Recensioni per
Silevril
di Thiliol

Questa storia ha ottenuto 89 recensioni.
Positive : 89
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/09/13, ore 00:21
Cap. 27:

"Avrebbe potuto rimanere così per sempre, stretto tra il vento ed il mare".
Oh, beh, posso sciogliermi definitivamente, allora, pazienza, tanto ormai :)
Alla fine dell'ultimo capitolo avrei detto "è già perfetto così, non serve nemmeno un epilogo"... meno male che quando ho ripreso questa storia era già finita, e il mio gufaggio sarebbe stato ininfluente.
Questo epilogo è altrettanta meraviglia che l'ultimo capitolo, forse migliore, perché la poesia di Tolkien c'è tutta, c'è il mare, c'è il viaggio, c'è l'amore, c'è anche tutta la malinconia che permane in Aeglos per Valinor e che mi porta a convincermi che sì, i Valar li perdoneranno e sì, potranno tornare, e così anche Silevril potra vedere la bellezza di Aman e seguire il suo richiamo del mare - ecco, quando si parla di Tolkien e mare tendo a perdere la capacità di esprimermi in maniera razionale :)
E con quelle parole di chiusura il mio scioglimento è stato completo, ora mi dovranno raccogliere da terra con il mocio!
Che altro aggiungere... non lo so, perché oltre a ribadire quanto questa storia sia meravigliosa e quanto sia stato emozionante leggerla - seppur con ritardo, ma, come insegna Aeglos, quello che ottieni tardi è mille volte meglio di quello che puoi avere prima :) - e quanto riesca a davvero a rievocare l'opera di Tolkien in ogni immagine, dialogo, personaggio - Fëanor, soprattutto, complimentissimi per Fëanor perché... beh, perché era Fëanor, e non era per niente facile da rendere così bene - non ho davvero altro da dire, senza cadere nell'awww estremo :)
Grazie per questa storia, un grosso abbraccio a te e a Finrod (uno in più non gli fa male, strapazziamolo di abbracci!), e alla prossima :)

Recensore Veterano
17/09/13, ore 00:03

"...e vissero per sempre felici e contenti".
Tanta, tanta dolcezza, mi sono quasi sciolta!
Tutta la storia è bellissima, ma questo capitolo è meraviglioso. Dalla prima all'ultima riga, dalla Bella Addormentata all'ultima battuta, la perfezione, di Alatariel - e finalmente, povera anima di Aeglos. E vissero per sempre felici e contenti, si può dire, sì? :)
Comunque, è proprio tipico di Alatariel reagire da Alatariel anche sotto le sembianze della bella addormentata: anziché uno sguardo dolce e un sorriso, Aeglos si becca urla e spintoni, oltre che essere scambiato per Fëanor!, ma vabbé, poi ha la sua ricompensa e direi che se l'è pienamente meritata.
Bellissima, si fa per dire, anche tutta la scena dell'angoscia condivisa tra Finarfin e Aeglos, davvero molto vivida, e la scena di Aeglos che incontra per la prima volta il suo bambino mi ha davvero commossa, adoro il suo saper essere incredibilmente sensibile e profondo senza mai darmi l'impressione di avere davanti un personaggio debole. Anche se questo è merito tuo più che suo, è caratterizzato splendidamente -  come anche quella grandonna di Alatariel, l'avevo già detto che potrebbero benissimo essere usciti dal vero Silmarillion di Tolkien? Lo ripeto :)
In tutto questo, visto che anche tra l'angoscia e la dolcezza per me c'è spazio per le cretinate, mi sono ben sentita l'urlo di Finwë, da quel di Aman, che suonava circa così, "ma come, bastava solo un BACIO?!"
Eh, il tempismo e l'arguzia della casa di Finwë... :)
Comunque, ribadisco, una conclusione meravigliosa - mi manca solo l'epilogo, sigh -, però non posso mancare di continuare a portare avanti la mia nuova iniziativa "Un abbraccio per Finrod".
Potrei creare dei bannerini e istituire una raccolta fondi abbracci, poverino, ne ha proprio tanto, tanto bisogno!

Recensore Veterano
16/09/13, ore 23:30

Oh, cuore (e due)!
Con tutto il Fëanor di questo capitolo mi sono quasi convinta a passare al lato oscuro senza che ci fosse nemmeno bisogno di tirare in ballo i biscotti! Ancora, non posso proprio biasimare Alatariel, anche se in questo capitolo c'è stata semplicemente tutta la verità alla base della sua vita, e cioè
< Cosa pretendevi da me, Alatariel? Volevi che io quietassi il tuo cuore? Mi conoscevi, sapevi cos'ero, sapevi che il desiderio e la vanità mi avebbero portato alla rovina, lo sapevamo entrambi e non puoi incolpare me di questo! Non ti ho obbligata a giurare, non ti ho forzata a uccidere e a bruciare le navi, hai deciso liberamente! >
Che sia davvero lui a parlare o la sua ombra poco importa, almeno finalmente quella testa dura è arrivata al punto... e ha confermato che la casa di Fëanor MANCA completamente di tempismo.
Comunque, non ci credo affatto che decida di seguirlo/seguire la sua ombra ovunque essa sia, non solo perché mi si vedrebbe negato l'happy ending e non andrebbe bene nemmeno un po', sia perché ora che è arrivata alla piena consapevolezza di sé stessa non avrebbe senso fuggire. Tra Finrod, Finarfin e Aeglos riusciranno a prenderla per i piedi e riportarla dalla parte giusta, e insomma :)
Ah, accendiamo un altro cero e diamo un altro abbraccio virtuale al povero Finrod, bistrattato anche dal suo stesso padre. Ma che avrà mai fatto di male? Sei un eroe nella tua vita passata, dai la tua vita per salvare un mortale e permettergli di coronare il suo sogno d'amoreh, e torni in vita solo per ricevere un pesce in faccia dietro l'altro. Ah, Finrod, Finrod, ti vogliamo bene ancora di più così :)
Passo al prossimo, ma non sono sicura di avere tutta questa fretta di finire!
- Btw, Jude Law come Aeglos non mi convince molto, Paul Bettany ha già più la faccia da elfo, per esempio. Comunque, per quanto mi riguarda sono disabituata a immaginarmeli come persone reali, ormai mi sono assuefatta ai volti delle meravigliose illustrazioni di Jenny Dolfen e li vedo tutti così :D

Recensore Veterano
16/09/13, ore 23:01

Oh, cuore, che finale (di capitolo, of course) perfetto!
Ecco, un altro pregio che la casa di Finarfin s'è presa tutta per sé è il tempismo. Se fosse stato Finarfin a tornare a casa per cena avrebbe salvato Finwë e i Silmarils, e tutti sarebbero vissuti felici e contenti a fare festini ad Aman fino alla fine della prima Era.
Comunque.
Spero che il risveglio di Alatariel sia effettivo, che la fiamma feanoriana in lei stia ardendo di nuovo - con tutto il bene e il male che ne consegue - tanto meglio se San Arafinwë non si perde in chiacchiere e si spiccia a dirle che Aeglos è vivo e vegeto e non vede l'ora di fare il papà!
Povero Mormon, però... cioè, non ha fatto nulla di nulla per rendersi amabile ed è stato un po' come avesse mostrato ad Alatariel un'insegna al neon con su scritto "uccidimi, pliz" per come l'ha provocata - e secondo me un po' era voluta, lo vedo come il tipo di persona contorta che decide di morire in modo così plateale - però mi affascinava molto come personaggio... spero trovi una redenzione assieme al fratello nelle Aule di Mandos, sono sempre ottimista :)
Unica pecca, il povero Finrod sempre bistrattato, ha proprio bisogno di un grande abbraccio, diamogli un abbraccio!
Fuggo al prossimo, as always, complimenti!

Recensore Veterano

Ma quanta dolcezza in questo capitolo!
Due al prezzo di uno, torna il povero Aeglos e ci guadagnamo anche Finarfin, ma che bella cosa!
Di questo capitolo ho adorato soprattutto questa frase:
< Ma certo che lo senti, Aeglos! Credi forse che non ami la mia sposa solo perchè lei è a Valinor? Credi che non desideri Eärwen in ogni istante, giorno e notte? La desidero, la amo, ma non mi consumo in questo desiderio perchè sento il suo spirito dentro di me, la sua mente vicino alla mia. È lo spirito, Aeglos, non il corpo che ci permette di toccarci. >
Perché mi viene il dubbio che tutto il senno della discendenza del buon Finwë sia andata alla casa di Finarfin? Mi è piaciuta moltissimo anche tutta la parte in cui finalmente fa capire alla buonanima di Aeglos quello che l'ha portato a struggersi per anni appresso ad Alatariel, portandolo finalmente a comprendere quale sia il modo giusto per amarla... però, lode alla sua santa pazienza, un qualsiasi altro uomo elfo l'avrebbe buttata nel primo abisso trovato per strada qualche millennio fa, temo :)
Vabbè, più si fa fatica, più grande è la soddisfazione poi, a questo punto deve esserci per forza l'happy ending e la frase e vissero per sempre felici e contenti, altrimenti non vado a nanna contenta :)
Comunque ribadisco, bellissimo questo capitolo, il dialogo tra Finarfin e Aeglos è uno di quelli che ho amato di più finora.
Proseguo verso la fine, con un po' meno di ansia... e sarà meglio che Alatariel non faccia strani scherzi!

Recensore Veterano
16/09/13, ore 21:31

Capitolo di flashback, adoro i capitoli di flashback!
Un capitolo molto Fëanor-centrico, con gentile partecipazione di Arafinwë.
Alatariel affronta per l'ennesima volta il suo fantasma, ma stavolta sembra con maggiore consapevolezza di com'è stato negativo per lei, questo Fëanor-ammaliatore-di-fanciulle. Che, cavoli, è fin troppo comprensibile, com'è ho già detto, e traspare chiaramente. Mi pare quasi di avere davanti Alatariel con la manina che freme al contatto con lui, nell'incrociare il suo sguardo...
Posso capirla perfettamente, perché, grande lode al Maestro Tolkien, e complimenti a te per riuscire a riportarla così bene, il fuoco di Fëanor è come la fiamma per la falena per chi gli sta intorno,e fortunati quelli che ne scampano :)
Molto dolce, in antitesi, la scena dell'incontro con Galadriel, e quella dopo in cui cerca la vicinanza di Legolas. Si intravede finalmente un Alatariel sola e impaurita, che ha perso la sua ragione di vivere e non ne trova alcuna attorno.
Spero davvero possa riprendersi, anche perché condivido in pieno le sue paure. I Valar sono buoni e misericordiosi, ma non fessi - oddio, sì, beh, magari un pochino... - e se lei morisse a questo punto probabilmente finirebbe per rivedere suo figlio solo quando questo sarà vecchio abbastanza da poter avere una discendenza che una dinastia hobbit nulla è al confronto.
Senza contare che il povero Silevril finirebbe per crescere con Finrod, e con tutto l'amore che ho poi il bimbo mi diventa allegro quanto il buon Maglor, e per quanto ami e adori anche il buon Maglor non è un destino che gli augurerei, ecco :)
Passo al prossimo, sperando che Aeglos sia vivo, sì, dài, sì, dài.
Complimentissimi, come sempre.

Recensore Veterano
15/09/13, ore 23:42

Finrod, Finrod, Finrod! 
Per quanto tu cerchi, non puoi fuggire da te stesso, né da quello che sei stato, il Re che abbandonò la sua corona per mantenere un giuramento fatto a un mortale tanti anni prima, né da quello che in fondo ancora sei. Il parallelismo tra Beren e Eldarion l'hai fatto da solo.
Alla consapevolezza di non aver mai capito Alatariel alla fine c'è arrivato, ed era pure ora, poverino. Però, ribadisco, non può continuare a martirizzarsi per questo, o mi muore davvero e non può morire (non solo in senso letterale. Non può perché sarebbe troppo triste!)
Finrod, ripigliati! :)
A parte questo, un bel capitolo. Mi è piaciuto molto leggere della Terra di Mezzo post-Aragorn, incontrare finalmente Eldarion e vedere la fiducia cieca che ripone in Finrod, che non ha mai smesso di essere Nom il saggio.
Alatariel, invece, sta diventando niente di più che Miriel, anche se in un certo senso posso capirla. Fino a un certo punto, però, perché se ora si ritrova completamente sola lo deve solo a sé stessa e alle sue decisioni. Però posso comprendere il suo attaccamento estremo a Silevril, che in fondo rappresenta tutto ciò che le resta in quel mondo in cui ha finito per perdere tutti quelli che ama.
Continuo a sperare che Aeglos sia vivo, anche perché Alatariel sarebbe davvero perduta senza di lui, e sarebbe enormemente triste se avesse dovuto perderlo davvero, prima di poterlo capire.
No, no, no, non va bene! :)
Passo al prossimo, sempre complimenti!

Recensore Veterano
14/09/13, ore 00:38

Bellissimo capitolo.
I sentimenti di Alatariel sono descritti benissimo, quasi corporei nel modo in cui si getta addosso a Finrod, nel modo in cui non ci vuole credere, di aver perso Aeglos.
E finalmente arriva alla piena consapevolezza di voler davvero quel bambino, ora ancora di più perché è tutto ciò che le resta, ma l'avrebbe voluto allo stesso modo anche se Aeglos fosse rimasto ad aspettarla, quando finalmente l'avrebbe raggiunto di nuovo, come sempre come avrebbe fatto (farà?) sempre.
Mi hanno colpito in particolar modo le ultime righe, quando Alatariel stringe il bambino tra le braccia, e si sente del tutto svuotata, dopo averlo desiderato così intensamente. È un sentimento fin troppo comprensibile, e amplificato dal dolore della perdita...
E sì, lo sapevo che Finrod l'amava ancora :)
Piuttosto, mi "inquietano" un po' le ultime parole. "Non parlai più." ...oddio, in che senso? :)
Complimentissimi anche per questo capitolo!

Recensore Veterano
13/09/13, ore 23:57

No, non ci casco.
Ho avuto troppo a che fare con George R.R. Martin per capire che finché non vedo qualcuno già morto, sepolto e già che ci siamo anche rinato, in questo caso, non ci credo :)
Comunque ci sono rimasta abbastanza, quando l'ho letto. Non apprezzo i finali in cui una persona finisce per trovare il suo equilibrio solo dopo aver sofferto la morte del suo compagno, in un certo senso li trovo realistici, ma mi lasciano sempre con il magone. Quindi, spero davvero che per loro ci sia un diverso destino in programma. Voglio troppo vedere Aeglos come padre!
Mi è piaciuto molto il dialogo tra Amdir e Aeglos, e soprattutto il parallelismo tra i sentimenti che l'uno prova per il fratello, e l'altro per la sua Alatariel.
E mi hanno colpito molto soprattutto le ultime parole di Amdir, pregne di quell'amore che il fratello non ha saputo o voluto meritare, e che, davvero, Aeglos può capire, anche se finge di no. Alatariel non è né oscura né crudele, ma in quanto a farlo soffrire ormai è abbonata, a volte anche in maniera totalmente volontaria :)
Mornon effettivamente fatico a capirlo, immagino che un motivo - comprensibile o meno - l'abbia avuto, e a questo punto vorrei proprio sapere quale. Dopotutto, l'amore può manifestarsi anche in forme parecchio contorte.
Un bel capitolo di svolta in ogni caso, anche senza Finrod. Incrocio le dita per il lieto fine, e vado avanti <3

Recensore Veterano
13/09/13, ore 23:11

Oh, cuore del mio cuore, Finrod!
Aspettavo questa scena da un po', un po' la temevo e un po' ci speravo.
Immaginavo che l'avrebbe perdonata. Lui dice di no, ma in tutti i suoi gesti continua a dimostrare di provare un profondo affetto per Alatariel, nonostante tutto, e non posso credere che la odi veramente.
Più che altro sono convinta che lui stesso ancora non abbia fatto luce con chiarezza sui suoi sentimenti. È come se avesse paura, paura di amare davvero - e se l'ha avuta davvero, qualcosa gliela deve avere tolta.
È come se volesse farsi del male per impedirsi di soffrire ancora di più, il che è un po' un paradosso. Ha amato Alatariel, perché sapeva benissimo che non avrebbe mai potuto essere sua. Ha amato Amarië, ma se l'è lasciata alle spalle e ha perso la speranza di poterla ritrovare.
Ama gli uomini, sì, di un amore sincero, ma secondo me anche perché sa che è un amore con la data di scadenza (per dirla in modo crudo): sa che dovrà misurare il suo affetto perché sa che inevitabilmente il corso degli anni, così brevi in fondo per uno come lui, se li porterà tutti via.
Anche il fatto di desiderare di morire sembra solo un desiderio di fuggire. L'immortalità non impedisce di vivere pienamente, è un limite che lui impone a sé stesso, come se, appunto, volesse farsi del male.
È come se, nonostante i lunghi anni, non avesse ancora trovato il suo posto nel mondo; per quanto lo possa desiderare, il suo posto non è tra gli uomini, né credo lo desideri veramente come dice. Ha solo un grandissimo limite, quello di non riuscire a capire quello che il suo cuore davvero vuole.
Ed è probabilmente per questo preciso motivo che Alatariel non riesce a capirlo, non più di quanto lui riesca a capire lei.
Alatariel, nel bene e nel male, ha sempre saputo quello che voleva. Che fossero Aeglos, il rispetto di Feanor, l'affetto di Arafinwe, i Silmarils, qualsiasi cosa, si muoveva in concreto per prenderselo. Se provava affetto per qualcuno, se lo teneva accanto, ai limiti dell'egoismo. Lui in questo è l'opposto, è come se si fermasse prima di volere fino in fondo qualcosa, come se si dichiarasse sconfitto in partenza.
Forse era anche per questo che era affascinato da Alatariel, e forse, anche se in minima parte, anche il grande affetto che la unisce a suo padre Finarfin gli ha fatto credere che fosse una donna degna di cui innamorarsi. Ma forse per questo stesso motivo il suo amore non era altro che un'illusione: voleva amare la donna per cui Arafinwe provava tanto affetto e rispetto, ma non ha mai saputo amarla per quello che era veramente. In tre parole, non era Aeglos.
E io ho scritto un papiro eterno, chiedo perdono, mi succede sempre quando si parla di Finrod, e questo capitolo mi ha dato molto a cui pensare - almeno, questo è ciò che ho letto io tra le righe, se ho preso una grossa cantonata va bene lo stesso :D
Penso sia quasi superfluo aggiungere che questo capitolo mi è piaciuto moltissimo, quello tra i due è stato un dialogo breve ma pieno di sottintesi, ha comunicato molto.
E ora sono molto preoccupata per Aeglos.
Passo al prossimo, complimentissimi per questo capitolo e scusa ancora per questo polpettone di recensione!

Recensore Veterano
12/09/13, ore 22:04

Feanor, Finarfin e Finrod tutti in un capitolo, è arrivato il Natale? :)
I sensi di colpa di Alatariel cominciano a farsi sentire, e nel modo che preferisco - da lettrice -, cioè attraverso i suoi fantasmi.
Mi è piaciuto molto il contrasto tra i suoi ricordi di Finarfin e quelli di Feanor, sempre attorno a "era quello che andava fatto", prima detto, poi ascoltato. È sempre bello leggere le scene di Alatariel con Feanor, perché è quasi palpabile il fascino che lui esercita su di lei, riesce a renderla mansueta senza fare il minimo sforzo, e non fatico certo a crederci... ammalliante è forse la parola perfetta da cucirgli addosso.
Ed è tornato Finrod, posso festeggiare! Mi sono sciolta quando le dice "non preoccuparti, adesso ci sono io". Spero che significhi che è riuscito, almeno in parte, a fare pace con sé stesso e con i suoi rancori.
Uno dei miei capitoli preferiti finora, passo al prossimo :)

Recensore Veterano
12/09/13, ore 00:33

Questi due gemelli mi piacciono già. E sento puzza di guai, soprattutto per Mornon, il che mi piace un po' di meno. Cioè, lui sì, ma ha un che di Maeglin e comincio a sentire puzza di bruciato.
Però mi piace come in poche righe e poche battute hai delineato il rapporto tra i due fratelli. I gemelli opposti mi hanno sempre affascinato, e la semplicità con cui Amdir dice < Mornon è mio fratello, io lo amo > mi ha colpita. Andrò a controllare se nel frattempo hai già scritto lo spin-off, se così è sarò molto molto felice!
Ancora Aeglos che si strugge, e come non volergli bene? E finalmente si è reso conto che lasciarla andare non è esattamente stata la migliore delle idee. La sua Altariel, quale migliore definizione? Ma ora pensa a come riportarla a casa, dai, dai :)
Corro al prossimo capitolo a vedere che combina lei, intanto.

Recensore Veterano
12/09/13, ore 00:07

Ma quanto è bella Bother :)
Btw, Aeglos. I sentimenti di odio che nascono in lui sono perfettamente naturali, anche se continuo a credere che per quanto ci provi non sarà MAI in grado di odiarla. Non ci riesce davvero nessuno, nemmeno Finrod (ci credo ancora!), tantomeno Legolas o Finarfin, e non ci riuscirà nemmeno lui.
Perché alla fine è per quello che è che l'hanno amata e lui la ama... non riuscirebbe a odiarla per lo stesso motivo. No?
Anche se si ritrova sempre in giro a vagabondare da solo, povero cucciolo, che ci possiamo fare? :) Si dà del masochista e un po' lo è davvero, ma non è nemmeno colpa sua. I Valar/il destino/la sfiga l'hanno solo fatto innamorare di una donna estremamente esasperante, ma c'è da dire che non ti lascia il tempo di annoiarti :)
È il senso di vuoto che non va bene... 
Breve ma molto carino anche questo capitolo, Aeglos mi piace molto come narratore, sa essere molto dolce senza mai apparire debole, nonostante tutto... e fa sempre più tenerezza, sì.
Tengo le dita incrociate per lui e vado al prossimo!

Recensore Veterano
11/09/13, ore 23:48

È stato bello tornare a Edoras, giusto in tempo per l'inevitabile punto di rottura.
Mi è salito un po' il nervoso a vederla partire da sola un'altra volta - per l'ennesima, ennesima, ennesima volta -, specie perché l'ha fatto l'istante dopo avergli rivelato di aspettare un bambino.
Ma in questo caso il nervoso me l'ha fatto salire di più lui. È un santo per come la ama per quello che è, per come rispetta i suoi spazi, per come rimanendo sé stesso si adatta comunque alle decisioni di lei, ma cavolo, sai che la situazione nei dintorni è difficile, la vedi che è debole da mesi, che a stento regge una giornata a cavallo, che cavolo la lasci andarsene in giro da sola?
Per l'unica volta nella sua vita avrebbe potuto imporsi su di lei e fermarla. Magari all'inizio l'avrebbe odiato, magari è vero che questa ennesima rottura probabilmente è necessaria a tutti e due, con lei senza più il Silmaril come scopo, per capire come vivere insieme senza farsi del male, ma per una volta avrebbe potuto non piegarsi a lei e non lasciarla andare.
Sento odore di tragedia appena agli inizi, e non mi piace.
Comunque, alla luce delle parole decisamente fredde che gli ha rivolto lei - "aspetto un figlio che non voglio" sarà la verità, ma non il modo più delicato di dirla... vabbé, è Alatariel, la delicatezza non è esattamente la sua prima qualità :) - non posso neanche biasimarlo del tutto.
Molto bello e intenso anche questo capitolo, ho amato molto l'ammissione finale di Alatariel: non era Feanor, non erano i Silmarils, ero io.
E spero che capirà davvero che fare prima che succeda qualcosa di brutto.
Passo al prossimo, un po' in ansia :)

Recensore Veterano
11/09/13, ore 23:25

La parte con Feanor è stata meravigliosa.
Alla fine altro non era che un dialogo di Alatariel con sé stessa, ma trovandosi di fronte la persona che ha incarnato l'ossessione della sua vita - e come biasimarla, in realtà? - è stato mille volte più efficace. Il finale del sogno è stato davvero d'impatto, perché finalmente Alatariel si trova davanti allo specchio delle proprie paure e ascolta la loro voce, invece che seppellirle in qualche tasca nascosta della mente e lasciarsi mangiare da loro.
Ci riuscisse anche da sveglia, sarebbe meraviglioso :)
Bellissimo anche il momento in cui si rende conto, nonostante tutto, di volere davvero quel bambino.  Mi chiedo solo se questo basterà.
E spero che riesca a fare quella dannata confessione in tempi brevi: non credo che Aeglos sia il tipo che se ne va indignato per essere stato tenuto all'oscuro - direi che ne ha passate di peggiori - ma continuare a farlo macerare di preoccupazione non è esattamente la strada più saggia.
Forza e coraggio ad Alatariel, e complimenti anche per questo capitolo (c'era Feanor, c'era Feanor!!!)
Next one!

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