Graphic description of violence || Trans!Kurapika || Sequel di Intoxicated e And yet, you are still staring || Mpreg, aborto spontaneo
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Si coricò dopo aver spento il dispositivo e, con gli occhi chiusi, seguì lentamente il flusso di nen invisibile che lo portava in viaggio verso terre lontane: percepiva la salsedine, il dolce ondeggiare del mare, il brusio di una cittadina e i passi delle persone sui sanpietrini delle strade. Però, cosa più importante, avvertì ancora un cuore battente – la Judgment Chain era ancora lì – e non si rese nemmeno conto di essersi abbandonato a Morfeo proprio su quel pulsare tranquillo.

Sequel di "Intoxicated" | Trans!Kurapika (FTM) |
«Quello che è accaduto l’altra notte… Quanto c’era di vero?»
Ed eccola lì, la domanda a cui tanto bramava di rispondere inconsciamente. Era stato semplice, riempirsi gli occhi e la bocca di astio, quasi nella speranza di poter dimenticare, eludere. Eppure, davvero le loro bocche si erano toccate, sul serio i loro corpi stretti, ed era quella la consapevolezza che più eccitava l’uomo. Aveva raggiunto un punto di intimità talmente alto con qualcuno che mai prima di allora era riuscito ad avere vantaggio su di lui, spinto da una carica assassina forte quasi quanto quella che Chrollo in primis aveva sperimentato in passato. Ed era euforico, oltre che splendido, sapere di aver lasciato un segno positivo che avrebbe fatto crollare le certezze del ragazzo, prima o poi.
«Fatta eccezione per il nome Yehuda, è stato tutto vero e reale»

| Trans!Kurapika (FTM) | Canon divergence e what-if? (Gli eventi si tengono un po' prima dell'arco di York Shin e Kurapika ha 18 anni anziché 17) | Chrollo usa una copertura e un altro nome | Kurapika e Chrollo non si conoscono (Ancora) | SPOILER DEI RECENTI CAPITOLI DEL MANGA E DEL PASSATO DI CHROLLO
Kurapika sentiva le guance andare a fuoco assieme alla gola, improvvisamente secca, e avvertiva dei piacevoli, quanto fastidiosi, brividi lungo la schiena. Si domandò allora se l’altro non sfruttasse qualche abilità nen per destabilizzarlo in quel modo, tuttavia era un’ipotesi talmente assurda da risultare ridicola. Piuttosto, preso com’era a seguire quegli occhi immensi, nemmeno aveva realizzato che il giovane avesse preso posto proprio accanto a lui e che sorrideva, con un’increspatura di labbra tale da risultare dolce, delicata.
«C’è qualche problema?» furono le prime parole che gli rivolse, con un tono di voce confortante e piacevole da ascoltare.
L’hunter scosse il capo, ridestandosi dal suo atteggiamento inusuale sbattendo un paio di volte le palpebre. Cielo, aveva appena fatto una figura da idiota.