Ciao!
Eccomi anche qui: in effetti, in una sfida del genere non poteva mancare, per te, uan drabble dedicata proprio a Draco, e trovo interessantissimo il punto di vista che hai scelto di adottare.
Per quanto, come sai, il personaggio non mi stia particolarmente simpatico, sono del tutto d'acccordo con te: del resto, per quanto spaccone e sempre pronto a ingigantire i propri meriti ben oltre la realtà, Draco si rivela spesso tutt'altro che inetto, e credo che anche con il Quidditch le cose siano andate in questo modo. Già nel primo libro, quando ruba la ricordella di Neville, Harry riconosce che Draco si muove davvero a suo agio su un manico di scopa, e quando poi entra nella squadra di Quidditch, sebbene forse davvero avvantaggiato dalla posizione di suo padre, durante le partite è sempre all'altezza del ruolo, anche quando magari non riesce a guadagnarsi la vittoria.
E il quadro che qui ne emerge, quello di un ragazzino determinato ad avere il meglio e quindi ad essere il meglio è perfettamente coerente: con una madre che lo appoggia ed è pronta a riconsocere il suo talento e un padre che invece gli fornisce i mezzi ma anche le parole che servono a stimolarlo maggiormente e a farlo crescere e migliorare, si vede proprio l'ambizione del giovane serpeverde che, almeno nei contesti per cui prova un certo interesse, è pronto a lavorare per affinare le proprie naturali inclinazioni.
Insomma, complimenti davvero, e in bocca al lupo per il drabblitch!
A presto! |