confesso la mia colpa: non credo di averne mai letta una – e se è successo, non ricordo –, per cui mi sono detta che, vista l’iniziativa di Luna, era il caso di rimediare.
Sono rimasta molto stupita dall’esordio di questa storia. Mi sembrava qualcosa di molto Babbano, salvo poi scoprire che si trovano al San Mungo e che si tratta di un test che viene effettuato su coppie di maghi (tra l’altro ero convinta che all’inizio fosse Hermione quella che doveva fare l’analisi, non chiedermi il perché).
Sicuramente hai voluto trattare un tema complesso, soprattutto per la coppia che hai scelto. Perché, immagino, che se il figlio è diverso da quello che si aspettano i genitori, deve essere già uno shock, figuriamoci se possiede quella che, agli occhi della società Purosangue, è un’onta vergognosa.
Non mi sento di schierarmi da nessuna parte. Capisco il desiderio di Hermione di portare a termine la gravidanza ma capisco anche il disagio di Draco nel comprendere che suo figlio dovrà crescere in un mondo molto lontano dal suo. Perché Draco potrà avere pure una lista infinita di difetti ma il Mondo Magico è l’unico che conosce.
Quindi era comprensibile che i due si sarebbero allontanati, perché fermi sulle reciproche posizioni.
«È un maschietto?»
Non voglio dirlo ma, se è davvero un maschio, questo ha peggiorato le cose. Perché per Draco non sarà solo un figlio ma anche l’erede di tutta la sua dinastia. E un erede Maganò è inutile.
Ammetto che sono lieta che si siano rappacificati. Lo speravo, sia perché amo il lieto fine, sia perché se si sono sposati, se hanno mandato al diavolo secoli di pregiudizi, è perché ne hanno parlato, hanno preso consapevolezza ed erano ben convinti della loro decisione.
Mi ha sorpresa il finale, non me lo aspettavo proprio. Credevo che l’assenza di magia fosse ormai un dato di fatto.
Ho sorriso quando Hermione ha precisato che il bambino – Scorpius, e non ho potuto fare a meno di pensare al tuo Scorpius e a James, anche se è un collegamento illogico. Ma quando due piacciono, piacciono – avrebbe portato anche il suo nome.
Ti mando un abbraccio e grazie per questa lettura,
Blue

Recensore Veterano
08/05/23, ore 17:45

Ciao Legar,
vengo qui dall'iniziativa di Bellaluna per la categoria " Qualcosa di Regalato", ma devo ammettere di aver già letto questa tua storia più volte, quindi sono stata particolarmente contenta di trovarla tra le proposte.
Finora non l'avevo mai commentata, perché mi rendo conto di essere un po' a corto di parole che effettivamente riescano a rendere quanto mi abbia toccata e mi sia piaciuta. Ho paura anche questa volta che ne esca un commento banale, ma credo che sia proprio il momento per lasciarti due parole.
Ecco, prima di tutto, così come nella storia sugli ultimi giorni di vita di Abraxas Malfoy, ho apprezzato molto che il narrotare sia un soggetto esterno ma non asettico. I medimaghi, così come il personale sanitario, non è un robot privo di emozioni ( lo vediamo da tanti piccoli tocchi, come il togliere i riferimenti alla gravidanza durante le successive visite di Hermione,il fatto di specifare che sia Hermione e non Draco la paziente, il cercare di ignorare le lacrime di Hermione), ma comunque non si pone in una posizione giudicante.
Come ha detto Hermione, difendere l'aborto non significa poi volerlo mettere in pratica in prima persona, semplicemente riconoscere un diritto di scelta.
Il titolo mi è sembrato semplicemente perfetto... la scienza ( o la magia) in questo caso ci fornisce una "certezza" commisurata e circoscritta allo stato della conoscenza al momento disponibile, senza contare la possibilità di errori e falsi.
E ci ritrovo perfettamente la condizione di Hermione, che è come se si sentisse anche lei un "rifiuto della società". Non so perché ma io credo che lei non riesca mai a sentirsi pienamente a suo agio in nessuno dei due mondi, sarà sempre nata Babbana nel Mondo Magico e troppo strano per il mondo dei Babbani. Con Draco sembra aver trovato il punto di incontro tra i due mondi, la possibilità di superare davvero le divisioni secolari... e invece no, proprio a causa di quella scienza e razionalità in cui tanto crede, ora si trova a dover fare i conti con una possibilità neanche così remota.
La immagino affrontare il problema come fosse un compito, cercando di distaccarsi, eppure non ce la può fare, perché questo non è un qualcosa che si può staccare dalle emozioni e dall'amore. E allore si sposta su Draco e la sua reazione, cercando di rimanere fredda ed analizzandola.
Ecco, io ho apprezzato molto che lei continuasse a presentarsi agli appuntamenti da sola, senza chiedere il supporto di nessuno. Perché è comunque una sua scelta ( e quindi no, Draco, capisco il tuo punto di vista sui diritti dei padri, ma tento a mettere sulla bilancia maggiormente il peso della madre. E lo dico consapevole del fatto che possa sembrare crudele).
Ho trovato IC anche Draco. In fondo per qualcuno cresciuto a pane e supremazia dei purosangue un figlio MagoNo è un'idea inconcepibile. Non dico che il suo pensiero sia giusto, o che non si sia comportato da idiota, ma... lo trovo molto concreto.
In fondo, al di la del tema dell'aborto, anche in una famiglia di sani principi come quella di Neville, non mi sembra che la possibilità di avere un MagoNo in famiglia sia così serenamente accettata. Senza contare quelli di cui siamo a conoscenza e che vivono come reietti della società.
E' giusto?No.
E' reale?Si.
Sono stata con il fiato sospeso fino alla fine, per vedere quale anima di Draco avrebbe prevalso.... e alla fine il cuore mi è esploso nelle stesse scintille dell'incantesimo di magia.
Ecco, ora la smetto. Vedi perché non volevo recensire? Sapevo che ne sarebbe uscito un rant quasi isterico, ma trovo che tu abbia trattato una tematica così importante e delicata ( e io per la gravidanza, o meglio le mancate gravidanze, ho un po' il nervo scoperto) in una maniera magistrale. Ora, spero che tu abbia letto solo le prime righe e saltato tutto il mio blaterale, in ogni caso grazie davvero di questa storia.
Un abbraccio
Flo

Recensore Master
05/05/23, ore 20:17

Ciao, allora... Le Dramione come forse saprai non sono mai state il mio terreno di "caccia alle fanfiction". Il numero di quelle che ho letto si contano sulle dita di una mano (e una di queste per altro era tua), se posso le evito, diciamo così. Quando però ho visto che ce n'era una tua nel gruppo di lettura che ha creato Bellaluna ho pensato di provarci perché ricordo che un'altra tua che avevo letto mi era piaciuta e questa non è una cosa usuale. Diciamo che per quel che mi riguarda ci sono molti modi di leggere una storia, non sono sempre e solo fangirlamenti e penso sempre che si possa provare piacere da una lettura anche su una coppia che non ti piace, se la storia è scritta bene. C'è tutta una parte più oggettiva che riguarda anche il godimento e il divertimento di ciò che si legge ed è senz'altro questo il modo in cui mi approccio a leggere le Dramione, più di così non ce la faccio proprio. Ma ti posso assicurare che è più di qualcosa per una come me che raramente è contenta di qualcosa. La tua storia mi è piaciuta per savariati motivi che mi appresterò a elencare.

Anzitutto è scritta molto bene, la bravura nello stile e la perfezione grammaticale e sintattica erano aspetti che, nonostante io abbia letto solo un'altra tua storia, ricordavo perfettamente quindi sono un po' andata a colpo sicuro. Non mi ha deluso in questo senso e ti faccio i complimenti perché non è mai facile gestire la prima persona e tu ci sei riuscita alla grande. Ho apprezzato davvero tanto due cose: anzitutto il tema da te trattato, ma a quello ci arriverò dopo, e in secondo luogo la scelta del narratore.

Ho trovato particolare e originale anche l'aver fatto raccontare la storia da un narratore esterno, da una persona che non è né Hermione né Draco, ma che è il medimago che segue la gravidanza e che osserva la coppia con l'occhio esterno di chi, di gravidanze, ne vede moltissime. Immagino non sia stato facile, dato che per tua stessa ammissione sei abituata ad altro, guardare una coppia che si ama dall'esterno, darne una visione oggettiva, calandosi nei panni di una persona che li conosce solo di fama e di loro sa poco o niente, che non conosce i loro sentimenti. Non penso sia stato facile, ma hai fatto un lavoro straordinario in questo senso. Oltretutto il medimago non ha un nome, non ha un viso e della sua vita non sappiamo neinte. Nonostante questo sei comunque risciuta a dare un accenno di caratterizzazione. Trovo ancora più eccezionale il fatto che tu ci abbia mostrato l'evoluzione della gravidanza di Hermione, facendoci anche vedere la loro crescita come invidui e come coppia. Soprattutto quella di Draco, che dei due è quello che ha più problemi ad accettare il fatto che suo figlio non abbia la magia. Io sono dell'idea che sia coerente con il suo personaggio, considerato la famiglia in cui è cresciuto, gli ideali che gli sono stati inculcati in testa non stento a credere che abbia faticato per accettare l'idea di diventare genitore di un magonò. Anche se alla fine poi le cose vanno diversamente e il bambino risulta avere la magia, questo non cambia il fatto che l'evoluzione in positivo di Draco avviene. Lui accetta quel figlio ben prima di sapere come stanno le cose e questo è l'elemento più importante della storia a mio avviso.

Come dicevo, la storia si dipana lungo tutta la gravidanza di Hermione, attraversa momenti molto forti in cui lei e Draco arrivano anche al punto di allontanarsi e discutere per differenti opinioni riguardo il continuare o meno la gravidanza, questo di per sé lo trovo un plot molto originale. Almeno, per me lo è. Io non penso di aver mai letto storie in questo fandom con una trama simile, anche perché ti sei addentra in territori che nemmeno nei libri sono stati battuti. Hai ragione: la Rowling non è entrata nel merito di molte questioni legate all'universo di Harry Potter, i Maghinò sono uno di questi aspetti. Vengono snobbati persino dai Mangiamorte! L'interruzione di gravidanza è un altro di questi elementi di cui non sappiamo niente. Per il secondo punto mi verrebbe da pensare che le leggi dei maghi non siano poi così diverse da quelle dei babbani, ma è pur vero che medicina babbana e medimagia sono due cose diverse. E anche se è vero che la stessa medimagia ha delle lacune profondissime e anche tante inongruenze, probabilmente possiamo ritenere plausibile il fatto che anche questa, così come la nostra medicina, faccia dei progressi che non possiamo considerare puramente scientifici, ma che comunque prevedano nuovi incantesimi o pozioni più potenti. Quindi trovo coerente anche il fatto che sia nata con il tempo una legge sull'interruzione di gravidanza, che per altro ha voluto Hermione (Piccolo dettaglio che la rende ancora più IC). A mio avviso inventare in questi casi è l'unica soluzione, quello che hai creato l'ho trovato verosimile con il contesto di Harry Potter e, in sostanza, mi è piaciuto.

Come dicevo, la storia nonostante non sia su una coppia che apprezzo, mi è piaciuta davvero molto. Hai scritto qualcosa di molto valido, spero tu lo sappia.
Koa

Recensore Master
29/03/23, ore 20:40

Commento per gli "Oscar della Penna 2023" indetti sul forum Ferisce più la penna.

E l’Oscar per il Miglior attore non protagonista va a …


Medimago di Certezze provvisorie di Legar

Scegliere il Medimago come miglior attore non protagonista non è stata una decisione immediata, questo perché – pur essendo rimasta catturata dalla storia fin da subito – ho trovato la proposta di questo personaggio quasi al limite, sicuramente coraggiosa. La domanda alla base è: può un narratore essere un non protagonista? Seguiamo, infatti, il punto di vista del Medimago, sono suoi i pensieri e le emozioni, eppure di lui non sappiamo niente, la sua storia è vuota, al punto che non sappiamo neanche il suo nome, perché è il narratore, sì, ma non della sua storia. I veri protagonisti sono senz'altro Hermione e Draco, nell'evoluzione della gravidanza fino alla nascita di Scorpius, e il Medimago è destinato a restare relegato inevitabilmente e chiaramente sullo sfondo.
Quindi sì, un personaggio presente nella storia in ogni momento può essere un non protagonista – esattamente come ci insegna Fitzgerald con Nick nel Grande Gatsby. Hai fatto un ottimo lavoro nel mantenere l'equilibrio fragile tra il creare un personaggio incisivo e il rischio di farlo diventare troppo preponderante, e il tuo Medimago è un personaggio estremamente interessante.

Recensore Master
21/01/23, ore 13:29

Questa è una di quelle storie che non ti aspetti assolutamente di leggere, ma che una volta letta ti rendi conto di aver aspettato, perché apre quella finestra che avevi sempre intravisto ma cui non ti eri mai avvicinata.
L'intuizione di associare la condizione di magonò all'interruzione volontaria di gravidanza a mio parere è stata vincente, perché ti ha fornito un pretesto più che credibile per affrontare delle tematiche importanti entro la cornice della saga.
Essere magonò, è evidente, significa non appartenere a nessun mondo – né magico né babbano –, vivere in ombra, sentirsi sempre un passo indietro. Ho trovato al contempo spietato e credibile che questa condizione potesse essere oggetto di diagnosi prenatale nel contesto qui immaginato, perché dà la misura di quale sia la mentalità dei maghi e come si approccino (soprattutto le famiglie Purosangue) a un'eventualità simile.
Il contrasto tra Hermione e Draco, a proposito di mentalità, ti ha dato poi l'occasione di mostrare più volti della possibilità di interrompere una gravidanza, volti che intrecci con l'educazione che entrambi hanno ricevuto prima ancora che con le loro emozioni – come se il primo problema a emergere sia il riuscire a dissociare il proprio pensiero autonomo dal pensiero esterno ma interiorizzato.
In tutto questo, affidare la narrazione a un personaggio anonimo ed estraneo alla vicenda trovo sia stata la scelta perfetta. Essere insieme al medimago senza nome, che impone a se stesso di non lasciarsi influenzare da ciò che pensa, crede, sente – di non giudicare, insomma –, aiuta il lettore stesso a non cedere al giudizio e a mio parere ricorda e ribadisce quello che è forse il concetto più importante quando si affrontano tematiche di questo tipo: non esiste né giusto né sbagliato assoluto al di fuori della libertà di scelta, che è imprescindibile.
Se ho candidato questo racconto come Miglior regia è proprio per l'equilibrio che sei riuscita a tenere dall'inizio alla fine malgrado la complessità del tema trattato, e questo perché hai intuito che un punto di vista esterno, estraneo, fosse il solo possibile per portare avanti una narrazione che altrimenti avrebbe ceduto il passo a un'emotività che avrebbe potuto eccedere e condurre la storia su binari diversi. A questo aggiungo anche che ho amato molto la struttura del testo, che procede così come procedono i mesi di gravidanza, dando l'idea di essere dinanzi a una serie di diapositive che si succedono e dalle quali possiamo dedurre cosa stia accadendo nella vita dei protagonisti – siamo un po' come il medimago, noi che leggiamo, spettatori indiscreti di una vicenda troppo intima per essere mostrata tra le pareti di casa.
L'epilogo inaspettato è stato una carezza inattesa, sono stata molto felice per Draco e Hermione, lo sono stata soprattutto perché lui ha compreso la scelta di lei e perché lei ha avuto la forza di scegliere ciò che ha reputato giusto e non cosa le veniva detto lo fosse.
Grazie di aver condiviso questo racconto, sei un'autrice che non mi stancherò mai di leggere.
Un grande abbraccio!

Recensore Master
16/01/23, ore 23:52

Ciao, cara!
Eccomi finalmente qui a lasciare il mio parere per le Quattro recensioni e un dado
Devo dire che sono stata molto indecisa su cosa leggere, perché mi ispiravano tutte le storie che avevi proposto, ma alla fine questa mi ha attirata di più, per il tema così particolare - non credo di aver mai letto storie che ne trattassero in questa chiave - e anche per le tematiche delicate, che sono sempre di mio gusto.
Intanto ti faccio i complimenti per l'idea avuta, di trattare meglio il tema dei Magonò e di collegarlo in maniera così interessante alla medicina. Ho trovato soprattutto intrigante che sia stata proprio Hermione, una Nata Babbana, a scrivere una legge che consente di rilevare tracce di magia nei feti e di rendere così possibile un'interruzione di gravidanza, nel caso fosse desiderata. All'inizio può sembrare una contraddizione che proprio lei consideri l'assenza di magia nel bambino un buon motivo per abortire, ma io invece trovo che rappresenti bene quella parte del suo carattere che la porta ad aiutare tutti e ad essere giusta in ogni circostanza, anche a prescindere dalle sue convinzioni personali. Di fatti lo dice anche nel racconto: lei voleva dare la possibilità di scelta a tutte le donne, non era un fatto privato.
Non stupisce quindi quando lei decide di tenere comunque il bambino, ma non stupisce nemmeno che Draco, Purosangue fino al midollo, al contrario non fosse d'accordo. Lo avrei strangolato quando passa tutti quei mesi lontano da lei, quando la fa andare alle visite da sola.
Ho amato il momento della riconciliazione, l'ho trovato tenerissimo e ben descritto. Oltre che verosimile, perché, come evidenziato dal narratore, una donna in dolce attesa non ha né il tempo né la voglia di portare rancore verso qualcuno di cui ha così bisogno!
Tra l'altro, ho apprezzato particolarmente la scelta di questo narratore esterno, che non ha nemmeno un nome e un'identità, ma osserva da fuori, quasi "ruba" questi momenti intimi, ma fa parte del suo lavoro, e ho apprezzato molto tutta la sua discrezione in merito. Naturalmente io amo la prima persona narrante, quindi un bonus di gradimento va anche solo per quello!
Ti faccio infine anche i complimenti sullo stile, perché trovo che scrivi davvero molto bene. Le tue storie - non è la tua prima che leggo - scorrono sempre benissimo, e quando si iniziano sono praticamente impossibili da abbandonare, si deve per forza correre fino alla fine.
Be', è stato un piacere leggere questa storia. Passerò sicuramente a curiosare ancora sul tuo profilo.
A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Veterano
13/11/22, ore 13:56

Ciao, Legar!

Sto passando dalle storie candidate alla categoria “miglior attore/attrice non protagonista” e quindi eccomi qui! In questa occasione credo di aver bisogno di dividere la mia recensione in due parti ben distinte, una incentrata su ciò che prenderò in considerazione per gli Oscar e una incentrata sulle mie emozioni. Leggere questa storia, lo ammetto, per me è stato difficile (e non per i riferimenti all’aborto), però voglio contenere le mie emozioni in uno spazio separato da quello dedicato all’analisi della storia in rapporto alla categoria per cui gareggia, anche perché nelle mie scelte cerco sempre di essere oggettiva, però ci tengo anche a dirti altre cose e lasciarti una recensione un po’ più emotiva, e quindi – sperando che la cosa non ti rompa troppo – non mi sembra male l’idea di dividere anche dal punto di vista grafico questa cosa in due blocchi.

Ho trovato questa storia davvero perfetta per la categoria “miglior attore/attrice non protagonista”. La scelta di avere come voce narrante un personaggio secondario, che rimane “in disparte”, è molto originale e, mi rendo conto, anche utile nel contesto in cui hai ambientato la storia. Insomma, è una scelta che si fa notare e in maniera molto positiva! Anche la struttura della storia è molto bella: la divisione del testo in nove parti, corrispondenti ai mesi della gravidanza di Hermione e alle sue visite, mi è piaciuta tantissimo.

Passando a ciò che non ha nulla a che fare con gli Oscar… purtroppo anch’io immagino che dopo la guerra le cose, per i maghinò, non siano migliorate molto – non subito, almeno. Il test per individuare la magia nei feti (che spero non sia stato introdotto assieme alla legge per l’aborto di Hermione), però, mi sembra quasi un modo per incentivare ancora di più l’abilismo dilagante nella società magica. Mi chiedo se il test possa essere rifiutato sempre (come fa Hermione al quarto mese), o se sia obbligatorio (spero non lo sia, ma in questo caso non mi spiegherei perché Hermione abbia accettato di farlo).
Non c’è nulla di male, di per sé, nel nascere magonò. I “paragoni babbani” che mi sono venuti in mente non riguardano l’aborto terapeutico, essere magonò non significa avere una grave patologia, dopotutto, e quindi mi sono venute in mente tutte quelle volte in cui si cerca o si è cercato un gene “responsabile” di qualcosa semplicemente non accettato dalla società, e leggere di questo argomento per me è stato molto difficile, tant’è che solo dopo molti tentativi sono riuscita a completare la lettura di questa storia. Non voglio essere fraintesa: penso che questa storia sia scritta molto bene e possa anche essere tristemente realistica, infatti il fatto che mi triggeri di per sé non vuol dire assolutamente niente (se vogliamo, potremmo dire che è un “problema mio”), però forse oltre al trigger warning per i riferimenti all’interruzione di gravidanza ti consiglierei di aggiungerne uno per i discorsi abilisti.
Il confronto tra Draco e Hermione mi è piaciuto, le loro reazioni mi sono sembrate molto (e tristemente nel caso di Draco) IC (infatti mi è dispiaciuto che Hermione l’abbia perdonato così facilmente🙈, mi sarebbe piaciuto vederla felice e lontana da lui, magari supportata da Ginny o Harry nelle ultime visite).
Secondo me, volenti o nolenti, quando scriviamo una storia lasciamo sempre un messaggio (che non corrisponde per forza a una morale). Se ho capito bene il tuo è che la scienza può offrire semplicemente certezze provvisorie, che però allo stesso tempo sono le uniche certezze che – fino a prova contraria – possiamo avere. Tenendo conto di questo, il finale in cui Scorpius stupisce tutti rivelando un po’ in ritardo la sua magia lo capisco. D’altro canto, però, hai trattato temi molto importanti che hanno un po’ finito per fagocitare questo messaggio. La mia prima reazione dinnanzi al finale, infatti, è stata di rimanere un po’ interdetta.
Ho letto le altre recensioni e ho notato di non aver ancora detto nemmeno una parola sulla questione dell’aborto. Ci spendo due parole adesso perché dal mio punto di vista non è uno dei temi centrali della storia, ma più un pretesto per parlare di altro. Insomma, questo diritto non viene messo in discussione da nessun personaggio – e menomale! – ma mi sembra che ci siano più altre riflessioni e opinioni – tante – legate a questo argomento che invece sono più interessanti da esplorare e che in un certo senso i tuoi personaggi ci hanno lanciato. Ho apprezzato questa cosa, anche se una delle riflessioni è quella legata a ciò che mi ha triggerato🙈, perché alla fine penso che sia importante parlare di queste cose e quindi anche solo essere qui e avere la possibilità di farlo vuol dire tanto.

Ecco, io credo di averti già rubato fin troppo tempo, quindi tra pochissimo mi smaterializzo via. Ho già letto tutte le storie della categoria, ma non ho ancora finito di commentarle, per ora questa però mi sembra una delle candidature più forti, perché per l’appunto rispetta perfettamente il tema e lo fa in una maniera inaspettata. Complimenti a te e al tuo Medimago, un gran bel personaggio secondario!

Spero di non aver scritto una recensione troppo pasticciata ma nel caso in cui sia difficile comprendere qualcosa di ciò che ho scritto non esitare a chiedere – chiarirò con piacere!
Auguri per gli Oscar!

Sofifi

Recensore Master
22/10/22, ore 20:51

Hei! 🧡
Passo un po' al volo, anche perché sono da cellulare, ma ho appena finito di leggere questa storia e ci tengo a trovare subito le parole da lasciarti.
Per cominciare, ho amato la scelta che hai sviluppato con il narratore. Una voce generica, che rappresenta una categoria di persone, un ideale di professionista più che un reale personaggio; io sono arrivata qui dalla categoria per il miglior attore non protagonista, e che posso dire? Non mi aspettavo di trovare il tuo medimago come voce narrante, eppure è una scelta che funziona tantissimo. E anche se è lui a guidarci attraverso la storia, assistendo alle visite di Hermione e informandoci su come funzionino le cose, decisamente non è lui il protagonista. È e rimane solo un anonimo osservatore.
Mi hai proprio colpita e sorpresa!
Anche la tematica scelta è davvero interessante: ho amato come hai approfondito la Medimagia, di cui il canon ci dice poco o niente, e hai dato il tuo punto di vista sugli sviluppi che potrebbe prendere verso l'interruzione di gravidanza e il rilevamento della magia nei feti. Non è un tema facile, ma mi è piaciuto come l'hai saputo gestire.
Il piccolo Scorpius sorprende tutti, alla fine, amore 🥰💫
Davvero tanti complimenti per questa storia!
Un abbraccio,
Mari

Recensore Master
14/10/22, ore 15:25

Ciao, cara **, sto cominciando a recuperare le storie degli Oscar e vorrei tipo urlare perché purtroppo siamo rivali in questa sezione e la tua storia è meravigliosa, quindi ecco, sto per dire addio alla possibilità di vincere AHAHAHAHA. Autocommiserazione a parte, l'ho trovata veramente veramente bella, uno di quei casi in cui ho quasi paura a commentare perché ho l'impressione che finirei per rovinare quello che è già stato detto. A volte capita che le storie parlino e si commentino da sole, secondo me, perciò insomma, ho davvero l'impressione che i miei complimenti siano superflui, ma ci tenevo comunque a dire che mi hai lasciata senza fiato. La scelta di Hermione, emarginata da sempre nel mondo dei maghi pre guerra, di tenere il bambino è (secondo me) assolutamente in linea con il suo personaggio soprattutto per questa frase "Fino a qualche anno fa ero io, il rifiuto di questa società. Non considererò mio figlio, nostro figlio, come tale. Non ce la faccio." Ma, allo stesso tempo, è davvero bella e importante anche la prima parte della frase e ho trovato super "Hermionesco" combattere per preservare la libertà di scelta.
Ti faccio tantissimi complimenti, è una storia delicatissima e commovente. Sei stata superlativa nel modo imparziale e distaccato con cui ha afffrontato argomenti tanto attuali e controversi.
Un abbraccio ♥

Benni

Mi rendo conto di non aver praticamente detto nulla sulla storia AHAHAHAHA, sorry, ma come dicevo, parla da sè.

Recensore Master
30/12/21, ore 00:31

Ciao!
Finalmente riesco a tornare qui, e a passare a lasciarti qualche parola su una storia che a mio parere è davvero meravigliosa, per l'acume con cui riesce a prendere una fanfiction e farla parlare di tematiche del tutto contemporanee, importantissime e complesse. È una storia originalissima che pur restando aderente ai personaggi e al contesto fandomico riesce secondo me a fare un enorme balzo in avanti, trascendendo i confini del fandom per portare il lettore a fare una riflessione importantissima su concetti che prima o poi toccano chiunque, concetti enormi e difficili su cui vale sempre la pena fermarsi a riflettere.
Davvero, mi è piaciuto moltissimo come attraverso il tema dei maghinò (che veramente sono sempre anche al di sotto della considerazione, perché se mezzosangue e nati babbani sono al centro di discussioni e discriminazioni, i maghinò non sono nemmeno quello, sono una vergogna e uno zimbello, qualcosa di cui per dire anche i Weasley ridono) tu abbia parlato di moltissime altre cose. Come tu abbia parlato di aborto, mettendo in bocca a Harmione una verità secondo me importantissima: l'aborto è un diritto fondamentale, qualcosa da proteggere e salvaguardare, ma resta fino in fonfo una scelta, ed essere favorevoli alla libertà di scelta non significa sempre e comunque compiere una determinata scelta. Hai parlato di aborto, e non hai avuto paura di toccare temi difficili, come la complessità della situazione in cui il diritto di scelta della madre non sembra sempre andare di pari passo con quello del padre. E hai parlato di aborto in termini che, con le dovute differenze date dal contesto, possono rifarsi a quelle scelte di aborto terapeutico, quando in discussione non c'è tanto la scelta di una donna di avere o non avere un figlio in generale, quanto quella di portare a termine una specifica gravidanza a determinate condizioni. Insomma, fa riflettere moltissimo che in questo contesto l'assenza di magia possa essere paragonata a una disabilità grave che renda le condizioni del feto incompatibili con una vita dignitosa, ma trovo davvero meraviglioso poter riflettere su queste tematiche anche attraverso una fanfiction.
In tutto questo, ho trovato geniale e perfettamente indovinato l'approccio e la struttura narrativa di questa storia: scegliere di affidare la narrazione alla voce di un medimago che si trincera dietro il proprio ruolo, esaurendo la propria funzione nella propria professione, è secondo me una scelta perfetta, perché permette un punto di vista neutro e al tempo stesso privilegiato.
Insomma, ho amato davvero moltissimo questa storia e l'approccio che hai scelto di utilizzare.
Ti faccio davvero i miei complimenti!
A presto!

Recensore Junior
26/12/21, ore 11:50

Ciao Legar, complimenti per questa storia!
So bene quanto tu sia incline a preferire una terza persona interna per le tue storie, eppure ho trovato il punto di vista del Medimago particolarmente efficace per questa fanfiction. È incredibile come, al di là del distacco professionale che il lettore percepisce tramite il pov della narrazione, si è portati a empatizzare fortemente con Draco e Hermione.
Il tema non è semplice e non è leggero, ma tu sei riuscita a trattarlo con una delicatezza magistrale e con un'imparzialità che non si scambia mai per freddezza.
Il Medimago sembra quasi non esistere, se non, paradossalmente, quando prova il desiderio di sparire, per dare alla coppia l'intimità di cui necessita. Ebbene, quello è l'unico momento in cui si mostra come personaggio, in cui esprime effettivamente se stesso, anche se spinto dalla semplice professionalità. Bellissimo.
Draco e Hermione sono incredibilmente IC pure in un contesto così particolare e difficile - lei più coraggiosa, lui incredibilmente orgoglioso del nascituro e del nome che porterà.
Ho amato vederli interagire in questa dinamica insolita, sei stata veramente brava.
Complimenti!
Alla prossima!
Futeki

[Recensione premio per il contest "Di prompt stilistici e figure retoriche" - II edizione".]

Nuovo recensore
23/12/21, ore 14:36

Eh.. che dire. Hai portato l'ennesima ventata di aria fresca in questa breve Dramione. Tema ostico ma trattato con i guanti e perfettamente inserito nel mondo di HP! Complimenti

Nuovo recensore
22/12/21, ore 22:51

Legar,sei unica!trasformi un tema angoscioso e stressante x una coppia in un risvolto tenero, pieno d amore.. amo questa coppia lei sicura decisa delle cose ke sceglie con tt le difficoltà ke può immaginare considerando ovviamente la loro storia, il mondo magico e lui così spiazzante,rigido ma innamorato al punto d cadere a pezzi…grazie i❤️U

Recensore Veterano
21/12/21, ore 14:42

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Voglio segnalare questa storia per le scelte del sito perchè, a mio dire, tratta di un tema molto attuale e interessante senza snaturarlo all'interno del mondo di fantasia di Harry Potter. Di cosa parla la storia di Legar? L'autrice fa parlare un Medimago, senza volto e senza nome ai nostri occhi, ma solo fermo narratore della scena, che visita più volte Hermione Granger, l'eroina del mondo magico, che si presenta insieme al marito (Draco Malfoy) per le visite di controllo prenatali. Il fulcro della storia sta proprio nella natura delle visite: infatti, il medico fa ogni volta un test a Hermione Granger, per vedere se nel feto è presente la magia, e quindi se sarà un mago o un magonò. Questo test permette, eventualmente, di far scegliere ai genitori se vogliono o non vogliono proseguire la gravidanza. L'interruzione di gravidanza è un tema ostico nel nostro mondo, e secondo me Legar è riuscita nel migliore dei modi a fare dei parallelismi sensati, facendo passare un messaggio molto importante senza per forza dare una netta opinione in merito. Infatti, gli occhi del Medimago sono fermi e sinceri, scrutano il mondo con semplicità scientifica. Questo è un'espediente molto funzionale, anche perchè come spettatore non è mai invadente, nemmeno nella breve intimità di Draco ed Hermione quando discutono su che cosa fare. Le reazioni dei due personaggi, inoltre, sono estremamente IC e coerenti con il ruolo che i due personaggi giocano nella saga principale.
Per concludere riporto una citazione presa dal testo:
Un Medimago sa che non esiste differenza di volume colore densità viscosità tra il sangue di un Purosangue, un Mezzosangue e un Nato Babbano: quando sanguiniamo, soffriamo allo stesso modo; quando smette di circolare, tutti non soffriamo più. La procedura che ripeto nel corso di ogni visita mette in evidenza l’unica difformità che ancora ha valore, in una società che ha fatto della lotta alle discriminazioni un baluardo: se il feto ha ereditato la magia dei genitori, o di almeno uno dei due, l’incantesimo lo rileva e scintille di luce scaturiscono dalla bacchetta; se la donna porta in grembo un Magonò… il buio è anche nella conversazione che dovrà seguire.

Penso che riuscire a unire l'attività dilettevole dello scrivere storie amatoriali con temi importanti e di carattere etico/morale/bioetico, senza risultare ridondanti o pesanti, sia degno di nota e meritevole. Quindi spero che la mia richiesta verrà accolta e ascoltata, perchè non ci sono molti autori che sappiano conciliare così bene questi elementi.

[Precedente] 1 2 [Prossimo]