Recensioni per
A&A: Strane Indagini – “IN MORTE DI EDITH MAYER”
di Orso Scrive

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/07/23, ore 06:19
Cap. 21:

Ehi <3

Sì! Si torna da Orso! :D <3

Quanto scritto sopra andava detto ancora prima delle mie solite, sproloquiose introduzioni! Sono appena tornata da Cividale: ero a prendere le sigarette lì da "bro, bro, bro, andiamo via!" xD Non credo me lo scorderò mai.

Dai, torno alla storia perché, come il solito, devo dire la mia.

Avevo scritto un papiro delirante sull'incapacità umana di accettare la morte e la perdita, ma l'ho tolto e ora mi limito a condensare il concetto che mi aveva spinta a quella perdita totale di controllo.
Stavo pensando al mito di Orfeo ed Euridice, a quando lui si volta e la perde per sempre. Stavo pensando di essere fra quelli che pensano non si sia trattato di uno sbaglio dettato dall'impazienza, dalla passione, ma bensì di una scelta consapevole: lei non apparteneva più al mondo dei vivi; riconoscendolo, lui compie il più grande atto d'amore, ovvero il lasciare andare.
Quella di Edith, come forse ho già detto, è passione, innamoramento che non ha avuto il tempo di mutarsi in amore... Tuttavia, qui la questione non è così semplice: Marta, in un modo che mi è ancora piuttosto oscuro, è ancora qui; credo che anche lei, in qualche modo, sia "bloccata" tra il mondo dei vivi e quello oltre il velo. Ora credo di vedere solo due possibili risoluzioni alla storia: uno me l'hai suggerito tu, nella risposta alla recensione precedente, ovvero una roba alla Indy... la sua specialità, in breve; ma forse dopo, perché non può bastare quello che penso. Prima dell'involucro, si dovrà pensare alla sostanza che racchiude, al suo tormento, altrimenti, secondo me, non si risolve un bel niente.

Il tuo modo di intendere l'amore - quello romantico - seppur conscia che a tratti si discosti dal mio, mi consola e mi commuove: ti vedo innamorato dell'idea stessa di amore. Credo di essere finalmente giunta a una nuova verità: tu hai fatto pace con l'idea di amore, dunque è amore. E il tuo amore mi consola. Credo di essere invidiosa.

Ho appena cancellato un altro delirio, sappilo; questa volta su quanto scritto appena sopra.

Questi atteggiamenti di Aurora, man mano, me la fanno vedere sotto tutta un'altra luce e mi fanno capire meglio come la percepisci tu; lentamente, la sto vedendo trasformarsi anch'io.
Parlando di lei, in questa storia c'è una sola e vera vittima: il suo fondoschiena.

Ah, parlando dell'altro elemento femminile e guardando anche la tua risposta alla precedente recensione, mi è venuta in mente una roba da dirti: sono ancora arrabbiata con Edith - qui si capisce che hai dato un'identità e uno spessore al personaggio, fino a farmela intendere come reale - ma provo davvero tanta pena e mi dispiace per lei. Per quanto orribile, non può e non deve bastare un errore per condannare qualcuno... in fondo, quella che ha sofferto e continua a soffrire è lei, e la sua sofferenza non fa altro che diramarsi e raggiungere tutto ciò che incontra. E poi, come si è visto in questo capitolo, Edith non ha cercato di fare loro davvero del male, anche perché ho idea che avrebbe potuto facilmente ucciderli tutti... voleva solo rimanere con la sua Marta, anche se, davvero, è ormai fuori controllo. Orso, ci servi tu!

Questa è forse una delle recensioni più sghembe ch'io abbia mai scritto, però ti giuro che sono qui dalle tre... e scrivi e cancella, uno ci esce scemo xD

Ho ancora abbastanza neuroni in funzione per dirti che anche questo capitolo e le sue sfumature mi hanno ancora una volta conquistata! Io adoro questa storia, in caso non si fosse capito.

Forse dopo ritorno, per ora ti abbraccio e mi scuso per quest'ab**to!
Ti voglio bene <3

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
22/07/23, ore 03:21
Cap. 20:

Ciao <3

Eccomi finalmente di ritorno in questa stupenda storia!

Adoro profondamente la cura che hai per i dettagli, te lo ripeto, qualunque loro natura; sul colpo uno non ci pensa, ma se lo fa realizza che quegli aggettivi, quei nomi sono stati digitati, carattere dopo carattere, e pensanti e vissuti in un primo momento dall'autore, per poi regalarceli. Potrebbe suonare falso, visto come mi vesto, ma la parte estetica è per me molto importante; e poi, dai, parlo di un testo.
Sulla parte estetica ci ritorno dopo, per un commento preciso, ora ho delle cose da dire, che si sono formate nella mia testa col procedere della narrazione.

Avrò pure quasi trent'anni e certo non sono più una bambina - la storia che racconta la mia faccia, al momento, non ci interessa - ma continuo a pensare che se non vedo, allora non succede niente xD Oh, finora ha funzionato, voglio dire. Occhio non vede, cuore non duole, si?

La narrazione di questo capitolo sembra seguire una sorta di legge dettata dalle prime battute: c'è paura e smarrimento, ma ci sono anche umanità e consolazione. C'è il gelo e c'è il calore. Qui, in qualche modo, siamo sempre Valeria: questo è quello che cercavo di dire; ignoro se ce l'abbia o meno fatta, dunque lo paleso direttamente, che faccio prima!
Il tocco di Edith su Valeria/Marta, che vuole confortare e prendere al contempo, è esattamente quello che fa e che succede nella villa, dal suo gelo alla sua carne - per gli umani presenti. Non so se l'hai fatto apposta, se è stata una cosa ragionata o d'istinto, ma certo è che è quello che hai ottenuto, e a me è piaciuto un botto!

Questa volta perdono il Manfredino e le frecciatine a Orso, ma solo perché la sua è una lotta per la preservazione di ciò che non può accettare. Qui, fra le altre cose, Alberto tira fuori le cosiddette e si dimostra - odio dover usare questo termine, perché detesto gli stereotipi, ma rende l'idea - uomo. Che poi, lui non è mai e dico mai la caricatura di un macho, né ci prova, ma si comporta e assume il ruolo della figura forte, la figura protettiva. Tutto questo senza rinunciare alle sue a me care riflessioni, a volte anticlimatiche. Mi è particolarmente piaciuto, in questo capitolo.

Detto io che quella pistola una cosa, poteva fare xD

Torno sulla parte estetica: a un certo punto ho pensato che il Manfredino e l'Aurora potevano portare una torcia o accendere quelle dei cellulari. Ma poi Aurora va addosso a Daniele e le conseguenze si palesano grazie alla luce, che appare solo a quel punto. La scena, descritta e basta con l'ausilio di una fonte di luce - che probabilmente l'avrebbe resa impossibile o, in alternativa, al limite della demenza - avrebbe avuto un altro impatto, almeno su me lettore. Non so, anzi dubito di essere riuscita a rendere l'idea, ma devi sapere che ho gradito la scelta.
Sempre parlando di estetica, mi è piaciuto quando Daniele si aggrappa ad Aurora: immagino Daniele di statura normale, forse medio-bassa, mentre so che Aurora è una Valchiria. Come sai, ho sempre amato l'immagine della figura più "fragile" che si accosta a quella più "forte" o "grande" in cerca di protezione. Non ci posso fare niente: mi fa impazzire.

L'altra Aurora e io abbiamo avuto il medesimo pensiero, poi lei l'ha direttamente palesato: dichiarare in arresto un fantasma... Il Manfredino mi spacca!

So che non moriranno, perché dai, no? Eh! Ma non posso fare a meno di chiedermi se il Manfredino verrà avvicinato da qualche donnone, intenzionato a... Hai capito, dai, perché ogni riferimento a C. non era affatto casuale xD

Soprattutto, però, mi chiedo che ne sarà adesso di Valeria/Marta... Mi sono fatta qualche idea, che ovviamente, al massimo, ti paleserò in privato, perché metti che metto la pulce giusta nell'orecchio di qualche lettore o robe.

Questa storia continua a turbarmi e darmi i brividi, ma ti ripeto che mi piace e che non ci rinuncerei per nulla al mondo!

Complimenti, davvero <3 Ti abbraccio <3

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
19/07/23, ore 00:15
Cap. 19:

Ehi <3

Ci ho messo un attimo a tornare su questa storia, perché avevo ragione sulla mia condizione. Ma da pomeriggio sono di nuovo piuttosto lucida, quindi eccomi qui!

Mi credi se ti dico che ho avuto un peso al petto, soprattutto nelle prime battute? Un'ansia... Sarà stato per la condizione di gelo e terrore che ti sei premurato di calcare o per la consapevolezza di ciò che è in grado di fare l'Edith, non so, ma è stato opprimente. Credo di aver inteso cosa stia provando la povera Valeria...

Sono contenta che Daniele abbia mantenuto fede alla sua promessa, che sia rimasto e che stia lottando per riavere indietro la sua amica, nonostante le botte e la paura. E, soprattutto, che sia ancora abbastanza intero e vivo da poter riprendere a gridare!
Ora arrivano in aiuto anche A&A, ma non posso fare a meno di domandarmi se potranno davvero qualcosa... Pure se anche il Manfredino avesse la pistola (oramai ho capito che no, non l'avrà mai xD) non cambierebbe molto: che fai, Aurora, spari a un fantasma? Non la vedo bene, sai? Penso che al massimo la si possa usare per aprirsi una via, ma di sicuro non sarà quella a fermare Edith...
Ah, a proposito di Aurora... sempre meglio!

Direi che siamo appena arrivati al culmine, sul cucuzzolo dell'arco narrativo... non riesco assolutamente a indovinare come comincerà la ridiscesa verso la risoluzione, invero. Ma certo è che lo scoprirò, parola mia!

"Ti sei fatta male?" - "No, mi sono fatta d'un bene!": sarcasmo tutto italiano, sono seria! Mi spacca! xD

Un capitolo breve ma decisamente intenso, e non è tanto per dire: sono seria... sento ancora i residui di quell'intensità nel mio petto. Voglio dire, da una parte sono terrorizzata; dall'altra provo un'emozione diversa, di aspettativa e di tenerezza, in qualche modo... non so se mi spiego. Non so neppure se sono riuscita a scrivere in italiano, invero xD

Ti faccio i miei complimenti, riesci a turbarmi nel profondo, a farmi domandare chi abbia ragione, in tutto questo, e se di ragione si possa parlare, perché, giocando un po' con le parole, questa è emozione, emotività, più che altro.

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
16/07/23, ore 14:48
Cap. 18:

Ehi <3

Mi sono letta questo capitolo ieri sera/notte, cominciandolo alla scrivania e finendolo nel lettino, come storia delle buonanotte... gli incubi me li vado a cercare, a questo punto xD

Do una breve riletta, giusto per essere sicura di non dimenticarmi niente, e sono subito da te!
I.N.R.: dicendo ciò, mi è venuta in mente una scena de “I Soliti Idioti”, alle Poste: “Dicaaah” (…) “Unattimosonosubitodaleih” ahahah xD

La cosa che ho amato di più, in questo capitolo, sono le atmosfere e il modo in cui hai descritto la natura, dalla possibile barriera ghiacciata di nebbia al bosco, ai pensieri di Alberto.

Ho avuto tre picchi di emozioni, in tre momenti distinti e per motivi un po' diversi fra loro.
Il primo, quando passa il barbagianni: pensavo fosse Edith che tornava in volo alla villa (solo in questo capitolo ho realizzato che sia per A&A che per Valeria e Daniele è sempre il novembre 2o21... ti ho mai accennato al fatto di essere bionda? Chiedo) e pensavo stesse volando, letteralmente, dalla giovane; non so perché ho creduto fosse lei, ma so che mi si sono sigillati e alzati di un centimetro buono i pori.
Il secondo, quando Aurora, facendosi dolce, dice ad Alberto che, se davvero ha paura, potevano tornare indietro: non avrei visto di buon occhio, in quel momento, una reazione diversa. Mi è tanto piaciuto il fatto che abbia reagito così, mi ha dato calore. Aurora guadagna brutalmente punti!
Il terzo, ovviamente, è stato un momento di profonda angoscia... a quanto pare, Edith ha “preso” Valeria. E mica posso stare tranquilla: è fin troppo vivido il ricordo di quello che ha fatto a Julie...

Comunque, il Manfredino deve lasciare in pace Orso, altrimenti lo mordo io, dove non batte il sole xD

Per curiosità, sono andata a vedermi se la Hasbro ha davvero delle tavole ouija... forse è stata la cosa più inquietante xD
No, io con quelle robe non voglio averci nulla a che vedere; mi rifiuto categoricamente.

Sono curiosa ma anche preoccupata, per i nostri giovani amici. Vedremo...

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
12/07/23, ore 16:50
Cap. 17:

Ciao un'altra volta <3

Okay, fa' finta di non aver letto quello che ho scritto nel capitolo precedente sul nostro Joseph e la Madame Sophia: eccoli! :D

Le battute iniziali di questo capitolo, mi spingo a credere sempre più veritiera un'ipotesi che mi tiro dietro da quando Madame Sophia ha indicato la sua “natura”. Non l'avevo ancora palesato, in precedenza, per timore di influenzare qualche incauto lettore di recensioni; ma neppure adesso mi dilungherò. Stiamo a vedere se andrà come penso (cosa che non mi dispiacerebbe, se non si fosse capito xD).

Il dottore, in fatto di macchine, sta andando nella giusta direzione: e bravo il nostro Joseph! Che poi, ogni volta che penso e scrivo “il nostro Joseph” mi balenano nella mente, senza ordine, il personaggio di un videogioco che non riesco a “vedere” e mio fratello xD

Proprio perché anch'io penso che due anime affini continuino a cercarsi, ciclicamente, vita dopo vita, mi sono fatta domande simili a quelle di Madame Sophia e del nostro Joseph. Sto ancora cercando la mia verità, in proposito. Però è giusto, quasi obbligatorio chiedersi se sia corretto manipolare così l'esistenza di un altro essere umano, se sia nostro diritto imporgli una “verità” che, forse, stava “naturalmente” ignorando. Ma è anche vero che l'animale uomo è nato adattandosi e si è evoluto adattando; materia inorganica od organica: poca o alcuna differenza.
Forse Valeria avrebbe, in un certo, impreciso momento della sua esistenza sentito una mancanza o qualcosa del genere, forse sarebbe arrivata comunque a quella villa, ma forse no: non senza il libro. Forse la sua “nuova anima” avrebbe trovato comunque quella di Daniele o chi per lui. Tanti forse, ora inquinati dall'intervento di due esseri umani che hanno delineato, aiutati dal destino, un percorso a cui sembra impossibile sfuggire o poterlo percorrere con la giusta andatura, per provare almeno a comprenderlo meglio.

Emozione e scienza: davvero così incompatibili? No, non dal mio punto di vista (anche solo perché esistono varie scienze che si occupano di questo). Ecco, forse la vera domanda è: umanità o scienza... e ancora non funziona, perché l'uomo ha creato la scienza. Forse l'unica domanda che resta è: Dio o uomo? A dispetto delle mie idee religiose (che incontrano le tue, su chi abbia creato chi), la mia domanda dovrebbe suonare come “ho il diritto di innalzarmi al di sopra dei miei simili?” In teoria sì, anche solo perché lo si riesce a concepire... e allora è: umano o umano - umano o bestiale?
Forse mi sto perdendo nei miei stessi discorsi. Indagherò meglio la questione e, se ne risulterà una verità (per me) ci riproverò. Per ora lasciamo quell'ab**tino lì, così com'è, se non ti turba troppo.
Comunque ho apprezzato che lo scrupolo, così forte, sia apparso anni dopo: l'istinto si placa, subentra la ragione. Può sembrare una cosa piccola, ma ci vedo la tua attenzione per l'animo umano e i suoi funzionamenti.

Piccola cosa, ma che mi è troppo piaciuta: il pettirosso indignato.

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
12/07/23, ore 15:48
Cap. 16:

Di nuovo <3

Ero nello stesso mood di Aurora: anch'io sarei rimasta lì con Orso fino al mattino. Va bene che La Tana di Orso è un “palazzo immaginario”, ma ci sto così bene. D'altro canto, ogni storia è un palazzo immaginario, no? Alcuni, come in questa storia, sono infestati, pregni di rancore e dolore; altri, come nella casa di Orso, sono fatti di ricordi, di citazioni e piccoli pezzi del nostro quotidiano fusi con ciò che vorremmo ne fosse parte integrante.

Chissà se riuscirò a capire un po' meglio quello che Joseph ha scritto nel suo libro (sì, mi sono fissata). O, meglio ancora, se ce lo mostrerai direttamente. Del resto, la parentesi Joseph-Madame Sophia non sarà già conclusa, no? Spero di no! Mi sono appena innamorata, non me la puoi già togliere xD

Certo che l'Aurora, oltre ad essere una vera signora, ha anche delle idee molto sane... Ma chi voglio prendere in giro? Si parte! Destinazione: Villa Mayer!
Invero non ho tutta questa voglia di ritrovarmi davanti l'Edit, ma un po' sì. Sentimenti conflittuali. Un po' (un po' tanto) mi fa gelare il sangue, ma un po' anche mi attira.

“Buongiornissimooo” Orso boomer stereotipato su Facebook! Scusa, non potevo non commentare quella tazza xD

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
12/07/23, ore 13:42
Cap. 15:

Ciao <3

Il meteo ha finalmente deciso di assecondare il mio desiderio di oscurità e di frescura: il temporale è perfetto per questa storia!
Prima di raccontarti quanto queste vicende mi siano entrate dentro, nel profondo del subconscio, spendo due parole su questo specifico capitolo.

Come al solito, ho profondamente adorato la cura che hai per i dettagli, dai peni (che davvero, sono ovunque! E, dall'indagine precedente, quei benedetti graffitari!) all'antico splendore di uno scalone che è ormai non il fantasma, bensì lo spettro di se stesso; i giochi di luci e ombre e i loro comportamenti causati dalle torce dei due cellullari: meravigliosamente realistico! Riesco ad andare oltre e ad avere la sensazione di non usare solo gli occhi della mente.

Per gran parte del capitolo, ho provato l'impellente desiderio di gridare loro di finirla (tipo come quando si guarda un horror o il video del proprio matrimonio: "Scappa, cretino/a!" xD), di piantarla di essere così coccoli e di scambiarsi gesti affettuosi: avevo il terrore, proprio il terrore che Edith sbucasse fuori d'improvviso a reclamare ciò che ritiene suo... Che ansia! Sono seria e lo ribadisco: che ca**o di ansia! Adoro!
A nulla è valso pensare al "cric-cric" e agli orsi coccolosi, proprio a nulla, fidati. Non questa volta.

E sai che ti dico? Sono contenta che non sia successo ancora nulla, sia per il mio benessere mentale che proprio per ragioni di trama: approvato!

Mi sono sognata Edith, stamattina alle 4, durante un temporale da panico... era esattamente come quando si è manifestata e ha urlato in faccia al musicista (come me l'ero figurata io: terrificante!). Te lo ripeto: Casper? Ahahahah... no. Chi è più riuscito a dormire!
Ne guardo e ne leggo, di roba dell'orrore, ma da lì a sognarmela la notte... Niente: mi ha proprio colpita, come puoi capire, proprio nel profondo. Trauma.
Però tu continua pure a traumatizzarmi, che tanto mi piace così xD

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
11/07/23, ore 11:15
Cap. 14:

Ciao <3

Quando il mostro si rivolge ad Edith, ho provato il desiderio di rimangiarmi, di ritirare tutto quello che avevo detto nel capitolo precedente; poi ho capito che no: continua a farmi pena, se possibile, persino più di prima. Cosa devi fare con un individuo incapace di vedere oltre il proprio ottusissimo naso? Niente. Solo provare pena e sperare venga reso innocuo, incapace di ferire ancora, almeno sul lato fisico.
Ad ogni modo, l'evento è stato sia inquietante che estremamente triste, perché forse, quando il mostro ha cominciato a parlare, mi aspettavo provasse almeno a mostrare pentimento. Una speranza più che vana e, visto il personaggio, probabilmente alquanto stupida.

Credo di essermi presa una cotta per Madame Sophia, comunque. Dai suoi modi al suo aspetto fisico, è assolutamente il mio tipo.

In questo capitolo, meglio, alla fine di esso, troviamo un'Edith che corrisponde già di più alla visione di Orso. Tutto ciò non fa che consolidare in me il pensiero che sia proprio partita, povera creatura.

Una cosa che continuavo a dimenticarmi di dire: solitamente le storie dell'orrore hanno un'ambientazione esitava, perché, la maggior parte di noi, concorda sul fatto che sia una stagione orrifica. Io preferisco l'ambientazione autunnale-invernale che hai scelto, ad essere completamente sincera; almeno per questa storia, di altre se ne può parlare.
E un'altra cosa mi sono dimenticata, ma questo nel capitolo precedente: il dottor Felice della Morte... ormai sono affezionata xD
Anche questo nel capitolo precedente: probabilmente non c'è nessuno scambio di personaggi, perché qui è effettivamente Edith che parla col nostro Joseph.
Oh! Finalmente ho detto -forse- tutto!

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
11/07/23, ore 08:58
Cap. 13:

Buondì <3

Allora, già nei capitoli precedenti hai seminato sfumature e dettagli che mi hanno spinta a pensare che Edith fosse partita, infatti così mi ero convinta. Le tue più o meno velate indicazioni non erano casuali e io non mi sono sbagliata.

Va bene tutto, va bene che pensava fosse la sua Marta finché non l'ha vista in viso, ma davvero quello è il tuo primo approccio alla donna che ami? Una carezza, un bacio, no? Curarti di farti guardare? No, niente... dritta lì... Che poi, penso fosse manifesto il fatto che la ragazzina che stavi toccando non fosse esattamente contenta delle attenzioni che le stavi riservando, eh, Edith? Da vittima a carnefice, è un attimo.
Io capisco, anzi, voglio credere che la morte e soprattutto il dolore abbiano distorto il modo in cui vede e percepisce il mondo in cui è ancora intrappolata, che abbiano inquinato la naturale purezza che le era propria in vita. Lo capisco. Ma mi chiedo: se Marta la vedesse ora, sarebbe ancora in grado di amarla? Personalmente non so se potrei ancora chiamarlo amore, non l'amore di prima, ma un amore più velato di pietà, forse. Per quanto sia grande il mio amore, posso davvero tollerare una simile violenza? Soprattutto se penso che l'amore che avevamo è stato ucciso proprio dalla violenza di un egoismo cieco. Non lo so, io sono Aurora (non Bresciani) e non Marta, e anche provando ad immedesimarmi fino in fondo... una vera risposta non la trovo. Starò a guardare.

Tutto è partito da un mostro che di umano aveva solo l'aspetto, me lo ricordo, ma forse sta a noi fermare quella catena di violenza; per quanto ci sentiamo giustificati a fare del male, perché anche a noi è stato fatto del male, dobbiamo riconoscerla come una debolezza, come un abbandono della nostra umanità e puro, sadico piacere. Non ho fiatato quando ha ridotto il suo genitore in quel modo (seppur io abbia capito che la vendetta non porta mai ad un reale sollievo, ma anzi), perché sì, quel mostro meritava di pagare (anche se alla fine, lo riconosco, ho provato pietà per lui: incapace di morire per così lungo tempo, tormentato dal demone che lui stesso ha creato). Ma quei due bambini -perché a 13 e 15 anni sono ancora bambini- che c'entravano? Va bene, Robert -forse- non l'ha ucciso direttamente, ma quello che ha fatto a Julie è mille volte peggio.

Proprio per quello che ipotizza Orso su Robert, ho, in un qualche capitolo precedente, detto che lì qualcuno si sarebbe fatto male: Daniele accompagna quella che Edith ritiene sia Marta... Pensa che macello, se si scopre che li ha visti scambiarsi abbracci e parole dolci: la fine, forse per entrambi!

Edith, a questo punto, mi fa davvero paura e orrore. Già prima avevo i brividi, quando si parlava della villa, e pensa adesso!

Questa è la prima volta che non riesco a trovarmi completamente d'accordo con Orso: se quello di Edith è ancora amore, quello è sepolto da troppi strati di odio e di rabbia, per poterlo ancora identificare come tale. Trovo inoltre che l'amore sia rassegnazione, la fine di una lotta, dunque quello che muove Edith è ancora innamoramento, passione, una lotta giovane e fuorviante.
La cosa funziona solo perché Edith è morta giovane e pregna di dolore, altrimenti, se fosse stata una donna adulta, secondo me sarebbe stato necessario introdurre una qualche patologia o debolezza mentale/emotiva fin da quando era in vita. Ma questo è un ''se" che non ci interessa e questa recensione è già piuttosto lunga, scusami, a proposito.

Il mostro, Edith, Marta e i due piccoli non sono altro che vittime, di se stessi o dei loro simili. Non c'è mezza cosa dritta, in tutto questo.

Sono sempre felice quando mi imbatto in una storia che mi costringe ad essere onesta con me stessa, sia sul lato intellettivo che emotivo, che mi spinge ad indagare le mie stesse emozioni e pensieri e farmeli palesare onestamente, senza perbenistici filtri o finte empatie.

Spendo giusto due brevi parole per la questione medium: sono curiosa di rivedere il nostro amico Joseph (non mi ricordo mai il cognome, anche se mi basterebbe tornare su, ma sono pigra: il Toro, sai? xD) alla prese con Madame Sophia.
A proposito, volevo dirti che alla fine, all'inizio dell'ultimo dialogo di Orso, -credo- ci sia "Edith" al posto di "Julie": attimi di panico e smarrimento per la mia testa bionda, convinta di essersi persa il mondo xD

Credo di sapere a cosa, a chi pensava Orso, sulla questione sigarette. E, sempre in merito ad Orso, ho trovato molto divertente che rifilasse un'occhiataccia (insieme ad Aurora) al Manfredino, alla fine del suo pensiero. Mi spacca che lui sia lui, per loro!

Sono sempre stata onesta con te ed è mia intenzione continuare così: questo capitolo mi è piaciuto perché mi ha ferita umanamente, ho proprio sentito male, man mano che identificavo le mie emozioni e le immagini si delineavano nella mia coscienza.
Ora mi sento un po' svuotata, ma è piacevole.

Complimenti sinceri.

Scusa se mi sono lasciata prendere tanto e se ti ho scritto il mondo.

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
10/07/23, ore 10:38
Cap. 12:

Ehi <3

Prima che me ne dimentichi: ho profondamente adorato i dettagli di questo capitolo, dalla casa (non mi riferisco ai graffi -che sono inquietanti, eh-, piuttosto ai corridoi della villa ecc.), dagli abiti e delle acconciature al piccolo rivolo di sudore dall’ascella. Una cura e un’attenzione per cui ho dovuto spendere queste due parole.

Quella piccola peste di Robert, lo riconosco, mi ha fatto venire un colpo! Dio, mi pareva un po’ strano che la Edith si mettesse a fare ‘‘uuuh’’, ma vai a sapere, dal momento che, lo ripeto, penso sia un po’ partita.
Comunque, per quanto Robert sia un fratellino fastidioso -non eccessivamente, però- spero non gli sia successo nulla di troppo brutto. Quel ‘‘per sempre nel baratro della follia, ma non un per sempre che si sarebbe protratto troppo a lungo’’ o cose simili, mi fa pensare a due cose: o se ne vanno di lì in tempi record, oppure il povero Robert non è più tra noi... E se Edith l’ha davvero ucciso, allora non c’è più traccia della Edith che abbiamo conosciuto da viva. Lo scoprirò.

Io, invece, conosco un tipo che conosci topi -uno, invero- dalla forma umanoide xD

Per quanto Julie ne fosse affascinata, dubito fortemente avesse in testa qualcosa del genere. Davvero, bisogna stare molto attenti a ciò che si desidera...

Le parti centrali e terminali di questo capitolo sono state a dir poco inquietanti e storte, sì... sbagliate. Mi piace sempre di più!

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
10/07/23, ore 08:28
Cap. 11:

Ehi <3

Okay, nuovi inquilini per Villa Mayer e di nuovo, a quanto sembra, un'Edith inca**ata nera... L'introduzione mi spinge a confermare quanto avevo ipotizzato nel capitolo precedente.
Sono molto curiosa di leggere e scoprire le vicende che, sicuramente, hanno messo in fuga altri sventurati... se sono riusciti ad andarsene, certo.

La complicità tra Orso ed Aurora, un po' a spese del Manfredino, è alquanto esilarante xD Ma sì, ma sì, non c'è cattiveria o malizia nei modi di Orso; dai, Alberto, sta' quieto, che tanto la tua amica non te la ruba nessuno!

So che prima o poi succederà, ma spero che quei due lascino la casa di Orso il più tardi possibile: è così rilassante e intimo... *-*

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
10/07/23, ore 08:01
Cap. 10:

Ehi <3

Eh sì, sono tornati Valeria e Daniele!
Non mi è affatto dispiaciuto il fatto di prendere tempo, di dedicare ancora un altro capitolo all'esplorazione ambientale e all'animo dei nostri giovani eroi. Mi piace che si riesca a capire meglio anche il personaggio di Daniele, farlo con piccoli tuffi nei suoi ricordi ecc.
Ho idea che, là dentro, qualcuno si farà male... forse non nel più "scontato" dei sensi, ma là dentro c'è solo dolore destinato a creare altro dolore.

Sono molto curiosa di scoprire di più, di vedere l'attuale stato della villa e del fantasma di Edith, ma quei due mi stanno molto simpatici e vorrei fosse evitato loro qualunque male. D'altra parte, però, Valeria non può, come giustamente rimarca, continuare in quella maniera.

Chissà se oggi Valeria sarebbe lì, davanti quell'antro, se il pingue bibliotecario le avesse gettato addosso un altro volume e non proprio quello scritto dal nostro amico Joseph. Chissà.
D'altro canto, però, il fatto che abbia provato il desiderio di sfiorare il volto di quella che ha subito deciso/capito fosse Edith e il fatto che abbia trovato la villa, guidando come in una sorta di stato catatonico o celestialmente ispirato, be', non può non voler dire nulla, no?

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
10/07/23, ore 07:20
Cap. 9:

Ciao <3

Ah... ahahah okay!

Pensavo che il fantasma di Edith non si manifestasse a Venerio, temendo di spaventarlo, perché riconoscesse in lui un dolore simile al suo, anche vista la natura, come si scopre ad un certo punto.
Pensavo inoltre che infine, manifestandosi, Edith volesse chiedere aiuto, ma mi par di capire che la sua fosse più che altro ostilità. E' proprio inca**ata nera, eh... Non ch'io riesca biasimarla. Inoltre, forse è stata infastidita dal fatto che il musicista provasse ad appropriarsi del suo -di lei- dolore per i suoi "scopi"; forse anche a me sarebbero girate.
Lei vuole solo la sua Marta, null'altro le importa e null'altro sembra possibile per il suo senno forse un po' perduto.

Ho amato profondamente la scena in cui la si vede seduta al piano; la sua espressione... da gelare il sangue.
Mi chiedo se, suonando quelle note, sperasse di invocare la sua amata... un ragionamento un po' contorto, mi rendo conto, ma secondo me, lo ripeto, lei non sta più tanto bene di testa...

Per qualche ragione, ho idea che Venerio e Calogero, pur vista l'età, abbiano preferito gettarsi nella Grande Guerra, piuttosto che far ritorno alla villa. Stiamo a vedere. Fatto sta che, da come abbiamo visto il cancello, attraverso gli occhi di Valeria, non penso che qualcuno vi abbia più abitato; sicuro non in tempi recenti.
A proposito, chissà se nel prossimo capitolo rivedremo Valeria e Daniele. In realtà non riesco a deciderlo, perché la reincarnazione (o quello che è, ancora non so) e il fantasma, già a questo punto... Non lo so, invero, perché potresti aver pensato a qualcosa che al momento non vedo. Insomma, sono curiosissima, dunque non perdo altro tempo e vado a vedere da me!

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
10/07/23, ore 06:24
Cap. 8:

Ehi <3

Orso mi uccide, poco da fare! Mi diverte quella sua consapevolezza che, però, non degenera in sufficienza o prepotenza, anzi. Sta interagendo con loro come fossero persone reali... e lo sono... ma non lo sono davvero... Capito? C'è da uscirne matti! Mi spacca!
L'ambiente è così caldo e rilassato (brividi a parte), che mi vien voglia di mettermi in cerca della "La Tana di Orso"; tu non hai idea di quanto mi piacerebbe fosse reale, così da poterci andare. Questa storia, e di questo ti ringrazio all'infinito, è capace di farmi dimenticare di essere in estate!
Inoltre sono d'accordo con le sue riflessioni. Per quanto mi riguarda, è da sposare e non lasciarlo più andare.

Pensavo che dopo il massacro la villa fosse stata definitivamente abbandonata, ma ora spunta un musicista... intrigante! Nel senso, dal momento che è un artista e non una persona """comune""", potrebbero succedere cose interessanti. Curiosa di scoprirlo!

A presto,

-Agp.

Recensore Junior
10/07/23, ore 05:51
Cap. 7:

Ehi <3

Wow... allora...
Lo sapevo dal principio che sarebbe finita male, che la violenza riversata sulle due amanti sarebbe stata bestiale, ma cavolo!

Questo capitolo, dal mio punto di vista, è diviso in tre emozioni o sentimenti: ansia alleviata da un po' di spensierata complicità, angoscia e sgomento.

Inizialmente ho potuto apprezzare i dettagli che hai inserito per rendere realistico e gradevole l'inizio del secolo scorso, dal cinematografo ai risolini delle due giovani dame. Ho potuto immedesimarmi e ricordare la fanciullesca passione di una gioventù innamorata, condita dall'ansia, come fossi lì io stessa, di venir scoperta e punita per qualcosa che i più reputavano sbagliato, se non addirittura immorale o diabolico; be', sì: un aborto partorito da qualche diavolo, come minimo.

Forse, se Edith avesse trovato il modo di ottenere asilo presso i Bonofede, la tragedia sarebbe stata evitata: lui, il padre di Marta, era un uomo saggio, pacato e di mente aperta, forse di filosofia "vivi e lascia vivere". Se le cose fossero andate così non avremmo avuto questa storia, ma forse "solo" il racconto di un amore, seppur un po' segreto, di due anime che avevano avuto il privilegio di passare la loro vita insieme, fino a che Madre Natura non avesse deciso altrimenti.

Ho idea che il mostro (perché altro appellativo non merita) stesse trattenendo la sua furia, placata nel vedere la sua stessa creatura appassire e morire lentamente, così, davanti ai suoi occhi, per sua stessa mano. La stava punendo crudelmente. Se Edith non avesse risposto e Marta non fosse comparsa, poco sarebbe cambiato, pensandoci: sarebbe morta comunque di stenti e di crepacuore, in un modo o nell'altro, uccisa comunque dal suo stesso genitore. E anche Marta, appresa la notizia, si sarebbe probabilmente lasciata morire, perché ho idea che seppur caratterialmente più forte (lo suggeriscono il fatto che si fosse messa in viaggio e un linguaggio più ardito), sarebbe comunque stata privata di quello che aveva scoperto essere il suo ossigeno, la sua acqua.
Questa non è una storia di fantasmi: è una storia di mostri che vestono spoglie umane. D'altro canto, però, penso che solo gli esseri umani siano capaci di tanta crudeltà, perché ci vuole una sorta di intelletto per attingere a tanta cattiveria.
Non è tanto la violenza fisica, materiale quella che mi ha turbata, quanto l'ottusità, l'egoismo, la venalità e la crudeltà di quell'omuncolo.
Rivoltante, come solo il realismo di certe dinamiche.

Mi ero quasi dimenticata della figura avvolta dal tabarro (grazie, a proposito: finalmente ho scovato un sinonimo per mantello); potente lo scoprire che, da principio, era sempre stata Marta...

Forse, se il demone non avesse rubato la vita anche a Marta, Edith non si sarebbe mutata in spirito e sarebbe morta/scomparsa senza mai sapere che la sua amata era addirittura corsa da lei, tutta sola, con tutti i pericoli che doveva (deve) affrontare una giovane donna da sola. O forse no, forse l'ira, la delusione (verso il genitore) e il dolore avevano già dato il via al processo. Chissà.

Di una crudezza -sotto ogni sua forma- quasi intollerabile, questo è attualmente il mio capitolo preferito (subito dopo quello in cui compare Orso! Eh, cosa ci devo fare? Provavo ad allentare la tensione, però sono piuttosto seria).

Complimenti!

A presto,

-Agp.