In piece
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Track 5: The messenger (When you’ve suffered enough, remember you’re loved).
N/a: angst? Chissà. Qui Naruto è ritratto come il sostegno di Sakura - ancora una volta. E ho ucciso Raido, Iwashi e TenTen. Vado a sotterrarmi. Buona pasqua a tutti!
Sakura inspirò ed espirò ripetutamente, mentre le mani sporche di sangue premevano nuovamente sul petto di TenTen.
Vivi, vivi, vivi.
Arrivavano un ferito dopo l’altro, da ogni punto di Konoha e lei, da pessimo ninja medico qual era, tirava continuamente un sospiro di sollievo non trovando nessuna capigliatura bionda scarmigliata tra i corpi trasportati di peso.
TenTen sotto le sue dita era morta. Non era riuscita a salvarla, come non era riuscita a salvare Raido-san e Iwashi-san. Erano morti tutti, e lei con loro.
Si accasciò a terra, debole, infilando le dita nei suoi capelli e sporcandoli di sangue, prima che due forti braccia la sollevassero da terra con decisione.
Vide gli occhi preoccupati di Naruto osservala un secondo prima di tuffarsi nel suo abbraccio, lasciando che le sue mani gli stringessero la vita sottile.
«
TenTen…TenTen…»
«
Non è colpa tua, Sakura-chan»
.
«
Naruto, avresti potuto…»
«
Sono qui»
.
«
Avresti…»
«
No, non ti posso lasciare. Crolleresti»
.
Asciugò le lacrime di Sakura con i polpastrelli, strizzandole una guancia come se fosse una bambina. Le diede un bacio sulle labbra, leggero e veloce, prima di pulirle un poco i capelli.
«
Dimmi cosa devo fare, ti do una mano»
.
Sakura si sentì come rinvigorita, nel sentirlo vicino a sé.