Mi sento cosi stupido a scrivere questa lettera, effettivamente non la leggerai mai. Non perché, come sono sicuro tu stia pensando, non ho il coraggio di dartela o perché è una cosa da femminucce, ma perché non ci sei più. Oggi è il primo aprile, il nostro giorno dell’anno preferito: quello degli scherzi; beh, sì, è anche il nostro compleanno lo so! Non ricordami che sto invecchiando!
A proposito, ricordo il nostro ultimo compleanno come se fosse ieri: ci nascondevamo, costretti a chiudere il negozio e darci alla macchia…però è stato divertente presentare quel programma alla radio con Lee, vero?
Volevo alleggerire questa lettera perché so che odi che mi faccia prendere dalla tristezza ma, ecco, non ci riesco. Io devo dirtelo. Ma tu lo sai già. Mi manchi Fred.
La vita va avanti, certo, ma la morte? Per te è più facile!
Starai corteggiando qualche dea dalle forme prorompenti strappata anch’essa dai suoi affetti; starai facendo combriccola con i Malandrini e magari disegnate d’accapo la mappa per puro divertimento; o magari, Tonks e Malocchio ti raccontano qualche loro avventura da Auror.
Sai? Sei proprio un bastardo!
Sono sicuro che tu stia mille volte meglio di me: puoi vedermi, puoi sentirmi, puoi leggere questa stupida lettera ovunque io mi trovi, invece io?
Mi giro e non ti vedo, mi guardo allo specchio e vedo solo me, apro il negozio ogni mattina e vedo nient’altro che giochi, al massimo vedo Ron se proprio faccio attenzione xD
In sostanza, volevo farti gli auguri fratello. Non ho molta voglia di spegnere le candeline però: vorrei bloccare la mia età a 20, come te, per sentirmi legato a te come prima. Io invecchierò e tu rimarrai sempre il solito e vorrei, un giorno, specchiarmi in te e vederci uguali, ma non sarà cosi. Ti befferai di me, con barba e capelli bianchi mentre la tua chioma rossa arderà all’infinito.

Buon compleanno Fred.
Ti voglio bene.
George