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Autore: Marie16    25/03/2012    1 recensioni
Roundrobin. Allora le informazioni sono tutte dentro, nel primo capitolo. Vi informo che è molto fuori dal normale, la mia idea... Buona fortuna ... cioè... lettura!!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'My Football is Inazuma Eleven'
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Odio il suo viso




Ricreazione. A dispetto di molte persone, io odio la ricreazione.

È il momento in cui incontro più spesso il mio peggior nemico. Già! Proprio lui, Edgar Valtinas, il migliore.

Io e Yuuki siamo seduti sul prato del giardino, mangiamo in silenzio la nostra merenda.

Mi volto verso il campo da calcio, fisso Edgar che gioca e borbotto. È bravo pure a giocare a calcio, non ci credo.

Osservo intensamente il suo viso, sento una fitta al cuore e non mi rendo conto di essere in lacrime.

Ai-chan, tutto bene?” mi chiede preoccupato Yuuki. Scuoto il capo lentamente e singhiozzo, il mio migliore amico mi abbraccia ed io affondo la testa sul suo petto.

Yuuki mi accarezza i capelli dolcemente e resta zitto. Sa quando ho bisogno del silenzio, è per questo che siamo molto legati. Alcuni potrebbero credere che stiamo insieme, invece siamo solo amici.

Stai piangendo, Aiko-chan?” chiede la voce di Edgar, sfiorandomi una spalla. Mi scanso dall'abbraccio di Yuuki e lo fisso negli occhi. Li socchiudo piano per reprimere le lacrime ed inspiro.

Non toccarmi.” replico, la voce che trema di rabbia, mentre mi scosto una ciocca di capelli dagli occhi. Lui mi fissa perplesso ma subito ritrae la mano, l'osservo ancora per diversi minuti, poi scappo via in lacrime mentre una voce dentro di me grida che scappare non serve a niente.



Sono rimasto con Edgar, fissando a lungo il punto dove Aiko è fuggita. Non so bene cosa fare, ma temo di dovergli dare delle spiegazioni.

Tachimukai, che diamine le è preso?” chiede, con la faccia di chi non ci sta capendo nulla. Metto le mani in tasca, sollevo le spalle e sospiro.

Ti devo delle spiegazioni, Valtinas-san.” dico, respirando a fondo, facendomi coraggio. Non so se Aiko sarà felice di questo, ma sento di doverlo fare. Lui annuisce brevemente e mi incammino verso un luogo isolato.

Siamo sul tetto, mi poggio al muro ed inspiro profondamente. Chiudo gli occhi per rammentare ciò che la mia migliore amica mi ha raccontato.

Allora, cosa devi dirmi?” gli sorrido leggermente, osservandolo ora negli occhi.

Valtinas-san, il passato di Aiko è molto triste. Se si comporta così, è per difendersi.” comincio io, attirando l'attenzione del turchese che punta le sue iridi su di me. “Tutto è cominciato quando Ai-chan aveva otto anni. La madre è scomparsa dopo un turnover in America, lasciandola alle cure del padre che già di suo voleva allontanarla dalla scuola. All'inizi della terza elementare, il padre decise di far diventare Aiko un'idol, così per un anno intero la piccola venne istruita nel canto. Alla fine di ogni anno scolastico, il padre le faceva un'esame in musica così da mettersi in pari con gli altri e continuare a cantare senza problemi. Aiko era sempre stata molto portata nel canto ed in tutto ciò che riguardasse la musica. Tuttavia...” faccio una pausa, ripensando alle parole della rosa per non sbagliare nemmeno un po' sulla sua storia. Edgar mi fissa curioso, sembra voler sapere davvero della vita di Ai-chan...

Tuttavia, durante l'ultima prova prima del suo ultimo concerto, suo padre ebbe un incidente con la macchina e morì. D'allora Aiko non ha mai più cantato. In molti hanno tentato di farla cantare, ma tutte le volte che ci prova, lei si immobilizza sul posto e non fiata. È un peccato, perché ha davvero una bella voce. Mi ha regalato l'ultimo cd che ha inciso ma che non è mai stato dato al pubblico, ho ascoltato molte volte la sua voce, e, devo essere sincero, è bellissima.” sorrido leggermente, osservando Edgar, la faccia stupita, e sollevo le spalle. “E non è tutto.” replico.

Aiko-chan... Faceva musiche di suo spunto?” chiede, io scuoto il capo.

Spesso faceva cover. Cioè, cantava le canzoni di altri artisti a modo suo. Nell'ultimo cd c'era una cover che aveva dedicato alla madre.” continuo, portando una delle mani che avevo in tasca su uno dei miei ciuffi. “Comunque, il fatto è che Ai-chan... Quando è arrivata in prima media, era già metà anno. Lei non... Come posso dire?” sospiro lentamente, in cerca delle parole giuste da usare.

Dillo e basta. Inutile girarci attorno.” replica il turchese ed io non posso far altro che annuire.

Lei legge e scrive come una bambina di otto anni, Valtinas-san. Suo padre non le ha mai permesso di continuare gli studi, è per questo che quest'anno rischia la bocciatura. Ed è anche per questo che l'hanno affidata a te, Valtinas-san. Sei non solo più grande di lei, ma anche il migliore in assoluto. Ho provato a darle una mano io, ma i professori hanno notato un calo nella mia preparazione e sono preoccupati. Se puoi fare qualcosa per lei, falla. Non voglio che venga bocciata per una cosa di cui lei non ha colpe.” sospiro ancora, fissando con sguardo supplichevole il turchese.

Se Aiko-chan me lo permetterà, lo farò.” sorrido leggermente, stiracchiandomi ora, più rilassato.

Prendo il cd che mi ha regalato, sentilo e dimmi cosa ne pensi. La canzone dedicata alla madre si chiama Eyes on Me.” lui annuisce ed io sparisco alla velocità della luce.



Aiko-chan.” sento una voce chiamarmi ed io mi risveglio dai miei pensieri. Sollevo lo sguardo ed incontro il viso di Edgar. Perfetto. Peggio di così non poteva andare.

Che vuoi?” chiedo, lapidaria. Lui non si scompone e, anzi, assume un atteggiamento elegante.

Posso sedermi?” mi domanda, indicando incerto il punto vicino a me. Annuisco leggermente col capo, sbuffando. “Giusto per informarti, Tachimukai mi ha detto tutto sul tuo passato.” dice mentre si siede con fare elegante vicino a me. Quel Yuuki, non cambierà mai.

E allora?” chiedo, borbottando leggermente, mentre una ciocca di capelli mi va sugli occhi.

Aiko-chan, io voglio aiutarti. Perché non riesci a capirlo?” mi chiede, sbuffo leggermente e chiudo gli occhi.

Non voglio il tuo aiuto.” replico, la voce tremante, mentre alzo lo guardo verso di lui. Edgar resta col sorriso sulle labbra e ciò mi rievoca alla mente il viso di mia madre. Il viso che tanto odio. Mi viene da piangere di nuovo, ma per evitarlo mi mordo un labbro.

Beh, dovrai accettarlo, perché io voglio aiutarti ed i professori credono in me. Comincerai con questo.” mi dice, lanciandomi un libro vicino. Fisso il volume con calma, poi alzo lo sguardo verso di lui.

Scordatelo.” è la mia risposta, lui scoppia a ridere e mi guarda con uno sguardo che manderebbe in iperventilazione tutte.

Tu lo farai, volente o nolente.” replica, divertito “Perché da oggi ti starò attaccato come una cozza.” socchiudo gli occhi, scuotendo il capo sconsolata.

Ah, che barba.” replico, borbottando. Prendo il libro e mi alzo. “Il termine ultimo per finire il libro qual è?” chiedo, sospirando.

Fai con comodo.” replica “Ma dovrai farmi un riassunto scritto, da sola.” sollevo le spalle e sospiro.
“Farò il possibile.” è la mia risposta, lui sorride e si alza.

Dove stai andando? Voglio ricordarti che devo venire con te.” borbotto ancora e mi incammino verso l'aula, Edgar dietro di me che ride.

Questo non cambia le cose. Io ti odio, Edgar.” lui non dice niente, si limita a ridere leggermente.


Angolo dell'autrice:

Allora gente, vi sono mancata? (Tutti: no. Me: -.-”) Finalmente l'ispirazione ha deciso di bussare alla porta! XP

Ora si capisce perché, più o meno, Aiko odia Edgar?

Bene, ci sentiamo al prossimo aggiornamento!

Un abbraccio cuccioloso,
Marie

  
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