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Autore: My Pride    29/03/2012    6 recensioni
~ Raccolta di flash fiction un po' assurda, sentimentale e multipairing ♥
» 26. A sweetnest moment (only for you, Chopper)
Sapendo quanto Chopper avesse faticato giorno e notte nel vano tentativo di trovare una soluzione a quello scambio di corpi non voluto - al quale il cuoco sembrava essersi abituato un po' troppo, secondo il modesto parere dello spadaccino -, aveva dovuto ammettere anche a se stesso che anche la piccola renna aveva bisogno di un momento di pace e tranquillità, di qualche attimo senza starsene chiuso in infermeria per cercare un antidoto e di tempo per sé.
[ Zoro/Chopper Nakamaship ~ Chopper Centric, Character Alternation ]
[ Partecipante alla challenge «Chi, con chi, cosa facevano» indetta da Kukiness ]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Mugiwara, Portuguese D. Ace
Note: Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pirates «Crack!» Game'
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Situation for two Titolo: Situation for two (with a glass of tea)
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 692
parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Franky "Cutty Flam", Nico Robin [ Franky x Robin ]
Situazione: #6. Franky e Nico Robin finiscono nei guai. Ci deve essere un piede di porco o un pappagallo o un cane impagliato.
Genere: Generale, Vagamente Comico, Vagamente Sentimentale
Rating:
Verde / Giallo
Avvertimenti: Slice of life, Assurdità sparse, What if?
30 modi di amare, più qualche delizia: Pacchetto kiss › Bacio a fior di labbra


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    L'idea iniziale, nella testa di Franky, comprendeva una piccola uscita a due - e per due intendeva lui e Robin, senza quello scemo di Sanji che li perseguitava con aria incazzata - contornata da una piacevole chiacchierata seduti al tavolino di un bel localino, magari con una bella tazza di the al limone, il preferito della sua compagna. Peccato, però, che i marines avessero messo lui i bastoni fra le ruote e fosse stato costretto a perdere la maggior parte del suo tempo a liberarsi di loro e a fare in modo che perdessero le loro tracce, non riuscendoci immediatamente come aveva sperato.
    Il problema era sorto dopo. Lontani chissà quanto dalla scogliera dinanzi alla quale avevano ormeggiato la Sunny e con i marines ancora alle calcagna - avrebbe sì potuto eliminarli in un attimo, ma c'era da calcolare il fattore discrezione, cosa che in quel periodo avevano cominciato ad adottare dopo la loro fuga da Thriller Bark - si erano ritrovati in un negozio che definire sinistro sarebbe stato un eufemismo. Ovviamente Robin aveva cominciato ad osservare i dintorni e tutti gli oggetti bizzarri ivi contenuti con un certo interesse, richiamando l'attenzione dell'ometto tarchiato dietro al bancone.
    «E questo qui?» chiese di punto in bianco l'archeologa, fissando dall'alto in basso quello che, accidenti, sembrava avere tutta l'aria di un cane impagliato. Ricordava più che altro quel cerbero con una testa di volpe che avevano visto a Thriller Bark, a ben pensarci, e forse era stato proprio quel particolare a richiamare l'attenzione di Nico Robin. O, molto più semplicemente, la spiegazione stava nel fatto che la donna fosse sempre stata attratta da simili diavolerie e orrori.
    L'ometto aggirò il bancone e le si avvicinò a passi rapidi e guardinghi, tenendo di tanto in tanto d'occhio Franky - che, tra l'altro, non si era mosso dall'angolino in cui si era rifugiato, troppo concentrato nel sentire i suoni provenienti da fuori - come se volesse evitare che rubasse qualcosa, dato che secondo il suo parere aveva un'aria sospetta. Beh, quel nanetto poteva tranquillizzarsi: in quel buco non c'era niente che il carpentiere considerava di valore, nemmeno il piede di porco placcato di nero che si trovava incatastato in quello che aveva tutta l'aria di essere un teschio.
    «Questo è un cane mangiauomini che un mio trisavoro uccise ed impagliò», cominciò il negoziante, con il tono viscido che ci si sarebbe aspettati da un tipo con gli occhietti neri come quelli di un topo. «Viene considerato un portafortuna da molti, mia cara signorina», soggiunse, e non appena sfiorò con una mano l'avambraccio della donna con fare lascivo, Franky si frappose immediatamente fra loro con la sua enorme mole, guadagnandoci una risatina da Robin e uno sguardo terrorizzato dal povero ometto.
    «Non ci interessa, grazie», borbottò, trascinando fuori da lì l'archeologa senza che quest'ultima facesse questioni. In fin dei conti a cose come i portafortuna non ci aveva mai creduto, e in quel negozio, oltre quello strambo cane impagliato, non c'era niente che la interessasse davvero. Nemmeno un libro sull'archeologia del posto, se proprio voleva essere pignola.
    «Devi averlo spaventato davvero tanto, poverino», esordì di punto in bianco Robin, gettando un'occhiata alle sue spalle per osservare distrattamente il negozio dal quale si stavano allontanando sempre di più. Le veniva da sorridere, forse perché non era la prima volta che Franky si ritrovava a dar sfoggio a tutta la sua gelosia. Una delle sue vittime era stato Usopp, in fin dei conti. E anche Sanji più e più volte, sebbene quest'ultimo non ne volesse sapere di arrendersi nonostante le ammonizioni del cyborg e dello spadaccino.
    «Meglio così», bofonchiò per tutta risposta il carpentiere, facendo sollevare a Robin lo sguardo al cielo.
    «Franky», lo richiamò poi all'ordine, e quest'ultimo ebbe appena il tempo di voltarsi nella sua direzione prima di sentire le rosee e morbide labbra di lei premere contro le sue, regalandogli un bacio che durò solo un attimo, appena uno sfiorarsi, ma che gli parve quasi protrarsi per attimi infiniti che gli mandarono in tilt il cervello.
    Beh... in fin dei conti, per quanto quella sottospecie di appuntamento non si fosse svolto esattamente come aveva immaginato, per lui si era risolto nel migliore dei modi.





_Note inconcludenti dell'autrice
Era da tantissimo tempo che volevo scrivere una Franky x Robin che non comprendesse il rating rosso - la p0rn fest ringrazia sentitamente per l'essere stata sfruttata in quel modo -, e, anche se ammetto che questa cosetta fa un po' cagare, mi è piaciuto concentrarmi maggiormente sul lato sentimentale della cosa e lasciare un pochino da parte lo sclero che permea tutta la raccolta
Non che questa flash fiction si salvi dalle restanti, eh... è comunque sclerotica, però ha quel pizzico di sentimentalismo in più che non guasta mai, quando si tratta di personaggi del genere x)
Aye, sono questo tipo di personaggi che mi provocano un fluff infinito, stesso dicasi per Rufy e Nami. E, a tal proposito, credo proprio che la prossima flash comprenderà proprio loro. Dipende solo se mi viene l'idea per quella determinata situazione x)

C
ommenti e critiche, come sempre, son ben accetti :3
Alla prossima.


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