Recensioni per
Historia Apollinis
di Ulissae

Questa storia ha ottenuto 78 recensioni.
Positive : 78
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/09/11, ore 19:26
Cap. 4:

Eccoci ad un nuovo capitolo dell'avventura di Aro ! Finalmente ritroviamo Didyme, personaggio su cui nelle precedenti recensioni, non mi sono molto soffermata. Quella che hai descritto è una figura dolcissima, una sorella che Aro ama con tutto se stesso. Stavo pensando però, a quanto potesse essere triste ed allo stesso tempo felice, il fatto che sia stata presa in casa da Ottavia. Mi spiego meglio : Aro dovrebbe essere entusiasta di quello che è successo alla sorella, della nuova e più agiata condizione in cui si trova. Fatto sta però, che lui è solo. Completamente solo. Non voglio parlare di Daphne o di Marcus ed Aro, voglio parlare di una famiglia. Per quanto forte possa essere, la trovo una cosa difficilissima da sopportare. Passando invece a Caius ( *w* ) e Marcus, ho trovato fantastica la scena in cui Aro li coglie in flagrante ! Mi immagino la faccia dei due che cercano di ripulirsi xD Molto ben pensato, anche se terribilmente inquietante, il fattaccio che consentirà la liberazione di Dydime. Povera Ottavia, quando Marcus promette  "Tua sorella ci raggiungerà presto" mi è venuta la pelle d'oca ! Altra cosa che ho apprezzato moltissimo, comunque, è il rapporto che Aro ha con quest'ultimo. Che schifo che la Meyer abbia descritto i Volturi come personaggi che non provano sentimenti. Secondo me sono molto legati, quindi non ho potuto che apprezzare l'affetto con cui li hai legati. Caius è rimasto un po' fuori dal contesto. Non posso sperare di vedere la mia coppia preferita in questa storia, vero ? ù.ù Vabbè, io ci ho provato ! Prossimo capitolo, giovedì. Un bacio a te e ad Aro.

Ps: Profonda ammirazione per aver scelto il nome Apollo/Daphne/Laura per il personaggio. Mi sto sentendo realizzata !

Recensore Master
23/09/11, ore 14:37
Cap. 1:

Leggere la storia di Aro è un'esperienza strana. Sono una Meyerana, io, e in quanto tale aborrisco la malvagità dei Volturi, ma solo perchè essa rappresenta, come in ogni storia che si rispetti, la rottura del perfetto equilibrio fra i vari personaggi. Mi rendo conto che, a chi non piace quell'equilibrio, l'idea di approfondire la storia dei "cattivi" per eccellenza venga spontanea e naturale. E' la prima long che leggo sui Volturi; ho trovato delle drabble molto belle, ma non erano, lo ammetto, i personaggi in sé ad affascinarmi, quanto la maestria con cui venivano trattati. Questo è uno dei tanti poteri della scrittura. Per cui perdonami se ti lascerò delle considerazioni ovvie e banali, ma ci sono un sacco di cose che non so di Aro, prima fra tutte la questione del fraticidio. Non ho ancora approfondito l'argomento, nonostante abbia sentito qualcosa a riguardo. E la guida della Meyer è lì, tutta impolverata (quella sfilza d'immagini mi infastidisce ù.ù) ... beh, penso che questa sarà un'ottima occasione per saperne qualcosa di più. Immaginare un Aro che crede in Dio è... esilarante? Non proprio. A buon ragione, una creatura così malvagia ha tutti i motivi per credere in un essere che opera il bene; ho sempre avuto la sensazione che Aro, nella sua crudeltà, nell'attaccamento alle regole, alla segretezza della sua specie, nutrisse la convinzione che gli equilibri debbano essere rispettati, e mantenuti, di conseguenza (a livello più trascendentale) , da esseri che si pongono al di sopra di tutto.
Forse. Anche se Aro pensa, nel suo intimo, di non credere in Dio, beh... secondo me ci crede. Porsi al suo stesso livello è esagerato, ma plausibilissimo. Sarebbe tipico di Aro Xd.

"Sarai pronto a perdonarmi?"
Questa frase è... wow. Molto d'effetto, e per questo motivo non riesco a tradurre a parole le sensazioni che mi ha trasmesso... Aro sembra un uomo sull'orlo del baratro, divorato da sentimenti contrastanti, fra rimorso e determinazione... o forse sto sparando una marea di ***. Comunque è questa l'impressione che mi hanno dato le sue parole.
Il rapporto con Didyme è... agghiacciante. Erano molto uniti, ma lui l'ha uccisa... l'ha uccisa proprio perchè, come lo stesso Aro ha detto, l'opportunismo fa parte del suo carattere, e niente lo distoglierà mai dal raggiungere i suoi scopi.
Per concludere: Aro ha rubato ai suoi padroni. Dove lo porterà tutto questo? Intanto leggo i nuovi capitoli; nei prossimi giorni li commento uno per uno! Un bacio, Elisa.
(Recensione modificata il 23/09/2011 - 02:41 pm)

Recensore Master
20/09/11, ore 21:50

E così IT si rivela! Finalmente!
Guarda, sono sincera: l’unico motivo per cui avevo dei sospetti era che mi ricordavo delle volte in cui ne avevamo parlato in privato, dell’unica donna che Aro avesse mai amato. Altrimenti sarei rimasta a bocca aperta!
E tanto di cappello ad Aro. Guarda, io credo che si possa fare tutto, anche stalkerare, se si fa bene. E Aro lo fa bene. Riesce a imbroccare dicendo una tizia che si farebbe ammazzare per lei e che la cercherà e la osserverà mentre si strucca. Non mentre dorme, occhio, c’è differenza! No,scherzi a parte, Aro ha davvero il fascino che lo contraddistinguerà in futuro; ci sa fare, gli viene bene, si vede.
E c’è anche un altro tratto che lo contraddistinguerà, in futuro: l’amore per le cose strane, insolite, che offre il mondo, come una donna travestita da uomo, che porta i capelli corti, fa un mestiere insolito e appartiene solo a se stessa. Una donna unica.
E poi è una donna che recita. E’ teatro. E insomma, cosa è più teatro di Aro?
Complimenti, tesoruccio! L’aruspice vorrebbe conoscerla anche lui, questa deliziosa Daphne!
P.S. “Sì, anche io credo che un giorno diventerò imperatore. Mi sto solo esercitando giù nella fornace”
Si vede che era giovane. Pensava in piccolo, ancora.

Recensore Veterano
17/09/11, ore 15:41

Ciao,
eccomi qui per il terzo capitolo.
Che sorprese! Apollo era una donna! L'ho capito io prima di Aro ma sicuramente solo in questo capitolo! Con il senno di poi sono andata a rileggermi il capitolo precedenti e in effetti gli indizi (vaghi) c'erano. Ben fatto. Odio quando un autore cambia le carte in tavola in maniera arbitraria! Se invece ti sorprende con intelligenza prenderti in giro allora è sublime. Bravissima.
«Sì, anche io credo che un giorno diventerò imperatore. Mi sto solo esercitando giù nella fornace» XDDD chissà perché ho l'impressione che Aro scherzasse poco quando diceva ciò al suo amore.
"Era la prima volta che avevo un vero obiettivo. Non si trattava di qualcosa di utopico come la libertà, ma di qualcosa di concreto e ottenibile. Avevo una meta e iniziai a capire che avrei fatto di tutto per ottenerla, che avrei usato tutte le mie capacità per raggiungerla" Aro è già Aro. Certo inesperto, acerbo, ma Lui. Quindi convice Apollo a concedergli del tempo e scopre Daphne.
Poi è incerto e tentenna(mica è già il Signore di Volterra che preventiva ogni aspetto della situazione). Però lei risolve il problema per tutti e due.
Ma non è che Aro più che amare Apollo/Daphne ama ciò che lui/lei rappresenta? Fizione,teatro, libertà, mondo a tua disposizione?
Non vedo l'ora di leggere il seguito.
Bravabravabrava.

Bacioni

Francesca

Recensore Veterano
17/09/11, ore 15:19

Ciao,
scusa l'immenso ritardo ma la prima elememtare e tutti i suoi preparativi mi hanno completamente monopolizzato. Bando alle ciance.
Bellissimo capitolo. Le tue descrizioni di Roma sono estremamente evocative: sembra di passeggiare nelle vie. Sai a cosa ho pensato subito (non metterti a ridere) ad Alberto Angela e il suo libro che descrive Roma antica.
Così Aro è arrivato alle terme. Un paradiso per i clienti un inferno per gli schiavi. Per sua (e nostra) fortuna la notte è "libera" e lui comincia a diventare sempre più Aro.
Comincia a muoversi per le vie oscure e pericolose senza problemi, a godersi le "gioie della vita" nelle osterie e nei postriboli.
Poi incontra Demostene e la sua sgangherata compagnia d'attori. Aro è un attore nato come potrebbe non esserne attratto?
Per quanto riguarda il discorso Rice: io una teoria. Mi spiego con calma. Come sai, ho letto solo di recente "le Cronache dei Vampiri" , dopo aver letto la saga Twilight. L'impressione che ho ricevuto è stata: "ma quanto ha copiato la Meyer da qui?" L'unica cosa "originale" è che i vampiri "sbrillucicano". Sai che cosa!!! Per cui che tu abbia potuto pensare, in maniera del tutto indipendente, ad un percorso simile a quello di Lestat ci sta assolutamente. Tanto è da li arrivano le idee! Hai solo un senso senso allucinante che ti ha fatto "vedere" prima di leggere. Può darsi che mi sbagli ma, ripeto, l'impressione è questa.
Apollo porta guai... bellissimo personaggio da cui mi attendo grandi cose ;-)
Bellissima anche la riflessione di Aro su Dio, il Fato, l'amore e la religione. Grandi diatribe filosofiche. Capisco che Aro dichiari:
"Dammi una risposta e poi dimmi perché dovrei accettarla!” e ancora
“Dio, dimmi... è così sbagliato amare incondizionatamente qualcuno? Qualunque sia questa persona? Tu ami ladri, assassini, ci dicono... perché ora usano le parole di vecchi pastori spacciandole per tue? Amai quel ragazzo all'istante, non appena vidi posare i suoi occhi scuri sul suo datore di lavoro e sorridergli gentilmente. A quel tempo era normale, non provavo vergogna e mi chiedo... perché ora, invece, l'amore deve essere ghettizzato, rinchiuso in celle asettiche, dove parole false e bugiarde, pompate, e manipolate marchiano la sua pelle?” e infine
"Mi confonde, questa tua religione, lo ha sempre fatto”.
Bellissime frasi, molto profonde.
Concludo con i soliti, meritatissimi, complimenti.

Bacioni

Francesca

Recensore Junior
16/09/11, ore 15:57

*___* era una donna non ci credo!!! mi hai sconvolta XD
cmq in questo capitolo si può già osservare un Aro più combattivo, sicuro di sè e che quando vuole qualcosa la ottiene non importa in che modo ù_ù
W Aro!!!! XD
cmq Didyme che fine ha fatto, ci sarà nel prossimo capitolo?
Baci Baci
caiu =)

Recensore Veterano
16/09/11, ore 08:26

Che mi serva da monito a lasciare recesioni in tempo, perché ho accumulato un sacco di impressioni che adesso devono mettersi un pochino a posto nel cervello...
Primo (che è generale, quindi la mettiamo come premessa): raccontare una storia partendo da uno che racconta una storia è un azzardo. Di solito è una scusa per tirare via le parti difficili ("poi ci fu la battaglia e tanto sangue"), invece tu hai già dimostrato con Marcus come riesci a sfruttare il punto di vista ancorato su un unico personaggio: il racconto nel racconto diviene un modo per far risaltare alcuni ricordi e renderli vividi per il lettore, tutto questo mentre ci abituiamo a riconoscere la voce del protagonista, ci addentriamo nel suo modo di pensare.
Capitolo 1: tra tutte le cose, mi piace molto il rapporto tra i due fratelli. Didyme compare in una fic e fa allegria e tenerezza, con il suo fare da bimba premurosa. Finisci il capitolo e hai chiaro come si vogliano bene. Inutile dire che, alla luce della tue altre fic e di cosa è successo, tutto questo mi deprime non poco, un po' come quando guardi Anakin Skywalker prima che diventasse cattivo :) Mi ha colpito anche il motore del trasferimento a Roma di Aro, quel guizzo di follia nel rubare "ricchezza" in senso lato. Diciamo che col tempo ha incanalato meglio il suo desiderio di potere, ma mi è parso un ottimo indizio della sua brama.
Capitolo 2: Aro cresce, anche facendo il lavoro peggiore del mondo. Come fai a costruire qualcosa intrappolato in una sala caldaie? Invece riesce a sopravvivere, non gli mancano mai spirito di osservazione e intuito. Ancora non sei arrivata ad una conclusione con questa storia della compagnia teatrale, quindi sono ancora in attesa di dove mi porterai... Intanto molto belli i tratteggi dei personaggi di contorno, da Demostene ad Apollo.
Capitolo 3: non arrabbiarti, io avevo qualche sospetto già dal capitolo prima (però perché da piccola era uno dei miei temi preferiti, quello del travestimento, quindi ho sviluppato una sorta di senso di ragno XD ). Ancora, non so bene dove mi porterai con questo amore, sono impaziente di proseguire! La voce di Aro si fa più adulta man mano che passano i capitoli. Molto bello come hai reso, indizio per indizio, la scoperta della vera identità di Apollo: colpo di scena ma anche momento che dipinge bene la sua capacità di leggere le persona (la stessa che si amplificherà a dismisura nel suo potere).
Chiusura: sei proprio "de Roma", perché la ricostruzione riesce nell'intento di ricostruire a pennellate il mondo della metropoli. Una buona scenografia fa gustare al meglio la trama :)

Recensore Veterano
15/09/11, ore 22:21

O. Divina. Misericordia. Non sono sconvolta, qualcosa di più. Sei decisamente riuscita nel tuo intento e a dire il vero non credo di essere pronta psicologicamente per questa recensione, ma non posso trattenermi. Apollo è una donna. Wow. È l'ultimissima, issima issima issima cosa che mi sarei aspettata. Un eunuco, questo avevo immaginato ! Sai proprio come rendere emozionante una storia tu ! Aro innamorato, di una donna poi ! Non fraintendermi, non voglio fare la yaoista convinta (xD) ma per alcuni soggetti ambigui, Aro e Caius, o Lestat per esempio, li vedo più a loro agio con degli uomini. Non sò, è una mia convinzione, ma il modo in cui hai descritto i sentimenti di Aro è molto particolare e allo stesso tempo si adatta perfettamente al personaggio. Una dichiarazione come quella che fa ad Apollo subito dopo lo spettacolo e senza troppa paura del suo rifiuto non saprei chi altro sarebbe così speciale da poterla fare. L'ho trovata bellissima, mi ha commosso molto. Che altro dire, in questo capitolo ci sono stati stupore, incredulità, dolcezza e sopratutto tanto tanto Aro. Un Aro allo stato puro by Ulissae e il tocco di stile personale fa la sua parte. Ho grandi aspettative per questa storia, mi ha rapita ! Quando arrivi, caro giovedì ? Un bacio :)

Recensore Veterano
12/09/11, ore 19:06

Bene, da Yaoista convinta aspettavo questo momento. Il personaggi di Apollo mi ha colpito subito, il modo in cui lo hai descritto, il suo aspetto un po' infantile, ce li vedo perfettamente ad attrarre Aro. Ti giuro, mi è venuto in mente Nicolas de Lenfent, e io AMO Nicki. Lui faceva il violinista, l'attore era Lestat, ma i riccioli neri me lo hanno ricordato. Motivo in più per apprezzare questo nuovo personaggio :') Devo dire che a differenza del primo capitolo Aro si è avvicinato molto di più al "mio". Il Cristianesimo confonde anche me, quindi non posso che trovarmi d'accordo. Molto bello il discorso che ha con Dio sull'amore, è un'idea che non fa una piega la sua. Adesso si inizia con la storia vera e propria, sono curiosa di vedere cosa succedera tra Apollo e Aro ! Ah, mi è venuto il dubbio pure su Didyme. Dov'è finita ? Capisco, non mi resta che aspettare giovedì. Alla prossima !

Nuovo recensore
10/09/11, ore 13:06

Ah! il giovane Aro finalmente nel mondo (per quanto la situazione lo permetta). Mi piace.
Il tuo Aro e l'universo che gli hai creato attorno è così “reale” che ci si sente quasi invadenti a osservarlo, e ancora più invadenti ci si sente a trarre conclusioni “da spettatrice”, ma nel leggere la scena di lui che rimane folgorato nel veder recitare Apollo, se da un lato si vede la sua inesperienza che lo porta a uno stupore un po' enfatico, dall'altro lato, dal modo in cui cerca e chiede di Apollo, con un'insistenza anche troppo impertinente per uno schiavo, si vede “in embrione” un temperamento tenace e ossessivo, di chi sarebbe disposto a tutto pur di avere ciò che vuole, insomma un Aro che è già in tutto e per tutto il portatore di scettro del mono vampirico che è destinato ad essere.

Mi piace anche il fatto che ogni tanto la storia sia inframmezzata dalle riflessioni dell'Aro del presente che si interrompe e discute con Dio, lo rende molto sentimentale... ehm... sentimentale nel senso che lo rende dotato di una propria visione delle cose, di un proprio sentire preciso, individuale che gli infonde dei sentimenti... che è quello che tutti quelli che scrivono dovrebbero fare con i propri personaggi!

Una sola cosa: possibile che in tutto ciò (e dopo le basi gettate nel precedente capitolo), nella sua nuova vita “lavorativa” e in quello che gli sta capitando, il nostro giovinastro non abbia nemmeno un pensiero per Didyme? Possibile che sia troppo preso dalle nuove esperienze al punto da dimenticarsi dell'adorata sorella? (Sì, è possibile in effetti... e questa del vederlo pensare a Didyme è più che altro una questione di mio “gusto personale”, invadenza da spettatrice, come dicevo qualche riga più su).

Curiosità: il Satyricon di Petronio, che mi ha strappato un sorriso perché (all'epoca delle Guerre Puniche XD) faceva parte degli argomenti di discussione della mia tesi all'esame di maturità, è stato scelto a caso o c'è un motivo?

Aspetto giovedì.
Calliope

PS: Per concludere, e rispondere alla risposta che mi hai scritto... semplicemente, è stato un piacere ^^

Recensore Junior
09/09/11, ore 10:19

E così Aro incontra Apollo e se ne sente attratto, ti devo dire la verità questa cosa mi ha un pò schokkata, non vedo l'ora di sapere come proseguirà la storia e perchè Demostene mette in guardia il servo di non avvicinarsi a quell'attore dalla pelle scura

Spero posterai presto

CIAO
=)

Recensore Junior
08/09/11, ore 17:00
Cap. 1:

trovo la tua storia molto interessante, ho sempre adorato Aro per il suo essere calcolatore, manipolatore, freddo, ma al contempo la sua bravura nel nascondere queste sue caratteristiche dietro una facciata di cortesia e gentilezza, e grazie a qst tua fanfic mi dai anche il modo di conoscere il suo passato prima di diventare il Re dei vampiri.
Già da quando è umano si può scorgere un pò dell' Aro vampiro spietato e senza scrupoli, molto ambizioso e scaltro, naturalmente queste sue capacità sono ancora grezze e deve ancora capire come utilizzarle a suo favore e ne ha di strada da fare...
ti faccio i miei complimenti sia per la tua storia originale che per il tuo modo immpeccabile di scrivere
al prox capitolo
ciao =)

Recensore Master
08/09/11, ore 16:48

Oh, ma guarda un po', è comparso Apollo!
E Aro, da brava groupie ante-litteram, è già lì che lavora per intortarselo... sarà anche uno schiavo, ma non si può dire che gli manchi l'intraprendenza!
E così è alle terme, eh? Ho pensato "ok, adesso incontra Marcus", e invece no, gli manca ancora tanto da fare, e vorrei proprio sapere cosa farà.
La scena in cui Aro assiste allo spettacolo mi ha ricordato tantissimo quella in cui ad assistere ad uno spettacolo c'è un'altra primadonna vampiro di nostra conoscenza... era voluto o è stato un caso? Comunque, complimenti per la scelta dello spettacolo (non so se venisse rappresentato il Satirycon, ma è probabile di sì); voglio andare anch'io al Porco a vedere i figoni che recitano Petronio! Anche se quello che mi è piaciuto di più è Demostene, confesso, nonostante sia un vecchietto.

Infine... Aro ne ha, eh, di cose da dire al suo collega (Dio, naturalmente)? Eh, bisogna stare molto attenti quando si gira a New Orleans. Non si sa mai chi si può incontrare! XDD

Nuovo recensore
08/09/11, ore 12:56
Cap. 1:

Ciao. Devo confessare che non sono una grande fan della saga della Meyer (non sono riuscita ad arrivarci in fondo), però la combriccola dei Volturi mi è sempre stata simpatica e Aro l'ho sempre trovato... affascinante, quindi non potevo non venire a dare un'occhiata in questa sezione e vedere che si raccontava di “certi” personaggi. È un po' che “lurko” EFP e visto che ci sono un sacco di scritti interessanti ho pensato che urgeva registrazione per recensire. Comincio da qui perché, ragazza mia, adoro quello che scrivi e come scrivi! A partire dalla profondità che hai messo nel dipingere un personaggio che, se ci volessimo soffermare alle apparenze sarebbe niente di più che il solito cattivone assetato di potere e ansioso di mantenere in piedi la gabbia dorata che si è creato attorno, per finire all'accuratezza e alla sensatezza di ogni minimo particolare storico o narrativo che sia, passando per l'arguzia di alcune riflessioni e di alcune sfaccettature dei personaggi e delle vicende.

Ok, questo è un po' il “riassunto delle puntate precedenti”, ma per non scrivere un'enciclopedia forse è meglio che torno alla storia, a QUESTA storia. La storia di Aro. Mi è piaciuta molto l'idea del capo della più potente famiglia di vampiri da solo, al buio, al cospetto di un Dio che probabilmente ha sempre ignorato ma che, in fin dei conti gli assomiglia... o forse proprio perché non ci crede fino in fondo sa che può permettersi di “spogliarsi” e mostrare la sua umanità (o quel che resta della sua umanità) davanti a lui. E mi è piaciuta anche l'idea di partenza di questo ragazzo che ha già capito come va il mondo ma è ancora troppo giovane e inesperto per andare avanti senza quegli scivoloni che prima o poi imparerà a evitare con l'astuzia che gli è propria. E soprattutto trovo molto bello il fatto che questa sia la tua interpretazione del tuo Aro ma che potrebbe benissimo essere l'Aro “di tutti”.
Lo stile di scrittura è perfetto, molto molto azzeccato... in qualche punto mi è sembrato che i pensieri del giovane Aro schiavo fossero un po' troppo “moderni”, ma in effetti penso che questa sia la caratteristica che lo ha sempre distinto, no? Pensare in un modo che sia al di fuori e al di sopra del pensare comune.

E se questo è solo l'inizio, non oso immaginare come sarà il seguito!.
Ancora complimenti =)

(immagino che la recensione abbia assunto una dimensione indecente...)

Calliope

Recensore Master
08/09/11, ore 11:50
Cap. 1:

È un Aro - un IC - in divenire, il tuo. Un Aro in potenza, giovane e inesperto, che proprio a causa della sua inesperienza commette degli errori. Ma è pur sempre Lui. Possiede già quelle caratteristiche che lo renderanno grande - come l’ambizione, ad esempio, o la capacità di capire chi è utile o meno ai suoi scopi -, ma sono qualità ancora acerbe, grezze, che solo il tempo e la pazienza sapranno far mature e limare a dovere.
Tutto ha un inizio, a tutto c’è una spiegazione. Anche per il Re dei Vampiri. Così si scopre che la brama di potere di Aro ha radici profonde, che affondano nel disprezzo per la sua condizione di schiavo e nel desiderio di fare qualcosa di più, di essere l’artefice del proprio destino.
Sognavo un inizio. Un inizio mio. Che non fosse dipeso da nessuno se non da me.
È un Aro ancora umano, quello che ci hai mostrato.
E ti ringrazio per questo. Ti ringrazio per questo tuo progetto così ambizioso, che dona profondità e spessore a dei personaggi che amo.
Complimenti!
Bacioni, vannagio