Avrei scelto Kaito. Non sarei più ritornata nell'oceano, non da Regina almeno. Lo so, avevo dei doveri, avevo dei compiti, ma non avevo già fatto abbastanza? Non avevo già rischiato la vita? Potevo sembrare egoista agli occhi degli altri, ma agli occhi del mio cuore, era la cosa giusta. Non potevo di punto in bianco, cancellare i due anni trascorsi sulla terra ferma, mi avevano dato tanto, mi avevano dato maturità e amore. Mi avevano dato Kaito. Non potevo e non volevo ignorare i miei sentimenti, i miei sogni.

"Kaito, alzati ora! Oppure niente colazione per te" la guardai fintamente sconvolto.
"Come? Lasceresti questo povero uomo affamato senza colazione? Povero me, tutto perché volevo solo due coccole dalla mia adorata, bellissima e fantastica moglie" dissi mettendo su il broncio.
Lei ridendo si avvicinò a me e mi diede un altro lieve bacio.
"Sai che sei davvero uno scemo amore mio?" disse uscendo poi dalla porta.

Come avevo fatto ad essere così cieco?
Come avevo fatto a non capire che la sirena che mai avevo dimenticato, era La Mia Luchia.
Sono stato così stupido e cieco, o forse dentro al mio cuore l'avevo sempre saputo.

Kaito amava me o la sirena dei suoi sogni?
Certo eravamo la stessa persona, ma questo lui non lo sapeva ancora.
Non riuscivo a capire se mi amava veramente, se amava solo me, oppure pensava sempre a lei.
Questi pensieri mi tormentavano la mente che non riuscivo a prendere sonno.