[Ungheria/Liechtenstein] Non mangiava da giorni.
Era pallida e debole, ferita nel corpo come nell’animo, ma ancora continuava a rifiutare il cibo e la compagnia di Ungheria che, ostinata, continuava a raggiungerla ad ogni pasto - e anche durante il resto della giornata.

[Prussia/Liechtenstein]Sedeva sulla panchina, elegante e composta nella sua posizione. Così bella e immobile da sembrare quasi una bambola di porcellana: con i suoi grandi occhioni verdi, la pelle liscia e chiara ed il vestitino rosa scuro che le fasciava l'esile corpicino. Era assorta nei suoi pensieri e teneva lo sguardo fisso e perso sul bellissimo paesaggio che la circondava, senza però vederlo realmente. La sua mente andava inconsciamente a quel suo passato che non riusciva a non rivivere ogni qualvolta che il suo fratellone era lontano da casa.

[Prussia/Liechtenstein] La sbatté al muro con rabbia e irritazione, causandole un gemito di dolore.

Era bello vivere con Austria e Sacro Romano Impero per Liechtenstein, soprattutto in quel periodo di pace, che per una piccola nazione come lei, senza grandi possibilità di crescita, era quasi la sua massima aspettativa di vita.