Recensioni per
Fiabe politicamente corrette, ma soprattutto correttamente politicate
di Milly_Sunshine

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/12/23, ore 16:16

Erano ere che volevo passare da questa raccolta e well, eccomi qui.
Era da un po' che non ci si sentiva, spero che le feste ti stiano trattando/ti abbiano trattato bene!
Il primo capitolo di questa raccolta è una versione più estesa della introduzione della storia ed è fantastico così. La vocetta irritate è un po' lo strawman della situazione, con un'opinione estremamente piatta e poco motivata, e mi piace così perché ha il sapore di certe conversazioni che capita di sentire da persone reali.
Ma capita anche alle persone intelligenti di perdersi in dettagli secondari e non vedere il quadro di insieme, quindi non gliene faccio una colpa.
La cosa che mi interessa è vedere come metterai in pratica questo concept, quindi spero di avere il tempo di tornare presto per proseguire la lettura. Ottimo lavoro!
_Alcor

Recensore Junior
07/11/23, ore 15:57

Questo ultimo, per il momento, capitolo secondo me è il più pungente perché sei riuscita a stravolgere ancora di più lo stereotipo da fiaba.
Mi fa molto ridere che la Vecchia in quanto protagonista decida l'ambientazione della fiaba e ne diventi quasi una regista, riuscendo a cambiare le circostanze a suo favore. Soprattutto nel finale quando diventa la più ricca del regno e poi addirittura regina.

Recensore Junior
07/11/23, ore 15:42

Questa favola è davvero un Nonsense spettacolare! Partendo dal titolo mi aspettavo un risvolto come avviene nella storia del fagiolo magico, ma questo è sicuramente più divertente.
Mi fanno divertire sia la Voce fuori campo sia la vista a raggi x dell'orco che spunta fuori per esigenze di trama.
Il dialogo tra l'Orco e la pastorella mi ha fatto morire, soprattutto nel momento in cui lui rinsavisce, fa tutto il suo monologo e l'abbandona.

Recensore Junior
07/11/23, ore 15:27

Mi ha divertito moltissimo! Speravo in un finale più lieto per la povera sarta, non mi aspettavo per niente che le due figliastre nonostante il loro comportamento ricevessero
comunque l'eredità.

Recensore Master
13/07/23, ore 08:26

Carinissima questa favola, senza capo né coda, sgangherata come un bambino che si scatena e che un po' bambini ci fa tornare, con le sue verginali stranezze sessuali.
Si fa voler bene, il verde Orco(C), l'Autrice(C) che si infila col pretesto di accrescere il garbuglio e dimostra invece un solido senso di rinsavimento, e il continuo voler spiegare le cose senza spiegare niente: per "esigenze di trama", "per esigenze di copione".
Fra pecore, anatre e cetrioli, ho riso, sorriso e riflettuto. Senza trovare manco un errore di battitura 😅

Recensore Junior
13/07/23, ore 00:41

Anche con il terzo capitolo mi hai fatta ridere. Un capolavoro di Nonsense, mi ha ricordato le sensazioni che anni e anni fa vissi quando lessi Alice nel Paese delle Meraviglie (che è, per quella che è la mia limitata esperienza, il libro di genere nonsense per antonomasia). Il tempo che passo a leggere e recensire questa storia è tempo ben speso, e l'orco magniloquente mi aggrada.
Ti segnalo, se hai voglia di correggere il testo, una virgola di troppo e un errore di battitura:
- "Sul perché nessuno avesse mai pensato di dare a quel paesello un nome, permane un mistero". qui la virgola separa il predicato dal suo complemento di luogo, che secondo me sarebbe meglio tenere vicini (ma non sono una prof di italiano e potrei anche sbagliarmi, eh)
- "Credo che lascerò il villaggio oggi stesso per iniziare una nuova vita di eremita nei boschi. Vorrei tuttavia che mi concedessi la grazia di farmi assaggiare uno dei tuoi cetrioli, affinché possa scoprire un nuovo alimento"

Recensore Junior
13/07/23, ore 00:28

Anche questa volta mi hai divertita. Devo dire, non mi aspettavo un finale così tanto da cornuta e mazziata per la povera sarta… quando ha lasciato la sua eredità alle figliastre ingrate mi sono sentita come se mi avessi pestato il piede. È pur vero che poteva andarmi peggio: la sarta poteva non trovare nemmeno il vedovo cieco e morire di fame sotto un ponte, quindi forse è meglio che non mi lamenti…
Ti segnalo solo un piccolo errore: "Sapendo che le tasse di successione erano molto elevate, decise di premunirsi intestando la piccola casa che aveva comprato alle due figlie, facendosi promettere che si sarebbero occupate della matrigna se un giorno non avesse più potuto lavorare nella sartoria che aveva rimesso in piedi investendovi tutto il proprio patrimonio."

 

Recensore Junior
13/07/23, ore 00:15

bellissimo il primo capitolo, mi ha veramente accattivata! ironico e brioso al punto giusto, e il ritmo incalzante del botta e risposta tra l'autrice © e la voce spezia la lettura al punto giusto.
Non posso che essere d'accordo con te con tutto ciò che hai detto: se è vero che il matrimonio non è essenziale, è anche vero che non è il male. Un po' come ha assolutamente ragione chi, fin da bambino, quando gli si chiede cosa vuole fare da grande risponde "un lavoro con il posto fisso". Sono queste persone che hanno capito cosa veramente è importante aggiudicarsi nella vita 😂
Peccato solo che tra le cause del degrado della morale umana, tra il rock n rolle e i videogiochi violenti, tu non abbia annoverato anche i giochi di ruolo: sembra che negli anni 80 ci fosse una gran psicosi collettiva negli USA in proposito, e sarebbe stata la ciliegina sulla torta (ma comunque i turni di lavoro del re per quanto riguarda le condanne a morte sono state divertentissime).
Un'introduzione molto ben scritta, complimenti! ora mi leggo anche gli altri due capitoli.

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