Recensioni per
Letteratura lilla
di blackjessamine
Ciao! |
Possiamo gridare al miracolo, riesco a passare di nuovo dopo solo un giorno \o/ |
"..questo colore è assolutamente perfetto per il mio incarnato, ma quella vecchia racchia ha pensato bene di utilizzarlo per il suo libro, e io non posso indossare quello che ora è diventato il suo colore". |
Ciao Greta, mi sembra incredibile essere riuscita a rimanere indietro in questa storia, ma sono felicissima di essere riuscita a recuperare questo capitolo e spero di rimettermi in pari quanto prima. |
Ammetto di aver un po' scordato questa storia, ma vengo poco in questo fandom e non avevo notato l'aggiornamento (malgrado ciò ho appena pubblicato una one-shot, proprio qui. Approfitto della recensione per farmi un po' di pubblicità, spero che non ti dispiaccia). |
Ciao, blackjessamine! Finalmente (con un ritardo imperdonabile… ma facciamo finta di niente...) riesco a passare anche dal secondo capitolo! In realtà ho letto Questione di luci qualche giorno fa, però quando leggo la sera da stanca non ho sempre la testa per lasciare una recensione, e quindi eccomi qui da sveglia, olé! |
Ciao! |
Eccomi, prima che il weekend volga al termine, tenevo a recuperare questo capitolo. In parte perché l'aesthetic che hai realizzato è così bello che mi è rimasto in testa per giorni, in parte perché ero veramente curiosa di sapere come sarebbe evoluta la storia. E qui ci troviamo alla vigilia di una premiazione, con tutta l'ansia che accompagna quei momenti e un dilemma di non poco conto. Sì, d'accordo, forse per molte persone può essere secondario, ma no, ecco non è affatto secondario. Insomma, a tutti noi (credo?) è capitato che scegli con cura un vestito, di solito per un matrimonio, o un'altra cerimonia, e poi scopri che la tua cugina/amica/vicina/zia ti mostra qualcosa di simile o inizia ad appropriarsi del colore. Oppure, esce la Ferragni con qualcosa di quel modello, stampa, colore e tu sai che ti diranno: "Ma ti sei vestita così come...?" E no. Tutta la tua originalità, il tuo studio, il tempo perso a selezionare meticolosamente tessuti e modelli, i sacrifici compiuti, vanno al vento! Quindi sì, per quanto io sia infinitamente meno vanitosa di Gilderoy, ho capito il suo fastidio e ho provato tenerezza per lui. |
Questa storia è nelle seguite da prima ancora che pubblicassi il primo capitolo, così, col pensiero! Mi ha incuriosita l'idea che hai proposto su Facebook e sono molto contenta di trovarla tradotta su carta. Ovviamente, per questo motivo, da lettrice conosco l'identità misteriosa di questa scrittrice in lilla, ma ciò non toglie nulla alla curiosità con cui seguirò questa storia e il modo in cui il nome si svelerà a Gilderoy. Mi piace sempre quando scrivi di questo personaggio e dei suoi eccessi, è così coerente eppure profondo con la tua penna (laddove Harry Potter nella saga ne ha una visione piuttosto superficiale ed esteriore, per forza di cose). Trovo molto interessante anche questa ambientazione, l'editoria magica e le sue leggi (bacchetta o non bacchetta, il marketing è sempre fondamentale e un autore di successo come Allock lo sa bene). Insomma, seguo con molto piacere ed entusiasmo questa fanfiction! |
Ciao! |
Mi ha fatto molto ridere la sottolineatura che tu non sei lui! Sto ancora sghignazzando! Perchè in effetti se incontrassi un Gilderoy nella mia vita i miei istinti più bassi uscirebbero allo scoperto, lieti di avere qualcuno da masticare. |
Gilderoy ha sempre rappresentato per me il fascino dell'assurdo. Sin da quando è comparso ne LA CAMERA DEI SEGRETI ho provato dapprima una sana ilarità, suscitata dal suo aspetto fisico, dalle movenze, dalle affermazioni incredibili e poi mi sono lasciata avviluppare dal suo essere così fuori dagli schemi. |