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Autore: BluHiro    25/03/2012    1 recensioni
SOSPESA!
Le lacrime scorrono veloci sulla mia guancia. Il polso sinistro brucia, è da mezz’ora ormai che tengo questo straccio, ma il sangue non ne vuole sapere di fermarsi. Merda, mi sa che stavolta ho esagerato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE!
Da questo capitolo in poi la storia sarà svolta al passato. Scusatemi, ma mi risulta molto difficile scriverla al presente.
Se non vi sta bene però la cambio!
Scusate anche se i primi capitoli sono noiosi, ma sapete com'è... è il momento della *conoscenza*. I prossimi saranno più interessanti.
Detto questo vi auguro buona lettura!
Fatemi sapere che ne pensate!

 
Chiunque sarebbe voluto stare al mio posto ieri. E io glielo avrei ceduto volentieri. Investire Zayn Malik dei One Direction non era il massimo, soprattutto se sei una loro fan. Ad un certo punto pensai che ci volesse fare arrestare, ma fortunatamente denunciò solo il taxista. Comunque stava bene. I dottori lo avevano dimesso subito, avevano detto che era svenuto perché aveva sbattuto la testa sulla strada, ma non aveva riportato danni. Meno male, non avrei sopportato che un mio idolo si facesse male per colpa mia. Già mi sentivo terribilmente in colpa per lui e per lo spavento che avevo fatto prendere ai suoi compagni. Ah, a proposito dei compagni, penso che mi odiano. Grande! Essere odiata dai propri idoli non era proprio il massimo. Ma non li biasimavo, avevano ragione, avevo quasi ammazzato il loro amico!
Presi il necessario e mi medicai il polso. Già, ieri l’avevo rifatto. Subito dopo essere tornata a casa.
Tranquilla, non ho intenzione di denunciarti. Non penso sia stata tu a chiedere a quello di investirmi, no?” e mi sorrise di nuovo. Liam lo guardò con uno sguardo di rimprovero. Non credo fosse d’accordo. Come tutti gli altri del resto. Balbettai solo un flebile “Scusa” e scappai tirandomi dietro Rebecca.
“Piantala di sentirti in colpa, non è colpa nostra!” La voce di Rebe mi riportò al presente.
“Se non avessimo preso quel taxi non sarebbe successo niente.”
***
Continuammo così per tre quarti d’ora, poi mi decisi di uscire e farmi un giro.
Stavo ascoltando Moments. Camminavo tranquilla per le stradine di Londra, ovviamente le principali, altrimenti mi sarei persa. Stavo passando davanti alla vetrina di H&M, lì si che c’erano vestiti stupendi… e costosi, molto costosi. Non c’era tanto da stupirsi, non eravamo mica in Italia? Qui eravamo in Inghilterra, a Londra, questa città è piena di gente famosa!
“Pistaaa!” Non feci in tempo a girarmi che mi ritrovai a terra. Avevo una bicicletta che mi bloccava la gamba, e un ragazzo addosso. Quel ragazzo.
Mi sorrise per poi dirmi “ Scusa, alcune ragazze impazzite mi stavano seguendo, così ho accelerato senza fare tanta attenzione. Stai bene?” chiese premuroso.
“Se magari ti togli di dosso starei meglio” Non so come mi uscì questa frase, infondo io volevo rimanesse lì dov’era.
“Oh, certo.” Era dispiaciuto, ci era rimasto male. Beh, io ero sorpresa quanto lui.
Si alzò, mi tolse la bicicletta dalla gamba e mi tese una mano per aiutarmi ad alzare. Accettai e mi tirai su.
Mi faceva male la caviglia, barcollai leggermente e per non cadere poggiai le mani sul suo petto. Diventai rossa e mi spostai velocemente, ma barcollai di nuovo, e sarei caduta se le sue braccia non mi avessero preso.
“G-grazie” balbettai diventando ancora più rossa.
“Zayn ma che diamine è successo?”
“Ti abbiamo visto sferzare come un matto sulla bicicletta!”
Oh no, ti pareva! Era logico no? Dove c’è uno ci sono anche gli altri quattro!
“Delle fan assatanate mi stavano seguendo, così ho accelerato e non ho fatto in tempo a fermarmi, l’ho investita.”
Mi squadrarono, e ad un certo punto Louis scoppiò a ridere: “Ahahahah! Ti sei vendicato alla grande fratello!” e poi aggiunse rivolgendosi a me: “Chi non muore si rivede!” Mi tese la mano e io gliela strinsi. Non sembrava arrabbiato con me. In realtà nessuno sembrava che ce l’avesse con me. Forse mi ero sbagliata.
“E’ tardi, devo tornare a casa.” Volevo andarmene, non ero a mio agio in quella situazione, ero nel totale imbarazzo.
“Aspetta, prima ti devo portare all’ospedale. Credo che la tua caviglia sia rotta.” Zayn mi fermò prendendomi per un braccio. Lo scrollai di dosso, e iniziai a camminare. La caviglia mi faceva molto male, ma strinsi i denti e non lo diedi a vedere. “Vedi sto bene, è solo una storta.” E me ne andai via.
“Però, che carattere la ragazza!” esclamò Harry.
   
 
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