Buongiorno, cara, perdona il ritardo ma è un periodo complesso. Comunque non mi arrendo ed eccomi qui per continuare a leggere e recensire!
Mi piace l’idea che inizialmente tu tenga oscurata la tipologia di AU con cui hai lavorato, sto cercando di comprenderla ma chissà, mentre proseguo vedo questi avvertimenti a inizio paragrafo che ancora non riesco a decodificare. Il crescendo di Yusaku, entusiasta di srare con la persona che ama e che riesce finalmente a trovare il coraggio di esternare al migliore amico, si equilibra poi con la discesa dell’umore di Yusei che contrasta con lui in modo perfetto, non facendo inizialmente pesare come si sente e quello che sta vivendo ma comunque non esente da una preoccupazione scura e schiacciante.
Qui non è solo questione del magone che cresce, tutto è così emotivo e palese che c’è qualcosa che mi da brutte vibes per tutto il tempo, ma quando quella parentesi mi si para davanti agli occhi (dove ammetti che sarebbe stato l’ultimo incontro tra i due migliori amici…) fa… fa male. Spiazza, mi regala sensazioni contrastanti ma che non mi fanno sentire affatto bene perché ancora non capisco, ancora non realizzo.
E ora mi è tutto più chiaro: il passaggio da quello che è il primo presente a invece una realtà capovolta, assurda, terribile e che porterà strascichi terrificanti per tutta l’esistenza è scandito da quei piccoli hint temporali che dai ogni tanto a inizio di una nuova parte, e hai reso benissimo il tutto, perché poi il fattore scatenante è mostrato in uno degli incubi frequenti del protagonista. Non conosco direttamente il fandom ma so che ho sentito qualche cosa a riguardo in spezzoni di film e serie su TikTok, quindi mi sono ritrovata comunque bene nel leggere e comprendere, perché sei riuscita a far capire tutto, tra la confusione, il sangue, gli odori e colori, i contrasti con questa bestia terrificante, e poi tutto si ferma. La vita, i suoni, la compagnia, il dover vivere nell’impatto di un silenzio straziante se non per poche singole fasi in cui si è concessi a qualcosa di più di un sussurro…
Quello che mipiace più dei tuoi scritti è l’impatto emotivo che la storia mi lascia appena finita: qualsiasi sia il contesto, l’AU o canon, il momento in cui si svolge, c’è sempre qualcosa che mi colpisce ed è proprio l’attenzione che dai alla caratterizzazione di loro – la tua OTP assoluta – e il fatto che mi restano impressi i momenti che sono in grado di vivere. Il caos che prima pesava ora è divieto assoluto, l’essere sempre in compagnia adesso è impossibile, il vivere in una bolla privata tentando di sopravvivere ogni giorno, ancora mi lascia un attimo spiazzata: non fosse per la loro compagnia, si sarebbero singolarmente lasciati morire, straziare, ingoiare, ne sono sicura. E invece resistono un altro giorno, vivendo come avrebbero voluto ma nel contesto peggiore, inseguendo sogni diversi, priorità differenti, momenti di una vita che difficilmente si può considerare ancora tale. Eppure continuano, giorno dopo giorno, amandosi inun mondo in rovina. E non è bello questo?
Le reazioni dei personaggi sono diversificate e molto intense, soprattutto per uno con un carattere ben preciso come Yusaku: a me piace vedere soffrire i personaggi, ma non mi piace soffrano senza alcun motivo. Qui invece la sofferenza è vera, tangibile, terrificante, il panico si fa sentire e si respira a ogni frase di più, ma ancora non mollano finché sono così. Tanto di cappello per la volontà e il sentimento, ma ancor di più perché sono umani, spaventati, percorsi da incubi e tremanti. È verosimile e questo lo apprezzo.
Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |