Mio marito mi prese per mano e iniziò a parlare: "Bella, Amore, quando abbiamo deciso di stare insieme non abbiamo mai pensato all' eventualità di avere un figlio, non pensavo fosse possibile. Ora è successo ed è il dono più bello che l'eternità possa avermi fatto.. Quest' imprevisto, anche se odio definirlo così, però comporta delle conseguenze.. gireremo il mondo per le scuole che frequenterà, inventeremo false identità.. cresce molto in fretta. Ora devo farti una domanda" sospirò torturando dei fili d'erba che aveva colto nella radura, "quanto ti fidi dei tuoi genitori? saresti mai disposta a dir loro tutto su noi?"

Non sapevo cosa rispondere.. ero stata colta alla sprovvista.. "Ed, tu non puoi leggere nella loro mente? cioè, hai mai visto se loro in genere avessero sospetti?"

"Amore, Charlie ne ha sempre avuti tanti.. E' una persona perspicace.. ma sei sicura che glielo vuoi dire?"

"Edward, omettendo alcuni dettagli, trasfromazione eccetera, possiamo provare.. facciamolo da soli e poi magari mostriamogli Reneesme.. non dovrebbero arrabbiarsi, proviamoci"

"Va bene amore mio, allora stasera li chiamiamo dicendo loro che andiamo a trovarli domani, va bene?"

"Sì amore"

Sorrise e sfiorandomi il naso con le sue morbide labbra mi disse "Ti amo piccola"

"Anch'io Ed" gli detti un bacio più deciso.

Presi per mano Reneesme e tornammo alla nostra dolce e graziosa dimora, era arrivato il momento in cui la piccola doveva andare a letto.. il momento in cui io ed Edward potevamo goderci l'eternità, la nostra notte..