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Autore: OttoNoveTre    01/04/2012    3 recensioni
- Sono stato così cafone, bimba?
- Oh, zitto e dammi qua!
Corin nascose le pagine in una cartelletta e la mise in fondo ad un cassetto. Invece salvò la versione sullo schermo del computer, e l’iconcina del file comparve nell’elenco di storie.
- Che è quel nome?
- Il titolo.
- Come mai quello?-
- E’ ciò di cui sono fatta.
Di libri, di ombra e di sangue.
[raccolta di storie incentrate sulla coppia Corin/Santiago]
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corin, Santiago, Volturi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vento focoso e passionale sotto le magnolie'
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Pesce da lenza uh-ah-ah!





- Signorina Corin!
Corin si fermò di fronte alla scrivania di Gianna. Santiago, qualche passo davanti a lei, si voltò e si mise fermo ad aspettarla.
Gianna le porse un pacco avvolto in una carta pregiata. Il nastro che lo chiudeva, di un verde cupo, era fissato con un sigillo di ceralacca.
- È per me?
- Sì, dall'Inghilterra.
Corin sorrise e le si illuminarono gli occhi.
- Da parte del professor Alistair! Saranno libri? Cielo, e se avesse trovato il ciclo del cavaliere fantasma? Santiago, forse c'è il cavaliere fantasma!
Santiago le sorrise di rimando, ma più per mascherare la smorfia che gli era comparsa in faccia nel sentire il nome di quella specie di bacalao inglese.
- Aspetta, cerco un tavolo dove appoggiarmi, andiamo in salone.
Corin corse verso la sala dei troni con il pacco stretto al petto.
- Però è strano, sembra leggero per contenere libri.
Il pacco atterrò sul tavolo del salone. Demetri era lì che leggeva Quattroruote. Dall'altro lato, Chelsea sferruzzava una sciarpina, con Afton che le reggeva la matassa e Renata che sfogliava l'album dei cartamodelli.
- Novità, Corin?
- Un pacco dal professore.
- Che bello! Altri libri?
- Boh, dicevo prima a Tiago che pesa poco. Forse sono un'edizione con copertina morbida...
Corin tolse il sigillo e svelò una scatola di cartoncino. Aprì il coperchio. Santiago, da sopra la sua spalla, vide una lettera piegata in due e qualcosa coperto da un foglio di carta velina. Corin lesse in fretta la lettera e sgranò gli occhi.
- Oh...
- Che succede, bimba?
Lo stupore lasciò il posto di nuovo all'entusiasmo. Decisamente troppo entusiasmo.
- Mi ha invitato nella sua magione per un weekend di lettura davanti al caminetto, senza scocciatori che ci disturbino.
Santiago si sforzò ma mantenne un'espressione cordiale. Nonostante ciò, la sua voce uscì accompagnata da un tono fin troppo mellifluo.
- Che pensiero gentile...
- Però non capisco il secondo pezzo. Mi dice di indossare il vestito che mi ha allegato alla lettera, sarà questo?
Corin strappò via la carta velina e, sotto, comparve una deliziosa divisa da scolaretta inglese. Demetri aveva ancora Quattroruote aperto davanti al naso, ma gli occhi saettavano sul vestito e su Corin, che si stava provando la giacchetta della divisa.
- Secondo te che vorrà dire, Tiago?
- Vuol dire che a quello stronzo inglese voy a romper el culo!
Corin lo fissò intristita.
- Ma Santiago, non essere così scortese. Il professore è sempre così gentile con me… -
Brughiera inglese, pioggia: una figuretta fradicia entra in un grosso salone col camino acceso. Davanti al fuoco, seduto su una poltrona di velluto, un uomo biondo legge un grosso tomo rosso passione. La figuretta intimidita, una ragazza dai lunghi capelli neri, rimane in piedi dietro la poltrona.
- P-professore.
- Scolara, sei in ritardo.
- S-si è messo a piovere, e venendo qui a piedi mi sono bagnata tutta…
L’uomo biondo posa il libro sulle ginocchia e si gira. La ragazza si stringe nella giacchetta di una divisa scolastica, con la gonna a piegoline che le aderisce alle cosce e la camicia attraverso cui si intravede un casto reggiseno di pizzo bianco.
- Scolara, ti prenderai un malanno se rimani così tutta la sera.
- M-ma, professore?
- Avvicinati al fuoco e togliti quella divisa, non ti servirà per “leggere” – l’uomo lo dice con un tono di voce più basso.
La ragazza si avvicina e, impaurita, inizia a sfilarsi la giacchetta. L’uomo biondo sorride lascivo.
- Sei stata molto cattiva ad arrivare in ritardo, scolara…
Santiago le strappò il biglietto di mano.
- Gliela do io la gentilezza, al professore!
Corin aveva nascosto il viso sotto i capelli. Dei singhiozzi cominciarono a scuoterle le spalle.
- Santiago, che scene di gelosia latina, non me lo sarei mai aspettato da te! – Chelsea aveva posato il lavoro e lo squadrava con disprezzo.
- Pero vamos! Mancava solo che scrivesse…
Dispiegò il biglietto.
Su cui campeggiava un grosso, grossissimo pesce.
Scoppiarono a ridere tutti.

- Sempre detto che sei crudele, bimba.
- Mi sento un po’ in colpa per il professore, adesso.
- Chi non sa non soffre.
Santiago la abbracciò e le diede un bacio sul collo. Lei lo fermò con la mano.
- Aspetta, devo rispedire indietro la divisa! – indicò la scatola sul cassettone.
- Io avrei un’idea migliore, colegiala






La tana di Otto
Pesce d'aprile! Chiacchierando stamattina l'idea è sbucata così, spontanea. Da qui la flash per celebrare la giornata.
Il titolo è una citazione da "Alla ricerca di Nemo".

E su come mai Tiago sia geloso e Corin chiami Alistair "professore", il tutto è spiegato qui
Buon primo aprile a tutti :D








   
 
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