Recensioni per
Tales of sun and rain
di AncientDust

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
27/02/24, ore 15:47

Cara AncientDust, bene ha fatto Ederaria a convincerTi a concludere questa breve raccolta così che Tu potessi regalarci queste due piccole "perle" delicate e struggenti... una poesia a metà, per dirla tutta...
Spero di poterTi leggere ancora, cara...

Nuovo recensore
26/02/24, ore 06:16

Ah, il mio vecchio cuore avvizzito con te si risveglia e sussulta… Quando ti leggo non posso sperare di contenere i brividi; la dolcezza delle tue parole e della tua sintassi, la struggente malinconia delle tue tematiche è l’abbraccio che la mia stanca e perduta anima anela di continuo. Che gioia averti trovata! Che regalo inaspettato e meraviglioso è poterti leggere!
E, mentre divoravo le tue frasi, riecheggiava nella mia testa la voce di Marion Cotillard quando, in Midnight in Paris, dice a Gil/Owen Wilson: “vous êtes un poète”. Tu, tu sei un poeta! Di un altro tempo, di un’altra dimensione: chi ti ha trascinata qui, povera creatura dispersa, nelle brutture e nelle sciatterie del XXI secolo? Sei antica davvero come il tuo nome reclama; e in una Terra ubriaca di velocità ed urla, tu cammini piano e sussurri: se solo tutti potessero ascoltarti! Perché tu canti la bellezza e la verità delle passioni umane con sensibilità e sapienza, e doni luce e colore ad un’esistenza appassita e grigia.
Che talento hai…! Lo sai, te l’ho detto, hai un debito con il Cielo intero: non smettere di creare ché è di Artisti come te che il mondo, oggi più che mai, abbisogna! Perché questo sei: un Artista.

Recensore Master
25/02/24, ore 12:01

Sono felice che tu abbia pubblicato, perché questo pezzo è splendido. Meravigliose le decine e decine di accostamenti di parole che hai fatto, le immagini che hai creato, i sentimenti che hai evocato. Non saprei citarle tutte, perché avevo copiato la prima "Lo ha dimenticato, nel sapore ruvido del vino, nel fondo di una bottiglia" e poi ne ho trovate così tante altre che non so come fare. Vorrei davvero ripeterne ognuna, ma diventerebbe un inutile copia incolla. Questa è poesia in prosa, ed è meravigliosa. È il mio genere preferito, è delicato e dolce e intenso e bellissimo. Amo come scegli le parole, come le inserisci nelle frasi, amo la costruzione che ricorda quasi una nenia. Non so che dirti, è un brano splendido, gonfio di emozioni e di ricordi e di splendore.
Per favore, non smettere di scrivere. Mi servono queste cose per amare ancora di più Crowley e Aziraphale.
Grazie di averlo pubblicato, di cuore.

Gladia

Recensore Junior
25/02/24, ore 08:08

Non pensavo di ritrovarti, quasi non ci speravo più. Ho smesso di leggere qui su EFP per diversi motivi, ma oggi l'ho aperto per caso e trovare un tuo capitolo è stato un regalo meraviglioso.
Sarà che piove anche qui, sarà che di persone importanti perdute se ne parlava ieri sera, ma il tuo racconto (come sempre, a dire il vero) mi ha commosso.
Non ripeterò quanto amo come scrivi, le poesie in prosa che sai delineare e che leggerei all'infinito, il tuo modo delicato di descrivere un Crowley in cui mi ritrovo anche troppo.
Dovrei citare tutto il testo, dicendo che l'ho amato, ma in particolare un pezzo: "in quelle mani nervose che arpeggiano l’aria, che trattengono fra le dita impacci e una volontà guardiana". Questa frase racchiude l'essenza di Azi meglio di mille pagine di descrizioni.
E la parte iniziale sulla pioggia è semplicemente estasiante.
Spero di trovare, nei miei prossimi inciampi qui, ancora queste tue meraviglie ✨️🌱

Nuovo recensore
31/01/24, ore 17:23

Meriteresti più attenzione di quella che forse hai.
Sai scrivere, su questo non c'è dubbio.
Ma quello che mi colpisce di più (e che mi affascina non poco) è la delicatezza che continua a trasparire dalle tue parole, come se camminassi continuamente in punta di piedi tra le frasi, timida e malinconica. E, suppongo, sia una caratteristica umana, più che semplicemente stilistica. Mi fa impazzire e accende ogni mia curiosità.
"Non c'è mai saluto fra loro, e non c'è commiato"
Nel mare di ciò che mi ha sedotta, questa dichiarazione mi parla più del resto. Ci sarebbe da scrivere un libro intero sul perché ci afferra proprio un'espressione piuttosto che un'altra, ogni lettore poi ha la sua e la sceglie a causa del suo vissuto e della sua sensibilità. Questa frase è la mia.
Sei brava. Molto brava.
Per quello che vale, sarai la terza degli autori che metterò tra i preferiti.

Recensore Master
06/01/24, ore 18:30

Leggere questa storia è stato come leggere una piccola poesia: sono rimasta completamente incantata dal modo in cui hai giocato con le parole, a dipingere un'atmosfera dai contorni quasi onirici. Come se si trattasse unicamente di un sogno di uno dei due (o di tutti e due.)
Ancora non sono liberi di amarsi davvero, ma allo stesso tempo, da ogni azione, si evince che sono diventati ben più che amici. Mi hanno fatto un'immensa tenerezza entrambi, spauriti, frementi, timorosi, destinati a dover attendere ancora tanto per trovarsi davvero. Un incipit bellissimo che mi ha incuriosita assai!
Spero di leggere presto il seguito, ché questo primo capitolo promette grandi cose ♥

un saluto,

Leila

Recensore Master
07/12/23, ore 16:22

Questa è una storia estremamente dolce, ma ricca di frasi belle e significative, e anche di belle metafore.
Una su tutte: "Il tono è spavaldo, ma la voce logora", che a me fa pensare a quello che è Crowley dopo che Aziraphale gli ha detto che niente dura per sempre. È sempre Crowley, è sempre un demone e ha sempre quella sorta di baldanza tipica del personaggio, ma allo stesso tempo c'è una stanchezza enorme, perché lui ama a distanza, con tutto sé stesso, in modo silenzioso e disperato. Come lo capisco.
Bello il contrasto degli elementi naturali, mi piacciono sempre molto queste cose.
A presto
Gladia

Recensore Veterano
07/12/23, ore 09:02

Ho subito pensato a Edimburgo, non ci viene mostrato né raccontato dai diari di Aziraphale, ma la sua sparizione improvvisa sarà stata la causa di chissà quanti anni di torture... Un demone che salva la vita a un umana è imperdonabile e povero Crowley non sarà stato facile 😭
È stato meraviglioso leggere la loro unione, la cura di Aziraphale, il dolore trattenuto del demone....la tua scrittura è molto bella, ho amato le metafore e la poesia di certi gesti.
Davvero bello ♥️😭

Spero in un nuovo capitolo 🥰

Recensore Junior
06/12/23, ore 22:11

Credo sia uno dei tuoi pezzi più poetici. Quindi anche uno dei miei preferiti ✨️
Dovrei citare tutto il testo, per la delicatezza, la cura delle parole.
("Non c'è mai saluto fra loro, e non c'è commiato" dio quant'è vero; "Ciondola fra scaffali ricamati di polvere, fra piccoli quartieri di libri impilati, e indugia, prima di franare sul divano. Si abbandona sull'imbottitura, sciatto e liquido, tra i cuscini damascati" indugia, franare, liquido, alcune delle mie parole preferite associate a lui; "Tepore di luce su corpo stanco di demone, che si distende, al tocco del sollievo. Bello e disfatto come un dipinto incompiuto" una delle migliori descrizioni che si possa dare del sentimento che avvolge Crowley; "Si protende, e il demone si lascia avvicinare. Docile anima di serpe, che mai è stata belva. Che non morde, che non avvelena. Che si fida, come si fida sempre; solo di lui" questa parte è pura poesia, come il resto d'altronde).

Usi metafore che mi sono care, il corpo di Crowley fatto di spigoli, la marea che avvolge Aziraphael e trova porto nello spazio di mondo che condividono (meravigliosa trovata per esprimere il tumulto interiore e il suo placarsi quando se ne accetta la fonte).
È tutto così bello, dolce e messo al posto giusto che anche alla seconda lettura mi sono commossə.
Occhi di miele e mani che curano, un connubio così perfetto. Loro due, descritti così bene nella loro essenza più intima da farmi vibrare le vene. L'idea di collocarlo dopo Edimburgo ci sta tutto, considerando che Crowley si fa un bel pezzo all'inferno e chissà cosa passa. Che Azi sia la sua luce e che proprio da lui vada a cercarla è un modo delicato e sottile di esprimere il loro rapporto, tanto quanto l'idea dell'abbraccio finale.

Ogni volta che vedo un tuo aggiornamento sono felice come un bambino, eppure è una felicità quieta. I tuoi brani sono una carezza, il tuo stile è musica su carta. Ed io amo alla follia ciò che è scritto così.
Non vedo l'ora di trovare il secondo capitolo di questo piccolo dono 🌱❤️