Buon di Miss, come va?
Mi sto rendendo conto che riesco a sedermi al pc a scrivere recensioni, con pseudo-criterio, solo quando sto male. Il che implica che quindi non sarà proprio una recensione con pseudo- criterio, forse sarà solo una cosa un po’ sconclusionata. E vabbè, chiedo venia.
Comunque, non sono più giovane come un tempo, sto sul viale del declino, mi ha distrutta pasquetta, ti pare? Il vento, il sole, la grigliata che pareva il monte Fato e non ho la più pallida idea di come ab-biamo fatto a non morire tutti… e ora sono influenzata, lo trovo ingiusto.
Così ho deciso di recensire finalmente almeno un capitolo oggi, di rendermi utile e di comportarmi da persona per bene. Mi è anche uscito l’arcano maggiore della Giustizia per sto mese, che è anche il ta-rocco del mio segno, quindi niente, il mondo mi dice che è giusto il momento.
Sto svagando da morire, pardon, ma dopo tutti questi anni ci sarai abituata, eheh.
Veniamo quindi a noi, partiamo dall’inizio e cerchiamo di farlo in modo criterioso e magari mezzo conciso.
Pariamo da Dante Wang, del nostro panda di casa. Sì, è mezzo cinese, quindi ora è il pandino di ca-sa… che detta così sembra una macchina ma no, lui è un cucciolo di panda. Emo.
Il fatto che venga da una cultura, un mondo, una vita completamente diversa rispetto a quella occiden-tale, ma che ugualmente ne conosca delle usanze e quindi ne sia solo poco avvezzo e non completa-mente estraneo, credo sarà un grandissimo punto a suo favore, perché ci assicura già una storia inte-ressante. Come lui imparerà cose del mondo magico europeo così faremo noi, vederle le cose dagli occhi stupiti di qualcuno che, come noi, non sa cosa aspettarsi è sempre il modo migliore per scoprire le cose.
Certo, Pandante è un bimbo emo, odia tutto e tutti, sta affrontando le conseguenze del divorzio dei suoi genitori, ha dovuto cambiare scuola contro la sua volontà, ha dovuto abbandonare la sua casa, i suoi amici ed è giustamente pieno di rabbia verso chi gli sembra l’artefice di tutto ciò, vedi sua madre, ma penso sia un pandino per bene. Ovviamente ha sedici anni ci sono tante cose che ti sembrano più grandi di quanto non sembrino mentre altre, ben più gravi, paiono ridicole, ma il suo comportamento in questo primo capitolo, per quel poco che sappiamo di lui, mi sembra assolutamente giusto e realisti-co.
Quindi, ora che ho ufficialmente adottato un panda indifeso, posso prendere posizione per lui: Nerea, bella de zia, me stai simpatica, schiaffeggi la gente con non so cosa e non so se voglio saperlo o sarò costretta a chiamare la forestale, ma non puoi pretendere che un polletto- pandino, pandante, sorry, un pandante tutto imbronciato, che ha affrontato cambiamenti difficili negli ultimi tempi, ragioni in modo logico e non preso dalle emozioni. Così come non puoi pretendere che un adolescente ti ascolti invece di farsi i fatti suoi, soprattutto se gli stai dicendo cose inerenti alla scuola e lui è chiuso in sé stesso, rannicchiato ad un angolo davanti ad una finestra ascoltando Monsoon guardando con rabbia mal re-pressa e tristezza incalsante il mondo che si prendere gioco di lui mentre ragiona sul fatto che forse i Tokiohotel non sono abbastanza per esprimere il suo malessere ma forse dovrebbe passare agli Evane-scence. Ovviamente Bring me to life.
Sì, non mi importa l’opinione della sua autrice, pandante ora è questo, ha anche l’animale giusto per giustificare la troppa matita attorno agli occhi che lo fa sembrare un panda. E che terribile affronto! Tra le farfalline è capitato! Neanche tra le lunette misteriose e pensierose. Povero, povero pandino-pandante.
Ora lo lascio in pace, giuro. Tanto ci pensa la sua bestie a tormentarlo.
E le ragazze a guardarlo come se fosse il nuovo pezzo di carne in vetrina. Vi vedo donzelle, vi vedo e amo sta botta di curiosità, impicciosità e ormoni che portate in ogni conversazione.
Madonna Miss, quanto mi era mancata sta roba, la leggerezza, niente drammi pesanti e tormentati!
…
No, se ce ne sono non li voglio sapere e tu non me li dirai. Anzi, di proibisco di inserire qualunque co-sa dolorosa/pesante/triste/ traumatica in questa storia. Sono tutti polletti felici! TUTTI!
Ti concedo drammi amorosi e risse da bar, anche perché mi sembra che ci potrebbe essere qualche te-sta cada pronta ad esplodere. Solo, ricordati di Mew e di dove ama dormire e vacci piano con il mio mandarino. Sì, mandarino, perché Lemony Girl è Niki Gamba Lunga, polletto alle mandorle non è neanche lontanamente acido come lei, quindi mandarino.
Oddio, non posso usare “polletto alle mandorle”, è un piatto asiatico, così sembra che parlo di pandan-te!
Niente, anni di soprannomi bruciati da una nazionalità, sto perdendo smalto.
Cosa dicevo? Che sarei stata veloce? Lol, non credo.
Com’era? Drama amorosi, risse, impiccioni ormoni, LE RAGAZZE! Loro, loro sono adorabili.
Mi fa ridere che praticamente metà sesto anno suona nell’orchestra e mi fa ancora più ridere che tutte le ragazze siano anche in camera assieme e che quindi hanno infinito potenziale tempo per spettegola-re, anche se prima ci devono arrivare a scuola.
Per iniziare, visto che tutti hanno delle macchine fighe, sappi che quando prenderà la patente ho deci-so che mandarino, da bravo italiano, avrà un pandino verde scolorito. Spero che la famiglia Pagano ne sarà fiera e lo accolga nel club delle macchine a cui non daresti un soldo ma che ti portano in giro per mezza Italia ignorando gli spazi aerei chiusi.
Mally e Luli che si chiamano mi ricorda quando mandavo messaggi alle mie amiche, il primo giorno di liceo, per assicurarmi che si fossero alzate e poi per informarle che ovviamente ero imbottigliata nel traffico e che con tutta probabilità sarei arrivata sul pelo della campanella. Il gra non perdona mai…
Mi pare ovvia la mia domanda successiva: Maella e Raniero hanno due gatti che si chiamano Phoebe e Joey, hanno anche due fratelli, poi ci sono i loro genitori, che fanno sei persone, quindi sei ipotetici gatti? Abbiamo la squadra completa?
Ooooh, quindi Stefano Raniero non è il primo della famiglia, anche i suoi predecessori stavano in bri-gata! Non vedo l’ora di sapere chi dovrà reclutare i nuovi paperotti! Spero non ci sia qualche prova d’iniziazione e soprattutto spero che non ci sia Icaro tra i reclutatori, non so perché ma ho la sensazio-ne che potrebbe essere un po’ sadichello.
In ogni caso Stefano amichetto di Gisella, povera stellina che non si abbronza, mi piace, ci regali sem-pre tante gioie te con le amicizie uomo-donna, anche se in effetti forse è un po’ troppo presto per dirlo, perché a meno che a Gisella non potrà piacere anche un bimbo più piccolo, eliminando Guglielmo, Abele, Raggio di Sole e mi permetto anche Icaro caro, le sue opzioni per una possibile relazione ro-mantica si riducono a Stefano qui, l’araba fenice e Santo Milad martire dal Belgio.
Comunque, approvo che la cosa più importante sia far uscire i gatti dai trasportini e far loro le coccole. Dieci punti a Serpeverde. Sì, Serpeverde, perché è sempre cosa buona e giusta dar punti alla mia casa.
In ogni caso, la nostra libellulina tanto delicata e dedita alla sua danza si conferma un caratterino ado-rabile e divertente, vai bambina, i limoni e i mandarini sono giù presi, ma se ti impegni di nominerà arancia di questa storia. Tanto Guglielmo pare in lizza per la posizione di pompelmo, a pandante dob-biamo lasciargli la possibilità di diventare piccolo yuzu (agrume asiatico), quindi ci rimane arancia o lime, scegli.
La rivalità dei cuginetti francesi poi si sposa alla perfezione con quello sprazzo di rapporto che ci hai mostrato tra i due inaspettati cugini! Mi sa che non ti ho mai spedito un personaggio che avesse un pa-rente come altro personaggio principale. Tipo, il mio di Dante aveva una marea di fratelli che ogni tan-to facevano capolino, ma proprio ad aver sempre un consanguineo tra i piedi non mi era mai successo!
Cioè, tra i piedi, non voglio mica dire che sia fastidioso. Un cugino maggiore, bello come il sole, che tutti ammirano, che fa il cacciatore, il capitano, è nel giornale della scuola, nel club di scherma, riesce a convincere la gente a cedergli i posti migliori in carrozza… io e Diego non abbiamo nessun proble-ma, assolutamente no. Nessun attacco di panico, non ci sentiamo da meno, no, ti pare, nessuna sogge-zione, non ci siamo sgonfiati come palloncini a fare il confronto…
Mi dispiace amore di mamma, i tuoi fratellini fighi li faccio o stronzi o così buoni da esse stupidi. Con tutto l’affetto che ho per Emil, sì parlavo di lui, il mio golden retriever gigante.
Dicevo! No, non abbiamo voglia di nasconderci da qualche parte, ci piace Icaro. Ci piace anche l’altro nostro amichetto, Phoenix, vogliamo bene anche a lui. Un altro figo della madonna… ma su cui ci concentreremo dopo!
Dicevo: cugini per caso qui mi piacciono assieme, anche se credo che Icaro darà filo da torcere al mio mandarino, tipo che gli farà prendere un esaurimento nervoso. Anche se no, forse no, dopotutto Diego è cresciuto con quel folle di suo nonno, quindi dubito che Icaro, o chiunque nella brigata, potrà far peggio di lui.
Torniamo al nostro x-Men, si Phoenix, che arriva in ritardo, che impreca contro tutti ma, ehi!, ammet-tiamolo, correre sulla sabbia è terribile, specie se hai tanta roba con te!
Certo, visto che stanno su una carrozza potrebbero anche andarli a prendere a casa dico, gli calano la scaletta tipo elicottero e se li portano via, no?
Povero Pony, col principino che lo prende in giro, con il vento contro, la sabbia, gli anfibi, la scopa, la valigia, gli sguardi trasognati delle ragazze… comunque, lui, Diego e Dante li mettiamo a fare le super chicche in nero, se li becchi di spalle, incappucciati, li scambi tutti per la stessa persona. Saranno ami-chetti alla fine, lo so.
Milad santo di nuovo, lui e Diego potranno aprì un convento se le cose non gli andranno bene.
Margarita e Lucilla cara, quanto ve se ama che appena ve vedete fate subito gossippini? Non lo so co-sa mangia Abele, ma a quanto pare de sto giro abbiamo solo fotomodelli qui, quindi fatemi un favore, non fate troppi commenti davanti al mio mandarino in futuro, che poi di venta troppo consapevole di essere un piccolo spaventapasseri e me se deprime.
Maella che arriva tardi sembra una costante, i gridolini quando ci si rincontra sono così *veri* , ma questo non vuol dire che devi ignorare Stefano Neretta, che me combini? L’hai vista due settimane fa Gisella, saluta il tuo amichetto, su! Non puoi rimproverare Pandante di non aver buone maniere e poi comportarti così. Povero Stefano, vieni, fatti abbracciare da zia.
Sono felice di sapere che ci sono persone con ossessioni per cibi specifici, tanto da portarsene delle scorte appresso. Mi sento rincuorata. E capisco anche il punto di Gisella, o lo fa adesso o mai più, mi sa che siamo in tanti a far così.
Allora: approvo la cioccolata, ha fin troppo senso, è cosa buona e giusta. Capisco anche le scarpe an-che se non sono un’amante dei mocassini. Roberto Bolle poi… io l’ho visto tipo quattro volte dal vivo, se merita tutto il comodino per sé.
Petizione per il povero Diomede, che non viene mai scelto per la passeggiata perché è di carattere dif-ficile. Diego, vai a far pascolare quel povero cavallo, tanto tu sei bravo in queste cose.
Penso sia la terza volta che lo dico, ma: Milad santo, ora. E siamo solo all’inizio diamine!
Le lunette comunque mi piacciono, pensavo fossero i più seriosi invece paiono i più stupidi, li adoro già.
“Benvenuto. Ti sei salvato”, con tanto di immagine di Diego che alza il calice alla Leonardo Di Ca-prio, per me potrebbe essere un meme ora.
LE MIE PETTEGOLE!
Sì, il nuovo arrivato è carino, e così almeno completa la triade delle Charlie’s Angels in nero.
Ma noi non vogliamo parlare di pandante-polletto alle mandorle- piccolo yozu dalla scorza dura. Noi vogliamo i gossip che ci hai promesso in carrozza! Chi è Theodore! Che vuol dire che non c’è niente da dire? Bella de zia, non puoi crearci l’hype e poi bruciarci tutto così! Noi vogliamo il drama, lo scandalo, gli intrighi e i tradimenti!
Qualcuno faccia partire la sigla di Beautiful!
Daphnina romanticona incallita, se ti consola, per statistica, non sei sola, c’è almeno un romanticone compatibile con te tra i nostri baldi giovini! Zia crede in te, sarai quella che ci porterà la storia più ro-mantica di tutti. Che tanto se stamo a aspettà i maschietti se famo tutte vecchie.
Sappi che sulla battuta su Dante e lo svenimento mi sto astenendo dal farne un’altra molto poco carina. O forse semplicemente più inopportuna, lol.
In ogni caso mi sa che sono giunta alla fine!
Volevo fare una cosa veloce e invece mi sono persa come al solito, ma spero tu comprenda e apprezzi comunque i miei sproloqui. Più che li comprenda, sì, mi preme decisamente di più questo, ultimamen-te non sono più capace a scrivere ed esprimere pensieri basilari, spero di non aver fatto troppo casino!
Bene Miss cara, alla prossima quindi!
Byeeeeeee!
Phebe <3 |