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Autore: CottonBatu    27/10/2006    24 recensioni
“No, Hermione, non se ne parla!” urlò Ron esasperato, dalla troppa insistenza di sua moglie. “Ti prego Ron, è solo un pomeriggio, cosa vuoi che sia un misero pomeriggio?!” chiese lei supplicante. “Hermione, tu non capisci, c’è la partita dei Cannoni oggi! Non posso stare a badare a Ellie mentre tu vai a fare spese con Ginny! Non è giusto!” piagnucolò lui cercando in qualche modo di impietosirla. Ovviamente non riuscì in alcun modo.
I tanto sospirati Missing moments della mia ff 'Solo un'occhiatina'!
Ellie è tornata.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mini-Prologo – qualche mese dopo la fine di SUO

Mini-Prologo – qualche mese dopo la fine di SUO. Ron e Hermione sono sposati da pochissimo e si sono appena trasferiti in una casetta nella periferia di Londra babbana. Buona lettura! ^^

 

 

 

SUO MISSING MOMENTS

8. VICINI

 

 

Ron, suonano alla porta, vai ad aprire?”

Ron emise un suono disarticolato, senza muoversi di un millimetro dalla poltrona su cui era stravaccato pressoché immobile da quasi due ore.

 

Ron quando ti dico di andare ad aprire, intendo ora, non nei prossimi dieci anni!” la voce di Hermione dalla cucina si fece più squillante e decisa.

Ron mugolò.

 

“Tu hai chiesto di andare ad aprire! Io mica ho risposto” la figura rotonda di Hermione comparve dalla cucina, gli occhi ridotti a due fessure.

 

“Era una domanda retorica! Io sto cucinando e tu stai facendo il soprammobile da tutto il pomeriggio, non posso fare tutto io qui dentro!”

 

Herm…Sono stanco…” piagnucolò lui, tentando di impietosirla con un’occhiata, mentre lei continuava a fissarlo, schifata.

Hermione non fece una piega.

 

“Non mi fai pena” lui la guardò male.

 

“Non devo farti pena, devo farti tenerezza!”

 

“Non mi fai né l’una, né l’altra, ora alzati scansafatiche!” Ron sbuffò, abbracciando il cuscino.

Il campanello suonò per la seconda volta.

 

Herm…sono stanco…”

Lei serrò le labbra e strinse i pugni lungo i fianchi. Ron ingoiò il vuoto, allarmato.

Forse era andato un pochino troppo oltre. 

 

Ron. Porta. Ora.” ringhiò lei, rientrando in cucina, dalla quale si stava cominciando a sentire un pungente odore di biscotti bruciati.

L’epiteto poco delicato che Hermione rivolse al microonde confermò i sospetti di Ron, che sospirò pigramente, raggiungendo con tutta tranquillità l’ingresso.

 

Quando finalmente si decise ad aprire la porticina blu scuro, il campanello aveva già suonato tre volte.

Di fronte ai suoi occhi si presentarono un omino non più alto di un metro e cinquanta dalla fronte stempiata e il sorriso timido e una donnona decisamente massiccia e di almeno una spanna più alta di lui.

 

Po-posso aiutarvi?” chiese lui incerto guardando vagamente disgustato le labbra della donna, sbafate di rossetto rosso brillante che si aprivano in un sorriso amichevole.

 

“Caro!” salutò lei in maniera decisamente troppo spigliata. Prese con una mano smaltata si violetto quella di Ron, mentre l’omino agitava una mano da dietro l’imponente signora, sorridendogli comprensivo.

Ron sembrava quanto mai confuso.

 

Scusate ma…ci conosciamo?” chiese lui, in maniera appena sussurrata sperando che non fossero prozii di qualche ramo lontanissimo della sua famiglia di cui aveva sentito parlare sì e no un paio di volte.

La donna scoppiò in una risata, mentre il suo faccione di arrossava con incredibile velocità.

Ron sembrò quanto mai allarmato, non capendo cosa ci fosse di tanto divertente nella domanda che aveva appena posto.

 

“Caro, io sono Doris Chatting e lui è il mio piccolissimo marito Tom! Siamo i vicini!” squittì lei facendo smuovere tutta la sua massa dallo giubilo.

Ron non riuscì a mantenere un’espressione seria quando si accorse che Doris Chatting era straordinariamente somigliante a Lumacorno.

 

“… Ci dispiace esserci fatti vivi dopo così tanto tempo, ma eravamo in vacanza! Da quanto tempo vi siete trasferiti?” Ron sembrò pensarci qualche secondo.

 

“Oh…non saprei…qualche settimana forse…”

 

Che caro ragazzo che sei!” rise lei, sempre più rossa. Ron sorrise, non riuscendo a capire la correlazione della frase di Doris con la sua.

 

Improvvisamente Hermione spuntò direttamente alle sue spalle, facendolo trasalire.

 

Ron chi è alla porta?” chiese rivolgendo uno sguardo all’uscio.

Gli occhi della donna si allargarono paurosamente sulla piccola figura di lei.

Ron rivolse uno sguardo a Hermione, per poi spostarsi su Doris.

Mai la ragazza gli era sembrata tanto piccola.

 

“Ma…ma…Tommy guarda che bambolina graziosa!” gracchiò lei sgomitando al marito apatico, mentre sotto i suoi occhi Hermione non poté evitarsi di storcere il naso al simpatico nomignolo affibbiatole.

 

E guarda! Guarda Tommy! Aspettano un fagottino!” esclamò estasiata.

Hermione si sforzò di sorridere, poggiandosi inconsciamente una mano sul ventre. Ron arrossì fino alla punta dei lobi quando Doris si rivolse a lui, con un sorriso malizioso che risultò quanto mai  inquietante.

 

“Ehm…vo-volete entrare? Vi possiamo offrire qu…”

 

“Oh, con piacere!” squittì lei, facendosi largo per entrare. “Ma che casina graziosa!”

 

“Grazie…”

 

“Chi è il vostro arredatore? Oh, ha fatto veramente un ottimo lavoro!” Ron sembrò confuso.

 

“Arredatore?”

 

“Non abbiamo arredatori Signora…” si affrettò a dire, Hermione, capendo che Ron era in procinto di dire qualcosa di stupido e compromettente.

Ron le rivolse uno sguardo mortificato, che lei ignorò bellamente.

 

“Doris, zucchero! Chiamami Doris! Oh, mi ricordi tanto me da giovane!” Hermione, Ron e il piccolo Tom emisero un gemito strozzato. 

 

“Io…sono Hermione Granger” disse lei, una volta ripresasi, porgendole la mano.

 

Weasley” corresse subito Ron, arrossendo in maniera pressoché totale quando lei lo guardò, raggiante.

 

Weasley. Sì. Hermione Weasley” mormorò lei, arrossendo.

Doris emise un suono gutturale emozionato e commosso.

 

“Ma che amori che siete! Guardali Tommy, non sono un tesoro?”

Tom annuì tranquillo.

 

“Dovete assolutamente venire a cena da noi una di queste sere! Potremmo vedere insieme la ruota della fortuna, è così avvincente! Voi la vedete mai?” 

 

“La ruota di che?!” chiese lui, curioso.

Doris lo guardò come se stesse per incenerirlo.

Non poteva essere che quel ragazzo dai capelli così assurdamente colorati non sapesse dell’esistenza del suo programma preferito.

Tutti lo conoscevano.

 

“Nulla Ron, è un programma televisivo…”

 

“Uh! Della letevisione?” chiese lui esaltato. Ron adorava i programmi letevisivi. 

Doris spalancò gli occhietti e li puntò sul ragazzo.

Hermione ingoiò il vuoto uscendosene con una risata isterica.

 

Ron! Non scherzare sempre!” squittì lei, facendo la peggiore imitazione della mogliettina divertita da una battuta del marito mai vista. Si girò verso Doris, che ora li guardava intensamente, con gli occhi ridotti a due fessure, insospettita.

 

Sapete, Ron è così burlone! Gli piace scherzare ogni momento! Il suo gioco preferito è di invertire l’ordine delle sillabe, vero Ron?” lui annuì energicamente con la testa, mentre le unghie di lei gli si conficcavano senza pietà nel braccio.

Videro Tom scambiarsi una lunga occhiata con Grattastinchi, poi riconcentrarono di nuovo la loro attenzione su Doris, che sembrava decisamente più tranquilla.

 

Che ragazzi bizzarri che siete…” mugugnò lei tra sé e sé. “…Insomma…un conto è scherzare…ma chi è che non vede la ruota della fortuna?!”  mormorò lei accasciandosi sulla poltrona, che si incrinò pericolosamente.

Hermione le sorrise a disagio. Doris stava diventando color pulce.

Meglio non contraddirla.

 

Fece accomodare anche Tom ed emise un piccolo urletto quando notò che da sotto il lato del divano su cui si era seduta Doris si scorgeva una rivista di Quidditch di Ron, con tanto di copertina animata.

 

Tutti si girarono apprensivi verso di lei e Ron le fu accanto in un secondo.

 

“Tutto bene?” chiese lui, ansioso. Hermione arrossì, quando lui le poggiò una mano sul pancione. Annuì leggermente e gli sorrise, stringendogli la mano.

 

Doris era praticamente in lacrime.

 

Tooooom!” il suo urlò strozzato riecheggiò per tutta la casa, facendo trasalire tutti i presenti.

A Grattastinchi scappò un bisognino sul tappeto.

 

Tom si fece avanti timoroso, guardando la moglie apprensivo, quando lei si girò provata verso di lui, additando hai due.

 

Ma dico li hai visti? Aaw! Non ho mai visto una scenetta tanto tenera in tutta la mia vita! Hai visto Tommy come sono carini? Li hai visti? Tommy sono un amore!” piagnucolò lei mentre più di un sopracciglio si inarcava nella stanza.

Tom annuì apatico.

 

Dopo un minuto buono di silenzio, Hermione cominciò a sentirsi seriamente a disagio.

 

“Vi offrirei qualcosa…ma ho appena bruciato i biscotti che stavo cucinando…”  mormorò lei, muovendosi suoi piedi.

Doris tirò rumorosamente su con il naso, girandosi verso di lei.

 

“Oh, cara non angustiarti così, no no…In ogni caso non avrei potuto accettarli…sono a dieta! Tommy ha così insistito nel dirmi quanto io sia meravigliosa così come sono, ma sono stata irremovibile! Ho già perso un paio di etti ed è solo un mese che sono a dieta!”

Ron e Hermione si fissarono per un attimo.

Nel frattempo, Tom e Grattastinchi sembravano essersi ritrovati.

 

“Di quanti mesi sei cara? Oh adoro i bambini! Aspetta che lo sappia Gladis! Non starà più nella pelle dalla gioia alla notizia di avere un nuovo pargoletto in giro per il quartiere!”

Ron vide Tom irrigidirsi al sentire quel nome.

 

Gladis?”

 

“Sì! La mia sorellina! Siamo gemelle!” per quanto si sforzarono di sorridere, sulle labbra di Ron e Hermione non si disegnò altro che una smorfia leggermente schifata.

Doris si girò a guardare un punto non ben definito, non badando alle espressioni dei due.

 

“Uh, e cos’è quello? Un gufo?! Non ce ne sono mai stati in questa zona!”

 Entrambi si girarono verso l’angolo che Doris stava fissando incuriosita.

Oltre la tendina di una piccola finestra che dava sul cortile, si scorgeva una piccolissima figurina, che picchiettava incessantemente contro il vetro.

Hermione andò ad aprire la finestra a disagio dagli sguardi indagatori di Doris.

 

“Che stai facendo cara?! Non far entrare animali selvatici in casa! È poco igienico!” squittì lei, mentre il piccolo Leo passava sulla sua testa, svolazzando tutto contento verso Ron con una lettera attaccata alla zampina.

Ron sbuffò e staccò la missiva dal gufo, scacciandolo in malo modo, come suo solito.

Il faccione di Doris si gonfiò dalla sorpresa.

 

Ma che…?”

 

È…è il gufetto della nostra famiglia! I fratelli di Ron sono così burloni!...Sapete…hanno addestrato Leo e ogni tanto ce lo mandano per vedere se sa riconoscere la strada!” la risatina isterica contribuì a rendere la scusa anche meno credibile di quanto già non fosse.

Ron notò che Tom ora guardava Leo svolazzargli sopra con grande interesse. Non ci badò più di tanto.

Magari era un tipo che amava gli animali.

 

Doris annuì meditabonda, mentre i suoi occhi cadevano sul quadrante dell’enorme orologio regalato da mamma Granger.  

Emise un suono sorpreso, per poi balzare – massa permettendo – in piedi.

 

“Santo cielo Tommy! È tardissimo! Gladis sarà a casa fra qualche minuto!” Tom sospirò seguendo la moglie che, dopo aver quasi soffocato Ron in un abbraccio, e sbaciucchiato Hermione, si avviò fuori dalla porta agitando un braccio in segno di saluto.

 

 

Doris era già quasi arrivata di fronte la porta di casa quando Tom rivolse loro un grande sorriso, che sorprese non poco entrambi.

 

“Non prendetevela per Doris…mia moglie è una delle babbane più stupide sulla faccia della terra!” esclamò lui sorridendo gioviale.

Ron e Hermione spalancarono gli occhi, basiti.

Lui fece per parlare, ma Tom lo precedette.

 

“Io mantengo il vostro segreto, voi mantenete il mio, ok ragazzi?” mormorò lui, facendo loro un occhiolino.

Hermione annuì appena con la testa.

 

Ma…ma come hai capito che siamo anche noi…”

 

“Andiamo cara…” rise lui, interrompendola “…il letevisore! Per non parlare del gufo fuori dalla finestra, e una rivista di Quidditch messa in bella mostra prima che Doris ci si sedesse sopra! Sarò un po’ fuori dal giro, ma non sono stupido, sapete!” entrambi sorrisero imbarazzati.

 

“Ci vediamo presto!” salutò lui, chiudendosi la porta alle spalle.

 

Ron e Hermione rimasero impalati di fronte alla porta per cinque minuti buoni.

 

 

 

 

 

 

 

 

*gigia si appropinqua, uscendo fuori dal suo nascondiglio* Salve a tuuuuuutti

U.Uçç…NON MENATEMI! *preghing lettori* scusate tantissimissimo per il clamoroso ritardo…çç! Sono stata molto presa dal sequel ultimamente, e purtroppo ho trascurato i missing…spero tanto che quello di oggi vi piaccia! Sarò sincera, non sono soddisfattissima, quindi se vi è piaciuto lasciatemi un commentino, ok? Così magari ho la certezza leggermente più forte di non avere ragione…T.T

 

Un ringraziamento veramente enormissimo va a Nonny Giuly Weasley, SiJay, daniel14, Tabita, Chloe88, la mia Gem daisy05, redRon, lilistar, Topomouse, zia Ly!, Evan88, Merylin, MaryPotter92, makea_rakastaa, fiamma90, Silvia91, pinkstone, Giuggy, Moonlight rage, Saty, Aleberyl 90, emmaerupert, Ginny_Potter (gli altri figliuoli! XDDD), le meravigliose Prongs e Padfoot, sery black, Ethelyn, Hermionina, mem e Elly! Grazie mille davvero! **!!!! Felicissima che le fotine vi siano piaciute così tanto! ! ^_________________________________________^

Questa volta non avendo molto tempo, non posso aggiungere il resto dei personaggi secondari formato baby, ma prometto di farlo la prossima volta! Intanto è in preparazione il quinto chap di LTB (Learning To Breathe XD W l’economia!) e lì le foto dei miei pargoletti cresciuti ci saranno! ^^!

Ora che ne dite di lasciarmi un commentino ino ino?

Vi adoro tanto!

Baciotti potti! ^0^!!!!!

 

   
 
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