Oh no, sono già arrivata all’ultima storia che è anche quella più leggera delle tre e mi ha strappato ben più di un sorriso, specialmente arrivata a “il suo solito colorito da ricotta dimenticata fuori dal frigorifero”. Ecco, a questa sono un po’ morta, lo ammetto.
È stata una trovata divertente quella di far andare a pesca di spezie (?) il povero Turner, che nemmeno si rende conto di aver deciso (male) tutto da solo. Lol.

Come già detto, purtroppo non conoscendo il fandom so di essermi persa molte delle sfumature inserite nelle storie, però nonostante tutto le ho trovate tutte assolutamente godibili e i personaggi di Dawes e Turner mi piacciono sempre di più. Sulla Stern invece non mi esprimo, ma perché se non erro lei è la protagonista principale della storia e quindi ho deciso che già parto prevenuta (no, ok, in realtà avevo letto le pagine d’estratto su amazon XD).
In ogni caso incrocio le dita e spero ritornerai a scrivere su questi due, ma in alternativa della Bardugo c’è sempre il Grishaverse e una fic su Matthias io non la rifiuto mai (giusto per dire XD).
Alla prossima! <3

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Che bella anche questa drabble.
Rimango sempre affascinata dal modo in cui riesci a trovare le parole giuste, le metafore perfette e poi caricarle di poesia, pure quando fanno male o quando ti danno l’impressione di annegare. E in questa drabble mi piace il senso di panico crescente che si respira, che i soli pensieri riescono a trasmettere alla Dawes e un po’ in questo riesco perfino a relazionarmici anche se preferisco fare finta di niente e lasciare l’ansia che sale tutta a lei, che forse è meglio.
Scherzi a parte, è stato bellissimo e molto originale il modo in cui sei riuscita a sviluppare anche questo prompt, complimenti davvero!

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Well, forse ora un po’ capisco perché Turner è nato arrabbiato…
A-ehm, volevo dire: hi! Ritorno a questa raccolta con immenso piacere, specialmente nello scoprire che anche questa flash si lega a quelle precedenti e per di più ci permette di avere qualche nuova informazione su un back round che non conoscevo e che non avevo nemmeno intuito fino ad ora. Quindi Turner è afroamericano, ho capito bene?
La cosa delle morti vissute ad ogni sprangata l’ho trovata una cosa davvero… uhm... il termine che vorrei utilizzare è “ohmiodiomaèunafigata”, però forse non è il caso. Scherzi a parte è un’idea che mi è piaciuta molto – tra l’altro visto che dalle note scorse mi è sembrato di capire che non c’è mai stata una scena del genere e il plastico non è mai stato distrutto da nessuno, immagino sia proprio una decisione tua e non presa dal canone, quindi a maggior ragione tanto di cappello per l’idea. Sebbene l’hai sviluppata in poche frasi, tutte quelle morti hanno fatto il loro impatto anche su me che semplicemente leggevo e, ancora una volta, penso sia stato un espediente perfetto per sottolineare quanto odio e quanta rabbia si porti dentro il detective.
Mi piace proprio come questi aspetti della sua personalità (ma anche di quella della Dawes, so che parlo sempre di Turner, ma giuro che è un caso… kinda! XD) li mostri in mille modi diversi, invece di limitarti a usare aggettivi che alla fine hanno comunque il tempo che trovano.
Infine ho trovato molto carina anche la seconda parte, che messo alla luce la concentrazione di Pamela durante le sue cure alle mani di Turner, e mi è molto piaciuto come in effetti qui risultasse calma e concentrata e completamente all’opposto della persona timorosa e dimessa che era nella fic precedente, ma che anche appariva durante quella in cui mangiavano la zuppa greca. Sono proprio due personaggi agli antipodi e forse è anche per questo che incuriosisce sempre di più una loro possibile relazione. Tra l’altro ho trovato divertente il fatto che sia proprio lei a dire “coraggio” al detective.

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Mi piace tantissimo come in poco spazio riesci a catturare la grevità di una scena e, insieme, a dare la pesa di quelli che sono le emozioni dei personaggi.
Di questa fic in particolare ho apprezzato il riallacciarsi alla prima flash, se là la fredda rabbia di Turner si sentiva, qui finalmente ha modo di scatenarsi. Sono particolarmente curiosa del fatto che sembri arrabbiato con l’incarnazione di privilegi e soprusi e l’oppressione, e il plastico, ma per certo versi sembra anche con la Dawes (credo?) - è perché lei è l'Oculus e il fatto che rappresenti la "guardiana" di reliquie come quel modellino è per lui un fastidio, o è solo perché Turner è nato arrabbiato? XD
Anche il finale l’ho trovato molto carino, è dolceamaro perché tutti quei “forse” danno l’impressione essere più che altro un muro tra di loro e la dicono lunga sulla loro (non)relazione che seppure non è canon nel libro, qui è qualcosa che potrebbe o non potrebbe e che un po’ dipende anche da quanto in là si andrà con quei forse e quanto Turner le permetterà dopo che avrà finito di scaricare la sua rabbia sul plastico.
Di nuovo complimenti per quanto riesci a raccontare e a far capire di questi due personaggi, rendendoli interessanti anche a chi non ne sa niente – mi spiace solo che i miei commenti alla fine si riducano a poche parole e una pacca sulla spalla.

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Noooo, il ritorno di Darlington!
In questo fandom, non so perché, ma lo vedo un po’ come Eloize nelle tue storie di HP: come viene nominato scatta la voglia di prenderlo a calci, così, anche se non ho idea di chi sia. Magari è perché mi sento tanto vicino a Turner, e perché è bastato un nome soltanto per rovinare il sapore anche di una zuppa che sembra tanto buona quanto impronunciabile.
Comunque mi è piaciuta molto anche questa piccola slice of life e trovo sempre davvero molto interessante il modo in cui riesci a utilizzare i prompt nelle tue storie. Inoltre, visto che la follia del Writober è quella di scrivere una storia al giorno, complimenti davvero per essere riuscita a scrivere in così poco tempo.

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Wiii! Avevo detto che se mai avessi scritto su questi due sarei passata a leggere ed infatti eccomi qui. Come già sai “ignoranza” è il mio secondo nome e non ho la più pallida idea di cosa voglia dire la metà delle cose che vengono nominate – finirà quindi per essere un commento breve e sconclusionato? Ma certo che sì!
Però sono un’egocentrica e ci tenevo a dire la mia e a dirti che ho comunque apprezzato tantissimo la flashfic – e soprattutto l’ingresso di Turner, che sospetto sarebbe potuto essere il mio pg preferito, con la sua incazzatura e le sue uscite senza mezzi termini. E se per farlo felice serve che venga distrutto un certo plastico, che vada con dio e lo faccia a pezzi! E con Dawes, visto che la vuole con sé (aww~).
Scherzi a parte, non conosco i libri, ma mi piace comunque come sei riuscita a ricostruire l’ambientazione particolare (e il solito richiamo di gente – o abiti – che va e torna dall’inferno mi uccide ogni volta), sia nella descrizione della narrazione, ma anche nei dialoghi dei due protagonisti che pure agli occhi di un’infedele come me risultano interessanti e comprensibili. Insomma, non saprò che ha sto plastico di così brutto o pericoloso, ma l’urgenza di Turner (e le balle di Stern) l’ho sentita tutta, così come il dolore della Dawes che – forse è una mia impressione – mi sembra più brava ad empatizzare con quel che si trova nell’armeria che non con le persone in carne ed ossa.
A questo punto, come al solito ti faccio i miei complimenti e passo oltre!

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Non conosco i personaggi e l'opera in questione ma la storia mi incuriosisce e non poco. Sono curiosa di vedere fin dove arriverà ✨

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