Recensioni per
Quando siamo morti
di elenabastet

Questa storia ha ottenuto 58 recensioni.
Positive : 58
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/06/23, ore 10:36

Ciao Elenabastet, ti aspetto sempre con curiosità per assistere allo svolgersi di questi eventi al limite tra la storia e il soprannaturale.
Sicuramente, all’aggeggio che era stato loro consegnato per fare le rilevazioni sulla collina di Arras doveva essere accaduto qualcosa mentre si trovavano sul luogo, perché ora, invece, una volta riconsegnato, funzionava perfettamente e Michaud li guardava in maniera stranita.
Intanto Skinner ha raggiunto l’abitazione delle ragazze dove trova una impaurita Camilla seduta in un angolo di una stanza, tremante, dopo aver concluso un altro quadro nel quale anche Skinner riconosce la bellissima donna soldato dell’altro dipinto: decisamente deve fare in modo che lo vedano anche i suoi due agenti per cercare qualche spiegazione logica in una situazione che di logico purtroppo non ha nulla. Non ha dimenticato anche Augustin e, infatti, si rivolge ad Angelique affinché gli possa dare delle dritte per portare chi di dovere a conoscenza di un uomo in evidenti difficoltà.
Nel frattempo anche Mulder e Scully lo hanno raggiunto all’appartamento delle ragazze, ma è proprio in quei momenti che Scully resta sconvolta dalla visione di quel quadro che è il medesimo che ha visto nel suo sogno. Decide allora che sarebbe stato opportuno raccontare a Mulder di questi sogni strani che sta continuando a fare da quando è arrivata in Francia, e Mulder le conferma che anche lui sta sognando in una maniera talmente reale che sarebbe bene confrontassero i rispettivi sogni. Tutti e due non possono negare che quei sogni, apparsi solamente quando hanno cominciato ad indagare su quella particolare faccenda, non abbiano solo sconvolto le loro notti, togliendo loro il sonno, ma si siano insinuati nel profondo facendo provare ad ambedue qualcosa di sofferente, di doloroso, come se li toccasse da vicino, o meglio, come se vivessero in prima persona certi eventi.
Ed ecco che, nuovamente con i sogni di entrambi, ci ritroviamo a quei terribili momenti dopo il ferimento di André con la corsa forsennata di Oscar e dei suoi uomini superstiti per le strade di Parigi per cercare di salvargli la vita.
Rivediamo il tutto attraverso lo sguardo di entrambi: prima da parte di Oscar, la quale tenta l’impossibile per salvare il suo uomo, dato che, ora che lo ha trovato e ha condiviso finalmente anche l’amore, non può lasciarla sola. Il suo unico desiderio è diventare sua moglie e André in quegli istanti le conferma che lo diventerà e che potranno vivere una nuova vita in un altro mondo. Ma proprio mentre professa il suo amore per lei la sua vita lo abbandona lasciando Oscar in una valle di lacrime e disperazione.
La situazione viene vissuta nel sogno sia da Scully che da Mulder, i quali assumono i volti dei due giovani sfortunati innamorati, svegliandosi di soprassalto con una sensazione di angoscia crescente. Ambedue non comprendono cosa stia succedendo, ma una cosa è invece certa: la persona a cui vogliono bene non sa del sentimento che alberga nell’animo perché non si sono mai manifestati in tal senso e, forse, sarebbe giunto il momento di parlare prima che sia troppo tardi. Forse in tutto il marasma che la situazione ha creato c’è anche qualcosa di positivo per loro due che in questa occasione possono aprirsi l’un l’altro.
In tutta questa situazione già fortemente alterata, quel pazzo di Bouillet sta per compiere qualcosa di eclatante proprio durante il ricevimento all’ambasciata americana per i festeggiamenti della presa della Bastiglia, a cui sono stati invitati Skinner, Mulder e Scully. Bouillet vuole prendersi una rivincita per onorare un suo antenato, rincorrendo una vendetta e volendo riscrivere la Storia a modo suo! Davvero pazzesco. Ora veramente resto più che mai sintonizzata per scoprire cosa ha in serbo Bouillet e di chi si servirà per portare a termine il suo folle piano. A presto!

Recensore Master
27/06/23, ore 21:00

Mulder e Scully stanno capendo sempre più la loro connessione con i personaggi di quel passato; mi sa che alla festa tutti i nodi verranno al pettine.

Recensore Master
17/06/23, ore 16:29

Cara Elenabastet, ribadisco nuovamente il concetto che leggere questa tua avventura mi dà la possibilità di immergermi in una storia diversa che mi fa esplorare universi alternativi e di questo ti ringrazio.
Mi è piaciuto che questo passaggio sia stato dedicato a Skinner e ad Augustin, dove il primo sta cercando di capire quell’uomo il quale, ovviamente, gli ha smosso una sorta di empatia tutta particolare per quei primi accenni della sua storia, che aveva, e continua ad avere, dell’incredibile. Skinner, per sua natura e forse anche per aver militato nell’esercito, è portato a tentare di dare un aiuto a chi si trova in difficoltà, cosa che gli è apparsa del tutto evidente dalle poche parole scambiate con quell’uomo che si porta appresso una disperazione che non trova uno sbocco. Vorrebbe tanto poterlo aiutare a superare quelli che per lui sono momenti complicati di una vita condotta quasi allo sbando. Un sacco di interrogativi sono sorti nella mente di Skinner, quali per esempio chi si prenda cura di lui, dove abiti, come trascorra il suo tempo, se sia o meno in salute. Ma per dare risposte a queste sue domande, che hanno preso ad assillarlo, deve trovarlo e comprendere quale sia il mondo che si è costruito. E infatti, arrivato all’antica casa della famiglia Jarjayes, ora in completo stato di abbandono, lo trova presso le scuderie e intavola un dialogo con lui. E noi, leggendo le tue parole, siamo stati catapultati a quei momenti drammatici della dipartita della figlia e del suo compagno, a cui sono seguite a ruota le morti della nonna del giovane, che non aveva retto al dolore della scomparsa dell’amato nipote e della donna della quale si era presa cura per tutta la vita, e poi dell’amata moglie. Appare evidente che Augustin stia vivendo da solo un dramma, ma Skinner pensa che sia dovuto ad uno stato mentale alterato, forse proprio per alcune sofferenze vissute da altri, e che ha fatto proprie, portandole come un fardello personale. Ancora non è del tutto convinto da quanto Augustin gli ha raccontato, ma non può negare che l’anziano uomo creda fervidamente a quanto asserisce di aver vissuto e che, per espiare le sue colpe, sia costretto a vivere in eterno lo stesso dolore che si ripresenta, come sgradito compagno, ogni giorno. La sua mentalità moderna e obiettiva non può accettare che quell’uomo viva da più di duecento anni quello stesso strazio per la perdita dei suoi cari, ed è ben deciso a voler trovare una risposta coerente per poi, magari, poter affidare Augustin a qualcuno di specializzato che possa prendersene cura e trarlo da questo suo stato di sofferenza. Ma mentre sta pensando a come agire, ecco che una nuova telefonata dell’amica di Camilla lo mette ancora in allarme, poiché la giovane ha terminato un nuovo quadro e, subito dopo, ha iniziato a stare molto male. Occorre che lui si consulti sia con Mulder che con Scully per addivenire a qualche conclusione che abbia un senso compiuto. Una tra le cose dette da Augustin ha lasciato interdetto Skinner: la somiglianza dei suoi due agenti con la figlia del generale e il suo innamorato.
Restando sintonizzata ti aspetto per il prosieguo e ti auguro un sereno fine settimana.

Recensore Master
16/06/23, ore 20:58

Dunque Augustin è condannato a non morire mai.. ma chi è che ha incaricato quei tizi di portargli il cibo, Victor forse?

Recensore Junior
11/06/23, ore 14:55

Anche in questo capitolo si nota sempre di più che sei una vera scrittrice: la commistione di eventi passati ed eventi presenti, di reale e soprannaturale cattura e affascina tanto da non riuscire a smettere di leggere e rammaricarsi alla fine del capitolo. Stai scrivendo un'incredibile sceneggiatura a cui non manca niente per essere portata nel video, la presenza dei miei Mulder e Scully coinvolti in quest'episodio pazzesco è assolutamente credibile, le loro reazioni e parole più che aderenti ai loro personaggi, non so dirti quanto adori il tutto. Non riesco ad immaginare come finirà. ma so che anche il finale sarà strepitoso. Una serena domenica a te!

Recensore Master
11/06/23, ore 13:59

Ogni passaggio di questo racconto si rivela sempre più insondabile ed incredibile per quanto accade sia negli eventi che ai personaggi.
Gli agenti vogliono cercare di dirimere il mistero di quanto sta succedendo a Kryceck, per sfrondare una volta per tutte, il castello di bugie che suppongono abbia imbastito. Ma nel visitarlo alla prigione rimangono basiti dal suo comportamento e dalla sensazione di verità per l’atteggiamento assunto: lui si sente colpevole di non essere riuscito a salvare i suoi due amici e pare rivivere, rivedendo loro, quei momenti ammantati di tragedia. Scully nell’osservarlo nota alcuni graffi su una mano, che sono stati curati, ma certamente procurati da alcune rose. Deve esserci quindi, secondo lei, qualche attinenza con la collina di Arras e il roseto ivi presente, che si accingono pertanto ad andare ad analizzare. Ma ciò che si rivela ai loro occhi ha davvero dell’incredibile: appena inserito il sondino dell’apparecchiatura nel terreno tutti e due vengono attraversati da sensazioni ed emozioni diverse, a cui ancora non sanno dare una spiegazione, così come non hanno saputo spiegarsi il fatto che Alex conoscesse che loro due facevano sogni strani, ambientati in un altro tempo, ma al contempo così drammaticamente reali.
Quello che il visore del macchinario mostra al loro sguardo non può che lasciare basito chiunque, lettore compreso che si sorprende della fantasia dell’autrice: nelle profondità del terreno del cimitero dovrebbero trovarsi le tombe dei due giovani morti durante la rivoluzione, ma invece notano che le rose abbiano avviluppato i corpi di un uomo e una donna, belli e abbracciati, che paiono riposare in un sonno eterno, e sembra anche che quelle rose abbiamo nutrito le loro spoglie mortali non danneggiandole bensì preservandole in tutta la loro languida bellezza. Decisamente una visione che ha dell’inquietante e del sorprendente, poiché è impossibile addivenire ad una spiegazione logica, pur mettendocela tutta, ma che restituisce al contempo una sensazione di benessere, sprigionata proprio dalla consapevolezza che quei due nella morte stiano vivendo comunque il loro tempo. Entrambi i nostri due agenti avevano, nel corso delle loro esperienze, visto cose e vissuto situazioni ai confini della realtà, ma questa forse le batteva tutte, in quanto loro due erano direttamente tirati in causa in prima persona, poiché provavano sensazioni ed emozioni come se un misterioso canale si fosse aperto e avesse dato l’opportunità di traslare ad altri sensazioni ed emozioni avvertite da altre persone. Chissà se i tecnici del laboratorio sapranno trovare una spiegazione più razionale a quanto loro hanno appena registrato tramite il macchinario?
Pertanto il mistero non fa che infittirsi ulteriormente!
Attanagliata da una curiosità crescente, ti auguro un buon proseguimento della tua domenica.

Recensore Master
10/06/23, ore 22:01

Questa visione ha dell'inquietante e anche un po' scioccante.. André e Oscar vedono i loro vecchi corpi da quelli nuovi. Adesso ricorderanno il loro passato.

Recensore Master
04/06/23, ore 10:36

Ed ecco che, finalmente, i Nostri due agenti dell’FBI cominciano ad entrare più profondamente nelle pieghe di questa storia strana, decisamente anomala, ma avvincente, che si dipana fra passato e futuro. Entrambi avevano cominciato a sognare: stralci di ricordi che afferivano da un passato lontano e con nessuna specifica attinenza alla loro vita. Poi, questa particolare vicenda, su cui hanno iniziato ad indagare, ha evidentemente messo in moto qualcosa di cui ancora non conoscono né limiti né contorni.
Le prime parti di questo nuovo passaggio ci riportano ai momenti in cui Oscar si stava facendo ritrarre da Mastro Armand, affinché di lei potesse rimanere una traccia tangibile del suo passaggio, ma in quegli attimi, durante le ore di posa, non può che pensare ad André, a quanto si sia accorta di amarlo e di come potrebbe riuscire a preservarne la vita. Ha compreso lui sia effettivamente l’altra metà della sua anima. E anche per André i pensieri sono gli stessi, gemelli come quelli di Oscar, dove l’amore scorre silenziosamente senza possibilità di arginarlo.
Ho sempre provato uno struggimento profondo nell’assistere alla scena del quadro, con lui che declama ciò che vede con gli occhi del cuore e della mente e lei lo ascolta e lo asseconda, mentre una lacrima scorre sul suo volto.
Mulder e Scully, nel sogno, stanno rivivendo quegli stessi attimi così pieni di tensione sentimentale e di pathos, poiché dal racconto sulla genesi del dipinto ambedue sanno cosa stia per accadere.
Ma quello che ci sveli poi, con la telefonata del tecnico del laboratorio di Parigi, ha dell’eclatante: ha scoperto qualcosa, a cui non sa dare un nome e che non ha mai visto durante i suoi studi, che addirittura forse nemmeno esiste in natura ma è stato creato dall’uomo. Mulder e Scully osservano di fatto un ibrido, nato incrociando rose selvatiche trovate sulla collina di Arras e cellule umane mescolatesi dando vita all’essere vivente che stanno analizzando. Sconcertante davvero! Che ci sia qualcosa nel terreno di Arras, o al suo interno, appare evidente, ma potranno accertarsene solo facendo mirati esami tramite un macchinario speciale che viene loro affidato a tal fine.
Questo passaggio si è concentrato su questa scoperta sconvolgente, che non sappiamo a cosa possa portare, mentre Skinner, il quale avrebbe dovuto incontrarsi con Camilla e Angelique, ha invece deciso di recarsi a cercare Augustin per parlargli a tu per tu. E poi resta sempre ancora un mistero ciò che sta succedendo a Krycek e a cui sia Mulder che Scully vogliono trovare una spiegazione, poiché sono quasi sicuri che li stia prendendo tutti in giro.
Ora che hai scatenato una folle curiosità, resto in trepidante attesa del prosieguo e ti auguro una serena domenica!

Recensore Master
03/06/23, ore 20:41

Il passato ritorna sempre più per Mulder e Scully, poiché entrambi ricordano le loro esistenze passate; la rosa metà umana è da brividi!!

Recensore Master
27/05/23, ore 12:40

Certo che, mia cara Elenabastet, ci tieni davvero sulla corda, poiché il mistero, anziché sciogliersi e permettere di comprendere le dinamiche che tutti i nostri personaggi stanno vivendo, si infittisce sempre più.
Skinner, giustamente, vuole confrontarsi con Mulder e Scully, i quali con i loro trascorsi, sicuramente sarebbero di supporto per provare a intravedere un po’ di luce in mezzo a tutto quel buio nel quale sembrano essere precipitati. Buio nel quale brancolano per via di Camilla e del suo comportamento, messo ancora più in rilievo da Angelique, seriamente preoccupata per la sua amica, che pare non essere più lei. Camilla si comporta come se fosse posseduta da un’altra personalità e come tale agisce: sembra essersi reincarnata in Rosalie, amica devota e affezionata di Madamigella Oscar, della quale ha fatto un ritratto, che i nostri due agenti hanno potuto vedere nel palazzo dove abita e lavora Girodelle: inconfondibile il personaggio donna che vi è raffigurato. Ma Camilla continua a disegnare senza sosta. poiché afferma di dover fare un altro ritratto. Perché? A cosa mai potrebbe servire un nuovo dipinto? Magari c’è una chiave nascosta nel disegno che la mente di Camilla/Rosalie sta elaborando? Tante domande, troppe che lasciano incuriositi.
Intanto Skinner ha comunicato ai suoi agenti di aver visto un dipinto, con raffigurato quel medesimo volto, in un palazzo in disuso dove si era recato dopo aver incontrato un uomo che gli aveva fatto una strana impressione per il carico di dolore che si portava dentro e che parlava dei tempi della Rivoluzione francese, durante la quale aveva perso la figlia, uno dei suoi affetti più cari, e si tormentava per quanto accaduto, quasi fosse in parte responsabile. Forse, se lo vedessero tutti insieme, potrebbero cominciare a districare il mistero.
Mi è piaciuta molto la scena che hai descritto e che ha come protagonisti Skinner, che osserva la strada da una delle finestre dell’albergo, e Augustin, che dalla strada guarda verso le finestre illuminate dove si trovano Mulder e Scully: ho avuto così un dejà vu, poiché l’ambientazione mi ha ricordato la serie tv “Outlander”, con tutto quell’alone di mistero e malinconia che evocava la scena stessa.
E poi, colpo di scena, la lettera lasciata da Augustin sulla panchina, affinché Skinner la trovasse, dove rimprovera il comportamento verso la sua famiglia tenuto dal generale Bouillet. In poche parole è evidenziato tutto il tormento che quell’uomo anziano sta vivendo, ormai da tempo immemore, adducendo anche le motivazioni e mostrando tutto il suo orgoglio di uomo ferito ma non piegato alle volontà altrui. La data riportata poi è emblematica, e non può sicuramente lasciare indifferente Skinner, portandolo a pensare che loro, tutti insieme, stiano vivendo una allucinazione o una suggestione. Qui il passato e il presente paiono aver trovato una frattura nel tempo che ha permesso di fondersi, riportando fatti che coinvolgono personaggi antichi e recenti.
E infine, l’uomo senza un braccio che deve agire in fretta: è sempre Alex/Alain, rimasto in consegna nella caserma dove Skinner lo ha lasciato, e che sta pensando a come trovare una via d’uscita per fuggire e portare a termine il piano di salvezza per i suoi amici.
Sempre più intrigante questo racconto. Ti aspetto per gli sviluppi e ti auguro un buon fine settimana.

Recensore Master
26/05/23, ore 18:20

Non sapevo che Rosalie sapesse dipingere; però mi chiedo se Victor avrà riconosciuto Oscar in Mulder.

Recensore Master
15/05/23, ore 21:31

Anche Alain è tornato, quindi.. Ma i nodi stanno venendo tutti al pettine, uno alla volta. Il dolore per la tragica fine dei suoi amici ha dilaniato Alain!

Recensore Master
15/05/23, ore 18:53

Questo nuovo passaggio è davvero carico di pathos, poiché tramite Alex/Alain, abbiamo rivissuto le vicende relative al giorno della presa della Bastiglia, alla morte di André colpito dal proiettile di un soldato nemico, sotto quel maledetto ponte dove il reggimento di Oscar, o almeno quanto ne restava, aveva trovato rifugio.
Skinner, che ha raggiunto Alex nella località indicatagli dal gendarme che lo ha contattato, fa sempre più fatica a credere a ciò che sente e che, di primo acchito, sembrerebbe una presa in giro, ma più le parole e i fatti si fanno concitati più anche Alex cambia il suo registro e non pare improvvisare per trarlo in trappola, bensì a Skinner pare proprio che gli eventi di cui narra, così come delle persone di cui parla con tanto trasporto, siano stati quanto mai reali. Skinner è fortemente confuso, ma comincia a mettere insieme alcuni pezzi di un puzzle, ancora molto lontano dal suo completamento, però ci sono dei fatti che non possono essere ignorati e vanno presi in considerazione proprio per via dell’indagine che stanno seguendo per comprendere cosa sia accaduto a Camilla. Skinner sa bene che ha bisogno di consultarsi con i suoi due agenti che di fenomeni strani ne hanno visti in quantità e, magari, potranno districarsi anche in questo che sembra avere un filo conduttore.
Intanto anche Angelique resta basita dal comportamento di Camilla che ha disegnato per ore una persona in abiti mitologici in sella ad un cavallo bianco e con i capelli biondi al vento e che lei definisce essere la sua “Oscar”.
Mi ha colpito questo passaggio proprio perché Skinner, nell’ascoltare il racconto di Alex, non ha potuto non fare gli opportuni collegamenti su quanto aveva già sentito e che non si riferiva ad eventi accaduti nel tempo presente bensì, decisamente, in un’altra epoca, quella della Rivoluzione Francese che anche Augustin aveva menzionato nei suoi discorsi. Ora forse comincia a pensare che non siano propriamente dei deliri quelli dell’anziano signore incontrato con il suo carico di dolore.
A presto!

Recensore Master
04/05/23, ore 12:11

La vicenda procede e qualche tassello sta per incastrarsi nel mosaico che, a poco a poco, verrà a formarsi con le tante informazioni ottenute e con gli avvenimenti vissuti ora dall’uno ora dall’altro dei nostri protagonisti.
Skinner, tornando a Parigi, ha una interessante conversazione con due anziani benzinai che gli parlano di Augustin, mostrando la tristezza di quella sua vita che, dicono, sia costretto a vivere per ciò che ha commesso in passato. Loro due se lo ricordano, esattamente come è ora, da quando erano giovani. Sembra, e forse è, un’anima in pena che non può trovare pace. Skinner crede poco ai fantasmi ma le parole dei due coniugi lo hanno lasciato molto più perplesso di prima della sua visita al luogo dove pensa abiti Augustin.
Intanto, finalmente, Mulder e Scully riescono ad interloquire con Girodel di ritorno dal suo viaggio a Londra e li riceve presso il suo castello, dove risponde cortesemente ai quesiti dei due, che però restano soggiogati, in un certo senso, dal fascino malinconico che emana quell’uomo. E’ un uomo che vive nel tempo attuale, ma pare provenire da un’altra epoca, forse per i modi compiti o per la maniera di esprimersi, nonché per quello sguardo perennemente triste che lo accompagna. Girodel racconta di chi sia sepolto al cimitero, di Oscar e del suo attendente di lei innamorato, non dimenticando di parlare invece del sentimento nutrito dal suo avo per la bella e coraggiosa Oscar, non però da lei ricambiato. Nel parlare di quegli eventi sia Mulder che Scully hanno avuto l’impressione che parlasse di lui per la commozione che lo ha colto, ed entrambi hanno avuto la sensazione netta di conoscere già gli eventi di cui Girodel parlava. Quest’ultimo ha mostrato loro una copia del ritratto di Oscar, fatto da una giovane di nome Rosalie che la conosceva molto bene, in quanto era vissuta per un certo periodo con lei nel suo palazzo. Ecco che uno dei tasselli riporta i Nostri al caso di Camilla, la quale dice appunto di chiamarsi Rosalie e di vivere in un altro tempo. E anche il ritratto che vedono all’uscita del castello li lascia interdetti per la perfetta somiglianza con colui con cui hanno appena conversato di cose di un tempo passato. Stessa impressione ha avuto Girodel che rivede in Mulder e Scully Oscar e André i quali paiono essere tornati in vita. Un attimo per pensare ancora al colloquio avuto e subito ripiomba nella realtà con una mail, per nulla gradita, di Bouillè con le sue farneticazioni.
Non è propriamente una maledizione, ma qualcosa che non è mai morto e che ritorna dal passato, forse proprio per cambiarlo. Davvero affascinante. A presto!

Recensore Master
03/05/23, ore 21:16

Anche Victor è tornato, dunque.. Riguardo al Generale non capisco: è un fantasma, o una sorta di immortale, condannato a vagare in eterno tra i vivi?