Recensioni per
Sette frammenti sconnessi tra loro
di angeclear97
Ciao, |
Rieccomi — per l'ultima volta su questa Raccolta che, a dirla tutta, già mi manca 🥺❤️ |
Rieccomi ❤️ |
Rieccomi again ❤️ |
Rieccomi ❤️ |
Eccomi di nuovo qui ❤️ |
Ciao Ange, eccomi qui 🥰 |
Buondì! Passo a leggere anche questo capitolo e non vedevo l'ora di arrivare tanto a questo, quanto al prossimo... Per il motivo più stupido del mondo, in realtà xd. Anche tra i miei personaggi, due si chiamano Leo ed Allison, sono i figli della coppia principale della long su cui sto scrivendo, quindi due bambini. E niente, leggendo i loro nomi mi è venuto istintivo pensarli ed ero davvero curiosa di sapere come sarebbe stata la storia dei tuoi. E quindi passiamo al tuo Leo: immagino sia un ragazzo di vent'anni, che studia o lavora, che sicuramente vive ancora coi genitori e che farebbe pure una vita tranquilla se non avesse una cagnolina pestifera a cui piace scappare XD. Al suo posto mi sarebbe venuto un infarto, lo ammetto, io ho una gatta e sono terrorizzata all'idea che un giorno possa uscirsene perché mi sarebbe impossibile riacchiapparla... Per carità, non ci voglio pensare. Capisco quindi perfettamente l'ansia di Leo e la corsa per andare a cercarla. Per fortuna ha le idee chiare su dove cominciare, altrimenti sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio. Altra fortuna è che Susy non si sia nascosta ma abbia ben pensato di andare a socializzare al parco. E guarda caso, socializza proprio con una persona che per un periodo ha fatto parte della vita del suo capobranco (Leo) quasi avendo la sensazione che presto anche lui sarebbe entrato a farne parte e quasi acconsentendo implicitamente alla cosa. A quanto pare, dopo la fine della scuola, Giulio e Leo si sono persi di vista e Leo è stato lasciato in standby dopo aver confessato che per lui Giulio era più di un amico. E forse Giulio a quei tempi non lo ricambiava o non era sicuro di essere gay, questo non lo sapremo mai, l'unica cosa certa è che, se non era sicuro, ha fatto bene come ha fatto, secondo me, evitando di illudere l'amico. Certo lo ha fatto soffrire, ma nessuno è perfetto e la sofferenza è una cosa che capita e che solitamente tende a temprare il carattere. E non tutti hanno il dono delle certezze folgoranti, quindi è bene che Giulio si sia preso il tempo che gli serviva per capire a fondo i propri sentimenti. E alla fine, va comunque tutto bene, perché i due amici si ritrovano e riprendono il loro rapporto da dove l'avevano lasciato, scoprendo che entrambi desiderano essere più che semplici amici e lo desiderano nello stesso momento. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene, sono davvero contenta per loro, mi sembrano davvero carini e Susy sembra una perfetta aggiunta alla loro coppia XD. Alla prossima :) |
Ciao Ange, eccomi qui, finalmente passo da questa bellissima Raccolta ❤️ |
Buonasera! Prima di chiudere tutto ho deciso che dovevo passare anche da questo capitolo, perché questa storia, (questa raccolta di storie, in realtà, tutte staccate ma che sicuramente alla fine confluiranno tutte in qualcosa di comune) mi sta intrigando sempre di più. In questo terzo capitolo abbiamo Clelia, una donna adulta, immagino, visto che fa la professoressa e che, scopriamo poi, è perfino sposata. E prima del suo attuale marito ha avuto un altro amore,. Un tale Simone, morto evidentemente troppo presto a causa di una malattia infame che in ogni caso è stato importante per lei in vari modi, poiché non riesce a dimenticarlo e ha perfino messo in chiaro con il marito, un certo Giorgio, (citato solo per paragonarlo a quel vecchio amore irrimediabilmente perso) che Simone resterà per sempre in un posto speciale nel suo cuore. E se Giorgio ha accettato una simile condizione, deve essere davvero, davvero innamorato. Inoltre, sembra che questo Simone sia stato il primo ad apprezzare la sua cucina e a spingerla a migliorarsi in quel campo seguendo una passione. Perché, è vero, a volte vorremmo fare tante cose ma da soli non ce la facciamo: abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia una spinta, ci incoraggi, ci assicuri che stiamo facendo la cosa giusta... E Simone ha ricoperto quel ruolo, nella vita di Clelia, spingendola a non accontentarsi solo del suo lavoro (che comunque ama e al quale non ha nessuna intenzione, giustamente, di rinunciare) ma a seguire nuovi corsi e aprirsi nuove possibilità, prendere una nuova strada e vedere dove porta. Ed è quello che ha fatto Clelia e ora sta effettivamente cucinando gnocchetti verdi di semola con peperoni gialli e rossi (un piatto che, di certo, esteticamente farà la sua figura ma che, personalmente non mangerei mai e poi mai) in attesa che suo marito, incontrato dopo la morte di Simone, torni a casa. E la storia finisce così, con lei che decide di non portarsi più appresso quel ricordo che sta diventando una presenza scomoda per tutti e due andare avanti. Ma il modo in cui lo dice mi fa pensare: siamo sicure che il marito sia contemplato in tutto questo? Da come parla di "ricominciare" potrebbe stare ad aspettare il suo ritorno solo per dirgli di volerlo lasciare... Chissà. Sono certa che tutto verrà svelato a tempo debito. Alla prossima :) |
Eccomi a recensire anche questo capitolo, sono davvero, davvero curiosa di scoprire come continuerà questa storia, che, nel primo capitolo, ha visto Carola scappare letteralmente a piedi nudi diretta chissà dove. Qui abbiamo un personaggio totalmente diverso, James, un ragazzino, a quanto sembra, che ha partecipato ad un concerto e non riesce a smettere di parlarne. E lo capisco, anche se non sono più una ragazzina, se ho amato tanto una cosa sfinisco la gente a furia di raccontarlo xd. E il povero David è la vittima designata per questo momento ance se… sembra sopportare abbastanza bene, tutto sommato, visto che, essendo preso dal gioco sul quale è concentrato riesce ad isolarsi abbastanza e a non essere troppo infastidito dal ciarlare dell’amico, anche se comunque non gli risparmia frecciatine. E poi James fa una semplice osservazione, cambiando leggermente tono e suscitando finalmente l’interesse del suo amico che smette di giocare per calcolarlo seriamente…e proprio in quel momento lui decide di fare il misterioso! Lo fa apposta, di sicuro xd. Comunque, David ha ragione: come si fa a dimenticare la power bank ed essere così poco furbi da, dopo averlo scoperto, scaricare tutta la batteria troppo presto? Ma la risposta è facile da trovare: innanzi tutto, James è un maschio e i maschi, si sa, hanno un neurone solo (è una teoria elaborata dalla sottoscritta, alla quale trovo sempre maggiori riscontri, quindi fidati xd). E poi è un adolescente esagitato e sicuramente uno che non è abituato a fare programmi ed organizzarsi ed ecco il risultato. Ma a quanto pare, come dice anche lui, non tutti i mali vengono per nuocere e il fatto di non poter filmare il concerto gli ha permesso non solo di goderselo a pieno, ma anche di intercettare un regalo inaspettato; nientemeno che il plettro del chitarrista, uno solo, lanciato in mezzo alla folla, che aveva un'alta probabilità di essere irrimediabilmente perso e che, invece, James è riuscito ad intercettare e afferrare. Ma la vera domanda è: lo sguardo che lui pensa di aver condiviso con Kenneth ci sarà stato davvero oppure il chitarrista stava solo casualmente guardando nella sua stessa direzione? Immagino che si scoprirà continuando a leggere, sono proprio curiosa :) |
Buondì! Ok, lo ammetto: mi ero completamente dimenticata del nostro scambio, o meglio, lo avevo rimosso perché ero sicura al 2000% di essere passata da qui, invece andando a controllare ho scoperto di averlo, evidentemente, solo pensato. Chiedo umilmente perdono. Non conosco i tuoi fandom, quindi ho deciso di cominciare da questo capitolo che non è legato a nessun anime e ci presenta il personaggio di Carola, una ragazza di quasi trent'anni che vive sola e sta bene così (quanto la capisco, io la penso uguale, e lo pensavo anche quando avevo la sua età) che accetta appuntamenti con uomini a caso solo per far contenta sua madre che, immagino, sia fin troppo insistente con la storia fidanzato/figli/nipotini. E un giorno, finalmente, decide che non ne può più (anche se io, se offriva lui, al ristorante ci sarei rimasta, vuoi mettere una cena gratis? Poteva sempre scaricarlo dopo XD) e decide di abbandonare l'ennesimo cavaliere impostole poco dopo l'inizio della cena, facendosi ispirare dalla pioggia torrenziale che stava cadendo e decidendo, da quel momento, di fregarsene dei desideri altrui e di essere lei a decidere per se stessa. Mi piacciono molto le ultime immagini che hai evocato, di lei che sembra una divinità e che sente la pioggia dentro di sé. E anche come la pioggia la faccia sentire libera di esprimersi, è un concetto che ho usato anche io nella long che sto pubblicando ultimamente e che mi piace molto :) . E sono davvero curiosa di sapere dove se ne sia scappata, soprattutto senza sandali. Capisco il desiderio di libertà, ma insomma, forse quest'ultima non è stata una grande idea XD. |
Ciao, cara! |
ciao, sono rimasto meravigliato dal modo in cui scrivi sei veramente brava. |
Ciao <3 |