Ciao!
Era da troppo tempo che non ti rompevo le scatole e dovevo necessariamente rimediare! 😂
Sono sempre stata convinta che Ginny sia stata testurbante con Serpeverde (proprio come Percy) e che quindi abbia sempre avuto un feeling con gli appartenenti a quella casa? Ovviamente sì!
Il breve scambio di battute tra Pansy e Blaise sul treno, nel Principe Mezzosangue, mi ha sempre fatto partire le peggio idee? Certo che sì!
Scherzi a parte, era da circa un mese che avevo adocchiato questa long, ad essere onesta mi ha sempre scoraggiato il numero di capitoli e il poco tempo che ho a disposizione nella mia vita (infatti l'ho letta di notte 😂). Io arrivo, come sempre, praticamente alla fine e forse lo faccio un po' per autodifendermi da tutte quelle storie che iniziano e non arrivano mai ad una conclusione, ma con la tua devo dire che ho osato e ho fatto bene.
Intanto si nota subito una maturazione grandissima in tutto: nella scrittura, nella descrizione dei personaggi, anche nel modo stesso di articolare il racconto che è molto più ordinato rispetto alla tua long precedente (ma quella aveva tutte le attenuanti del caso); sinceramente mi ha fatto molto piacere notare questa crescita, davvero. Anzi, forse è stato più il tuo stile più deciso a convincermi a continuare, che la trama in sè. Con questo non voglio dire che la trama sia brutta, anzi! Ma personalmente io vedo Ginny con qualsiasi altra persona, solo durante gli anni di Hogwarts, perchè da adulta (ed è una mia personalissima visione) lei sceglierebbe sempre e comunque Harry.
Insomma, per come la vedo io, durante gli anni di Hogwarts non si priva di niente, ma il suo cuore continua a battere per una sola persona. Tant'è (e mi dispiace averlo fatto) che quando è tornato Harry alla Tana, ho genuinamente sperato che ritornassero insieme, salvo poi ricordarmi il pairing della storia (sono scema, romantica e sentimentale, lo so 😂).
Dopotutto, se ho scelto di continuare la storia, al di là della scrittura, un motivo c'è! Mi piace che hai reso i personaggi molto sfaccettati e non tutti d'un pezzo: ciascuno con pregi o difetti, ciascuno con fragilità e punti di forza. Devo dire che, nonostante il pairing spinga per forza di cose verso l'OOC, secondo me sei stata molto canon nel rappresentare Ginny e un pizzico anche Blaise. Ginny è super canon nel rapporto con Ron, Ron è canon quando non sa come reagire al distacco di Harry, Blaise è canon quando è così calmo da sembrare che niente lo tocchi e tutto gli scorra addosso, anche il tradimento di Chastity (che nome, poi 😂)!
Se da un lato l'espediente degli incubi di Ginny mi è piaciuto tanto, perchè spesso le fanfiction (anche mie) che leggo riguardano quelli di Harry, dall'altro lato mi ha lasciato un po' perplessa la sua remissività con lo psicomago. Vengo e mi spiego: quando ho letto la parte della psicoterapia, ho subito pensato che lei si sarebbe opposta. Intraprendere un percorso psicologico da un qualcosa che non parte da te, come nel caso di Ginny che è portata da Blaise, è difficilissimo. Ho trovato un po' debole il fatto che sia bastato che Blaise la accompagnasse per far sì che iniziasse la cura, un po' troppo poco da Ginny. Chiaramente, in nessun modo questo pregiudica la storia, sia chiaro, eh! Altrimenti non sarei qui a recensire 😂.
Sarà che sono strana io, ma mi è piaciuto leggere anche le scene più intime tra Ginny e Blaise, perchè sono tenere e io loro due insieme non me li immagino teneri. Sia dalla descrizione che hai fatto tu, sia per come me li immagino io, loro hanno due caratteri simili e diversissimi: da un lato c'è Ginny impulsiva e cocciuta, dall'altro lato c'è Blaise calmo ma a cui basta una piccola poco per scoppiare di rabbia...diciamo che loro sono molto il tipo da rough sex, ecco. Ma le storie servono anche a questo: a cambiare punto di vista.
Nell'ultimo punto mi dedico al capitolo finale, perchè mi preme molto. Fino a maggio ho avuto la grazia (perchè solo così la posso definire) di lavorare presso un centro d'ascolto della Caritas diocesana, al centro ho avuto modo di incontrare tantissimi disagi e fragilità: dalla fragilità di chi vive per strada, a quella di chi vive la solitudine pur avendo soldi e casa, il disagio e la fragilità della violenza di genere e non poteva mancare, ovviamente, alcolismo e gioco d'azzardo, che sono quelle con cui ho avuto più a che fare in questo anno e pensare alle tante storie che ho incrociato a volte mi fa venire ancora le lacrime agli occhi, perchè mi mancano espero che ciscuno di loro stia bene.
Mi si è stretto sinceramente il cuore leggendo di Blaise, di come sia caduto così in basso, di come la mancanza d'amore ed il senso di colpa, possano portare ad abissi che lucidamente nessuno considererebbe. So bene di quanta delicatezza e incisività ci sia bisogno per tirare fuori (e non è detto che non ci ricada) una persona da questo circolo vizioso che è terribile, che porta ad alienarti e la paura della solitudine porta alla solitudine stessa.
Ho apprezzato che Draco abbia usato parole incisive e dure con Blaise, quando sei in confidenza con la persona ubriaca in questione, a volte bisogna essere "cattivi" per farle del bene, e so che è un controsenso, ma è l'unica cosa che funziona, purtroppo, anche se la persona accanto non comprende in un primo momento. Ci sono stata a casa degli ubriachi, so bene cosa significa entrare in un appartamento e vedere cataste di bottiglie e sentire solo l'odore stantio di alcol, che è un odore così pungente che ti rimane nelle narici per l'eternità, che inevitabilmente ritroverai in tanti senzatetto che ritrovi per strada. Il lavoro che fa Draco è un così delicato ma così bello, che credo abbia fatto diventare il capitolo 43 il capitolo più bello e più reale di tutta la storia. E lo so che lo è da un punto di vista solo ed esclusivamente di esperienza personale, ma bisogna avere polso, poprio come hai descritto Draco tu, perchè sono solo ubriachi, non stupidi e il tuo momento di debolezza lo faranno diventare il loro punto di forza.
Complimenti davvero! A te e al Draco che hai descritto in questo capitolo. Perchè anche lui è cresciuto tantissimo in questi 40 capitoli, anche lui ha fatto il suo upgrade, come un po' tutti i personaggi (a parte Blaise, che poverino, si sta concedendo il lusso di vivere la sua fragilità). Tra l'latro aggiungo che questo momento è collocato nel puto giusto della storia, secondo me, collocarlo prima, lo avrebbe reso infinitamente più debole: ci troviamo di fronte ad un Draco che sta comprendendo chi è lui e cosa vuole e solo perchè ha compreso queste cose, può aiutare veramente Blaise a superare questo momento.
Smetto di tediarti con questa recensione lunghissima (sintetizzare 40 capitoli non è facile!) e non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!
A presto,
Chiara. |