Ciao B, finalmente riesco a passare anche io da te. E lo so che sto iniziando dalla cosa più facile e che questa sarà una recensione striminzita che non so manco se si potrà definire tale, ma è un inizio.
Intanto ti faccio i complimenti per il titolo della raccolta, che io ho adorato da subito. Non lo so, ma a me profuma proprio di Black e profuma di loro, di Sirius e Regulus: di quanto siano personaggi buoni, dalla grande luce, ma immersi in un contesto buio, che li costringi a lottare per farsi vedere, per non farsi travolgere dall'oscurità. Tutto quel nero sembra attaccarli e il loro lato buono, luminoso diventa quasi una zavorra, un peso per cercare di non scomparire.
Lotta Sirius quando rinnega la famiglia - scappa. E lotta Regulus quando cerca di fare la cosa giusta.
Mi è piaciuto anche il titolo della drabble, che richiama a quei buchi sull'arazzo e che tu sfrutti come metafora per esaltare i buchi nel petto, il dolore ma soprattutto il vuoto che si crea nel cuore di Regulus.
Ho apprezzato anche la caratterizzazione che emerge di Reg: lui è il dovere. Molte delle cose che fa le fa per dovere, io credo. Come diventare un Mangiamorte, come inseguire Sirius e fermarlo dal dare un dolore e una vergogna alla famiglia. Ma dietro questo dovete c'è il ragazzo ferito, il fratello abbandonato, c'è il dolore di chi non ha saputo trattenere la persona di cui aveva bisogno. Regulus sembra disposto a esporre la sua parte più fragile, ma Sirius no, e questo in qualche modo è emblematico di questo rapporto privo di comunicazione, di questa esistenza di Regulus nell'ombra. Reg perde quindi due volte: come figlio e come fratello.
Mi è piaciuta anche l'umanità che hai dato a Walburga, al suo essere nonostante tutto madre, dando a capire comunque che è un momento di fragilità che lei tenta di nascondere, perché appunto Reg la trova, la scopre, ma nessuno mai dice ad alta voce quello che prova. E i silenzi sono galeotti del naufragio di questa famiglia.
Niente, hai scelto un personaggio che ha il mio cuore e lo hai trattato con i guanti. Brava.
A presto. |