Spero tu non noti i miei tempi di lettura, che tra periodi di esami, concorsi, e altro ho mollato un po' tutto. (Per lo più è stato colpa della Ward, dopo essermi innamorata in modo terribile e catastrofico di Vishous è stato difficile riprendere a leggere qualunque cosa non contenesse il suo nome. O smettere di rileggere il suo libro.)
Comunque eccomi qui a commentarti questa storia (recupererò anche le altre quanto prima, solo che - per ovvie ragioni - le ho dovute ricominciare dall'inizio). Che dire, Il Diario Del Vampiro lo lessi mhh... a metà 2009? In un periodo in cui ero in terribile astinenza da libri, niente che mi attraesse, ed ero disposta a comprare qualunque cosa fosse scritto su carta. Lì per lì l'edizione che è carina c'ha messo del suo, e dicendomi che avrebbe fatto anche la sua porca figura in libreria ho preso i primi due. 25 euro buttati nel cesso, visto che tuttora non riesco ad immaginare niente di peggio. Pedante, noioso, con un protagonista maschile utile quanto un rotolo di cartaigienica consumato, una protagonista femminile stupida, idiota e superficiale e anche un bel po' sciacquetta, roba che a leggerla ti vergogni di credere che una donna possa essere così. E che qualcuno abbia scritto qualcosa del genere.
Poi è comparso Damon, l'antagonista. Vuoto come una scatola, stereotipato fino ai capelli, e prevedibile dall'inizio alla fine. E Katherine, noiosa e irritante. E guarda un po' neanche lei è chissà che sorpresa. L'unico che si salva là è Matt, giuro. La morale della favola è che i libri li ho nascosti in fondo dove non si vedono e si fa difficoltà a prenderli, che mi vergogno pure di averli. E col cavolo che compro gli altri.
Da quando è uscita la serie, l'universo intero ha cercato di convincermi a vederla (ovviamente tutta gente che il libro l'ha visto solo in copertina), con scarsissimi risultati, ci sta riuscendo mamma schiaffandomi ultimamente Italia1 il mercoledì sera, mentre sto al portatile e devo dire che in effetti qualcosa dal libro cambia. Stefan è sempre la cosa più inutile che esiste a questo mondo, ma meno del libro, nel senso che se si impegna qualcosa di buono la fa, ma deve sforzarsi. Elena resta incredibilmente stupida, ma la sua vena da sciacquetta l'ha persa, sostituendola con un'irritante tendenza a piangersi addosso ogni tre quarti, e Damon è ancora vuoto come una scatola (sto cercando di capire se è peggio nel libro o nel telefilm e ancora non mi sono decisa visto che riesce quasi a farmi preferire Stefan in diversi momenti, ma in compenso l'attore è un gran fico e recita bene).
Ironia della sorte l'unico personaggio che mi ha detto qualcosa è Caroline, visto che anche Matt è passato al ruolo del fesso. Fosse altro che è così schifosamente prevedibile che Damon ce la voglia ancora con la ex e, guarda un po', con la ragazza di suo fratello, che se con Caroline avesse concluso qualcosa sarei quasi riuscita a rivalutare la sua figura. E invece c'è stato un pezzo in cui ho pure sperato che Stefan l'ammazzasse, e non dico altro .___.' (ovviamente l'inutile, per quanto fosse pure intenzionato e avesse l'occasione di farlo, s'è risparmiato. Sennò dov'è che dimostra la sua inettitudine anche a respirare?).
Leggere una storia tra Damon e Caroline, è veramente un sospiro di sollievo a confronto. La storia l'ho letta ieri di getto tutta, ora sto rileggendo con calma capitolo per capitolo (volevo fare la brava e commentare come finivo, ma la curiosità mi mangiava), visto che preferisco commentarla pian piano. In generale posso dirti che lo stile è adorabile come al solito, si divorano le frasi veramente, la storia quanto meno non è prevedibile (e sono già due cose da cui la Smith avrebbe taaanto da imparare) e sono sempre più terrorizzata dai finali che ci metti di tra una serie e la successiva, sperando che vada tutto bene e che la seconda parte - non l'ho ancora iniziata - non finisca con Damon e Katherine (ma anche qui la Smith un pocchio dovrebbe buttarcelo, visto che non si scomoda di farli nemmeno i finali e come arriva a un tot di pagine ci butta un "Continua..." pure che il senso del discorso è lasciato a metà). Però alcuni passaggi mi sono apparsi un attimo di troppo veloce, ora non so se è perché ho letto di fretta o cosa, ma tanto c'arriveremo.
Per cui, ora la smetto di divagare e andiamo alla recensione del capitolo (Una pagina solo di introduzione, che Dio ci salvi). La pianto anche con i riferimenti alla serie, perché è come sparare sulla croce rossa.
Guarda, se c'è una cosa che adoro delle tue trame, è la crescita che i personaggi affrontano. Caroline nel libro è frivola (ma è giusto una comparsa nominata di tanto in tanto), nella serie è un burattino in mano ad altri o delle proprie paure.
Questa storia inizia nel momento in cui Caroline è più fragile, manovrata da tutti, invischiata in un gioco di potere che non le riguarda, resa vampiro contro il suo consenso. Caroline che è stata usata in tutti i modi possibili da Damon e che non ha mai avuto la possibilità di riscattarsi in nessun modo. Caroline che è debole dentro e fuori, ed è un concentrato di rabbia repressa. E ha fame, e non sa come regolarsi, eppure non uccide l'infermiera e non perde coscienza.
Caroline - e ti amo per questo, giuro, quasi quanto per Jesus - che finalmente ha una reazione vera, come arriva al maniero e vede Damon che fa la testa di cazzo. Una soddisfazione. La scena che mi ha convinto a leggere questa storia nonostante sia ispirata a VD. Ho esultato, quanto meno hai umanizzato un personaggio che finora ha fatto la trottola. Che non si limita a piangersi addosso, ma se le girano reagisce. Prima con i commenti tra ira e ironia alle frasi di Damon, poi quando gli salta addosso, pur sapendo che in un corpo a corpo, specie subito dopo la trasformazione, non è che avesse troppe speranze.E dopo riesce comunque a tenergli testa in qualche modo nonostante le continue provocazioni.
Che poi, quella di lasciarla da sola col nemico, è una trovata geniale. Solo Stefan poteva averla, eh...
Yuki. |