Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: just_silvia    25/03/2012    1 recensioni
***10/06/2012 - ULTIMA PUNTATA***
A cinque anni dalla nascita di Nessie, Jacob scopre che l'imprinting sulla giovane Cullen non ha funzionato. Mentre cerca di riprendere il controllo della sua vita, Leah torna a casa dopo una lunga assenza...ma perché era scappata da La Push?
(capitolo 21)
"Non ricordavo quanto fossi bello in divisa" intuì una voce femminile alle spalle, una voce che Jacob aveva aspettato troppo tempo.
"Nessie..." la bocca gli si seccò. Si sentì sprofondare in un buco temporale, come se Renesmee non se ne fosse mai andata.
"Che c'è non mi dici nemmeno...'ciao'?" Jacob rinsavì, scosse la testa ed il pensiero presente fino a poco tempo prima scomparve.
"Marmocchia, qual buon vento?" e avvertì affetto paterno, dopotutto Nessie gli aveva detto di considerarlo come un padre.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leah Clearweater, Renesmee Cullen, Seth Clearwater | Coppie: Jacob/Leah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Renesmee non poteva crederci. QuellaLa vecchia sbadata aveva lasciato il numero dei suoi ‘colleghi’ in bella mostra. Dilettante- pensò tra sé.
Era chiusa nella sua stanza e si stese sul letto che un tempo era stato di sua madre, di sicuro non sarebbe stata fiera di lei se avesse scoperto i suoi piani. Ma nessuno poteva capire, a lei avevano tolto la felicità, le avevano tolto Jacob. Come si sarebbe sentita se le avessero tolto papà? Se una bellissima donna Quileute si sarebbe messa in mezzo nel suo bellissimo matrimonio? Odiava Leah.
Si posizionò davanti allo specchio, avevano sempre detto tutti che era bella ma ormai poteva solo credere di non esserlo abbastanza per Jacob.
Cominciò a pettinare i suoi lunghi capelli ondulati castano rossicci ereditati dal padre e iniziò a desiderare di avere lunghi capelli neri e morbidi come quelli di Leah.
-Potrei fare una tinta ai capelli e la stiratura a crema, per la carnagione potrei fare delle lampade abbronzanti…- progettò nella sua testa mentre continuava a specchiarsi ma stavolta toccandosi le pallide guance. Era comunque una mezza vampira, tutto era inutile, decretò, non sarebbe mai assomigliata a quella odiosa.
C’era una sola cosa da fare, ricostruire l’imprinting.
Prese il cellulare e cercò il numero memorizzato dalla strega: George Ahmik. Un uomo? Come aveva fatto a non accorgersene? Forse aveva scritto male, probabilmente era Georgette. Chiamò, sentì i primi tre squilli, quando stava per attaccare una voce profonda le rispose. Un uomo, sospirò delusa.
“Ehm sì, ecco, signor Ahmik… ho avuto il suo numero, no no. Volevo sapere se era possibile incontrarla…” non si era mai sentita così imbarazzata.
Dopo una breve conversazione l’uomo mugugnò qualcosa e le diede un appuntamento per la stessa sera dopo le 23.
#
Renesmee era uscita alle 21 di casa dicendo di dover incontrare una sua amica del college che viveva a Seattle, che era venuta a trovarla a Forks. Ovviamente era una scusa, nessuno del college era di Seattle. Tra l’altro per lei era impossibile farsi degli amici visto che a  Forks, La Push e dintorni tutti adoravano Leah e di conseguenza odiavano lei. Uscire direttamente alle 23 però era troppo per suo nonno. Andò prima al cinema da sola a vedere una commedia romantica che la fece piangere invece che ridere al pensiero di Jacob con quella, mangiò al volo un boccone d’asporto e chiamò un taxi per farsi portare a casa di George che era in periferia, tra Forks e River Road.
Arrivò a destinazione con dieci minuti di ritardo, pensando a quanto fosse patetico tutto quello che stava facendo. George poteva benissimo essere un impostore che attirava le donne a casa sua per poi abusare di loro e infine ammazzarle. Lei era sì una mezza vampira immortale ma lui era uno stregone. Pensò che probabilmente erano gli ultimi istanti della sua vita.
Il posto era un po’ lugubre e il civico che il signor Ahmik le aveva segnalato si trovava sopra una tipografia. Si guardò in giro per cercare qualcosa di più attinente alla magia, ma poi sul campanello fuori al negozio lesse proprio scritto il cognome dello stregone. Si prese coraggio e bussò. Qualcuno le aprì, con timore entrò nel locale buio. E’ arrivata la mia fine- pensò.
“Signorina Renesmee, venga pure nel retro” qualcuno la chiamò.
S’incamminò verso la direzione della voce con un po’ d’ansia ma appena arrivò nel retrobottega tirò un sospiro di sollievo. L’uomo sorrideva cordialmente ed era così minuto che Renesmee dubitò che potesse farle del male.
“Buonasera signore.”
“Mi chiami George, io ti chiamerò Renesmee.”
“Nex”corresse la ragazza.
“Nex, scusami se ti ho fatto venire a quest’ora ma ho un’altra attività principale, queste cose, invece, le pratico nel tempo libero” la ragazza pensò che le ricordava il vecchietto di Karate Kid, solo che era nativo americano e non cinese. L’uomo le chiese di accomodarsi al tavolino dove anch’egli era seduto.
“Non fa niente, comunque ero in giro” mentì per non sembrare patetica.
“Di solito faccio questo tipo di consulenza a parenti e conoscenti, per questo mi ha stupito la tua telefonata, davvero non ricordi chi ti ha dato il numero?”
“Purtroppo no, era sulla mia agenda ma non ricordo precisamente” ripeté la scusa detta al telefono.
“Fa niente, arrotondare con queste cose mi fa comodo…” le sorrise affabile, “dunque dimmi Nex, in cosa posso esserti utile?”
 “Conosci la leggenda dell’imprinting per i Lupi-Mutaforma?” non sapeva perché l’aveva chiamata leggenda visto che lei sapeva per certo che era tutto vero.
“Sicuro, hai avuto l’imprinting con un Lupo-Mutaforma?”
“Be’ sì. Ma qualcuno l’ha spezzato!” concluse.
“Conosco solo un caso recente” si portò una mano alla bocca dubbioso.
“Sì sono l’ex imprinting di Jacob Black” sbottò lei. Lui sembrò sconcertato.“Sono qui per chiedere se è possibile far tornare tutto come prima” sbuffò alla fine come se si fosse tolta un gran peso. L’uomo iniziò a fare no con la testa.
“Non si può ripristinare qualcosa di spezzato. È per ogni incantesimo. Se ne dovrebbe fare uno nuovo ma l’imprinting è innato. È il destino. Niente può ricucire quello che è andato…” parve veramente dispiaciuto, tanto che a Renesmee sembrò il primo al mondo che la capisse. Tutti supponevano che era un capriccio riavere Jacob Black, quell’uomo che non la conosceva non ci pensava nemmeno. Iniziò a piangere.
L’uomo le andò vicino e cominciò a batterle la schiena e poi le passò il suo fazzoletto.
“Nex non fare così, sei così bella…vedrai che riuscirai a conquistarlo con o senza imprinting” Renesmee stentava a crederci: una persona che non stava dalla parte di Leah, addirittura forse non conosceva nemmeno l’esistenza di quella...donna.
“Non so come fare” singhiozzò, “mi servirebbe un aiuto” disse più esasperata, cercando d’intenerire l’uomo.
“Ma un aiutino per riconquistarlo posso dartelo” continuò ad accarezzarle la schiena.
“Davvero?” sbatté gli occhi da finta innocente.
“Certo! Ti farò una pozione amorosa, vedrai che portento. La preparo subito se sei d’accordo.”
L’uomo spiegò che la pozione doveva essere ingerita dal destinatario dell’incantesimo, che durava solo sette giorni e che costava duecento ottanta dollari. Renesmee accettò anche se le sembrò un po’ caro.
L’uomo allora prese l’occorrente, un fornellino elettrico con sopra una piccola pentola.
“3 stecche di cannella, 4 baccelli di piselli,1 cucchiaino di olio di anice,1 cucchiaino di pepe rosso,3 cucchiaini di olio di mandorla dolce,3 cucchiaini di miele, petali di cinque rose rosse, un pizzico di Nepeta Cataria, 2 gocce di olio di muschio…” l’uomo andava avanti e indietro per procurarsi il necessario e Renesmee capì il perché costava così tanto. Infine le chiese un capello e lei se lo tirò. Mentre lo aggiungeva l’uomo pronunciò una frase in latino:“Amor mundum fecit, amor septem diebus”. Ci fu uno scoppio che fece sobbalzare Renesmee e poi tutto tornò alla normalità.
“Adesso non devi fare altro che aggiungerlo ad una pietanza, mi raccomando, non deve essere tanto grande. La persona che deve prendere la pozione, deve essere l’unico, altrimenti… be’ capisci l’effetto indesiderato che può avere. Ricorda che è una potente pozione d’amore e può avere effetto su tutti: uomini, donne e animali, senza esclusione di parenti. Fa molta attenzione. Durerà per sette giorni, dopo sette ore dall’assunzione il destinatario si sentirà innamorato di te. In questi sette giorni dovrai far in modo di far innamorare per davvero la persona che vuoi, deve sbocciare un forte sentimento reale che non andrà via con i sette giorni” l’uomo consegnò l’ampollina alla ragazza. Il liquido della pozione era di colore rosso, i duecentoottanta dollari meglio spesi- pensò Renesmee.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: just_silvia