Prompt intermedio: nella storia deve essere presente una lettera di scuse + uno dei personaggi è allergico al polline + uno dei personaggi deve dire la seguente frase: «Ti farò sapere».
Allison
L'ennesimo starnuto di quella mattina fece quasi perdere l'equilibrio alla signora Allison Cooper, che si stava dirigendo in cucina per recuperare il cellulare che suo nipote le aveva regalato il mese addietro per il suo sessantaquattresimo compleanno.
Era un aggeggio infernale, ma con un po' di pratica aveva imparato a usarlo – quantomeno a livello basilare – e dovette constatare che era davvero comodo.
Starnutì un'altra volta prima di rispondere alla chiamata.
Bastarono poche parole perché la sua amica dall'altra parte della cornetta, la signora Ellen Smith, capisse che non stesse tanto bene.
«Siamo di nuovo in quel periodo dell'anno, eh?» domandò, rincarando la dose.
«Non ti ci mettere anche tu» la ammonì la signora Cooper, starnutendo per l'ennesima volta.
L'allergia al polline la accompagnava da una vita intera e vi era fin troppo abituata, anche se più gli anni passavano e più la detestava.
«Deduco quindi che questa sera non sarai dei nostri?» proseguì la signora Smith, evidentemente dispiaciuta: aveva organizzato quella cena con tutti i loro amici nei minimi dettagli e sarebbe stato triste rinunciare alla presenza di una delle sue più care amiche, nonché anima delle feste.
«Ti farò sapere» rispose Allison, soffiandosi il naso. «Non sarà certo questa allergia a lasciarmi a casa... Sperando che non peggiori».
«D'accordo, attendo tue notizie».
E così dicendo, le due amiche si salutarono.
Allison sospirò sconsolata.
Maledetta allergia al polline, doveva sempre arrivare nei momenti meno opportuni!
Poggiò il telefono sul tavolo e osservò per qualche istante il foglietto spiegazzato che giaceva lì accanto.
Era una lettera di scuse che aveva ricevuto la settimana addietro da parte del piccolo Jonathan, il figlio dei nuovi vicini che si erano trasferiti pochi mesi addietro di fronte a casa sua.
Jonathan era un bambino di otto anni molto vivace e spesso capitava che calciasse il suo pallone da calcio un po' troppo forte, causando qualche disastro.
Mai nulla di grave, per fortuna, ma la settimana addietro aveva distrutto uno dei vasi di Allison esposti in giardino, anche se non era stata una grandissima perdita.
Il giorno dopo Allison si era ritrovata nella buchetta della posta una lettera di scuse parte di Jonathan e gli ultimi dieci dollari che aveva ricevuto come paghetta come risarcimento.
Era stato un gesto bellissimo e aveva già avuto modo di ringraziare il bambino, anche se in quel momento desiderò poter fare di più.
Così penso che se quel giorno fosse rimasta in casa a causa dell'allergia, l'avrebbe trascorso a cucinare un sacco di biscotti per quell'amorevole peste.
E subito si sentì molto meglio.